Ogni ragazza vuole essere amata
{Franziska von
Karma}
L'orologio segnò le 7:30... Uff dovevo alzarmi. Dovevo
proprio...?
Mi rivoltai nelle coperte, sbuffando.
Se c'era un giorno che odiavo, quello era di certo il 14
Febbraio... quello sciocco giorno in
cui scioccamente si festeggiava quella sciocca sciocchezza
che veniva chiamata "amore".
Chiusi gli occhi, desiderando intensamente di svegliarmi il
15 Febbraio.
*toc*
Ricordavo ancora l'imperfetta invidia che avevo provato
quando, all'età di soli tre anni,
avevo visto mia sorella tornare tutta contenta a casa.
*toc*
Aveva un pacchetto rosso, a forma di cuore... Camminava a
passo di danza e cantava, come
una sciocca. Quando le avevo chiesto cosa stesse succedendo
mi aveva risposto "mi sono
innamorata"...
*toc*
Quanto l'avevo invidiata! Sembrava così felice...
*toc*toc*toc*
-Che sta succedendo?! – sbottai, mentre riemergevo dalle
coperte e da quegli sciocchi pensieri.
Sembrava che qualcosa stesse sbattendo contro la mia
finestra...
Mi affacciai ancora assonnata e l'aria gelida mi sferzò il viso, svegliandomi del tutto e
facendomi rabbrividire.
Allora mi resi davvero conto che era San Valentino.
Un enorme cartello pubblicitario copriva tutto il panorama
visibile dalla finestra dell'hotel in cui
alloggiavo... e insistentemente annunciava:
"Sei la stella più bella del creato, sei il
fiore che sboccia nel mio cuore,
sei il mio unico grande amore! Ti amo, Dessie!"
E accanto al cartello, un omino con degli sciocchi abiti (sembrava un fan di Mask◊DeMasque) e
una sciocca acconciatura a riccioli agitava le braccia come un ossesso.
Vidi che teneva in mano un sasso, e sul
pavimento del mio piccolo balcone ce n'erano di simili...
era stato lui a disturbarmi, allora?!?
-Mi scusiii! Ho sbagliato stanzaaa!!! – urlò il
ragazzo con voce stridula, poi si voltò verso il balcone
accanto al mio, sorridendo e salutando con la
mano.
Mi voltai anch'io, vedendo una ragazza con gli
occhi spalancati nella sorpresa... poi sorrise di gioia e
urlò – Ti amo anch'io, Ronnieeee!!!
Puah, che sdolcinati...
Rientrai in camera, cercando di cancellare la
scena appena vista. Tutto questo affetto mi dava
alla nausea... non c'era alcuna perfezione in
questo orribile sentimento.
E se qualcuno se lo stesse chiedendo... no! Non
ero invidiosa!
***
Camminavo a passo svelto, cercando di evitare tutte le strade più affollate e i parchi, pieni zeppi di
coppiette.
Dovunque vedevo cuori rossi: palloncini, peluche,
pacchetti... era davvero impossibile!
Mancavano al massimo una decina di metri per arrivare in
ufficio, e nel tentativo di non vedere più
un cuore, chiusi gli occhi e mi affrettai verso l'entrata.
Di colpo però andai a sbattere la fronte contro qualcuno.
-Ahi! – spalancai gli occhi, facendo qualche passo indietro
per riprendere l'equilibrio dopo l'impatto.
-Ehi, ehi attenta, Franziska! – disse l'uomo in rosso
davanti a me.
Ancora rosso! E poi dovevo proprio incontrare lui?? Doveva
proprio essere una giornata pessima, a
quanto pareva.
-Herr Miles Edgeworth, perché non guardi dove vai,
sciocco?! – sbuffai con irritazione.
-Ci siamo alzati con la luna storta, Franziska? – chiese
con sguardo derisorio.
Che rabbia! Odiavo il modo in cui mi prendeva in giro...
-Umpf! – fu la sola cosa che riuscì a dire, poi mi avviai
verso l'ufficio senza degnarlo di uno sguardo.
Ovviamente mi seguì. Anche senza voltarmi potevo sentire i
suoi passi che mi seguivano all'interno...
Poi sentì altri passi, prima lenti poi sempre più veloci
fino a che qualcuno non mi superò. Era una ragazza,
portava un vestito da cameriera arancione e dei piccoli
occhiali.
In mano aveva la "fatidica" scatola rossa con un fiocco
rosa shocking e canticchiava con una certa gioia
"I love youuuu, la la laaa, I love youuu"!! La ragazza fu
salutata da alcuni poliziotti nell'ufficio come "Maggey".
Mi bloccai di scatto, e sentì anche il mio inseguitore
fermarsi dietro di me, quando vidi Maggey fermarsi
davanti a Herr Sciattone Gumshoe.
Il detective arrossì mentre prendeva il regalo e riceveva
un bacio sulla guancia.
-Qualche problema, procuratore von Karma? – sentì la voce
di Miles che mi sussurrava all'orecchio, soffiando
il suo caldo sospiro sul mio collo e provocandomi uno
strano brivido.
-No, è tutto apposto. Sto perfettamente! – risposi,
con voce stranamente strozzata.
Poi, dopo aver lanciato un'ultima occhiata sconcertata al
detective e alla cameriera, mi avviai verso il mio ufficio.
***
Mi chiusi la porta alle spalle con un sospiro. Chiusi gli
occhi.
"Calma, Franziska... calma. Puoi farcela. Devi solo
concentrarti sul lavoro e lasciare che la giornata passi...
tutto qui."
Okay, potevo farcela.
Mi sedetti alla scrivania e cominciai a memorizzare
informazioni sui tre casi che stavo seguendo
contemporaneamente...
Presto mi sentì meglio. Il lavoro riusciva sempre a
calmarmi.
La concentrazione mi distraeva da tutto il resto.
...Quasi tutto il resto.
-Oooh mistica Maya! Il regalo che ti ha fatto il signor
Nick è davvero stupendoo!! – sentì una voce provenire
dall'esterno.
Il mio ufficio era al terzo piano, ma confinava con un
parco pubblico.
E ovviamente avevo dimenticato di chiudere la finestra.
Mi alzai e avevo già tirato le tende quando fui attirata da
una voce in particolare.
-Uhm, Pearl... così mi metti in imbarazzo. Potresti evitare
di menzionare continuamente...? – lasciò la frase in
sospeso Herr Phoenix Wright, sospirando con frustrazione.
Spostai la mia attenzione sul trio.
La bambina cantava di gioia, correndo in cerchio intorno ad
una ragazza con il suo stesso abito viola e ad un
giovane in abiti blu elettrico.
Maya Fey cercava disperatamente di bloccare la gaiezza
della piccola ma non riusciva a fermarla: aveva le mani
"occupate" da un orsacchiotto di peluche completo di fiocco
rosso.
Lo stesso colore brillava sulle gote della coppia, in
particolare su quella dell'avvocato, stonando totalmente con il
colore dei suoi abiti.
Fui scossa da un brivido.
Di certo, non mi sarei mai aspettata una coppia del genere.
Quella sensitiva sembrava così infantile.
Avrei potuto immaginare di tutto, ma di certo non che la
suddetta ragazza ricevesse un regalo dal suddetto
sciocco avvocato. E sembravano così felici...
...
...No! Io non ero invidiosa di loro!
***
{Miles Edgeworth}
Era ovvio che fosse invidiosa. Avevo visto la sua faccia.
...Ma come al solito si nascondeva dietro la sua maschera di perfezione.
Sospirai, torcendomi le mani.
Forse stavo sbagliando... forse... non avrei
dovuto. Si sarebbe arrabbiata ancora di più e non sarebbe stato di
certo un bene per ogni persona nel raggio di
chilometri.
Avrei dovuto rinunciare, sarebbe stato molto
meglio...
No! Ormai ero arrivato a questo punto e dovevo
andare fino in fondo a questa storia!
Presi in mano il pacchetto.
Inspirai profondamente chiudendo gli occhi. In
fondo cosa poteva succedere...?
Alternativa 1: Consegnandole il pacchetto,
Franziska si commuoverà tanto da abbracciarmi e dire singhiozzando
"Oh, danke Miles! Ich liebe dich!„
Alternativa 2: Consegnandole il pacchetto,
Franziska penserà che stavo provando pietà per lei e mi ucciderà a colpi
di frusta gridando "SCIOCCOOO!" come
un'ossessa.
Si, lo sapevo che la prima alternativa era non
solo improbabile ma praticamente impossibile.
Ma sarei andato comunque incontro a morte
certa. Ormai avevo deciso.
Silenziosamente entrai nel suo ufficio, senza
bussare.
Lei era di spalle, guardava fuori dalla
finestra e sembrava molto interessata a ciò che fissava. Tanto interessata da
non notarmi affatto. Ed era arrabbiata.
Questo potevo evidentemente notarlo: le sue
mani stringevano con tanta forza la stoffa della tenda da averla già
lievemente strappata.
Tossicchiai piano, per attirare la sua
attenzione... Niente.
Sembrava totalmente ipnotizzata da ciò che
stava guardando nel parco accanto al palazzo.
Decisi di agire.
Mi guardai intorno, notando la sua borsa.
Sorrisi.
Perfetto.
***
{Franziska von
Karma}
-Cosa stai
guardando, Franziska...? – sussurrò una voce proprio accanto al mio orecchio.
Sussultai, voltandomi di scatto.
-Herr Miles
Edgeworth! Mi stava quasi per venire un colpo! – sbottai
irritata, strappando involontariamente
la stoffa della tenda.
Oh, accidenti! Adesso avrei dovuto chiedere al
detective Sciattone di andare a comprarmi delle tende
nuove.
Il procuratore rise nel vedermi quasi
bestemmiare alla vista di quel disastro. Poi si avvicinò con curiosità
alla finestra, osservando il punto che avevo
fissato io fino a cinque secondi fa.
L'avvocato e la sensitiva si erano appena
seduti su una panchina, mano nella mano... adesso la ragazza
teneva in grembo non solo il suo orsacchiotto,
ma anche un mazzo di fiori, rossi ovviamente.
Miles spalancò per un attimo gli occhi, di
certo anche lui sorpreso dalla coppietta.
Poi si voltò verso di me, un ghigno divertito.
-...carini, no?
-Umpf – risposi. Era strano come mi irritasse
anche con un'innocente domanda.
Forse perché innocente non era.
-... invidiosa, eh? – adesso il ghigno si era
allargato in un sorriso divertito.
Stavolta non risposi per nulla, mi voltai e
tornai a sedermi alla scrivania.
Invidiosa, si certo. Come no.
Tentai di concentrarmi sul mio lavoro, ma
sentivo i suoi occhi che mi fissavano così intensamente da trapassarmi
la schiena.
Sbattei la penna sul tavolo così forte da
sentire lo scricchiolio di qualcosa che s'incrinava nel piccolo oggetto.
Sospirai.
-Se non hai niente da dire, gradirei che
uscissi dalla stanza, procuratore Edgeworth – gli lanciai un'occhiataccia
capace di fulminarlo allfistante.
Lui scrollò le spalle con noncuranza, poi si
avviò verso la porta – Scusa, non volevo disturbarti, procuratore. Me
ne vado... - si voltò verso la porta, dandomi le
spalle.
Poi si bloccò, si voltò e si riavvicinò alla
scrivania, fino a che i nostri volti si trovarono a pochi centimetri.
Mi scrutò per un attimo, quasi valutando la
situazione, poi sussurrò – A proposito... Buon San Valentino, Franziska.
E con queste ultime parole, mi diede di nuovo
le spalle e uscì dallfufficio.
Restai a fissare il punto in cui era sparito,
bofonchiando solo una parola: "sciocco"!
***
Finalmente di nuovo in hotel!
In fondo la giornata poteva essere davvero peggiore... ma di
certo non era nemmeno stata una passeggiata.
E poi quel Miles...! Che sciocco! Voleva proprio irritarmi...
Mi sfuggì un gemito mentre riepilogavo tutti i fatti della
giornata. Avevo dovuto sopportare la vista delle
sdolcinatezze di ben tre coppie.
Ma ormai la giornata era finita... domani finalmente avrei
potuto ricominciare a respirare tranquillamente. Però
avrei dovuto occuparmi di quelle carte...
Presi la borsa, dove avevo gettato tutti i miei documenti
con un nervosismo tale da aver combinato un disastro.
Nel cercare ciò di cui avevo bisogno m'imbattei in qualcosa
di totalmente inaspettato.
Trattenei il respiro mentre tenevo fra le mie mani un
pacchetto. Un pacchetto rosso.
-Impossibile... questo è... - mi interruppi vedendo scivolare
qualcosa di sottile dalla scatola. Un biglietto.
Lo aprì con fretta frenetica, il cuore mi batteva così
fortec non mi ero mai sentita così.
"Ich liebe dich... Ti amo„
Smisi di respirare per qualche secondo... o qualche secolo.
Wow...!
...
...
No, Franziska von Karma... Non devi
farti sconvolgere da cose del genere!
Tu sei un procuratore perfetto... siediti e comincia a
lavorare. Non hai tempo da perdere con queste sciocche
sciocchezze!
Mi diedi mentalmente uno schiaffo.
Poi lo riposi e mi dedicai di nuovo al mio lavoro.
E mentre la mia mano si muoveva energicamente nel compilare
quei documenti, non potei non sorridere.
Invidia...? Non ne avevo alcun bisogno.
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Okay, questa è solo una sciocchezza che avevo
deciso di fare per San Valentino... Ehm, si lo so che è passata più
di una settimana... >.<
Ma l'ho completata solo ieri e quindi...
(si, ho cercato disperatamente di scrivere qualcosa su Ace Attorney che non fosse una Miles/Franziska... tentativo
inutile!)
Vabbè, spero vi piaccia... ;) Fatemi sapere che ne pensate, eh!