Iniziai a tremare..
sentivo che da lì a poco avrei perso il controllo.
Riuscivo a percepire il sapore del sangue nella mia bocca,e i miei occhi verdi iniziarono a trasformarsi tingendosi lentamente di un rosso cremiso.
Pochi istanti dopo il rosso aveva preso il sopravvento sul verde foglia,colore che solitamente predominava nei miei occhi dolci.
Strinsi con forza i pugni.
Non.potevo.perdere.il.controllo.
Non potevo permetterlo...non lì..non a scuola.
Provai ad espirare ed inspirare lentamente concentrandomi sulle cose belle della mia vita di giovane ragazza vampira...ma più tentavo di calmarmi e più sentivo la rabbia crescere dentro di me.
Avevo una gran voglia di urlare vedendo la gente intorno a me che rideva e scherzava,accalcati tutti quanti in una sala della scuola a festeggiare un'occupazione riuscita.
Digrignai i denti,sentendo il sapore dolce e sensuale del sangue inondarmi la bocca e scendere fino alla gola...La mascella era serrata come a tentare di contenere le mie urla e la mia voglia di attaccarmi alla gola di qualche cretino che mi stava accanto. Perchè proprio oggi? Avevo aspettavo questo giorno da tanto,come ogni settimana..invece tutto mi era stato stravolto con una fottutissima occupazione.
Mi accorsi dopo poco che le unghie delle mie dita erano penetrate dolcemente nella mia carne,con i pugni ancora chiusi e serrati,lasciando segni,o forse sarebbe meglio dire solchi profondi in esse.
Chiusi gli occhi.
Nella mia bocca qualcosa stava cambiando..oltre alla voglia intensa del sangue che il mio organismo mi pregava di saziare,ai lati sentii crescere dei lunghi e affilati canini..segno che ormai avevo perso completamente il controllo.
Serrai ancora di più la mascella cercando di nascondere il mio cambiamento.
Dovevo lasciare la sala prima di combinare qualche guaio irreparabile e far notare alla gente accanto a me che i miei occhi erano rossi,pieni di rabbia...tanta rabbia...e non più verdi e dolci come sempre.
Feci per andarmene ma qualcosa mi bloccò.
Perchè dovevo andarmene? Quel branco di ragazzi idioti che ridevano e scherzavano avevano rovinato i miei piani. Dovevano pagare. Un sorriso maligno si stanpò sul mio viso,un tempo tenero e simpatico lasciando posto a un'espressione diabolica.
La mia mente continuava a gridare una sola parola,che tra poco avrei raggiunto: VENDETTA.
Nessuno sarebbe mai riuscito a stravolgere una mia giornata che avevo aspettato e progettato da tempo. Non l'avrei permesso. Ero una vampira e quegli elementi in quella stanza con me erano solo stupidi,falsi e ipocriti mortali.
Mi diressi sorridendo ai lati della stanza e appena ebbi trovato le mie prede spalancai la bocca in un sorriso inquietante e terribilmente vendicativo,prima di sentire il sangue delle mie vittime scendere nella mia gola e dissetare la mia sete.
Ciò che avvenne dopo,fu il CAOS.