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Autore: Darma    18/03/2010    4 recensioni
Due lettere che non verranno mai spedite, notizie che non attraverseranno mai l’oceano; e, forse, è meglio così.
Spoiler sul finale della terza stagione.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L’idea di questa one shot si è fatta prepotentemente strada nella mia mente da quando ho, con mio profondo sgomento, appreso il finale della terza serie. Ebbene sì, per la prima volta una delle mie fic contiene spoiler, quindi se non avete ancora visto la terza serie vi sconsiglio di leggerla.

Suppongo sia doveroso precisare che nessuno dei personaggi presente nella fiction mi appartiene (appartengono tutti alla BBC e agli altri eventuali aventi diritto), e che la storia non è stata scritta a scopo di lucro, bensì allo scopo di sfogare almeno un po’ la mia frustrazione.

Devo ringraziare _Eleuthera_, che mi ha fatto da beta sia per la fic che per il titolo. ^_^

 

 

 

 

 

C’è chi vive di ricordi e chi non sa dimenticare

 


Djaq sedeva allo scrittoio della sua camera da letto, assorta nella rilettura della lettera che aveva appena finito di scrivere: correggeva, aggiungeva, a tratti sorrideva. Alla fine, soddisfatta, posò la pergamena sul ripiano di legno.

Carissimi Robin, Much, Allan e John,
spero che stiate tutti bene, e prego Allah ogni giorni affinché vegli su di voi e vi protegga.
Vi penso spesso e so che anche Will lo fa, perché a volte lo sorprendo in piedi davanti alla finestra, assorto, con lo sguardo rivolto al mare e alla lontana Inghilterra; di solito, però, non parliamo molto di voi, un po’  per non acuire la nostalgia e un po’  perché ancora conserviamo vividi ricordi di ognuno di voi e delle avventure che abbiamo vissuto insieme.
La nostra vita ad Acri è meravigliosa, Will è il marito che ogni donna desidera e a me sembra di vivere in un sogno, un sogno ogni giorno più bello; anche se, devo ammetterlo, mi manca Sherwood e mi mancate tutti voi. Mi manca il tuo sorriso, Robin, e mi mancano i manicaretti di Much, l'atteggiamento paterno di John e, sì Allan, anche la tua spacconeria.
A volte mi ritrovo perfino a fantasticare, cercando di immaginare cosa stiate facendo in quel momento. Qualcosa di nobile, senza dubbio.
Spero sempre che un giorno ci rincontreremo e so che quel giorno, per quanto potremo essere cambiati nel frattempo, per un istante torneremo ad essere i compagni di una volta, i fuorilegge di Sherwood.
Vi abbraccio tutti,

                                                                                                                                    Djaq



- Amore, cosa fai?
La giovane donna si voltò: suo marito avanzava verso di lei sorridendole, curioso.
Lei si alzò: -Scrivo una lettera ai ragazzi.
- Una lettera? -le fece eco lui -E dove pensi di farla recapitare?
- Non lo so. -ammise la giovane, con una piccola smorfia -E' solo che... Sentivo il bisogno di scriverla.
Will sollevò una mano, accarezzandole dolcemente la guancia: -Mancano molto anche a me.
Djaq si limitò a sorridere.


***


Seduto con la schiena appoggiata ad un tronco, immerso nel silenzio della foresta di Sherwood, Much accarezzava distrattamente la pergamena aperta sulle sue ginocchia, cercando il coraggio di buttare giù quelle poche righe
Alla fine prese un profondo respiro, intinse la piuma nel calamaio che Tuck era misteriosamente riuscito a procurargli, e poggiò la punta intrisa d'inchiostro sulla pergamena.

"Cari Will e Djaq,
spero che siate felici e in salute, e che la vostra nuova vita scorra piacevole e tranquilla.
Ricordo come se fosse ieri i momenti trascorsi insieme, quando eravamo tutti qui, nella nostra amata foresta. Sono ricordi che custodisco gelosamente, insieme alla dolorosa consapevolezza che non potrà mai più essere così, che non si può tornare indietro e che nulla sarà mai più come prima: di ciò che eravamo, non è rimasto molto.
Allan è stato barbaramente assassinato dagli uomini dello sceriffo; e io non posso dimenticare che l'ultima cosa che ho fatto è stato accusarlo di tradimento, e che l'ultima volta che l'ho visto era legato nel covo, impotente e profondamente ferito. Non potrò mai dimenticare lo sguardo fisso del suo cadavere, uno sguardo d'accusa più doloroso di un colpo di spada.
Guy di Gisborne, il nemico giurato, l'assassino di Marian, è morto per salvare il mio padrone e, per quanto l'abbai detestato, ora non posso provare altro, per lui, che pena e profondo rispetto.
E Robin, il mio beneamato padrone, il mio amico, la nostra guida, è stato ucciso da una ferita inferta con un’arma avvelenata; e io, che avrei volentieri offerto la mia vita in cambio della sua, non ho potuto fare niente per lui, come ora non posso fare niente per me stesso.Ogni mia speranza si è spenta, ogni mia fiducia nel futuro è svanita; tutto ciò che sono in grado di fare, ora, è sedere tra gli alberi della nostra amata Sherwood, ascoltando lo stormire delle fronde mosse dal vento e abbandonandomi al fiume dei ricordi.
Prego Iddio che vi doni una vita prospera, felice e piena di soddisfazioni e amore.
Con affetto,
                                                                                                                        Much



L'uomo chiuse gli occhi con un sospiro, reclinando lentamente il capo contro il tronco alle sue spalle e lasciando che la pergamena bagnata di lacrime cadesse sul letto di foglie secche ai suoi piedi.

 

***


Due figure, abbracciate, ammiravano il tramonto dal poggiolo della loro casa, ad Acri.
Djaq sospirò: -Come vorrei poter avere loro notizie...
Will le baciò i capelli, stringendola più forte tra le sue braccia, e le rivolse un sorriso rassicurante: - Sono sicuro che stanno bene.
Lei ricambiò il sorriso, fiduciosa, ed entrambi tornarono a guardare l'orizzonte.

   
 
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