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Autore: Inglorious    09/01/2010    1 recensioni
Il Devil's Nest era sempre stato un luogo poco raccomandabile, si parlava spesso di risse col morto o di storie di signorine troppo accomodanti, ma ora era giunto al culmine della mala fama.
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-Io voglio tutto. Voglio sentire il sapore delle tue labbra, voglio annusare i tuoi capelli fino alla nausea, voglio conoscere ogni singolo millimetro del tuo corpo, voglio sapere tutto quello che sai, tutto quello che sei e... si, voglio anche quello...- Le rispose facendo scivolare la mano sul suo fianco.
[Greed x Nuovo personaggio]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greed, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Devil's Girl

-La ragazza del diavolo-



Il Devil's Nest era sempre stato un luogo poco raccomandabile, si parlava spesso di risse col morto o di storie di signorine troppo accomodanti, ma ora era giunto al culmine della mala fama.

Di questi tempi il Devil's Nest pullulava di persone poco raccomandabili e molto meno raccomandabili di quelle che vi ronzavano prima, persone strane, alcune delle quali gettavano il dubbio sulla loro umanità.

Alcuni avevano un aspetto talmente bizzarro da sembrare... come dire? Animaleschi? Si, quello era l'aggettivo giusto.

Forse gli individui che sembravano più umani erano giusto il barista, le due accompagnatrici e quel tizio, quello dallo strano tatuaggio sulla mano sinistra...

Ma di quest'ultimo non si sapeva niente, di rado usciva dal locale, giusto la sera, sul tardi, per poi tornare alle prime luci dell'alba poco prima del canto del gallo.

Quel giorno però l'uomo dallo strano tatuaggio fece la sua tipica passeggiatina ad un'ora piuttosto insolita, almeno per le sue abitudini.

Chi lo vide uscire dal locale poté notare un'espressione molto pensierosa, poco consueta al volto dell'uomo o almeno questo direbbero coloro che non lo conoscono veramente, perché quella faccia, quell'espressione, quello scombinare gli orari tipici della sua routine, erano particolari importanti che portavano ad una sola conclusione: gli mancava di nuovo qualcosa.

E questo qualcosa poteva essere qualsiasi cosa, da un sasso ad una corona tempestata di diamanti e pietre preziose, da un nuovo compagno ad una compagna per la notte, dalla voglia di vedere la morte in faccia al desiderio di vivere in eterno e via dicendo.

Questa volta però non sapeva neanche cosa volere, e tutto questo era davvero inconsueto perché generalmente, quando usciva fuori prima del solito, appena metteva piede alla luce del sole e posava lo sguardo su un qualcosa che prima gli era sfuggito, gli veniva spontaneo desiderarlo, ma oltre la porta del Devil's Nest non c'era niente che non avesse mai visto o che non avesse già desiderato ed ottenuto.

L'uomo vagò per la città fino a qualche ora dopo il tramonto poi si incamminò verso il locale.

Alla porta di questo, trovò alcuni dei suoi compagni, chiusi a cerchio, borbottando fra loro, tra questi ve ne era uno molto basso, coperto quasi completamente da una mantella di quella stoffa tanto economica quanto inutile, l'unica cosa che sbucava da essa era una lunga coda che ora si intrecciava alla gamba destra del suo proprietario.

L'uomo, incuriosito, si avvicinò proprio a questo, posandogli una mano sulla spalla, l'omino si girò sobbalzando ma, vedendo il volto di chi lo stava cercando, si tranquillizzò all'istante.

-Signor Greed... mi ha spaventato...- Sussurrò

Greed rise poi levò la mano dalla spalla dell'altro chinandosi leggermente per poter essere faccia a faccia con questo.

-Senti Bido... che succede qui?- Gli chiese schietto senza mezzi termini.

L'altro si guardò intorno, confuso, poi iniziò a parlare:

-Ecco... signor Greed, c'è... c'è un cliente nel locale, è arrivato un'ora fa, e ancora non se n'è andato... sembra che noi non gli facciamo paura...- Rispose questo, chiudendo gli occhi per un istante.

Greed sorrise compiaciuto, dando una pacca sulla spalla all'amico per poi entrare all'interno del locale.

Si guardò intorno, cercando di localizzare il nuovo arrivato. Lo trovò al bancone del bar, seduto su di uno sgabello mentre, tutti coloro che stavano nella sala lo guardavano con espressioni bizzarre, chi con curiosità, chi con odio, chi con paura.

Il “cliente” del locale si nascondeva sotto una mantella arancione, con tanto di cappuccio, così l'uomo fu costretto a sedersi accanto a questo per poter constatare che si trattava di una giovane donna sui vent'anni circa. Aveva lunghi capelli leggermente ondulati, di un bizzarro colore che ricordava lo zaffiro, la fronte era per metà coperta da un ciuffo scalato, ma, dalla sua postazione, Greed poté constatare che questa aveva gli occhi verdi come lo smeraldo.

La osservò, mentre lasciava dondolare il bicchiere semi vuoto con la mano destra, tenendo la sinistra poggiata sul bancone, d'un tratto si fermò e bevve un sorso del liquido, probabilmente birra ma, non avrebbe saputo dirlo dato che il profumo di quella donna gli riempiva interamente le narici.

La giovane donna si voltò a guardarlo con una certa ostinazione, dritto negli occhi.

-Che hai da guardare?- Sbottò leggermente arrabbiata

-Eh? Che ho da guardare? Che ho da guardare? Avete sentito gente? Mi ha chiesto che ho da guardare!- Esclamò lui beffardo, rivolgendosi prima alla donna, poi a tutti coloro che stavano nella sala.

Questi risero all'affermazione dell'uomo mentre la donna sbuffò continuando a gingillarsi col suo bicchiere

-Io voglio guardare tutto, io voglio tutto e qui io sono il padrone di tutto, ti è chiaro?- Le chiese.

Non ebbe alcuna risposta.

Si innervosì paurosamente, nessuno poteva mancargli di rispetto.

Avvicinò il volto a quello della donna

-Sai almeno dove ti trovi? Questo è un posto poco raccomandabile, e questa che si trova qui è gente strana, gente mostruosa...-

La donna rise poi lo guardò di nuovo dritto negli occhi

-Oh... che paura... e magari ci sono davvero i mostri giusto?- Gli chiese

Greed sorrise facendo cenno di si col capo per poi trasformare la mano destra e mostrarla con orgoglio alla giovane donna

-Già già, questo è proprio il nido del diavolo... - Disse

La ragazza sbuffò scendendo dallo sgabello per poi rimboccarsi le maniche

-Tutto qui?- Gli chiese – Sta a vedere com'è un vero mostro...-

Portò le mani avanti stringendo i pugni, queste mutarono quasi all'istante, ricoprendosi di scaglie zaffirate, a metà degli avambracci fino al gomito si fecero strada delle pinne di un azzurro più chiaro, vicino al verde acqua, mentre, al posto delle unghie, comparvero degli artigli affilati simili a quelli di un coccodrillo, dal colore turchese.

Tutti nel vedere le sue braccia ammutolirono, lo stesso signor Greed ammutolì mentre la ragazza si ricomponeva e tornava a sedere sullo sgabello, tenendo però gli arti sotto quella forma.

Il silenzio continuava a pervadere la sala, facendo nascere nella giovane un certo nervosismo.

D'un tratto si voltò di scatto, passando lo sguardo su tutti quelli che poteva vedere dal bancone.

-E allora? Mai visto una chimera?- Chiese

Tutti si smossero all'istante iniziando a confabulare fra loro.

Greed sorrise nuovamente, compiaciuto.

Ora sapeva ciò che voleva...

-Oh, e dunque signorina sei una chimera...- Iniziò.

-E tu a quanto vedo sei un'homunculus...- Borbottò lei indicando con la mano destra la sinistra dell'altro.

Lui si guardò la mano.

-Già... E non è tutto, qui in questa sala, eccetto le accompagnatrici, il barista e me, ci sono solo chimere per cui sentiti pure a casa...- Le disse

Lei lo guardò, poi ridacchiò guardandosi attorno.

-Bene... e allora questa, per stasera, la chiamerò casa...- Disse per poi riportare il braccio destro alla normalità e porgerlo al signor Greed – Il mio nome è Ji Rella Donovan, molto piacere...-

L'uomo allungò la mano per stringere la sua poi si fermò di scatto scoppiando a ridere.

-Ji Rella? Ji Rella? Che nome sarebbe Ji Rella?!- Chiese lui tra una risata e l'altra mente tutto il resto della sala gli faceva eco.

Lei si innervosì facendo una smorfia poco “accomodante”.

-Che hai da ridere? Non l'ho scelto mica scelto io il mio nome, eppoi a me piace!- Esclamò con una strana vocetta infantile

Greed si zittì guardandola scettico poi le fece un largo sorriso malizioso e le strinse la mano

-Io sono Greed, ed il mio nome rispecchia ciò che sono, io sono avaro. Ed ora, ciò che mi preme molto avere sei tu, Ji Rella...-

La ragazza arrossì paurosamente, spalancando gli occhi per la sorpresa poi subito dopo chinò il capo

-No...- Iniziò voltandosi verso il suo bicchiere ormai vuoto – Tu vuoi solo fare quello...-

Lui si fermò un secondo poi le mise subito una mano sulla spalla

-Io voglio tutto. Voglio sentire il sapore delle tue labbra, voglio annusare i tuoi capelli fino alla nausea, voglio conoscere ogni singolo millimetro del tuo corpo, voglio sapere tutto quello che sai, tutto quello che sei e... si, voglio anche quello...- Le rispose facendo scivolare la mano sul suo fianco.

Rella a quel contatto ebbe i brividi, quasi gemette.

Sebbene avesse ricevuto tante richieste, non era abituata a quel genere di contatto fisico...

-Tutto questo... è decisamente macabro sai?- Gli disse tornando a guardarlo negli occhi – A primo acchito perversamente romantico ma, allo stesso tempo macabro...-

Greed sorrise malizioso.

-E perché?- Le chiese.

Lei gli si avvicinò portandosi a pochi millimetri dal suo volto, non era tanto più bassa di lui.

-Perché... -Sussurrò -Se davvero tu vuoi tutto... Alla fine arriverai pure a voler vedere il mio sangue, e da quanto ho capito ottieni sempre tutto ciò che vuoi...-

Lui ridacchiò divertito e, cogliendola di sorpresa, la prese per i fianchi.

-Oh... andiamo... non sono avaro fino a quel punto...- Le disse mentre la traeva maggiormente a se -Almeno credo...-

Rella distolse lo sguardo per un'istante poi tornò sugli occhi ametista di lui

-Uomo, sono sicura, mi manderai in pezzi il cuore... - Disse poco prima di baciarlo, mentre le sue guance si facevano d'un rosso vivace e il suo corpo iniziava a ribollire come mosso dalla febbre.

Ormai la ragione aveva lasciato spazio all'emozione.

E l'emozione all'istinto.

L'istinto di un'animale, un animale in calore...

Perché infondo, anche Ji Rella Donovan era preda degli istinti primordiali, era preda di quei desideri animaleschi che avevano lasciato impresso in un altro homunculus il ricordo di un'altra chimera, di una chimera mezza donna mezza pesce, esattamente come lei...

Esattamente come Instinct.







End


Il personaggio inventato di questa fanfiction, ossia Ji Rella Donovan, non appartiene alla sotto scritta ma a little_baby la quale ha dato il suo consenso per l'utilizzo del suo OC.


Purtroppo la fanfiction non si è conclusa come volevamo noi...

(Si nasconde sotto al tavolo impaurita)

Rella ti chiedo perdono...

Ma detto schietto schietto...

Oggi non si scopa xD

Ad ogni modo, non mi piace ._.

Devo essere sincera: non mi piace ._.

Ho tentato con tutta me stessa e non ci sono riuscita...

Ahimè è troppo complesso presentare e descrivere il personaggio di qualcun altro, ad un certo punto non mi sentivo più in grado di dirigere la fanfiction verso la conclusione precedentemente decisa.

Ho dovuto troncare e mi dispiace, ma non riuscivo ad andare avanti.

Chissà, magari la mia “impotenza” è dovuta al fatto che ho troppe cose da fare, forse avrei dovuto scrivere in un altro momento.

In un momento in cui avevo meno cose a cui pensare...

Ad ogni modo, nella conclusione vi è un breve accenno ad un mio personaggio, appartenente alla fanfiction My Mermaid.

Infatti il personaggio di little_baby apparirà nel seguito della fanfiction sopra citata.


Vi lascio con la disperazione addosso...

Non immaginavo di poter essere così incapace ._.

Ciao Ciao



   
 
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