1.
Divisi solo da un corso d’acqua trasparente come diamante e impetuoso come tempesta erano i due regni meravigliosi.
Sulla
sponda destra – il lato del bene e del giusto, del buono e dell’onesto, del
perdono e della fiducia, dell’obbedienza e della perfezione – v’era un luogo
dalla sublime bellezza.
Il
prato d’un verde smeraldo, dove ogni filo d’erba era uguale all’altro, dove
crescevano fiori dai mille stupendi colori, era attraversato da una strada di
marmo lucido e perfetto che camminava ordinata e tranquilla, ornata da
lampioni, tra le villette di ogni abitante di quel piccolo paradiso.
Ville
più umili, ville più costose, ma non una casa normale, non una stonata con
l’altra, non una dai colori scuri, solo colori tenui e gentili.
Il
cielo d’azzurro perfetto, col sole che gli dava luce paradisiaca, raramente era
velato da nuvole bianche e candide.
Gli
abitanti dai bei capelli biondi e gli occhi acquamarina avevano candide ali
bianche sulla schiena ma, senza timore, indossavano solo gilet e pantaloni, o
top e gonna, il giusto per non sentire
caldo né freddo.
D’altronde
l’inverno non esisteva, sul lato destro.
Gli
abitanti avevano un carattere mite, gentile, altruista.
Nessuna
lite, nessun’ingiustizia.
Non
era possibile.
Non al lato destro.
*
La
sponda sinistra – il lato del male e dell’ingiusto, del cattivo e del
disonesto, del rancore e del sospetto, dell’infrazione e dell’imperfezione –
mostrava invece un luogo totalmente diverso.
L’erba
trascurata dei prati, ornata solo da colonie di formiche ed erbacce cresciute
senza controllo, era attraversata da una lunga strada onice che si svicolava
disordinata, con i fuochi delle
prostitute come unica luce, nella massa delle case.
Case
che potevano essere cartoni, come potevano essere ville.
Ma
che potevano essere anche monolocali e castelli, appartamenti decorosi e suit
disgustosamente lussuose.
Tutte
dai colori accessi, vivaci, aggressivi o scuri.
Il
cielo scuro come la notte, raramente vedeva il sole, mentre più spesso vedeva piogge.
Gli
abitanti dai capelli e gli occhi color della notte più cupa, con le ali dello
stesso nero, potevano indossare da stracci a vesti ingioiellate, da girare
senza nulla fino a coprirsi dalla punta dei capelli fino alle dita dei piedi,
non importava.
Il
loro carattere scontroso, lussurioso, iroso, orgoglioso, semplicemente
pericoloso, non badava ai vestiti se voleva
qualcosa.
Lo
prendeva e basta.
Nessuno
avrebbe fatto giustizia.
Non nel lato sinistro.