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Autore: SissiCuddles    12/01/2010    1 recensioni
Spoiler 6x07. House e Cuddy tornano indietro nel tempo al loro primo incontro. Pensieri e relazioni...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa l'ho scritta oggi, mentre tornavo a casa. Ho cominciato a rileggere i vari spoiler sulla puntata 06x07 e allora mi è venuta in mente questa fanfiction.
Sperando che a qualcuno piaccia...

Eravamo abbracciati in mezzo alla pista da ballo. Altre coppie volteggiavano a ritmo di un classico degli anni '80.
Ci muovevamo sul posto. Movimenti circolari. Passi corti.
Le sue mani erano unite dietro alla mia testa. Le mia braccia le cingevano i fianchi, fosse un pò troppo freddamente per essere un ballo.
Eravamo spesati e confusi. Troppo timidi per abbozzare l'inizio di un discorso.
Teste basse. Guance rosse. Sguardo fisso sulle scarpe che, quella sera, sembravano davvero interessanti.
Cuddy alzò lo sguardo.
"Perchè mi guardi in quel modo?"
"Stavo pensando alla prima volta che ci siamo conosciuti"
"Ah..."
Sentivo lo sguardo di Wilson seguirmi in ogni minimo movimento.
"Non fare cavolate". Mi aveva detto questo, prima di invitarla a ballare.
"Ti ricordi?"
"Che cosa?"
"Il nostro primo incontro"
"Sì...quella stupida festa pe le matricole. Quanto ho odiato gli anni '80!"
"Ed è per questo che hai un'enorme parrucca bianca in testa e hai più fondotinta di me?"
"Diciamo che non era mia intenzione. Ma mi sarei mimetizzato tra tutti questi dottoroni incapaci"
Sorrise e riportò lo sguardo sulle sue scarpe.
"Sei molto bella questa sera"
"Piantala di fare il gentile. Indosso una tutina attillata e una maglietta il triplo di me."
"Ma ti sei accorta di come si è conciato Wilson? Quei pantaloni di pelle sono...uhmmm..."
"Ma tu ti sei visto?"
"Beh in effetti dovrei stare zitto"
Ridevamo insieme.
"Come ai vecchi tempi"
"Già..."
"Io e te. Ad una festa negli anni '80"
Ridevamo ancora.
"Non era la prima volta che ti vedevo"
La guardai accigliato, ma la lasciai parlare.
"Uno dei primi giorni, sbagliai corridoio e mi trovai nella classe di endocrinologia del terzo anno.Da allora ho presenziato anche a quel corso. Eri seduto nell'ultima fila. Indossavi un paio di jeans, una maglietta sgualcita e un cappellino. Mi aveva colpito il solo fatto che non prendevi neanche un appunto e i tuoi libri erano ancora nella borsa. Allora mi sono seduta in parte a te e..."
"E mi facevi copiare i compiti..."
"Già..."
"Perchè hai continuato il corso?"
"Ero curiosa. Volevo vedere come ti approcciavi con la medicina. Voleva vedere con i miei occhi se eri veramente un genio come dicevano tutti"
Ancora silenzio.
"Mi dispiace"
"Per cosa?"
"Per tutto quello che ho causato all'ospedale in questo ultimo periodo"
Senza accorgercene avevamo smesso di ballare, ma eravamo ancora fermi nelle nostre posizioni.
"Non è colpa tua"
"Ho rovinato tutto!"
"Non potevi prevedere tutto quello che è successo. Ormai questo periodo si è concluso e..."
"Mayfield ha cambiato tutto"
"Mayfiled ha cambiato solo alcuni aspetto della tua vita. Rimani sempre il miglior medico dell'ospedale e io continuo ad essere il tuo capo rompiscatole"
"No! Tutta la mia vita è cambiata. Ora vivo con Wilson. Il vicodin è scomparso dalla mia vita e questo mi fa paura. La gamba mi fa male, ma questa volta non voglio il vicodin, ma ne ho bisogno. E io soffro. Soffro per la gamba e soffro perchè ti vedo con lui..."
"House..."
"Scusami...sono un idiota"
Sciolsi l'abbraccio tra noi e misi le mani in tasca. Mi fissava con le lacrime agli occhi.
Ero stato troppo diretto e brutale, come sempre.
Questo forse era l'unica cosa che non era cambiata.
"Ora io sto con lui.."
"Ok"
Rimase al centro della pista a fissarmi, mentre uscivo dalla sala e mmi dirigevo verso il giadino dell'hotel.
Mi fermai al muretto basso che annunciava la riva del lago.
Quella sera il lago era illuminato dalle luci della festa all'interno dell'hotel. Una festa che continuava anche senza di me.
Non la sentii arrivare. Ero preso dai miei pensieri. Da ciò che avevo appena confessato a Cuddy.
"House?"
Non le diedi risposta.
"House? Cosa sono io per te?"
Si avvicinò e appoggiò la mano sulla mia spalla. Mi scansai, ma lei riportò la mano nello stesso punto.
"Cosa cono io per te?"
"Non lo so"
"House..."
"Non lo so. Non lo so davvero. Io so solo che non sono l'uomo giusto pe nessuno. Nemmeno per te. Io ferisco la gente. Ti ho ferita fin troppe volte in questi anni e, solo ora, mi accorgo di quanto questo faccia male"
"Mayfield ti ha cambiato. Sei riuscito a cambiare. Hai accettato di vivere senza vicodin. sei tornato in ospedale e continui a svolgere il tuo lavoro al meglio. Non c'è niente che non vada in te. Niente."
"Cuddy. Io...non riesco a pensarla così. Ho sofferto, continuo a soffrire e faccio soffrire. Non rendere tutto più difficile."
Si strinse la mio finaco. Entrami guardavamo la luna che si rispecchiava sulla superfice del lago.
"Forse è uno scenario troppo romantico!?"
"Già...potrei saltarti addosso da un momento all'altro!"
"Vedi! Si sono invertiti i ruoli. Sono io quello delle battutine e che irrompe da te per consolarti. Solo che alla fine io ti salto addosso veramente"
Ci guardavamo divertiti. Mi prese la mano.
"Cuddy?"
"Mmm?"
"E Lucas?"
"Lucas? E' un investigatore privato, ma per soldi fa anche l'accompagnatore"
"Oh mio dio! Dottoressa Cuddy! Noin è che inizia a farle male la gamba? O si fa di oppiacei taroccando le ricette?"
"Mmm..no! Ma conosco una persona che lo faceva"
"Carina questa!"
"Ho imparato dal maestro"
   
 
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