Note
dell’autrice: salve a tutti. Tempo fa,
mi è venuta l’idea di scrivere una one shot su Sherlock Holmes e John Watson che
parlasse della loro amicizia., unico problema, non sapevo da dove partire. Con
l’avvicinarsi dell’uscita del film
Sherlock Holmes nei cinema e, soprattutto, di quella che, secondo gli studiosi,
è la data di nascita del detective, ossia oggi, ho ripreso il testo di queste
canzoni ed ho scritto di getto quello che mi facevano venire nel cuore pensando
ad una splendida, meravigliosa, unica amicizia tra due individui
straordinari. Non prendete questo appunto come segnale di omofobia, non la
condivido per nulla, però non riesco a vedere diversamente il rapporto tra
Holmes e Watson. In amore, spesso, capita di cambiare per l’altro. Quando si è
amici invece, non si cambia, si resta quello che si è, perché questo è il bello
ed Holmes e Watson restano sé stessi fino alla fine.
Scusatemi
per questa introduzione chilometrica, ma avevo bisogno di
scriverla.
Buona
lettura, fatemi sapere cosa ne pensate.
Watson POV
(la cura)
Ti
proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi
incontrerai per la tua via.
Dalle
ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura
normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte
le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Ti porterò
soprattutto il silenzio e la pazienza
Supererò le
correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per
non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un
essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di
te
Ho passato
tanti anni a fianco a te, amico mio, anni in cui umilmente e fedelmente ti ho accompagnato nei casi più
disparati, alzandomi nel cuore della notte o correndo nel caldo più torrido.
Incurante
dei dolori alla gamba e delle frecciatine di scherno che ogni tanto mi lanciavi
quando non riuscivo a raggiungere le vette intellettuali su cui la tua mente
aveva già conficcato la sua bandiera da
conquistatrice.
Incurante di
dover abbandonare la mia casa ed il mio studio anche per settimane, per seguirti
chissà dove, in Inghilterra o sul Continente.
Inizialmente
pensavo che fosse per ammirazione e per avere l’onore di stare accanto ad un
uomo così speciale, così unico al mondo.
Con il
passare degli anni, però, mi sono accorto di provare qualcos’altro. Volevo
seguirti sì per poter raccontare le tue meravigliose avventure al mondo, ma
anche per proteggerti nei momenti in cui avresti avuto maggior bisogno di
qualcuno con te, nei momenti in cui avresti vacillato, spinto a dedicarti a cose
che ti avrebbero solo danneggiato, come quella maledetta cocaina., ma
soprattutto da te stesso, dalle tue paure e paranoie e dai turbamenti che
avresti incontrato.
Volevo
essere lì quando tu fossi stato male, quando ti fossi trovato davanti alle
ingiustizie di questo mondo ed ai fallimenti che prima o poi ti sarebbero
capitati, perché sei un essere speciale sì, ma pur sempre un umano e la tua
mente non è infallibile come molti credono.
Ti avrei
aiutato a pazientare quando i pesci, a cui avevi lanciato le tue esche,
tardavano ad abboccare.
Era qualcosa
di strano, simile all’affetto, ma molto diverso da ciò che provavo per mia
moglie. Mi ci è voluto un po’ prima di capire che era amicizia. Se lei era l’ossigeno che respiravo, tu
eri la roccia a cui mi aggrappavo quando questo veniva a mancarmi.
Se c’erano
dei giorni in cui io sentivo tremendamente la sua mancanza, tu eri colui con cui
riuscivo a pensare ad altro, a cose che prendevano totalmente la mia mente senza
farmi provare troppa malinconia. Al tempo stesso, mi rendevo anche conto di
valere qualcosa per te, la conferma mi è stata data quando ci siamo scontrati
contro quel maledetto Evans (*) ed io sono stato ferito. Ti sei preoccupato per
me, ti sei abbandonato al tuo cuore e non alla tua mente, dimostrandomi che
anche tu sai provare dei sentimenti per coloro che li meritano. L’onore e la
gioia sono stati così forti da farmi scordare il dolore. Allora, frugando nella
mia memoria, ho trovato anche tanti altri piccoli indizi ad indicarmi che tu
riponevi in me la tua più totale fiducia e che mi eri sempre stato accanto in
mille occasioni, anche quelle che potevano causarti più fastidi, come quando ti
chiesi di testimoniare alle mie nozze e tu accettasti quasi senza far trapelare
il tuo disagio.
Mi sono
accorto di aver fatto un tacito giuramento con me stesso: ti sarei sempre stato
vicino, sollevandoti dai tuoi momenti di apatia più totale per ridarti nuova
vita, avrei raccontato al mondo della tua unicità, superando i secoli con le
parole, rendendoti eternamente giovane.
E l’avrei
fatto perché tu sei speciale ed io ho deciso di avere cura di te.
Holmes POV (there you’ll be)
When I think back on these times
And the dreams we left behind
I'll be glad 'cause I was blessed to get
To have you in my life
When
I look back on these days
I'll look and see your face
You were right
there for me
In my dreams I'll always see you soar
Above the sky
In
my heart there will always be a place
For you for all my life
I'll keep
a part of you with me
And everywhere I am there you'll be
Well you
showed me how it feels
To feel the sky within my reach
And I always will
remember all
The strength you gave to me
Your love made me make it
through
Oh, I owe so much to you
You were right there for me
'Cause
I always saw in you
My light, my strength
And I want to thank you
Now for all the ways
You were right there for me
You were right
there for me
For always
Non sono mai
stato un tipo sentimentale, e questo tu lo sai bene, caro vecchio amico mio. Ho
sempre cercato di estraniarmi da quella sfera della mente e del cuore che può portare l’uomo a non dare giudizi
obiettivi su quanto lo circonda e, tu lo sai, se questo accadesse, sarebbe un
bel problema, visto il lavoro che svolgo. Eppure, fin da quando ci incontrammo
in quel seminterrato dove mi dedicavo ad i miei esperimenti, ho capito che
avevate qualcosa di diverso. Non ci sono certo arrivato grazie al mio cuore, no,
ma utilizzando i miei classici metodi deduttivi: le gente che mi vedeva
all’opera, inizialmente mi guardava come se fossi un pazzo poi, quando giungevo
alle conclusioni, mi guardava strabiliata, percependomi come un essere superiore
e quindi inarrivabile. Tu invece non hai provato nessuna di queste cose: eri
semplicemente curioso, quasi come un matematico che si trova davanti ad un
enigma di cui ha i risultati, ma non la
spiegazione.
Osai dunque
fare una cosa che non avevo mai fatto con alcuno prima di allora: ti chiesi di
assistermi nei miei casi.
Non mi sono
mai pentito di quella scelta.
Nonostante
ti trattassi con superiorità, ti schernissi, tu eri sempre lì, pronto a farmi
vedere cos’avevi imparato e ad accompagnarmi nelle mie avventure.
Senza che te
lo chiedessi, hai cominciato a scrivere la mia biografia, diventando il mio
Boswell.
Riflettendo
ora sul nostro rapporto, sugli anni che abbiamo passato insieme, mi rendo conto,
non senza un certo stupore, che è diverso da qualsiasi altra relazione io abbia
mai avuto con un altro essere umano, compresi mio fratello e Lei.
Mi fido di
mio fratello e mi sento legato a lui, ma quello è semplicemente amore fraterno
e, in quanto amore, pregiudica alcuni dei miei
comportamenti.
Per quanto
riguarda Lei, beh, posso dirmi ammirato, potrei anche arrivare a dire di provare
qualcosa di più.
Con te,
però, è tutto diverso.
Ogni giorno
che passa non riesco a non considerarti come una benedizione.
Sei sempre
con me, sia nei giorni felici, che in quelli tristi. Non riesco a pensare ad un
momento, da quando ci siamo incontrati, in cui tu non sia presente, ad
“illuminarmi” con le tue assurde deduzioni, oppure a rimproverarmi sul fatto che
io mi dedichi alla cocaina.
Pensi che io
ti tenga sempre all’oscuro dei miei piani e non credo che tu mi abbia perdonato
l’episodio alle cascate Reichenbach.
La gente che
legge i tuoi racconti, ti vede come un cagnolino fedele dietro al suo padrone.
Vorrei tanto che riuscissero a dirmelo in faccia, così che gliela potrei rovesciare con un buon
gancio destro.
Vedi? Vedi
cosa mi fai pensare? Riesco ad arrabbiarmi solo pensando che qualcuno possa
ferirti, che possa insultarti.
Perché amico
mio, tu non sei il mio cane, ma la persona più preziosa di questo modo. Mi sei
sempre vicino, pronto a darmi la tua opinione su qualcosa senza mai essere
incoerente.
Se mi
succede qualcosa di brutto, il mio primo pensiero corre a te, a come potresti
reagire, a cosa posso fare per proteggerti.
Il fatto che
ti tenga all’oscuro dei miei piani non corrisponde ad una mancanza di fiducia
nei tuoi confronti, ma all’unico modo non troppo esplicito sentimentalmente che
io conosca per salvarti.
Sei troppo
emotivo e, anche alle Reichenbach, avresti rischiato di rimanere ucciso se
avessi saputo che io ero vivo, perché non avresti potuto trattenere la tua
gioia.
Moran era
certamente appollaiato sopra di te, pronto a far fuoco quando meno te lo saresti
e me lo sarei aspettato. Ho aspettato che te ne andassi con il cuore a pezzi
prima di farmi vedere e fuggire.
Tu di certo
non mi hai perdonato ed anche io, pur sapendo di aver agito con buone
intenzioni, ho ancora qualche rimorso.
Come ho già
detto, non sei il mio umile cane, ma la forza che mi fa andare avanti, che mi fa
sentire davvero importante in un mondo in cui ormai sono uno strumento di
giustizia e non più un essere umano.
Non posso
che esserti grato per questo e per tutte le volte in cui mi sei stato
vicino.
Mi alzo
sereno ogni mattina, sapendo che, dovunque io sarò, qualunque cosa io farò, voi
sarete sempre lì con me.
FINE
Note:
(*)
L’avventura dei Tre Garrideb.
E allora?
Vi è piaciuta? Spero davvero di sì. Vi chiedo perdono se magari i due pezzi di
cui questa shot è composta hanno lunghezze un po’ diverse, ma mi premeva, dato
che il compleanno è pur sempre del signor Sherlock Holmes, analizzare meglio il suo
punto di vista.
Le canzoni
a cui mi sono ispirata sono:
La cura, di
Franco Battiato;
There you’ll be, di Faith Hill.
Un
ringraziamento particolare va a Bellis, che mi ha gentilmente fatto da beta e
che mi sostiene sempre, qualunque cosa io faccia. Grazie, grazie davvero
tanto.
Fatemi
sapere se vi è piaciuta.
A
presto
Bebbe5
P.S. AUGURI SIGNOR SHERLOCK HOLMES.