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Autore: Tayr Seirei    20/01/2010    5 recensioni
Piccola one-shot in cui, per circa tre righe, ci sarà una coppia inusuale (Peter e Giglio Tigrato). Chiamasi "coppia rapida". Comunque, Peter è piuttosto abbacchiato dopo aver riaccompagnato Wendy e i Bimbi Sperduti a Londra, e al suo ritorno Giglio Tigrato cercherà di consolarlo...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Peter Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Isolachenoncè era silenziosa, quella notte.
Un silenzio denso, fatto di parole non dette.
E rinunce. Un grande rimpianto...
Cose che, sull'Isola al confine tra realtà e fantasia, non sarebbero dovute esistere.
Ma c'erano. Le aveva portate lei, Wendy.
Una semplice bambina intraprendente, una raccontafavole. Aveva turbato l'innocenza dell'Isola, e scosso fin nel profondo del suo essere il Re.
E ora il Re se ne stava seduto sull'erba, nella piccola radura dove aveva abitato la sua Wendy. I piedi scalzi piantati per terra, le braccia incrociate.... non si sarebbe detto lo stesso bambino di prima.
Peter teneva gli occhi socchiusi, per non vedere le tristi finestre buie come orbite vuote, per negare la verità a se stesso e pensare che lei fosse ancora lì, dietro la porta, pronta ad accoglierlo con una favola e un tulipano colmo d'acqua schietta. Sì, gli sarebbe mancata perfino la medicina...
Aveva deciso di eleggere la casetta sua nuova dimora, in memoria di Wendy. Il giorno dopo avrebbe chiesto alle fate di portare la casetta tra i rami più alti di un quercia secolare, come un nido di uomo. Forse lì la tristezza se ne sarebbe andata, sarebbe fluita via dal suo cuore, per cadere da ultimo nel dimenticatoio, insieme a tutte le cose che Peter non poteva - o non voleva - ricordare.
"Domani. Domani comincerà un nuovo giorno, riprenderà la vita..."
Non la solita routine, però.
Peter non avrebbe più trovato i Bimbi Sperduti ad attenderlo sulla soglia di casa.
Niente più battaglie con i pirati, né i sotterfugi, le sottili astuzie e i raffinati inganni di Uncino.
Uncino... con tutta la buona volontà, Peter non riusciva più a rimembrare il suo volto. Premette i pugni sulle tempie, cercò disperatamente di afferrare le sue memorie... ma queste gli sfuggivano come fumo tra le dita.
"Giacomo Uncino".
Dell'odiato avversario, l'Arcinemico, rimaneva in lui solo un nome nel silenzio.
Constatare quasi brutalmente come delle persone rimanesse infine un nome senza volto gli strappò un gemito.
E se anche Wendy si fosse scordata di lui?
Nonostante si rendesse perfettamente conto che quelli erano pensieri da adulto, non riusciva a liberarsene.
Scosse il capo energicamente, ma tutto rimase ben saldo nella sua anima. Wendy l'aveva cambiato. Tanto aveva fatto, e adesso se n'era andata.
Un altro doloroso gemito si levò alto nella notte.
Qualcuno, intanto, avanzava silente nella radura, completamente inosservato. Ingannando addirittura il fine udito di Peter, arrivò sino a lui senza farsi vedere né sentire, poi gli posò una mano sulla spalla.
Il ragazzo sobbalzò. In meno di un secondo fu in piedi, un corto pugnale sguainato. Ma aveva preso un abbaglio.
Non era un nuovo incauto nemico o un pirata sopravvissuto alla strage perpetrata da lui e i Bimbi Sperduti qualche notte prima (quante, ad esempio?). Si trattava semplicemente di Giglio Tigrato.
- Buonasera, Peter. - lo salutò educatamente lei, in perfetto inglese. (O almeno, Peter supponeva che fosse inglese: però poteva benissimo darsi che chiunque arrivasse sull'Isola parlasse, senza nemmeno accorgersene, in una lingua esistente soltanto lì). La luce delicata e soffusa della luna piena illuminava il suo bel volto scuro di una luce irreale, simile al bagliore delle fate. Era davvero una bella ragazza, esile come un giunco, ma nei punti giusti recava curve sinuose.
Peter si lasciò inebriare per un momento dal suo intenso aroma di resina e fiori tropicali. Da quando badava a simili inezie?
- Ciao, principessina. - La chiamava spesso così, da quando l'aveva salvata nella Laguna delle Sirene. Era un modo per prenderla affettuosamente in giro. Chiunque altro avrebbe pagato l'affronto con il suo scalpo, ma Peter era pur sempre Peter. L'indiana infatti si lasciò andare a una smorfietta infastidita, ma in fondo per lei era un piacere tanta confidenza.
Gli porse la mano e l'aiutò a rialzarsi, poi s'incamminarono. In realtà, era raro che Peter compisse tale attività (lui volava, punto e basta.) eppure quella sera era talmente abbacchiato che difficilmente sarebbe riuscito a librarsi in aria.
Giglio Tigrato lo condusse in una valletta segreta, dove l'erba era picchiettata da piccole macchie bianche. Gigli.
Peter esaminò il luogo, vagamente spaesato. - Non mi ricordavo di questa valle - confessò.
- Ah, Peter, tu non ricordi tante di quelle cose! - gli rinfacciò l'indiana, ma poi sorrise. - Qui è dove ci siamo conosciuti.
Gigli Tigrato perlomeno prendeva le scarsamente lusinghiere dimenticanze del Re con filosofia.
Allora Peter colse un giglio candido e lo osservò. Ora gli pareva di ricordare qualcosa, anche se i suoi ricordi gli parevano sottili filamenti che scivolavano giù, sempre più lontano, dove lui non poteva più afferrarli. Si distese sull'erba, assorto.
- Sai - sussurrò l'indiana dopo qualche attimo di silenzio, - Io potrei consolarti.
Inaspettatamente, la sua proposta non cadde nel vuoto. Peter ci rifletté, lo sguardo perso nel blu del cielo, infine annuì piano. - Fallo, per favore.
Giglio Tigrato parve sorpresa. Si inginocchiò, appoggiò cautamente le mani sul petto del bambino che non era più tanto bambino, ed esitò. Solo un secondo.
Poi si chinò sul suo viso, solleticandolo con le lunghe treccine nere, e lo baciò.
Peter sgranò gli occhi. Non era come Wendy, non era un ditale colmo d'affetto, ingenuità, l'amore sincero ma inconsapevole di una bambina. Quello era proprio un bacio. La parola gli tornò in mente di botto. Era un bacio, e celava voglie segrete e desideri inappagati... da adulta. Per una volta spaventato, la spinse via e si allontanò leggermente, puntellandosi sui gomiti.
La principessa indiana sospirò amaramente. - Be', non posso dire che non me l'aspettavo. Però è stato bello.
Gli tese una mano e lo aiutò a rialzarsi. Aspettò con pazienza che Peter si spolverasse gli abiti di foglie, e come colpo di grazia aggiunse: - Ti sentirai molto solo, dopo, lo sai?
Per Peter fu una randellata. Erano le stesse, identiche parole di Wendy. Parole dolorose, chi l'avrebbe mai detto...?
Gli venne quasi voglia di scoppiare in lacrime e cedere le armi. Sembrava che tutto il mondo cantasse una nenia ripetitiva e fatale, almeno per lui: "Devi crescere, devi crescere!".
Però... Lo capì alzando lo sguardo verso il cielo.
Lui era libero. Gli altri, no. Sorrise e spiccò il volo. E volando pensava che gli altri potevano pure crescere, se lo desideravano, ma non lo avrebbero privato della sua libertà solo perché qualche ragazza voleva un bacio.
Quando fu ad una discreta distanza da terra, si rivolse nuovamente all'indiana. - Forse non sarò mai felice - mormorò. Era così facile adombrarsi un'istante, pensando a Wendy. - Ma non crescerò. Continuerò a cercare.
- Peter, nemmeno tu sai cosa stai cercando - L'ultimo debole tentativo di Giglio Tigrato per farlo ragionare.
E Peter Pan mostrò il suo miglior sorriso impertinente. - Ha una qualche importanza? Non c'è niente che io non possa fare!
Lasciando solo queste baldanzose parole a titolo di saluto, Peter volò via, sentendosi stranamente più leggero in un zona non meglio localizzata del petto, quello che un bambino potrebbe chiamare il suo cuore.
Giglio Tigrato lo osservò salire in alto, finché non fu solo un puntino lontano nel firmamento. Scosse il capo con un mezzo sorriso, poi diede le spalle alla valletta e si avviò.
Sì, Peter non sarebbe mai cambiato. Sarebbe rimasto sempre il ragazzo che non voleva crescere.


Fine



[EDIT 8/11/12] Eliminate le precedenti note d'autore per motivi assortiti, ma tanto non erano fondamentali. XD E rimpicciolito il carattere (era enorme!). Ne approfitto e ringrazio Rein94, Camille_Paul, Lisa_Pan e Naloe per le loro recensioni! *^* (E _ F i r e che ha aggiunto ai Preferiti!) Bye!
[Ultimo aggiornamento al 16/11/14]





  
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