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Autore: Nonna Minerva    24/01/2010    3 recensioni
[SPOILER 4x01-02]“Razionalmente parlando, se dovessi essere operata al cervello, ad esempio, vorresti un chirurgo che abbia già effettuato cento volte l’intervento, vorresti il migliore sulla piazza, e allora perché non il migliore anche nel sesso?” “Razionalmente parlando, hai ragione.” Dopo la conversazione con Ian, Temperance pensa alle parole del collega.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il migliore sulla piazza

Ho visto la season premiere della 4 stagione in inglese, l’anno scorso, quando l’hanno mandata in onda in America. Lasciatemelo dire, il nostro doppiaggio fa un po’ schifetto. Booth in versione originale dovrebbe essere vietato ai minori. Comunque, siccome sono una masochista e non posso fare a meno di sfottere le scelte del doppiaggio, la settimana scorsa me la sono rivista in italiano e rivedendo la scena finale del primo episodio, mi è venuta in mente questa cosuccia.

Niente di che, solo uno di quei tarli che ti tormenta finché non lo scrivi nero su bianco.

 

Ah, solo una precisazione: vi conviene aver visto i primi due episodi della quarta stagione. Altrimenti questa storia non avrà molto senso per voi.

 

 

 

Alla mia Sis,

perché sono riuscita a farla

appassionare a una coppia het.

A Lupetta,

because:

“I hate London, I hate England,

I’m glad we had a revolution!”

Tutto il resto è storia.

 

 

 

Il migliore sulla piazza

 

“Razionalmente parlando, se dovessi essere operata al cervello, ad esempio, vorresti un chirurgo che abbia già effettuato cento volte l’intervento, vorresti il migliore sulla piazza, e allora perché non il migliore anche nel sesso?”

“Razionalmente parlando, hai ragione.”

 

Temperance guardò i contorni irregolari delle coste inglesi farsi sempre più piccoli dal finestrino dell’aereo. Quella era stata la prima volta che andava da qualche parte fuori dall’America in compagnia di Booth e doveva dire che l’esperienza, colleghi assassinati a parte, era stata tutt’altro che negativa.

Il suo partner dormiva beato di fianco a lei, godendosi il volo in prima classe che lei gli aveva regalato come ringraziamento per averla accompagnata.

Non faceva che pensare alle parole di Ian l’ultima volta che l’avevano visto. Non aveva importanza da quanti lati avesse esaminato la situazione, la conclusione era sempre la stessa: aveva ragione lui, lei avrebbe voluto il migliore sulla piazza. Per questo aveva declinato il suo invito.

 

Booth parcheggiò l’auto sotto casa della collega, compagna, partner (qualunque fosse il termine che usavano quel giorno per definire il loro rapporto) e scese per darle una mano a scaricare le valigie e pacchetti vari. La osservò attentamente mentre recuperava le sue cose. Era stata silenziosa per gran parte del viaggio, ed era un po’ preoccupato. Certo, parte del suo umore poteva essere facilmente attribuito all’omicidio di Wexler, ma aveva come la sensazione che ci fosse di più. Le afferrò gentilmente il polso e la fece voltare verso di lui.

“Bones, tutto bene? Lo sai che se hai voglia di parlare sono qui, vero?”

Lei alzò lo sguardo e lo fissò pensierosa per alcuni secondi. Poi, alla fine, si decide a porgli la domanda che l’aveva tormentata negli ultimi giorni.

“Booth, hai mai pensato di scalare l’Everest?”

 

  
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