Vorrei fare una piccola osservazione: può darsi che qualcuno noti somiglianze con la fanfic di Clary_chan. La mia precisazione consiste nel dire che ho scritto la ff prima che lei pubblicasse la sua, quindi non era una cosa voluta da me, né tantomeno da lei. Chiedetele conferma se vi fidate poco di me...XD
1^ Parte
Dopo quello che era successo in Irlanda la squadra aveva deciso di chiarire la questione di Sophie e della sua famiglia.
- Non possiamo affrontare un nemico se non sappiamo niente su quello che vuole. Scoprire qualcosa in più sulla tua famiglia è una cosa che avremmo dovuto fare già molto tempo fa, Sophie. - aveva detto Dante con aria cupa.
- A Parigi c’è la biblioteca che è della mia famiglia da generazioni… forse ora che abbiamo più tempo non sarebbe male andare a cercare qualcosa lì. - continuava a ripetere la ragazzina speranzosa, fissando i profondi occhi verdi in quelli del Cercatore. Continuava a pensare a tutti quegli scaffali pieni di libri che parlavano dei Casterwill, dei loro poteri, dei loro segreti… era stata solo una volta in quel luogo, e non aveva avuto abbastanza tempo per scoprire tutto quello che voleva scoprire. Ma Dante era contrario ad un viaggio a Parigi.
- Qui a Venezia la Fondazione ci protegge, in Francia non è così facile. Finché potremo rimarremo qui e cercheremo tutto il possibile nella biblioteca e negli archivi della Fondazione.
Due giorni dopo il loro ritorno erano già sommersi da volumi polverosi e pergamene indecifrabili.
- Sono tutte cose che so già! - urlò la ragazzina dopo aver passato un’ora sull’ennesimo libro antico. - Sono già stata qui, Dante! Più volte! Se non ho trovato nulla ci sarà un motivo!
- Calmati, Soph! - era intervenuto Lok, ma con scarsi risultati, se non quello di farla infuriare ancora di più.
- Non posso calmarmi! Dammi una mano, invece di stare lì a giocare con Springer! - l’ordine fu eseguito all’istante, con grande scontento del Titano, che se ne tornò nell’amuleto abbandonando l’enigma che Lok gli aveva proposto.
Dante si era infilato in una sezione più recente, che riguardava le battaglie dei Cercatori dal ‘700 in poi. Si lasciò sfuggire un sorriso quando vide che era già stato inserito il libro riguardante il 2009, ma resistette alla tentazione di leggerlo e passò avanti. C’erano libri che raccoglievano gli avvenimenti dividendoli per lustri, per anni, per secoli… per decenni: prese due dei libri riguardanti gli anni dal 1990 al 2000. Aprì il primo sul tavolo di marmo al centro della sala e cominciò a cercare notizie riguardanti l’attentato alla famiglia Casterwill. Lesse che una sera di marzo la villa di Parigi dei Casterwill aveva preso fuoco uccidendo i due signori e lasciando in vita soltanto la loro figlia, Sophie Casterwill, salvata da un servitore di dodici anni di nome Santiago. Il libro però non diceva nulla di più, né accennava a un’ipotesi sulla causa dell’incendio. Nelle pagine riguardanti il 1999 si accennava a qualche indagine, ma i risultati erano stati scarsi e piuttosto inutili. Una cosa però era stata accertata: non si era trattato di un incidente. Sophie gli si era avvicinata silenziosamente.
- Trovato niente d’interessante? - la sua voce lo fece sobbalzare e chiuse di scatto il libro.
- No, nulla. Voi?
- Siamo in un mare di guai. Abbiamo trovato qualcosa che parla dei Nullificatori e di Lord Casterwill, poi sembra che ci siano delle parole tipo… Spirale… ma la pagina è in codice. Non posso decifrarla. A meno che…
- Ho capito, non stare a spiegarmelo. Prendi i libri che ti interessano e torniamo a casa. Domani mattina partiamo per Parigi. - Sophie esultò mentalmente e corse a chiamare Cherit e il biondo Cercatore, ormai praticamente addormentati sui libri.
Dante aveva prenotato i biglietti dell’aereo che li avrebbe portati a Parigi.
- Soltanto tre? - chiese Cherit, che aveva seguito la prenotazione dal computer di casa Casterwill.
- Zhalia non viene. Si sta occupando di Butterflying e preferisce non avere altre cose per la testa fino a quando non sarà sicura di avere il controllo della situazione. - fu la risposta del Cercatore, che secondo il piccolo Titano stava cercando di nascondere che la cosa gli dispiaceva. - Vado a casa, ragazzi. Ci troviamo qui alle sei e un quarto, domani, in modo da essere all’aeroporto per le sette. - raccolse l’impermeabile e si chiuse la porta dietro. Lok sbuffò e protestò dicendo che non poteva svegliarsi alle sei. Per tutta risposta Sophie gli lanciò un libro piuttosto pesante in testa.
- Invece di lamentarti sempre, guarda il lato positivo della situazione: scopriremo come usare nuovi poteri, troveremo risposte a molte domande e faremo luce su parte dei misteri della mia famiglia. E poi’ Parigi è la città più romantica del mondo… - concluse, entrando in camera e chiudendo la porta, dopo aver sorriso in un modo che fece arrossire il ragazzo.