Neve In Primavera
Capitolo 1
“No!“
“Piccola
mia.. Ti prego..”
“Ho
detto di no!”
“Ma
è necessario..!”
“Ma
io non lo conosco nemmeno! Non lo amo!”
Già,
era questo il problema: lei non lo
amava. Lei amava il suo bellissimo,
adorabile, perfetto ragazzo.
Chiuse gli
occhi “Charles..” sospirò
lievemente, assaporando il suo melodioso nome.
“
Che cosa?”
Lei non
sapeva, non doveva sapere. Nessuno
doveva sapere. “Niente, niente.” Si
affrettò ad aggiungere riaprendo gli occhi.
Davanti a lei però c’era sempre sua madre, la
contessa di Portsmouth, con una
delle sue solite, strambe acconciature che tanto la facevano divertire.
Quel giorno
però non ci trovava niente di
divertente.
Come poteva la
sua adorata mamma, quella
persona così aperta, così divertente,
così diversa da tutte le altre mamme,
chiederle una cosa del genere? Sposare qualcuno che neanche conosceva!
Non se
ne parlava neanche! Sua mamma però era così
triste, lo vedeva, i suoi occhi non
erano i soliti, senza preoccupazioni. Ora erano sommersi, da quelle
preoccupazioni.
E lei lo vedeva chiaramente.
Scosse la
testa, facendo muovere anche i suoi
lunghi capelli castani.
“Perché
mamma.. Perché..?” chiese con un
soffio, mentre due lacrime traditrici tracciarono il profilo delle sue
guance,
arrivando al mento, unendosi in un’unica cosa e infine
scontrandosi con le sue
mani, che aveva stretto sul grembo prima per rabbia, poi per
rassegnazione.
La contessa
dello Yorkshire abbracciò la sua
piccola, dolce bambina. Quella ormai ragazza che tutti le invidiavano,
quella ragazza
sempre con il sorriso sul suo splendido volto, quella ragazza sempre
pronta ad
aiutare gli altri. Quella stessa ragazza che adesso piangeva tra le sue
braccia. Come aveva potuto ridursi così? Come aveva potuto
essere tanto stupida
da trovarsi in quella tragedia, dovendo affibbiare il prezzo alla sua
bambina??
“Non
piangere piccola mia” sussurrò “va tutto
bene.. Tutto bene..” Tutto bene? No, non andava neanche una
cosa nel verso
giusto. Ed ora era venuto il momento di dirglielo.
L a fece prima
calmare, asciugandole le
ultime lacrime che ancora le bagnavano il volto, dopo averla prima
fatta
sfogare. “Ti spiegherò tutto, tesoro. È
ora.”
Sana
guardò interrogativa sua madre, seppur
con gli occhi ancora lucidi. Sentiva che c’era qualcosa
sotto. Sua madre, la
contessa Misako, così infantile, e allo stesso tempo
così integerrima, non
avrebbe mai detto una cosa simile se non per gravissimi motivi. Si
costrinse a
calmarsi del tutto, prima di guardare i profondi occhi scuri della
madre,
cercando di farle capire che era pronta.
***
“La
risposta è no.” Disse lui, la calma fatta
persona.
“Mi
dispiace, ma ho già deciso per te.”
Replicò quello che sembrava essere il padre: un uomo molto
magro dalle guance
un po’ infossate e gli occhi scurissimi, profondi.
“Mi
rifiuterò.”
“Ok.”
Doveva cambiare strategia, per quel
poco che conosceva il figlio sapeva che con l’argomentazione
giusta avrebbe
accettato senza batter ciglio. “Pensala da un altro punto di
vista. Il più
importante. Pensa.. Al titolo..” Disse
scandendo particolarmente bene l’ultima parola.
Gli occhi del
figlio brillarono. Una
scintilla si fece largo tra l’indifferenza di quegli occhi
quasi dorati.
“Il
titolo..” Mormorò il biondo.
Un fremito.
Era stato
facile convincerlo, lo sapeva,
pensò Fuyuki, mentre si allontanava lasciando il suo unico
figlio maschio
assorto nei pensieri. L’aveva colpito
nell’orgoglio. Ora era soddisfatto.
Solo il biondo
dagli occhi dorati rimase
nella stanza, senza dire una parola.
Per anni aveva
sofferto per le parole maligne
dei suoi “amici”, dei suoi coetanei. Lui che era il
più ricco di tutti, che
avrebbe potuto abbatterli con un solo cenno della mano, lui che era
sempre il
capo indiscusso, aveva comunque dovuto subire gli scherni e gli insulti
di
quegli insulsi ragazzini.
Perché..
Perché non era un nobile..
Ma adesso, da
ora in poi..
Sorrise. Un
sorriso che la piccola Natsumi,
nascosta dietro la porta che dava nella stanza del fratello da cui era
appena
uscito il padre, non aveva mai visto così cattivo.
***
“Sai
bene che io ti ho sempre voluto un bene
immenso, fin da quando sei nata, piccola Sana.. E per me resterai
sempre la mia
dolce bambina..”
Sana
annuì. Lo sapeva bene, eccome se lo
sapeva!
“..
Ma purtroppo la mamma ha fatto delle
scelte sbagliate.. Ed ora..”
La ragazza
vide la tristezza negli occhi
nella madre. D’altra parte doveva essere una cosa molto seria
se l’aveva spinta
a chiederle di sposare una persona che neanche ha mai conosciuto.
“Ora
non abbiamo neanche una sterlina..
Niente..”
La
più piccola delle due trattenne il fiato.
“Ma
quel che è peggio, è che se non troviamo
al più presto il denaro, ci porteranno via casa,
proprietà, e tutto quello che
abbiamo, e io non so come fare: dovremmo lasciare per strada Rei, il
cocchiere,
Takezo, il ciambellano, e la signora Patricia, la nostra stupenda
governante..
E dopo tanto tempo non so come fare.. Non lo so..”
Finì sussurrando mentre una
lacrima appariva tra le sue ciglia “E la sua famiglia si
è offerta per riparare
a tutti i miei disastri.. In cambio del matrimonio.. Del titolo,
perché sono
semplicemente molto ricchi, ma non nobili.. In cambio della mia unica,
splendida bambina!”
Sana pianse,
pianse con la madre.
Silenziosamente la ringraziò per averla messa al corrente
dei fatti.
Ora sapeva
qual era il suo dovere, cosa
doveva fare.
Non si
trattava solo di lei, ma di tutta
quella che ormai considerava la sua famiglia.
La decisione
fu presa senza rimorsi, senza
remore, senza titubanza. Era pronta a fare di tutto per loro. E
l’avrebbe
fatto.
***
“Papà!”
Urlò Hayama dalla sua stanza, uscendone
e correndo per fermare il padre, senza neanche accorgersi della sorella
“Papà!”
“Si,
figliolo.”
“Ok.
La sposerò.”
Fuyuki
sorrise. Facile.
“Ad
una condizione.”
Il suo sorriso
si dissolse veloce come era
arrivato. Non gli piacevano quelle parole. E ancor di più
non gli piaceva
quello sguardo.
“Sentiamo..”
Si sentì dire.
“La
sposo, prendo il titolo.” Vide il padre
annuire. “Non smetterò assolutamente di stare con
Fuka.” L’altro iniziò ad
allarmarsi e a spalancare gli occhi. “E, cosa più
importante..”
Adesso il
padre sudava: sapeva che il figlio
si comportava male, ma.. poteva davvero arrivare a questo..?
“..
Dopo il nostro primo rapporto, dirò che
non è vergine.”
Si, poteva.
“La
ripudierò.”
Saaaaaaalve!
Questa è la mia seconda fan
fiction, la prima riguardo Kodomo No Omocha (Che adddOOrO! U_U*). Non
preoccupatevi, non voglio chiedervi di essere clementi, semplicemente
di essere
sincere! xD
Sono
apertissima alle critiche! E so
riconoscere i miei limiti ^^ quindi non fatevi scrupolo di dirmi che
scrivere
non fa parte di me! Ehehe xD
Bene, vi
ringrazio per essere arrivate fin
qui e adeeeeesso, non vi resta altro che cliccare su questa scritta qui
sotto
u.u
Pronte??
Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!