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Autore: LittleBloodyGirl    21/12/2009    0 recensioni
Mio padre non sapeva di avere una figlia...ma io sono da sempre....la successora di kira
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il luogo era esattamente quello dei suoi sogni,oscuro,inquietante,silenzioso. Quando trovò la forza di alzarsi da terra,guardò davanti a lei per riconoscere i Diavoli che,a forza,la conducevano nel Nulla,nel sogno. Ce n'erano tantissimi,uno più brutto dell'altro. Erano seduti svogliatamente su una specie di anfiteatro di rocce e la guardarvano incuriositi,qualcuno rideva.
"Ben tornata,Principessa."
Hime riconobbe all'istante la voce di Ryuk,che stava in cima alla costruzione circolare di rocce,circondato da altri coetanei.
"Accidenti,è diventata davvero una bella ragazza."
Imprecò uno dalla voce piuttosto stridula.
"Ben tornata? Ma che storia è questa? Dove sono?"
"Nel Mondo degli Shinigami,Piccola."
La ragazza guardò di lato e vide uno scheletro seduto su una poltrona di ossa,completamente ricoperto di gioielli,compresi gli occhi.
"Io sono Armonia Justin. Uno degli Shinigami più invidiati del nostro Mondo."
"Chiamalo pure Justin,se vuoi."
Disse Ryuk.
"Non starlo a sentire."
Imprecò l'altro. Hime cercò,a fatica,di rimettersi in piedi ma crollò subito,si sentiva più debole del solito. Si accorse anche che l'aria cominciava a mancarle e la respirazione divenne più faticosa.
"Non ti ricordi di essere già stata qui?"
"Ma che dici,scemo! Era appena nata! Secondo te,si può ricordare?"
Hime alzò lo sguardò sugli Shinigami.
"Ma di che state parlando?"
"Ryuk,non gliene hai mai parlato?"
"No. Ho ritenuto più saggio tacere e dirglielo quando sarebbe stata pronta."
"Ah,capisco."
La ragazza li guardò cercando di tenere sotto controllo la paura che stava crescendo. Poteva trattarsi di un sogno? In fondo,ne aveva fatti altri come quello.
"Dunque,Hime,immagino che,per fregarmi il Death Note e constatare se ho ucciso i tuoi genitori,tu abbia scoperto la verità."
Alcuni Shinigami risero divertiti e solo allora Hime abbassò lo sguardo sul terreno polveroso.
"Quindi,devo supporre anche che ormai debba spiegrti come è andata."
"Si. Devi dirmelo,traditore. Perchè li hai uccisi?"
"Calma,ragazza. Devi sapere,innanzitutto,che quando tua madre morì,mi affidò te. Ovviamente,io non potevo prendermi cura di te,così ti portai nel nostro Mondo e ti feci stare per circa 10 mesi. Poi scesi di nuovo sulla terra e ti lasciai davanti alla Wammy's House,l'orfanotrofio di Near. Ovviamente,tu non puoi ricordarti di essere stata qui,eri troppo piccola,ma ora sai la verità."
"Ma perchè? Perchè li hai uccisi? Eri li quando mio padre è morto,no? E invece di aiutarlo lo hai ucciso! PERCHE'?!!"
"Perchè ormai era sul punto di morire dissanguato. L'ho fatto per lui,Hime. Uccidendolo subito gli ho risparmiato un immenso dolore."
"Però hai ucciso anche mia madre!"
"?!?"
"Lei non si è suicidata da se...tu hai scritto il suo nome sul Death Note aggiungendovi la parola:suicidio!"
"......"
"Mia madre non mi avrebbe mai affidata a te."
Disse la ragazza sull'orlo delle lacrime.
"Infatti."
Ryuk,Hime e gli altri Shinigami alzarono lo sguardo al cielo denso di nubi e videro arrivare Shidoh che stava atterrando sopra i mucchi di ossa presenti sul terreno.
"Tu hai ficcato il naso in questa faccenda troppe volte per i miei gusti,Shidoh."
"Se ho ficcato il naso è perchè non sono portato a mentire. E soprattutto perchè questa ragazza ha il diritto di conoscere la verità,dopo aver passato tutte queste atroci sofferenze."
"!"
"Andiamo,Ryuk. Secondo te,questa ragazza si lascia ingannare da te dopo quello che le hai fatto?"
"Sta zitto! Non sono affari che ti riguardano!"
Esclamò Ryuk abbastanza preoccupato da quello che avrebbe potuto dire Shidoh.
"Ne sei sicuro?"

Il paesaggio intorno a loro cambiò di colpo. Gli Shinigami non c'erano più. Erano in una stanza da ospedale. Hime si girò di scatto e riconobbe due persone. Una ragazza che ansimava forte,distesa in un letto e l'altro che era accanto a lei e le teneva forte la mano.
"Aaah!!!"
"Resisti,Misa! Dai! E' quasi finita."
Due infermiere erano dall'altra parte del letto e cercavano di fare uscire quella che avrebbe dovuto essere la loro figlia.
Accanto a Light,c'era lo Shinigami Ryuk che si divertiva come un matto. Il ragazzo reggeva forte la mano di Misa,che stava sudando e urlando fortissimo.
Ad un tratto lui si guardò l'orologio al polso ed ebbe un leggero sussulto. Piano,alleggerì la presa sulla mano di Misa.
"L-Light...?"
"Misa....io devo andare. Torno subito,te lo prometto. Risolverò questa faccenda il prima possibile."
"NO!! No,ti prego,Light non andare!!"
"Shhhh."
Light si chinò su di lei e,gentilmente,le diede un bacio sulla fronte,poi sulla bocca.
"Falla vivere,Misa. Fai vivere la mia piccola. Per me. Promettimi che ce la farai."
Prese un'ultima volta la mano della ragazza e poi si avviò fuori dalla stanza. Hime seguì la scena con sguardo indecifrabile,poi,l'urlo finale della madre la fece ritornare alla realtà.
"Eccola qui,la nostra Principessa!"
Esclamarono in coro le infermiere,gioiose. Misa,ansimava ancora fortissimo ma non potè fare a meno di sorridere.
"Ecco sua figlia."
Una delle infermiere le portò in braccio la piccola,Misa la prese e la guardò con una tenerezza che,Hime ne era certa,non avrebbe mai più visto sul volto della madre.
"Che cognome devo mettere alla piccola?"
La ragazza guardò per un pò la donna accanto a lei,poi sorrise e le rispose.
"Yagami."

Il paesaggio cambiò di nuovo. Questa volta erano su una strada poco trafficata. Da lontano,Hime scorse Light che camminava a passo affrettato verso la seconda auto posteggiata vicino al marciapiede,seguito da Ryuk.
"Ehi,Light. Sembra proprio che Misa ti abbia dato del filo da torcere,eh?"
"Stai scherzando,Ryuk?"
Lo shinigami sembrò non riconoscere più il suo padrone che ad un tratto si fermò e si mise a ridere. Ma quella risata non aveva assolutamente nulla di falso. Di cattivo. Anzi,quella era la risata più felice di Light Yagami. Era una risata sincera.
"Finalmente potrò avere una famiglia vera e propria. Quella bambina....mia figlia...te ne rendi conto,Ryuk? Sono padre!"
Ryuk si rabbuiò. Qualcosa era cambiato in Light. Non era più il cattivo che credeva di essere il Dio di un Nuovo Mondo,in questo modo....il divertimento finiva.

Il luogo ritornò lo stesso di prima,il Mondo degli Shinigami.
"Era per questo che li hai uccisi,giusto Ryuk?"
Ryuk si voltò verso Shidoh,senza fiatare.
"In quel modo il divertimento finiva,perchè Yagami non era più il cattivo che si divertiva a giocare al Dio e la colpa era di Amane. Li hai uccisi e hai salvato Hime pensando che cosi ti sarebbe tornato il divertimento."
Hime guardò Ryuk con ira,lui però sogghignò e tirò fuori il suo Death Note.
"Si. A causa di quella stupidina,Light era diventato capace di provare dei sentimenti. Che stupido. Lui non era un Dio,era solo un illuso."
"STA ZITTO!!"
Urlò la ragazza. Ryuk si girò verso di lei e le sventolò il quaderno davanti agli occhi.
"Dato che sei una studente eccellente,Hime,ti ricorderai anche che c'è un modo per uccidere uno shinigami...."
"...Ma è sconosciuto anche allo shinigami stesso...."
Completò la frase lei.
"Brava. A ogni shinigami....tranne a me."
Hime sussultò e Shidoh lo guardò sospettoso.
"Innanzitutto vorrei farti sapere che quando hai preso gli occhi dello shinigami....."
"..."
"....la tua vita non si è dimezzata nemmeno di un mese...."
"Cosa?!!!"
"Gia. Non so spiegarmelo neanche io questo fatto. Ah,ancora un'altra cosa. Vedi,ogni minuto che un essere umano passa qui,nel nostro Mondo,il tempo che gli resta da vivere diminuisce sempre di più."
Hime si accorse improvvisamente che le gambe cominciarono a tremare e le forze a mancarle.
"Tu...bastardo!"
Ryuk aprì le ali e spiccò il volo. Shidoh prese in braccio Hime e volò anche lui,fino a raggiungere lo shinigami.
"Shidoh..."
"Si?"
"Qual'è il modo per uccidere uno shinigami?"
"..."
"Per favore,dimmelo!!"
"Devi distruggere il suo Death Note."
Hime lo guardò. Poi guardò Ryuk che cercava di evitarli. Il volo durò a lungo. Ryuk passò attraverso picconi appuntiti e scendeva in picchiata o risaliva velocemente. Più di una volta aveva cercato di fracassare i due al suolo scendendo in picchiata ed evitando il contatto con il terreno all'ultimo centimetro ma Shidoh conosceva quel trucco,non si era fatto ingannare.
Alla fine,Ryuk atterrò esausto in uno spazio vuoto e silenzioso. Si guardò intorno ma non percepì alcun rumore.
"Devo averli seminati."
Si disse entusiasta quando un peso incombente lo colpì e lo fece cadere a terra. Shidoh gli era piombato addosso sotto l'ordine di Hime e cercava di tenerlo fermo mentre questi si dimenava.
Hime scese a fatica dallo Shinigami bianco e strappò dalle mani il quaderno a Ryuk. Era sul punto di strapparlo quando assistì a qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere.
Ryuk era riuscito a prendere il Death Note di Shidoh e glielo strappò davanti agli occhi.
Lo shinigami si tramutò immediatamente in polvere sotto gli occhi sbalorditi della ragazza. Ryuk ne approfittò della distrazione. Colpì Hime violentemente e si riprese il Death Note. Volò di nuovo via.
Hime ormai era stanchissima ma,nonostante questo,si mise a seguirlo correndo a fatica.
Raggiunse un altro spazio silenzioso e si guardò intorno con attenzione per chiarire la presenza di qualcuno. Non lo vide e le piombò addosso. Ryuk la mise sotto di lui e cominciò a tirarle calci e pugni. Poi la tirò su dai capelli e la sbattè con violenza contro il muro. Quando lei si rialzò era completamente coperta di sangue.
Ryuk rise. Lei,ormai in preda alla rabbia gli fu addosso e cercò di recuperare il quaderno,venendo più volte scaraventata via. Malgrado le ferite e la grande perdita di sangue,Hime continuava cocciutamente a saltargli addosso e,finalmente,gli strappò il quaderno dalle mani. Lo shinigami la guardò e rise.
"Vuoi uccidermi?"
"..."
"D'accordo. Fa pure. Tanto siamo destinati a morire insieme!"
"Cosa?"
"Se tu strapperai il quaderno,morirai."
"Be,se morirai anche tu...allora ne vale la pena."
Si guardarono in silenzio e Hime sentì che il respiro divenne irregolare. Stava cedendo. Ma si disse che doveva portare a termine la sua missione. Ora capiva le parole di suo padre.
"La lotta contro il male non è ancora finita..."
Questo voleva dire. Ryuk era il male,il male che le aveva portato via la vita.
Ma non fece in tempo a strappare il Death Note,Ryuk le fu addosso di nuovo e le prese il quaderno,dandole un calcio nel fianco. Hime gemette forte,rannicchiandosi sul fianco colpito.
Ma lo vide,per quel poco che le lacrime le permettevano. Ryuk alzò la penna,aprì il Quaderno della Morte e scrisse.
Hime urlò. Lo sapeva cosa stava scrivendo Ryuk. Il suo nome. Si alzò e gli si scaraventò addosso per l'ennesima volta,ma ora fu diverso. Gli mise le mani al collo e premette con forza.
Ryuk cercò di staccarsela di dosso ma Hime resistette.

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Premette quanto bastava per fargli perdere i sensi,poi recuperò il quaderno.

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Questa volta non avrebbe più aspettato,lei sarebbe morta ma sarebbe morta con il suo assassino. Lo prese tra le mani.

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Il sangue stava scorrendo troppo veloce e il cuore le batteva velocissimo. Ryuk si stava rialzando.

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Lei lo guardò furente e gli urlò contro.
"ASSASSINO!"
Anche se non si sentì.

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Qualcosa le stava scorrendo sul viso,qualcosa di caldo...lacrime.

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Tutta la sua vita le passò davanti. La Wammy's House,Near,gli agenti della polizia,Akira Tsuburaya,Shinichiro Kirumura,Sayu,Sachiko,Aruna Miyazaki.....Light e Misa....

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Quante volte se l'era presa con se stessa per aver creduto che fosse stata solo colpa sua? Quanto tempo?

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Gli ultimi secondi della sua vita. Non vedeva più,non sentiva più.

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Da lontano qualcuno piange e grida. Per cosa? Una bambina in mezzo a tanta gente che dice qualcosa che non si sente.

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Improvvisamente due persone si avvicinano alla bambina e la abbracciano. Sorrise.

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3

2

Loro le erano vicino e la stavano abbracciando chiedendole scusa.

1

0...

"Ti vogliamo bene,Principessa. Siamo fieri di te. Grazie.....di tutto."

Strappò il quaderno davanti a Ryuk che si mimetizzò in polvere trasparente. Poi cadde a terra e chiuse gli occhi,lasciandosi cullare dalla ninnananna dei suoi genitori.
  
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