Nel film abbiamo visto gli umani, sensibilmente più evoluti di quanto siamo oggi, scendere su Pandora - popolata dai Na'vi, alquanto primitivi.

Ora, invertiamo le parti.

Portiamo avanti i Na'vi, e riportiamo indietro gli umani. Dalle parti del 200X.

E vediamo un po' che ne è di noi, dagli occhi dei Na'vi.

Marienne aveva cinque anni.

Cinque anni, un musetto tondo, capelli neri e un gelato in mano.

Marienne guardava in alto.

E con l'indice minuto cercava invano di indicare alla mamma la scia bianca che si muoveva nel cielo. 

"Chi è sceso?"

Iu'fes si voltò verso Tsuyen, il capo spedizione, che aveva appena oltrepassato l'arco principale.

"Kiep' e Io'ntue" mormorò Iu'fes, poggiando il mento sul ripiano legnoso davanti a lui.

Tsuyen levò la coda in alto, andando a spostarsi la treccia davanti al busto. "Tu no?" gli domandò poi, andando a cercare la prolunga con lo sguardo.

Iu'fes levò gli occhi ambrati su quello, perplesso. "IO Sono qui. Quindi IO non sono su Terra."

Tsuyen annuì, raccattando la prolunga e collegandola all'estremità della treccia. Con un gesto leggero lanciò il cavo di fibre nervose verso il pavimento legnoso: i piccoli tentacoli si appiattirono, collegandosi al sistema neurale della navetta. "Sei sagace, Iu'fes." lo pungolò, vagamente divertito.

Quello sbuffò, levandosi a sedere. "Ti faccio vedere gli ultimi dati che ho preso sul Ku'fre"

"Il *Dolphin*" lo corresse Tsuyen.

"Srane, srane. Dolph'in. Come preferisci."

Fra i due scese il silenzio.

Le due menti erano ambo rivolte alle ultime ricerche di Iu'fes, che saettavano lungo la rete neurale della loro nave. 

D'altronde, a che serve un monitor, quando puoi vedere Tutto nella tua mente?

"THAT WAS SOOO COOOOL!"

Kiep' saltellava esaltato lungo il corridoio, rigirandosi un oggetto ovoidale e marrone fra le mani. Dietro, Io'ntue avanzava leggera e flemmatica, come sempre, tenendo in mano plichi di fogli umani e quello che, a naso, era un 'Computer'. Tsuyen e Iu'fes, ancora intenti a discutere gli ultimi risultati delle ricerche sul Ku'fre - o Dolphin che dir si voglia - aprirono improvvisamente gli occhi, guardando i due rientrati da Terra.

"Tsuyen, guarda un po' cosa ci hanno dato" fece Io'ntue, sorridendo radiosa. "Finalmente possiamo provare a capire come funziona la loro rete."

"Non è una rete" chiosò Iu'fes, sporgendosi a osservare il materiale ricevuto. 

"Nìltsan, il fatto che non sia come la nostra non significa che non sia una rete..."

Iu'fes allargò le narici rosee, affatto convinto. Porse la mano verso la Na'vi, che le passò il plico di fogli.

"Ci hanno portato a un rito!" esordì Kiep', ancora fortemente agitato. Mostrò, gongolando, l'oggetto ovoidale che serrava fra le mani. 

Tsuyen lo prese, studiandolo interessato. "Ne ho già visti alcuni, in giro. Sono Balls, penso."

"Srane, Srane! E' una Ball! La usano per il Foo... il Fooo... Il fooooo..."

"Football." intervenì Io'ntue, vedendo che il compagno non riusciva ad articolare.

"Dai? Davvero? Vi hanno portato a un Football Match? Impressionante." fece Tsuyen, incoraggiando l'altro a continuare

"C'è un'arena Immensa" disse Kiep', allargando il braccio per mimare e sottolineare la grandezza dello stadio, "pieeeena di gente! In mezzo all'arena gli umani hanno messo una piccola radura rettangolare, disegnata con righe bianche, e con dei paletti... e lì scendono gli Athlets, tutti vestiti per il rito - e giuro sembrano tre volte più grossi, con quelle robe addosso!"

"Bhe, tecnicamente, gli Athlets sono fra gli umani più grossi... sono scelti e si allenano apposta per fare il Football Match" spiegò Io'ntue, cercando di calmare l'altro.

"... e poi?" domandò scettico Iu'fes

"E poi - "      "Respira, Kiep', RESPIRA"      "Srane, srane. Poi prendono Questo" fece, indicando l'oggetto che ora teneva Tsuyen "E lo calciano."

"... lo calciano?"

"Sì, no, non lo calciano solo, poi lo prendono, e se lo litigano, e ci sono dei mucchi pazzeschi di Athlets che si ammassano per prendere la Ball."

"... mucchi di Atleths ammassati?"

"Sì. E vince chi riesce a buttare la Ball più volte oltre i paletti. Da quello che ho capito."

Tsuyen osservò la Ball, rigirandosela fra le mani e carezzandone la superficie rugosa. "Dovrebbe essere di Plastik', adesso, ma mi hanno detto che una volta li facevano con la pelle degli animali, o addirittura con lo stomaco. Se non sbaglio ci fanno degli strumenti musicali, con lo stomaco."

Iu'fes inclinò il capo, osservando la Ball, le dita alle labbra sottili. "E cosa rappresenta, tutto ciò?" domandò poi, verso Io'ntue.

"Una battaglia, direi. Ci sono due schieramenti, di solito marcati da colori diversi."

"Quindi gli Athlets sono i loro tsamsiyu?"

"Ka, ka, non sono militari ne' niente. Sono degli umani che si allenano appositamente per questo rito, da quello che ci hanno spiegato."

Iu'fes sbuffò. 

"Dai, dovresti vederne uno anche tu, di Football Match!" lo incoraggiò Kiep', incapace di darsi una calmata.

"Scusa - Kiep': Riassumiamo." iniziò Iu'fes, gesticolando leggermente. "Ci sono... questi mucchi di Athlets, incitati da mucchi di umani normali, che rincorrono una Ball di Plastik', la calciano, se la litigano, e cercano di lanciarla oltre dei paletti."

"... sì."

"Per tutta la loro vita."

"... sì."

Iu'fes andò a guardare il compagno di sottecchi. "Scusa" fece, alzandosi e scollegando i tentacolini della treccia dal pavimento "ma preferisco decisamente i Ku'Fre" concluse, allontanandosi.

"Dolphins!" lo corresse Tsyen.

"Srane, srane!"

"Marienne! Smettila di indicare gli alieni! E' maleducazione!"

La mamma strattonò la piccola per l'ennesima volta.

A Marienne il gelato cadde per terra.

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