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Autore: SnowDra1609    16/12/2009    5 recensioni
[Gundam SEED] Ambientato durante Gundam SEED questa fanfiction parlerà di una delle maggiori potenze neutrali, il regno di Scandinavia. Si seguiranno le vicissitudini di due figure politiche del regno, un coordinators e un natural, amici fin dall'infanzia, che cercheranno di contrastare tutti coloro che si opporranno loro. Ringrazio anticipatamente chi leggerà ^^
Genere: Azione, Thriller, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Scandinavian Tales'
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Prima di iniziare a scrivere questa storia, voglio farvi una piccola prefazione. L’idea mi è venuta in mente mentre guardavo prima SEED e poi Destiny. Mi ero più volte chiesto come mai, nonostante tutto, non venisse molto calcolata un regno che si trova in una posizione geografica abbastanza rilevante così come è la Scandinavia. So che anche ella aderisce al Trattato in SEED Destiny, però mi sono chiesto cosa sarebbe successo se al suo comando ci fossero state due persone capaci di opporsi ai loro nemici, e così ho tentato. Non sono sicuro che la mia idea sarà ben accetta, o se lo sarà se riuscirò io a renderla gradevole, ma spero nonostante ciò che possa piacervi. Vi auguro una buona lettura.

Stoccolma, CE 69, 15 Dicembre

Per le vie innevate di Stoccolma correva una sola macchina a quella ora. La luna illuminava fiocamente la città svedese, mentre poche stelle in cielo, coperto di nubi grigiastre, annerivano il bianco paesaggio della città. Alla guida di una auto sportiva, un giovane correva a velocità elevata incurante dell’ora e della situazione meteo. Non vi erano altri rumori, dato che tutto si era spento ore ed ore prima. Il vento fischiava molto leggero e gli animali riposavano anche essi. Per la strada ogni tanto qualche cane o gatto alzava il muso e fissava per pochi secondi l’auto che correva per poi tornare a dormire, leggermente disturbate. Il giovane frenò bruscamente e si immise in un vicolo per poi entrare in un lungo viale. Girò velocemente, facendo scivolare le ruote dell’auto per poi riprendere il controllo e si diresse verso una imponente struttura. Un grande palazzo, vasto ma a due piani, in stile neoclassico, si stagliava oscuro alla fine del grande viale alberato ed imbiancato. Percorso esso il giovane fermò la macchina dinanzi il cancello e immise il proprio tesserino in un controllo automatico, facendo aprire i cancelli del palazzo ed entrando. Poco dopo anche i cancelli si richiusero dietro di lui. Parcheggiata l’auto il giovane entrò nel palazzo. Non vi erano guardie visibili nell’atrio, né tanto meno fuori dal palazzo e tutti già dormivano. Tutti tranne uno, che invece guardava la televisione in uno dei ricchi soggiorni del palazzo. Il giovane sospirò leggermente ed entrò dentro il salone marmoreo.
- Si, lo so. Non dovrei fare tardi eccetera eccetera – disse il giovane ad un’oscura figura che sprofondava in uno dei divanetti. Questi si alzò appena il giovane entrò e chiuse la televisione
- Perché mi spreco a migliorarti ? –
- Forse , e dico forse, perché sei mio amico – rispose il giovane mentre si avvicina ad un frigobar e ne estraeva una birra locale ghiacciata.
- In un palazzo reale come si fa a trovare della birra, me lo dici? –
- Se il palazzo è mio ci trovi di tutto fidati Alex –
- Come vuoi, come vuoi … solito giretto notturno oggi? –
- Si, il solito. Mi rilassa andare in giro a questa ora, quando tutto è fermo e calmo – rispose il giovane mentre aperta la bottiglietta ne iniziava a bere il contenuto
- Sai che è pericoloso vero? –
- Certo. Io non sono un coordinator quindi non ho i tuoi stessi riflessi, ivi rischio di morire a causa del buio e della neve. Lo sai quante volte me lo hai ripetuto? –
- Migliaia, e lo ripeterò finche non la finirai di tentare il suicidio –
- Se lo dici te – rispose questi mentre finiva la sua birra e ne buttava l’involucro dentro l’apposito contenitore
- Adrian, ti devo ricordare chi sei per caso? –
- Non è necessario. Lo so perfettamente –
- E continui a comportarti come se non fosse niente? –
- Sono o non sono io il Principe? quindi caro Primo Ministro posso fare tutto quello che mi va – rispose spavaldo Adrian
- Vero, ma non è di certo regale girare con le auto sportive di notte e bere birra…qui dentro non ci dovrebbe essere birra – rispose leggermente contrariato
- Notte Alex – concluse sbrigativo Adrian
- Non mi ignorare Adrian – rispose il Primo Ministro mentre il Principe usciva – come non detto…almeno ricordati che domani vengono i Ministri degli Esteri e della Difesa, chiaro? –. Il principe si limitò a rispondere con un cenno del capo mentre saliva le scale per il secondo piano della residenza.

Alex stava salendo rapidamente le scale del Palazzo Reale accompagnato da due ufficiali della Guardia dirigendosi verso la camera del Principe. Dal viso si poteva notare come fosse infuriato. Erano più o meno le otto del mattino nella città nordica, la cui popolazione si stava lentamente svegliando e preparando per le proprie giornate. I mercati già aperti ed il traffico rumoroso facevano capire come la città fosse molto operosa, nonostante l’ora. Tutti tranne uno, Adrian. Il Primo Ministro si avvicinò alla camera e bussò con forza
- Sveglia Alex – ma non ebbe risposta. Fece un cenno ai due soldati che presa una chiave aprirono la porta. La stanza, completamente in legno, un camino accesso che eruttava qualche fiammella, era troneggiata da un letto a baldacchino, con piumone e cinque o sei cuscini, su cui placidamente dormiva il Principe, il cui cane sonnecchiava ai suoi piedi. Alex sbuffò leggermente e svegliò il Principe
- Vestiti e sbrigati, ci sono i Ministri nel tuo ufficio –
- Di già? – rispose
- Si- rispose il primo quindi uscì dalla stanza. Dopo circa una trentina di minuti il principe uscì dalla sala sistematosi quindi chiese all’amico mentre camminavano verso lo studio
- Allora, dimmi…su cosa verte la discussione di oggi? –
- Credo che i ministri vogliano parlarti di quel famoso affare con ORB, almeno credo. Non mi hanno detto nulla, ma credo ce lo diranno durante la riunione del Gabinetto questo pomeriggio –
- Ti avevo detto di fissarla per un altro giorno. Oggi dobbiamo andare ai cantieri vicino Bergen. Senza nessuna offesa per il Gabinetto ma è molto più importante visto il fine del progetto –
- Lo so, ma che posso farci? Vacci tu e fammi sapere. Cercherò in seguito di spedirci un mio rappresentante per un rapporto tecnico –
- Capisco – concluse il principe mentre si avvicina allo studio, ai cui lati della porta vi erano due guardie che lo salutarono militarmente e gli aprirono la porta
- A dopo – rispose Alex allontanandosi mentre il Principe entrava. All’interno del sontuoso studio del Principe si trovavano sedute due persone, un militare ed un civile, rispettivamente Ministri della Difesa e degli Esteri.
- Comodi signori – disse il principe prima ancora che i due si alzassero mentre egli stesso si sedeva dietro una grande scrivania in legno
- Ditemi, come mai qui? –
- Siamo qui perché abbiamo dei problemi. Problemi che si chiamano Blue Cosmos – rispose il militare
- Blue Cosmos? – rispose scettico il Principe – E cosa ci fanno qui? Non è campo fertile per loro. Qui convivono in modo pacifico natural e coordinator, per loro non c’è spazio né gente da convincere, come nel resto del mondo –
- Lo sappiamo. Il Ministro degli Interni sarebbe dovuto essere qui ma aveva impegni urgenti. La Polizia di Oslo ha fatto una retata nella zona ovest della città ed ha trovato una casa con cinque o sei membri di Blue Cosmos. Adesso sono in carcere ma temiamo che ce ne siano altri, anche in Finlandia e Svezia stessa. Abbiamo aumentato i controlli nelle maggiori città e convocati il Ministro per gli Affari Natural-Coordinator. E’ d’accordo anche lui con queste manovre precauzionali –
- Non diffonderemo la notizia…è inutili creare scompiglio adesso – continuò il ministro degli Esteri – ma dobbiamo cominciare a considerare Blue Cosmos come una minaccia reale. Non più limitata agli altri paese –
- Comprendo ciò. E’ un pessimo momento. Con la costruzione del Mass Driver a Bergen e il completamento di due settimane fa della Colonia Spaziale Prima stiamo cercando di intraprendere relazioni amichevoli con PLANT, e già ci sono alcuni di quei tizi del loro Consiglio che non vedono di buon occhio la cosa. Se i Coordinator saranno costretti ad andarsene tutti i nostri sforzi saranno vani –
- Appunto. Non è un problema solo interno, ma che potrà avere ripercussioni interne –
- Spero ne parlerete alla riunione di stasera – disse il principe, che accennò un sorriso notando che i due annuirono
- Bene, vi ringrazio per essere venuti qui oggi. Non parteciperò alla seduta del Gabinetto, devo andare a Bergen. Voglio domani sulla mia scrivania un rapporto completo, da parte di tutti i ministeri interessati, sono stato chiaro? -. I due annuirono quindi si congedarono ed uscirono, lasciando solo Adrian. Il giovane si alzò e si avvicinò alla finestra dello studio che dava sulla città, fissandola leggermente incupito.

Spero vi piaccia come primo capitolo. Ringrazio nuovamente chi leggerà ed attendo i vostri commenti, grazie ^^

  
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