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Autore: blackpearl_    01/02/2010    6 recensioni
(Avatar, Nuovo Personaggio)
"Era proprio per questo che ero fuggita, rinnegando la mia razza, il mio popolo, il mio Stato. Perchè mi ero innamorata. Un amore folle verso tutto quello che mi circondava, verso gli alberi, verso le piante, verso gli animali. Tutto mi aveva affascinata e tratta a sé, per stringermi e non lasciarmi più."
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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3-


Un ticchettare insistente mi giunse alle orecchie come il suono più fastidioso del mondo, ed io mi rigirai nel letto per attutirlo. Niente da fare, il suono persisteva e non c’era modo di zittirlo.
Emisi qualche suono incomprensibile e seppellii la testa sotto il cuscino, cercando disperatamente di non far andar via Morfeo e pregandolo di lasciarmi riposare un altro poco. Purtroppo per me, quello non era molto di buonumore ultimamente e lasciò definitivamente la mia mente lasciandomi sveglia e lucida. Adesso, il “tic, tic” era diventato quasi un ossessione, e dovetti mettermi a sedere per trovarne la fonte. Una volta schiarita la vista, rimasi impalata a fissare la persona davanti a me. Doveva essere un bambino sugli undici anni, di un altezza media e con una zazzera di capelli neri e corti, che lasciavano quasi completamente libera la stretta treccia che dava alla terminazione nervosa per l’interfaccia mentale. Aveva un viso deliziosamente minuto, con grandi occhi gialli contornati da una pupilla azzurra e la pelle di una sfumatura leggermente più chiara rispetto a quella degli altri Na’Vi.
Aveva un sorriso che gli partiva da un orecchio e gli arrivava all’altro, conferendogli l’aspetto simpatico e solare dei bambini di quell’età.

-Kaltxì, ngaru lu fpom srak? (Ciao, come stai?)- esclamò, pimpante

Strabuzzai gli occhi e sbattei le palpebre velocemente, totalmente inconsapevole di cosa accidenti aveva detto. Era di sicuro lingua Na’Vi, di cui non conoscevo una sola sillaba, riconoscibile per il suo accento marcato e le sue consonanti strette.
Vedendo che non avevo capito, il bambino si affrettò a tradurre.

-Oh, scusa. Il Capo mi aveva detto che non parlavi la nostra lingua, ma mi sono dimenticato. Il dottore mi ha chiesto di chiederti come ti sentivi, se ti faceva male la testa, o altro. Perchè ha detto che dopo la trasl qualcosa ti potevi sentire un po’ disorientata. E’ stata una cosa bellissima! Sono riuscito ad intrufolarmi senza problemi e ho visto che un momento eri nel corpo come il mio e il secondo dopo il dottore ti tirava fuori, da umana, dalla scatola di metallo. E’ stato incredibile! Mi permetterai di vedere ancora, vero? Oh, giusto, non mi sono presentato. Sono Sanludaryalhan, figlio di Yudinn, ma puoi chiamarmi San-

Ancora più che dalla lingua, rimasi disorientata dal fiume di parole fuoriuscite dalla bocca del bambino Na’Vi. In effetti, pensai soffermandomi ad analizzare tutto quello che aveva detto, sento un po’ di mal di testa. Stupita, finalmente arrivai al senso del discorso.
Di fianco al letto di foglie vi era una piccola bacinella con il fondo basso, colma d’acqua cristallina. La afferrai velocemente, e diedi un’occhiata al mio riflesso, per poi sospirare. Dall’acqua una ragazza con folti capelli marroni mi rimandava uno sguardo insieme entusiasta e abbattuto. Nonostante la sua pelle fosse piacevolmente dorata per natura, si potevano distinguere i segni della stanchezza sul suo volto, come le occhiaie, il pallore e un piccolo livido sulla guancia sinistra. Due occhi scuri mi fissavano da sotto lunghe ciglia.

-Cos’è successo?- chiesi al bambino, posando la bacinella

Quello sembrò saltare dalla gioia alla mia domanda

-Il dottore ti ha trasferita mentre dormivi. O almeno lui ha detto di averti dato qualcosa che suonava come “anestetico” per farti dormire- sembrò fermarsi a riflettere –Credo che tutte queste erbe magiche che usate voi non facciano poi tanto bene, se poi devi stare un giorno intero con la testa che ti fa male-

Gli sorrisi, tutto sommato intenerita e cercai di alzarmi, mentre gli rispondevo.

-E’ vero, però risolvono un sacco di problemi, sai? Comunque io sono Kate- mi presentai cercando di non far caso al fatto che, pur avendo 11 anni, era più alto di me

Quello aggrottò la fronte –Kate? Kat’ii semmai-

Scossi la testa –No, no, Kate. Solo Kate-

San mi guardò ancora per un po’ e infine scoppiò a ridere –Come vuoi. Io però ti chiamerò Kat’ii-

Sospirai, esasperata –Come vuoi. Ma non c’è l’hai una mamma tu?-

-Oh si. E’ andata ad est per prendere certe piante che non ho capito.. si è fatta accompagnare dai guerrieri, perchè quella valle è abitata dai palulukan- replicò con tono solenne, che poco si addiceva al suo volto infantile

Purtroppo, però, ero io ad essere la bambina in quel frangente -Palulukan?-

-O anche Thanator, si-




Un uomo sulla quarantina, dai capelli piacevolmente brizzolati, ha tutti gli occhi puntati addosso mentre ,con una bacchetta argentea, illustra agli studenti l’anatomia del thanator.


-I Thanator hanno dieci spine sensoriali, due ciascuno per tutte le sezioni che dividono i loro cranii corazzati. La loro funzione è poco conosciuta, dato che i ricercatori che abbiamo inviato per analizzarli meglio, sono morti- un brusio di disagio si diffonde per la sala

-Ma si ipotizza che siano legati a un meccanismo interno per localizzare le prede- continua il professore come se niente fosse

Una ragazza in fondo alla fila a destra lo ascolta attenta. (Fonte: Avatar Wiki)



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Repressi un brivido -Dev’essere proprio coraggiosa per esserci andata-

San gonfiò il petto, inorgoglito –Già, ed io sono come lei-

Gli sorrisi, ma mentre lo facevo, quello sembrò essere folgorato da un’idea improvvisa.

-L’incontro! Mi sono dimenticato. Vieni-

Non feci neanche in tempo ad aprir bocca che lui mi aveva già presa per mano (minuscola nella sua) e trascinata fuori dalla tenda a forza. Il sole mi investì in tutta la sua potenza, spingendomi a serrare gli occhi di scatto e facendomi emettere un lieve gemito di fastidio.

-Vieni, vieni- continuava a ripetermi San

Una volta abituata alla luce mattutina, fui in grado di guardarmi meglio intorno. Ero l’unica umana, ad una prima occhiata, e tutti gli altri Na’Vi ci fissavano divertiti e sorpresi. Il sole rifletteva i suoi raggi su tutta la pianura, riversandole addosso un mare luccicante d’oro che faceva splendere l’Albero delle Anime e gli animali che pascolavano liberi per il campo. Era una giornata tranquilla, molti Na’Vi parlavano fra loro e discutevano di archi o coltelli (a giudicare dalle mosse delle loro mani), altri creavano qualcosa con del materiale strano e molti ancora giocavano fra loro o con gli animali.
Mentre correvamo, uno sciame di bambini in festa ci saettò fra i piedi, urlando e ridendo come mai. Sorrisi involontariamente guardandoli sparire fra la folla come il sole fra le nuvole. Il villaggio stesso ispirava tanta vitalità e forza che mi chiesi come avessero potuto gli umani anche solo pensare di distruggerli.

-Eccoci arrivati- San si fermò bruscamente, mandandomi quasi a sbattere contro la sua schiena

Davanti a noi, una distesa enorme di persone dalla pelle azzurra che si esercitavano con l’arco o con il bastone, provandoli fra loro, con manichini di paglia o con tronchi di albero morti. Io li fissavo a bocca aperta, impressionata dall’agilità dei loro movimenti e dal vigore dei loro muscoli.
Una risata mi sorprese da dietro.

-Ti conviene chiudere quella bocca Kate, o potresti slogarti la mascella-

Mi girai come un fulmine e scoccai un pugno sulla spalla sinistra di chi mi aveva appena derisa. Dal canto suo, la figura emise un gemito di sorpresa e dolore, facendo qualche passo indietro.

-Sullivan! Accidenti a te- borbottai incrociando le braccia

Sullivan prese a massaggiarsi la spalle con una lieve smorfia sul volto, mentre chiedeva:

-Che c’è?-

Spalancando gli occhi, esterrefatta, ed aprendo le braccia come ad indicarmi, commentai –Secondo te? Come ti è venuta le geniata di farmi tornare umana?-

-Ah, quello- borbottò, scavando una minuscola fossa nel terreno con il piede –Ecco, veramente..-

-Gliel’ho chiesto io- intervenne Jake, spuntando alle spalle di Sullivan

Sbattei la palpebre velocemente, confusa –E perchè, di grazia?-

Una secondo dopo, mi pentii e pensai che forse non avrei dovuto rivolgermi al Olo'eyctan con quel tono insolente. A dispetto delle mie paure, quello sorrise.

-Oggi studierai la lingua Na’Vi, per cominciare con qualcosa di leggero. Domani inizieremo con l’allenamento fisico, insieme a me e al tuo Maestro- sembrò esitare per un momento, poi mi si avvicinò –Mi aspetto molto da te, Kate. Mi sono giocato il nome per permetterti di stare qui, per difendere l’ultimo residuo di dignità che l’Umanità ha lasciato su Pandora. Ti prego, stai attenta a come ti muovi-

Quel discorso mi mise a disagio –Oh, non preoccuparti, non mi metti AFFATTO sotto pressione- borbottai

Lui ridacchiò e fece qualche passo indietro –Terremo il tuo Avatar sotto chiave per qualche giorno, intanto potrai vivere nelle tue vesti di umana. Non l’hai fatto per tutta la vita?-

Sospirai –E’ vero, ma non mi è mai pesato tanto come qui-

Voltai la testa e mi guardai ancora intorno, cercando di sorvolare sui corpi magnifici dei Na’Vi che si allenavano. Sarei rimasta ore, imbambolata, a fissarli.

-Quindi.. devo andare da Neytiri, adesso?- azzardai con tono intriso di pietà

Sullivan ghignò e Jake annuì

-Ti accompagno io- si offrì San al mio fianco, di cui mi ero quasi dimenticata

-Forse è meglio- concordò Jake –Non tutti ti vedono di buon occhio-

Aggrottai la fronte, perplessa, ma non dissi niente. San mi riprese per mano e mi portò nuovamente nel centro del villaggio brulicante di vita. Mentre sfrecciavamo come e più veloci di prima, vidi una ventina di soldati Na’Vi con lance e pugnali, issarsi su dei cavalli e sparire a galoppo fra gli alberi.
Non pensavo che le operazione militari contro gli umani o simili fossero ancora in corso, data la fine della guerra, ma a quanto pare mi sbagliavo.

-Chi erano quelli?- chiesi a San

Lui li guardò per un attimo prima che sparissero del tutto e mi rispose con voce leggera, quasi noncurante

-Sono i guerrieri del Clan delle Pianure. Stanno andando in ricognizione ai confini della zona, per scongiurare eventuali pericoli. Però sai- mi sussurrò come si fa con i segreti –si dice che le cose si stiano iniziando a scaldare fra loro e gli Omaticaya. Naturalmente non so che significa questo, e mamma non me lo vuole dire-

Io capivo, però. E la cosa non mi faceva impazzire, soprattutto se dovevo vivere insieme a loro. Fissai ancora per qualche secondo la pianura, prima di dirigermi insieme al mio nuovo amico verso la capanna di Neytiri.










-Na’rìng-

-Naa ing-

-No, na’rìng-

-Naa’rì?-

Neytiri alzò gli occhi al cielo –Sei peggio di Jake quando doveva imparare il Na’Vi. E non pensavo che l’avrei mai detto-

Sorrisi, stremata da tutto l’esercizio grammaticale fatto quest’oggi. Erano ormai 6 ore che ero entrata nella capanna di Neytiri per imparare i rudimenti della sua lingua, e sinceramente non ce la facevo più.
Greco e Latino?
Bazzecole al confronto.

-Va bene, basta dai- quasi svenni alle sue parole –Ma per domani voglio a memoria tutti i vocaboli che abbiamo analizzato oggi-

Rimasi a bocca aperta –Tutti?-

Lei annuì, forse con un’espressione un po’ sadica –Esatto-

Mi alzai e mi trascinai fuori lanciandole un’occhiata assassina, mentre lei sorrideva sorniona. Attraversai il villaggio quasi dormiente come un zombie, consapevole solo del morbido letto che mi attendeva nella mia capanna. Non badai ai rumori dei guerrieri di ritorno dalla Foresta, né ad alcuni sinistri suoni strozzato che probabilmente non ci sarebbero dovuti essere, ma tirai diritto verso “casa”.
Una volta arrivata, intravidi Sullivan dormire come un sasso dalla parte più sporgente del letto, con un braccio a farsi da cuscino.
Sorrisi intenerita e mi stesi al suo fianco stringendogli la mano, e preparandomi al giorno seguente.















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Huh, bè, salve.
Sono frustrata. Volete sapere perchè? (no, non vogliamo!) Bene, ve lo dirò. Questo capitolo, e i precedenti, non mi piacciono per niente ç-ç non so che manca, davvero non ne ho idea, ma sono frustrata dal fatto che non riesco ad esprimermi come voglio.
Al contrario, con le shot e le drabble mi sento molto a mio oagio ò-ò allora, per cambiare questo mio stato d'animo, ho deciso di accellerare le cose. Come avete potuto notare questi capitoli (come già detto negli Spazi Autrice precedenti) sono di quotidianità. Nel prossimo capitolo incontreremo il Maestro principale della nostra Kate (eheh) e inizieremo a movimentare la storia e forse anche ad allungarla u-u
Per adesso, ho un paio di idee in mente, una delle quali scommetto non vi piacerà affatto xD ma non devo dirvi niente, se voglio ottenere l'effetto sorpresa. Una sola tranqulizzazione: si rimedierà, in una maniera o nell'altra.
Bene, dopo tutti questi misteri ringrazio chi legge e chi recensisce, o anche chi mette nei Preferiti o Seguite *-* Se questa Fic vi piace, allora vi indirizzo anche verso la mia nuovissima Raccolta (All about us) e alla mia shot (Everything burn) =D
Bene, chiudo. Kisses

 Kiaretta_96: Ti ho mandato un mp su come la penso, ma credo proprio che tu non lo abbia letto xD anche perchè nemmeno io so come leggerli ò-ò riassumendo il contenuto della lettera, mettiamoci una pietra sopra e non parliamone più xD e poi chi ha detto che non mi piace? *-* l'idea mi piace molto, solo che non ho recensito data la momentanea irritazione. Non preoccuparti, tutto passato.
Kiss

Nell Sev Snape: Eh, più o meno -.- Io da adesso ho deciso di postare ogni Sabato, così da dare a me il tempo di scrivere i capitoli, e a voi di non dimenticarvi la trama xD Comunque, no, Sullivan non ha un Avatar, è il tecnico personali di Kate per le interfacce mentali. Un pò come Max (lo scienziato) per Jake Sully :D Grazie per aver recensito, tesoro.
Besos

 Lion of darkness: Già à-à a morte il padre di Kate! xD grazie mille per tutti i compliments, a te che ci sei sempre <3
Baci

 CHIHIRO: Bè ti devo ringraziare. Sai perchè? Perchè mi hai dato degli spunti geniali per lo svolgimento della storia *-* mi hai fatto ripensamenti da parte di Kate e altre cose che non dirò u-u niente è certo, ma possibile. Allora grazie al quadro <3
Kiss

 _zafry_: POVERO EFP! xD Ma lo sai che anche a me succede spesso? ò-ò e quando lo fa, do tanti pugni al pc finchè non rischia di cadere, e poi VA! Sarò anche violenta, ma poi funziona xD Nono, non proprio al secondo, ma già da adesso inizieranno tanti piccoli indizi che poi porteranno alla soluzione finale e poi a tutto quello che deve venire u-u farete un pò gli agenti investigativi xD quindi non lasciatevi mai sfuggire nulla, perchè non lascio mai niente al caso =D
Thanks for the compliments <3 Ahah, adesso che siamo in due mi sento meno sola xD
xoxo

 _Nessie_Cullen_: Uhmmm, probabile xD Bene bene, perchè è importante *-* come le mollichine di pane xD seguile seguile e poi.. PUFF! okay, basta indizi. Sull e Kate? Non so se dirti acqua o fuochino, pechè la cosa si prevede complicata fra questi due ;) Grazie di tutto!
Kisses

 arysquadro: Oddio, ma quanti siete xD mi sto uccidendo le mani a furia di rispondermi (però è un dolore piacevole, credetemi xD) Grazie *-* Spero proprio che questo capitolo ti piaccia come i precedenti =D Oh, si, ogni volta prima di postare mi assicuro che i termini siano esatti, e in più ho scaricato il vocabolario di Na'Vi (Inglese-Na'Vi). Quindi don't worry ;)
Besos

Raim: Non sai quanto mi fate felici quando arriva un complimento <3 Grazie mille, spero vivamente che il capitolo ti sia piaciuto.
Kiss


A Sabato!
   
 
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