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Autore: Pleasance Carroll    07/03/2010    3 recensioni
ciao a tutti!a molto tempo dall'uscita di "avatar"ho deciso di scrivere questa one shot, è una Norm x Trudy spolier perchè ispirata alle scene eliminate del film. spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO

 

Trudy POV

Nessuno se n’era mai accorto: io e Norm eravamo sempre stati molto discreti.

Su Pandora, agli occhi di tutti, io ero Trudy Chacòn, elicotterista dell’RNA, decisa e determinata, alla quale ogni uomo stentava ad avvicinarsi; lui invece, Norman Spellman, uno scienziato preparatissimo nel suo campo, ma impacciato e buffo a causa della sua figura slanciata, assunto anni prima dalla compagnia per cui lavoravo anch’io, per affiancare la dottoressa Grace Augustine nel progetto Avatar.

All’inizio, quando avevo fatto la sua conoscenza, anch’io, come tutti, non potevo fare a meno di ridergli in faccia, per quel suo modo di fare leggermente saccente, ed alcuni atteggiamenti che mi ricordavano un gruppo di “nerd” del liceo che avevo frequentato.

Presto però, mi dovetti ricredere: spesso accompagnavo lui e la dottoressa Augustine in ricognizione sulle Montagne Fluttuanti, o tra le foreste di Pandora, per permettere loro di studiare la flora e la fauna; e quando vedevo Norm, fasciato in quel suo mastodontico corpo blu da Na’Vi, mi sentivo piccola ed indifesa, così stupida per averlo deriso.

Temevo soprattutto che, nascosto dietro quella stazza gigantesca, me l’avrebbe fatta pagare.

Ma non accadde mai. Quell’uomo non approfittò mai delle nuove capacità acquisite grazie al suo avatar, come la struttura ossea in carbonio…

Per qualche tempo, al contrario, mi evitò, mentre io lo esaminavo, mentre si muoveva con attenzione tra le piante così vivide e colorate di quello strano pianeta, o prendeva campioni di foglie o corteccia d’albero, bisbigliandone il nome con solennità e un timore quasi reverenziale.

Era una persona onesta, pura, come ne avevo incontrate poche nella mia vita; sembrava affascinato dalla realtà di Pandora, come un bambino che scopre il mondo.

Una sera, camminando decisa, intenzionata a fargli le mie scuse(mi sentivo stranamente e profondamente colpevole per la mia cattiveria ingiustificata), me lo trovai davanti, in forma Na’Vi ed ebbi un sussulto.

Norm si inginocchiò, in modo che il suo volto fosse quasi vicino al mio e, prima di prendermi tra le mani, e posarmi sulla sua spalla, disse solo:

-        vieni, devo farti vedere una cosa…-

passeggiò lentamente, perché, spaventata, mi aggrappai a lui come se temessi ogni attimo di precipitare; d’altro canto avevo la sensazione di trovarmi sulla cima di una montagna che camminava!

Si fermò solo quando fummo in prossimità di un albero dalle foglie profumatissime.

Mi posò su un ramo abbastanza alto e si stiracchiò appena fino ad arrivare ad un fiore dai petali perlacei, con i riflessi iridescenti, che colse, e depositò dolcemente tra le mie mani.

Mi guardò di sfuggita, mentre sussurrava, teso:

-        ho notato che si intona bene con i tuoi capelli…spero ti piaccia…-

commossa, forse per la prima volta in vita mia, mi lanciai verso di lui, che mi prese al volo, forse temendo che potessi cadere; e quando mi fece tornare sulla sua spalla gli avvolsi le braccia attorno al collo, goffamente, ma con gratitudine.

Tornati alla base, quando l’ebbi di nuovo davanti nelle sue forme umane, non riuscii a trattenermi dall’abbracciarlo.

Nel momento in cui ci separammo, lui si schiarì la voce, a disagio, e così, tanto per fare qualcosa, prese di nuovo tra le mani il fiore che avevo conservato, e me ne ornò i capelli…

Eravamo molto vicini, riuscii solo a ringraziarlo, perché in seguito, gli altri sussurri si persero sulle sue labbra.

Il suo bacio era stato delicato, impacciato, timido, ma sulle sue labbra avevo ritrovato il mio equilibrio, la mia femminilità…

La mattina seguente mi ero ritrovata distesa su una brandina, tra le sue lunghe braccia, e non avevo potuto fare a meno di sorridere.

Ricordavo ancora il suo tocco sulla mia pelle, artefice del risveglio del mio desiderio d’amore, di un ritorno alla semplicità…

Da allora, quando si svegliò, dopo esserci coccolati, decidemmo che, poiché ci desideravamo entrambi, ma avevamo una “reputazione” da difendere, saremmo stati insieme, ma nessun altro l’avrebbe saputo.

Mi piacque averlo accanto: con lui potevo sentirmi di nuovo bambina. Ogni volta che ci incontravamo di nascosto, organizzavamo delle piccole sorprese per stupirci a vicenda (lui sfruttava per lo più le sue profonde conoscenze di Pandora, e ci riusciva sempre).

Mi sentivo come un’adolescente al primo amore: avevo un segreto da condividere con la persona che amavo, ma che doveva essere nascosto al resto del mondo.

Mi riempiva il cuore di gioia la sua semplice vista, e Norm mi sussurrava che adorava vedermi sorridere.

Poi, un giorno, come un fulmine a ciel sereno, nella nostra vita apparve Jake Sully. Era un ex marine, privato dell’uso delle gambe, cui era anche stato ucciso il fratello scienziato durante il viaggio per Pandora.

A me sembrava un tipo a posto, ma Norm, semplicemente lo detestava.

Sin dai primi giorni, il marine pivellino si mostrò capace, ed anche piuttosto bene, di legare con i Na’Vi, e forse Norm si sentiva minacciato, perché il ragazzo era stato in grado di fare maggiori progressi di lui in minor tempo.

Tuttavia, quando eravamo l’uno tra le braccia dell’altra, dimenticava tutto e pensava solo a me, a noi.

 

Jake dopo qualche tempo si guadagnò anche il suo rispetto, a causa di quello che definirei…un inconveniente : adorava passare le giornate a fare dei link, e fu durante il ritorno da uno di questi, che ci trovò appartati…

Norm mi strinse a sé, come per proteggermi, ma nulla mi impedì di provare un pizzico di vergogna.

Il marine però non disse nulla, riconobbe il limite e si affrettò ad allontanarsi, mentre ci porgeva le sue scuse; notai che il suo sguardo si perse lontano, come se sperasse che i suoi pensieri potessero essere uditi da una persona a cui evidentemente, teneva.

 

Solo adesso so chi è: Neytiri, la figlia del capo clan Na’Vi, che Jake amava veramente.

Ed è proprio per lei, per la salvezza del suo popolo che ora, io e Norm ci troviamo qui, a combattere contro le truppe del colonnello Miles Quaritch che vogliono distruggere Pandora.

Ho paura, ma sono anche molto arrabbiata, e voglio giustizia: per la morte della dottoressa Augustine; per l’uccisione di centinaia di Na’Vi innocenti, che come unica colpa hanno avuto la sfortuna di mettersi tra gli umani e l’unobtanium.

Combatto fino allo strenuo, infervorata dall’ira, ma quando mi colpiscono so di non avere scampo.

Tento una ritirata, eppure, nel momento in cui vedo l’elicottero del colonnello lanciarmi un missile addosso, so che è finita.

Mi chiedo se, come è stato per Augustine, l’Albero delle Anime, Eywa, accoglierà il mio spirito; ma il mio ultimo pensiero va a Norm, e riesco solo a dire:

-        Norm, ti amo…-

Poi, il buio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Dopo mesi e mesi dall’uscita di avatar, ho deciso di scrivere questa OS sulla coppia Norm Trudy, ispirata ad alcune scene eliminate.

Ditemi che ne pensate

Un baciotto

Marty23

  
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