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Autore: Angel TR    20/12/2009    0 recensioni
Immaginate una piccola Mimi alle prese con il suo gemello.
Immaginate un Charles semplicemente entusiasta del rapporto
che tenta di istaurare Mimi e delle sue marachelle.
Il povero Jack ne uscirà vivo?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
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How to annoy your brother in four steps.


Duchesne, intervallo, ore 10.35{Mossa n.3}
Gli studenti avevano preso possesso dei corridoi con la foga di chi non vede l'ora di vedersi e raccontarsi le nuove avventure. I tacchi dei suoi stivaletti Chanel producevano un piacevole rumore sul pavimento perfettamente lucidato, e Mimi Force provò un leggero piacere nel vedere parecchie ragazze voltarsi e lanciare sguardi pieni di invidia alle sue calzature in raso. Impeccabile. Così si era definita Mimi, quando, quella mattina davanti allo specchio, aveva provato gli Chanel. Sotto gli skinny jeans Lui Jo e la camicetta in raso, erano davvero una delizia per i suoi occhi affamati di moda.
Quegli stivaletti erano all'ultimo grido, aveva letto su un giornale, e gli sguardi invidiosi delle altre ragazze lo testavano e garantivano. Un sorrisetto soddisfatto spuntò sulle labbra di Mimi e i suoi occhi verdi spaziarono i corridoi in cerca del gemello, Jack Force.
A soli 13 anni, il fratello era stato dichiarato il più bel ragazzo che avesse mai varcato le soglie della Duchesne e Mimi si era sentita scoppiare d'orgoglio pensando "E'mio."
La bionda aveva già avuto un back-flash passeggiando con Jack per una strada costeggiata dal mare di Manhattan, in cui rivedeva lei e il fratello correre a piedi nudi -lei che reggeva le scarpe di cristallo in una mano- lungo la riva.
Era stato uno spettacolo stupendo e Mimi, quando aveva riaperto gli occhi, era stata sopraffatta da una sensazione dolcissima, e aveva guardato suo fratello con un misto di amore, tenerezza e dolcezza, tanto che Jack si era sentito sorpreso da quello sguardo.
«Cosa succede, Mimi?» Le aveva chiesto.
«Nulla, nulla, tesoro.» Ma, in contrapposizione a quella frase detta con voce soffusa, si era stretta di più al corpo di Jack.
Così, quando lo scorse con un libro in mano e lo sguardo puntato chissà dove, provò un moto di sollievo, si sentì appartenere. Però, anche quando il ticchettio degli stivaletti lo avvertì che Mimi lo stesse raggiungendo, Jack non portò lo sguardo su di lei; anzi, continuò a fissare nel vuoto. Mimi si sentì infastidita e seguì lo sguardo del fratello, schioccando la lingua quando intercettò il soggetto delle sue attenzioni.
Schuyler Van Alen, una delle più impopolari della scuola, se non la più impopolare. Gli ticchettò la spalla con un dito. Lui non si girò
«Jack?» Lo chiamò, con palese rabbia. Jack, finalmente, la guardò e il suo sguardo fu attraversato dalla sorpresa. Capì che Mimi si era accorta che lui stava guardando un'altra e lei proprio non lo accettava. Inclinò leggermente il capo e la fissò con la coda dei suoi occhi verdi.
«Scusami, Mimi, è stata una...svista. Mi perdoni, vero? Non lo faccio più.» Mimi si addolcì e gli sorrise.
«Ma certo.» Però, appena pronunciate quelle parole, gli occhi di Jack tornarono a soffermarsi sul piccolo mostriciattolo, che ora stava accanto al suo amichetto, Oliver Hazard-Perry. Mimi poteva scomettere tutte le sue paia di scarpe dal costo a quattro zeri che Jack lo invidiava. Sbuffò, scocciata e infastidita, mentre fissava il fratello nell'attesa che la degnasse delle sue attenzioni comuni.
Ma Jack non fece nulla, chiuse perfino il libro e accennò un passo verso Schuyler. Per Mimi fu la goccia che fece traboccare il vaso. Con passo di marcia, si diresse verso Richard Gray, un ragazzo molto popolare e carino, delle superiori. Uno dei vantaggi della Duchesne, infatti, era l'essere una scuola che comprendeva tutti i corsi del percorso scolastico e quindi, chi frequentava quella scuola non aveva il problema di dover cambiare edificio alla fine di ogni ciclo di studi. Cambiava solo la classe.
Quindi, i gemelli Force e gli altri studenti si ritrovavano con ragazzi più grandi -ma anche più piccoli- della loro età. Ma per Mimi non era un problema. A soli 13 anni, aveva il fascino di una ventiquattrenne e la bellezza devastante già fiorita all'inizio dell'adolescenza.
Si posizionò davanti al ragazzo, con le mani sui fianchi. Lui le rivolse subito l'attenzione. Mimi Force era assolutamente la più popolare della scuola, anche se era una ragazzina. Lei era la principessa della Duchesne e non sarebbe stata una sgorbia a rubarle il fratello.
«Ehilà, Mimi.» La salutò Richard, passandosi una mano tra i capelli color cioccolato. Mimi ricambiò il saluto e si inclinò in modo da fargli scorgere un po'del merletto del reggiseno. Il ragazzo le sorrise e le si avvicinò. Il sopracciglio perfetto della ragazza si arcuò. Credeva davvero che l'avrebbe baciato? Povero illuso!
Era solo un modo per far ingelosire il gemello e se lui non l'avesse guardata, Mimi non avrebbe saputo veramente più che fare. Guardami, Jack, guardami!
«Ho notato che la tua ragazza ti ha lasciato! Mi dispiace, non sa cosa si è persa.» Disse, cercando di alzare la voce per attirare l'attenzione generale. Richard allargò il sorriso e le cerchiò la vita con le braccia, attirandola a sé.
«Mi lusinghi, mia cara Mimi. Che ne dici di farle vedere cosa si è persa, sul serio?» Il tono era provocante ma Mimi cercò di attardare per vedere se il fratello si era accorto del flirt di Richard. Si sporse per scorgerlo e, in effetti, vide Jack che marciava di buona lena verso di loro. Richard Gray tolse subito le mani dalla vita.
«Cosa state facendo? Mimi? Vieni, dai!» Le afferrò una mano e la trascinò via, sbuffando sottovoce, tra i mormorii generali. Mimi ridacchiò e finalmente ebbe tutta l'attenzione di Jack per sé. Lo abbracciò e, da sopra la sua spalla, vide Schuyler Van Alen che la fissava, lo sguardo carico di afflizione. Mimi sorrise soddisfatta.
Ho vinto io, sgorbia.


►11 anni
►8 anni
►13 anni

►16 anni.


Angolo Autrice
Non odio Schuyleeerr anzi°_° E' solo che penso che Jack è di Mimi e basta. Ovviamente, la piccola Mimi ci sa fare xD il nome di Richard Gray l'ho inventato °_° Non so da dove mi è uscito, forse dalla lettura di Dorian Gray?XD
Comunque,xD tra po'la raccolta finisce ma me tornerà*ç* MUAHAHAAHAHAHH XDDD

  
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