Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: AshenFlower    18/02/2010    3 recensioni
Ogni volta è sempre così: un taglio netto.
Ogni volta è sempre così: un assassinio.
Quante me stesse avrò ucciso?

~2^ Classificata al contest "Il piccolo Principe", di Kiki~
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Insanity 


____________________________


«Mi sono innamorata».


«Tesoro, ti senti bene?».


Una risata.

«Ma è fantastico!».


«Tesoro? Layla?».

Riapro gli occhi. Davanti a me c'è mia madre, ha l'aria preoccupata.

Mi ricordo di ciò che stavo pensando e colgo subito il problema. Il mio viso dev'essere una maschera di sofferenza. 

Devo cambiarlo al più presto.

Sbatto nuovamente le palpebre e sorrido.

Devo essere forte. Devo essere allegra.

«Tranquilla, è tutto a posto. Stavo pensando alla nonna».


E' morta, la nonna. Ma per fortuna, Layla l'ha superato.

Solo un po’ di malinconia di tanto in tanto al suo ricordo, nulla di più.


«Capisco».

Mia madre mi accarezza la nuca. Mi propone di cenare, ma scuoto la testa.

«Devo finire di studiare…», dico distratta. «Me ne vado in camera».

Svolto l'angolo della sala e la sofferenza mi pervade di nuovo. A quanto pare, la forte e altruista Layla è ancora una 

maschera staccata dal corpo. Ma, in fondo, sapevo che non sarebbe stato facile.

Non questa volta.

Come sempre, mi dirigo verso il mio piccolo bagno e accendo la luce per vedere la mia immagine riflessa nello 

specchio.

Chiudo gli occhi. Il ricordo di poco prima è vivido nella mia testa.


«Mi sono innamorata».

Una risata.

«Ma è fantastico!».

«Sono felice se solo lo vedo, e quando non c'è mi sento morire».

«È come se dipendessi da lui».

Una coltellata.

«Sono contenta per te».

«Non mi sono mai sentita così legata a nessuno».


Altre parole d'amore, altre risate entusiaste, un telefono che si spegne.

E poi, la consapevolezza della solitudine.

Si è innamorata. La mia migliore amica si è innamorata.

È sempre stata libera, lei.

Ha sempre voluto bene a molti, ma è sempre stata indipendente.

Anche da me.

Io, che ho vissuto cibandomi della sua ombra, accettavo la sua fuga perché,

anche se non aveva bisogno di me come io di lei, era così anche per gli altri.

Adesso l'amaro della sconfitta mi bagna le labbra.

Lei sarà sempre la mia droga, ma io non rappresenterò mai niente di più di un affezionato cliente.

Qualcun altro sarà la sua luce.


Stanotte morirò.

Che sia il mio sacrificio a porgere le mie più vere e sentite congratulazioni.

Sarò felice per lei.


Ogni volta è sempre così: un taglio netto.

Ogni volta è sempre così: un assassinio.

Quante me stesse avrò ucciso?

Quanto è grande il cimitero nella mia mente?

Ormai non lo so più neanche io.

Ma non ha importanza.

Stanotte morirò e domani al mio posto ci sarà un'altra Layla.

Una Layla felice, altruista.

Una Layla ripulita e vuota, da riempire a piacimento.

Un'altra Layla ancora.


Addio, Layla sconfitta e distrutta. Il tuo tempo è arrivato.


Riapro gli occhi e osservo il mio riflesso. Le pupille vuote e spente, le labbra incurvate e smorte, il viso pallido e 

contorto dalle rughe del dolore. Deve sparire. Quest'espressione deve sparire.

Nuovamente, come in passato, sangue invisibile sgorgherà dalle mie emozioni dilaniate, impregnando ogni cosa, 

impercettibile, così che tutti, guardando, rimarranno nell'ignoranza della sua esistenza.

E, ancora una volta, come tante altre, lascio che le mie fantasie mi aiutino a disfarmi delle emozioni obsolete.


Immagino.

Mi graffio sul viso, sento la carne sotto le unghie.

Immagino.

I segni del dolore spariscono dalla mia faccia, coperti dal sangue.

Immagino.

Le ossa che sbucano da sotto i tessuti.

Immagino.

Il vuoto delle orbite nere.


Ed è allora che mi fermo. Mi perdo in quel vuoto, distruggo tutti i sentimenti impalpabili di cui è saturo e mi preparo a 

riempirlo con ciò che mi fa più comodo.

Ricompongo il mio viso partendo dallo sguardo: gli occhi sono di nuovo felici.

Piano piano, il volto riprende forma.

Le fantasie spariscono. Non ne ho più bisogno.

Mi guardo allo specchio: sorrido.

Un sorriso che sembra vero, poiché non nasconde menzogne.

Non nasconde niente.

Non può.

Perché la nuova Layla non prova più nulla.

È vuota.

E la maschera è finalmente vivente.



Sento il campanello suonare e mi precipito alla porta.

È lei. Sorrido raggiante.

«Entra pure!».

Si siede, poggia le sue cose sul divano e si mette a suo agio, come se fosse a casa sua. È sempre stato così.

Neanche risponde al saluto: sta leggendo un libro.

«Che cosa leggi?», le chiedo, sperando di non essere indiscreta.

Come risposta, mi giunge una frase pronunciata ad alta voce.

«Il paese delle lacrime è così misterioso... così misterioso...».

«Cosa?».

«È bella, non trovi? Il paese delle lacrime è così misterioso...».

Tace un attimo, gli occhi persi nel vuoto.

«Non sarebbe magnifico? Un mondo in cui non si conosce il dolore, dove non si conosce il pianto...».

Qualcosa dentro di me si rivolta, come un bambino che scalcia nella pancia della mamma.

Che ricordi, io non ho mai pianto.

Non ne ho mai avuto bisogno.


Non si ha bisogno di piangere se non si ha delle emozioni da esprimere.


Un pensiero giunge inaspettato, come un coltello che trafigge alle spalle.


L'assenza di lacrime non vuol dire felicità,

ma forse versarne potrebbe donarla.


Un sorriso di scherno mi si dipinge in viso.

Cedere al dolore? Alla disperazione?

Accettare quei sentimenti orribili?

Diventare un peso per gli altri?

Continuo a sorridere.

Sotto il buio delle mie palpebre non c'è spazio per delle lacrime.

Ed il pensiero mi abbandona veloce com'è venuto, lasciandomi nuovamente vuota.

Povera, vecchia Layla. Certe cose sono dure a morire.

Ma niente può vivere nel vuoto, niente può sussistere.

Nemmeno le lacrime.

Sorrido alla mia migliore amica.

«Parlami di lui!», esclamo sorridendo.



Che siano i miei fantasmi a piangere per me.





The End

____________________________

Revisione testo e impostazione grafica a cura di __Karim__

che ringrazio tantissimo per avermi seguita fino alla fine del contest e per aver svolto un lavoro 

accurato e meticoloso, grazie mille! *_* Senza il tuo parere ed il tuo aiuto non avrei mai avuto il 

coraggio di inviare la storia a quel concorso >.<

Inoltre, grazie mille a chi leggerà, e spero mi dedicherete due minuti per farmi sapere cosa ne 

pensate di questa storia, sia in bene che in male, le critiche servono sempre!

Alla prossima, un bacio :)

___Kairi___

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: AshenFlower