Le note hanno soccorso
la mia voce muta:
Non c'è parola che riesca ad esprimere la mia anima
ora.
La musica continua inarrestabile,
implacabile,
come le onde che si susseguono in un mare in tempesta.
Se chiudo gli occhi
vedo il mio corpo di naufraga,
in balia di quest'impalpabile burrasca,
che mi sconvolge.
Una gelida carezza
fa rabbrividire la mia pelle:
è il dono della solitudine,
anche lei grata per questa musica,
che cerca di scacciare le tenebre
mentre stanno avvolgendo entrambe.
Ah, la solitudine!
Il suo respiro ha il ritmo del mio cuore,
se mi volto posso vedere l'orlo candido del suo manto,
indovinare il suo triste sorriso,
la profondità del suo sguardo.
Arrivò quando finirono le favole,
allorchè il regno incantato della fantasia perse i suoi colori sfavillanti,
Da allora è stata la mia confidente, la mia amica,
l'infermiera di cui odio gli amari medicamenti.
Ci sono giorni in cui credo che sia partita per un luogo straniero,
ma è sul far della sera che torno a sentire il suo abbraccio possessivo.
Ancora e ancora,
come le onde che si infrangono sugli scogli,
come le note che riempiono le mie notti.
la mia voce muta:
Non c'è parola che riesca ad esprimere la mia anima
ora.
La musica continua inarrestabile,
implacabile,
come le onde che si susseguono in un mare in tempesta.
Se chiudo gli occhi
vedo il mio corpo di naufraga,
in balia di quest'impalpabile burrasca,
che mi sconvolge.
Una gelida carezza
fa rabbrividire la mia pelle:
è il dono della solitudine,
anche lei grata per questa musica,
che cerca di scacciare le tenebre
mentre stanno avvolgendo entrambe.
Ah, la solitudine!
Il suo respiro ha il ritmo del mio cuore,
se mi volto posso vedere l'orlo candido del suo manto,
indovinare il suo triste sorriso,
la profondità del suo sguardo.
Arrivò quando finirono le favole,
allorchè il regno incantato della fantasia perse i suoi colori sfavillanti,
Da allora è stata la mia confidente, la mia amica,
l'infermiera di cui odio gli amari medicamenti.
Ci sono giorni in cui credo che sia partita per un luogo straniero,
ma è sul far della sera che torno a sentire il suo abbraccio possessivo.
Ancora e ancora,
come le onde che si infrangono sugli scogli,
come le note che riempiono le mie notti.