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Autore: _Rael_89    15/02/2010    4 recensioni
“Sinceramente non m'interessa affatto. Preferirei annegare nel peccato e patire le fiamme eterne piuttosto che rinunciare a lui. Quindi, se vuoi, prendi la mia anima e fai in fretta, ma sappi che mai e poi mai riuscirò a cancellare la sua immagine."
[Sasuke x Ino] [Ino centric]
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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omnia
Omnia vincit amor et nos cedamus amori


Sasuke Uchiha è un traditore.
Questo è ciò che grida la gente. Sinceramente, non mi è mai importato poi molto del parere altrui, ho sempre agito seguendo la mia linea di pensiero. Non mi sono mai pentita delle mie scelte.
E tutt'ora lo penso.
Sento gli occhi della platea su di me, sento un pò di disagio; strano, di solito non ho problemi a stare al centro dell'attenzione, anzi mi piace. La situazione di certo è anomala, ma credo di poterla gestire con una certa sicurezza. Il giudice, di fronte a me, sembra l'unico che abbia il coraggio di fissarmi negli occhi, non senza un misto di pietà e biasimo.
-Yamanaka Ino-san, unica figlia di Yamanaka Inoichi-san, grado jounin...- prosegue la sua voce un pò baritonale presentandomi alla giuria, dove scorgo con la coda nell'occhio una testa di capelli biondi in terza fila, quasi centrale; già so che si asterrà.
Mio padre non mi perdonerà mai il mio peccato. Mio padre non dimenticherà però che sono pur sempre sua figlia.
Il suo sguardo, spento, severo, che guarda dovunque tranne me, mi uccide.
I capi d'accusa sono noti a tutta Konoha: collaborazione con un mukenin di livello S. Ancora non riesco a capire perchè Sasuke-kun venga considerato tale, se il defunto Danzou è stato deposto come Hokage prima della sua morte; così come non riesco a capire perchè mi ostini a chiamarlo Sasuke-kun.
La folla, alle mie spalle, mormora.
Sakura non c'è, e nemmeno Naruto. Probabilmente, si preparano alla veglia funebre.
-Yamanaka-san, che può dire a sua discolpa?- finalmente il giudice cattura la mia attenzione, ed io riesco a guardarlo negli occhi, un pò indecisa su come impostare la mia risposta. Istintivamente muovo le braccia congiunte alle mie spalle; queste manette di cuoio sono troppo strette, vorrei dirgli.
-Discolparmi?-
Davvero potrei? Dopo essere stata spiata per lungo tempo, nei miei viaggi notturni in quel capannone alla periferia nord del Villaggio, con le braccia cariche di medicinali e cibo, ed esserne uscita solo molte ore dopo, a mani vuote, capelli sciolti, impregnata dell'odore di Sasuke-kun. Dopo aver consumato con lui, per notti, un amore dettato probabilmente dal bisogno fisico di ogni uomo, dalla necessità d'amare di ogni donna. Dopo averlo accompagnato alle porte di Konoha, una volta guarito dalle ferite, aver aspettato che si allontanasse, senza nemmeno dirgli sayonara; aver fermato i ninja che volevano inseguirlo, aver disperso le sue tracce, essermi opposta a Konoha. Aver umiliato mio padre ed il mio Clan davanti alla Patria.
E' da allora che, chiusa in una sporca ed umida prigione, non vedevo mio padre.
-E' un suo diritto.- mi sollecita il giudice, come se sperasse ancora di salvarmi.
-Ho assistito Sasuke Uchiha. Ho fatto l'amore con lui. L'ho aiutato a fuggire. Ne avete prove e testimoni, che senso avrebbe discolparmi?- sorrido con aria sarcastica, avvertendo i mormorii crescere in sala: non c'è nulla di più scandaloso della verità, a quanto pare. Ma io non sono un tipo che mente per pudore.
-Silenzio!- tuona la voce del giudice, accompagnata da due forti colpi di martello sul banco.-Yamanaka-san, sa a cosa va incontro?! Si rende conto che da questo processo dipende il suo futuro? Che, in quest'aula di tribunale, decideremo della sua vita?! L'accusa di cooperazione con un mukenin quale Sasuke Uchiha, ricercato da più di cinque anni, non è da prendere così alla leggera! Lei può solo che confessare, collaborare e dirci dove egli è diretto. Posso alleggerirle la pena, è scritto nella legge. In caso contrario...-
-Sinceramente non m'interessa affatto. Preferirei annegare nel peccato e patire le fiamme eterne piuttosto che rinunciare a lui. Quindi, se vuoi, prendi la mia anima e fai in fretta, ma sappi che mai e poi mai riuscirò a cancellare la sua immagine.*-
Le parole mi sono uscite del tutto spontanee, dal cuore. Non so perchè ho dato del tu a quel giudice, forse perchè lo sentivo come l'unica persona che qui in aula volesse ascoltare ciò che avevo da dire; ma il silenzio che segue le mie parole mi conferma che tutti hanno ascoltato, forse anche capito. Secondi interminabili interrotti da un colpo di tosse in fondo all'aula; il giudice, schiarendosi la voce, smette di guardarmi negli occhi e prosegue con il processo.
A questo punto mi siedo, lasciando fare tutto agli altri: jounin che testimoniano, giurati che si alzano e parlano, quel giudice che cita leggi e fa il suo lavoro. Io sto seduta, in silenzio, come una brava bambina a scuola. Sento lo sguardo di mio padre su di me, finalmente, ma adesso sono io che non posso posare gli occhi su di lui. Adesso, che capisco perchè Sasuke-kun è venuto a cercarmi dopo cinque anni, perchè si è fidato subito di me, perchè ha preteso il mio aiuto ricambiandolo con un amore che non era capace di darmi seriamente... adesso l'ho finalmente capito.
Sasuke-kun, quando tornasti a Konoha cinque anni fa vedesti che t'amavo ancora, che ti aspettavo ancora. Capisti la mia debolezza, e ne facesti la tua ancora di salvezza.
Tutt'ora, io sono debole. Però non riesco ad odiare il mio ostinato sentimento per Sasuke-kun.

Non disse altro.
Quando, a fine processo, le guardie la presero e la portarono via,
tutti constatarono che la sua giovanile bellezza di una donna appena ventenne
sarebbe presto svanita. Ci fu qualcuno a cui brillarono gli occhi per pietà.
Ancora oggi tutti si domandano se quello poteva considerarsi un tradimento o, piuttosto, un assassinio.
Se fosse lei in realtà una vittima di un sistema corrotto, che non diede mai giustizia ai morti degli Uchiha.
Però, è così che va il mondo.
Di Sasuke Uchiha non se ne seppe più nulla.
Forse seppe di quel che le accadde, forse ne pianse, forse non se ne sentì nemmeno in colpa.
Nessuno può dirlo.
Però, ad un anno di distanza, Konoha ha ancora il coraggio di piangere e sussurrare.
Ino Yamanaka fu una traditrice.

*********************************
E così, una SasuIno tragica finita appunto in tragedia. In realtà più una InoSasu, ho lasciato che non si capissero bene i sentimenti di Sasuke, quindi che lo vediate come il bas*ardo che l'ha sfruttata o come colui che l'ama ma che non può stare con lei a Konoha a me va bene comunque sia; anche se forse è più azzeccata la prima.
Avevo bisogno di angst, tanto; ecco come è uscita. Il vero motivo è stato un contest organizzato sul forum SasuIno da FantasyRancia, che ringrazio tanto. Era da scegliere una parola e da essa trarre una fanfiction. Io ho scelto tradimento, e mi sembra ben inserita in questo contesto. Non ho vinto, ma sono molto contenta del giudizio che mi ha fatto.
Ultimamente sono un pò troppo presa dall'università e dagli esami, quindi chiedo scusa a quelle persone di cui seguivo le fanfictions: tornerò presto a leggere e recensire, passato Febbraio.
Per quanto riguarda una prossima fanfiction SasuIno, staremo a vedere: l'ispirazione la ho, vorrei scrivere anche su Hetalia a dire il vero, dovrò superare la mia pigrizia.
Detto ciò, ringrazio chi leggerà, due volte ringrazio chi mi scriverà un commentino.
La vostra Rael

NB: Traduzione titolo: L'amore vince tutte le cose e noi cediamo all'amore. [Virgilio, Bucoliche]
*Questa frase non è mia, è una citazione di una fanfiction di Lilium (la trovate su Facebook) da cui è nata tutta la storia.

Commento di FantasyRancia: Mi permetto di dirlo: una FanFiction degna di Rael. Il concetto di tradimento, pur essendo nominato letteralmente poche volte, grava sul lettore, avvolto dai pensieri di Ino, questa ragazza che cerca di essere forte ma che, se lo dice da sola, si sente debole. Mi piace molto come i suoi pensieri slittino da una parte all'altra di ciò che la circonda: suo padre, le manette, i suoi ricordi, Sakura e Naruto; la combinazione è davvero ben riuscita, e mostra una giovane donna che soffre, ma non ha paura. E la mostra in una maniera veramente egregia: i pensieri, pur essendo molto variegati, sono sempre coerenti fra loro, e rispecchiano bene lo stato d'animo della biondina. La FanFiction si mantiene sempre sullo stesso stile, e la lettura è tanto scorrevole che sfuggono piccoli e pochi errori sparsi per la FanFiction [tanto che li ho notati solo alla terza lettura]. Ti cito solo quello che salta più all'occhio [relativamente, perché è un errore molto comune], ovvero "pò" al posto di "po'". Globalmente, la lettura non è infastidita da nulla; anzi, prosegue lineare fino alla fine.

  
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