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Autore: Lawliet    23/03/2010    2 recensioni
Giappone guarda ciò che è diventato.
E fa una promessa a se stesso.
Spazza via il buio con il vento del tuo mare, copriti di petali di ciliegio, alza lo sguardo.
Per chi non c'è più e per chi ancora combatte, lui non morirà.
Non tramonterà mai.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Giappone/Kiku Honda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che il vostro regno possa durare mille, ottomila generazioni,
finché i ciottoli divengano rocce coperte di muschio.
[Kimi Ga Yo - inno giapponese]





Giappone cammina, e non vede altro che lo sfacelo, davanti a sé. Nei suoi occhi si riflette il grigiore che sembra offuscare tutto ciò che amava.
I ciliegi in fiore non esistono più. E' un crudele paradosso alzare lo sguardo verso l'insegna di un locale e vedere tante stampe di fiori rosati, di plastica e senza nessun profumo.

Giappone continua a camminare, tra la folla, e nessuno si accorge della sua presenza.

Le sue iridi opache fissano dritto davanti a sé, e non è per la gente di fretta che lo urta, non è per il rumore assordante del traffico, non è per gli accecanti neon che ora mascherano la sua Tokyo, ma è per uno strano dolore al petto che Giappone si porta la mano al cuore e piange.
E le sue lacrime sono il riflesso del pianto silenzioso e insopportabile della sua gente.

Il leggero respiro irregolare di Giappone, insieme alle lacrime che gli rigano il volto, non lo fanno notare di più ai passanti.
E' sempre un fiero combattente, Giappone, e lo dimostrerebbe ancora se solo lo vedessero di nuovo. Ma la gente passa e va, e lui, per quanto provi a farsi guardare, soffre. In silenzio, perché non lo vedono, ma potrebbero sentirlo. E Giappone non sopporterebbe l'umiliazione.

Non ci voleva. Tutto qua.
La rovina del dopoguerra, le innumerevoli morti ingiuste, la sfiducia, quel mondo che ad un certo punto l'ha lasciato indietro. E' tutto sbagliato.

Giappone vede la miseria, non tanto economica, ma di un altro tipo, più difficile da combattere. E sì che lui di battaglie ne ha fatte tante, e di fronte ai volti disillusi e stanchi della sua gente, Giappone guarda davanti a sé con occhi scintillanti di maestosa fierezza mai perduta. Non lo possono più vedere, accecati come sono dalla velocità del mondo che li trascina via, ma vuole fare ancora qualcosa.
Sta scomparendo agli occhi del suo stesso popolo, ma finché esisterà, continuerà a lottare per loro.

Perché devono sapere che il loro spirito è uno spirito guerriero.

Come mai Giappone non smette di avanzare tra la folla brulicante di vita frenetica? Come mai, nonostante le sue lacrime e il cuore che pulsa doloroso, non si arrende?

Giappone del Sole che sorge. Ricordi quanto ti presentasti a Cina? Cina del Sole che tramonta? Eri nato da poco, eppure così intelligente. Eri giovane, ma così saggio.
Perché il mondo deve andare al contrario? La saggezza e i princìpi che avevi allora sono durati nel tempo, come il Monte Fuji: sempre lì, inattaccabili. E allora perché, qual è il motivo di tante schiene che adesso sei costretto a vedere, quelle degli altri che ti superano?

Giappone è stanco. Ha camminato tutto il giorno, e ha capito che il dolore nel petto altro non è che quello della sua gente. Ah, se potesse soffrire solamente lui, al posto loro.
Si ricorda il viso di Italia e gli occhi di Germania. Non riesce a incolparli di quanto gli è accaduto, perché quel sorriso spensierato e quello sguardo azzurro significano amicizia, per lui. Hanno perso insieme. Vuol dire già molto.
Cina gli è diventato ostile, in quella corsa al dominio del mondo che ha ingaggiato con America. Entrambi ora vogliono essere i migliori, e il fratello di un tempo non sembra più un sole al tramonto.
Giappone gira parecchio il mondo.
Ha fatto visita a Francia, Inghilterra, Russia e probabilmente anche a tutti gli altri - anche se non se ne ricorda, viaggia tanto - cercando un modo per salvarsi. Non l'ha trovato. Sembra che la sua gente non assomigli a nessun'altra popolazione, e Giappone ha provato per la prima volta un altro sentimento, insieme all'orgoglio patriottico: angoscia.

Si è sentito soffocare, ma ha capito che se non avesse stretto i denti e i pugni, sarebbe morto.
E allora si rialza, Giappone, continua la sua camminata sopportando il dolore al cuore e asciugandosi gli occhi. E' solo contro il mondo, ma è determinato, e lo fa perché quella gente è la sua vita, senza di essi morirebbe in ogni caso, lui è tutti loro. Non sa come, ma li salverà. Ci riuscirà, ci riuscirà, ne è convinto, ci riuscirà perché lo vuole.

Giappone del Sole che sorge, coperto da un'eclissi, vestito di grigio e con la testa china. Spazza via il buio con il vento del tuo mare, copriti di petali di ciliegio, alza lo sguardo.

Per tutti i ragazzi uccisi in quel gioco crudele.
Per chi ha perso la vita combattendo per far trionfare la giustizia.
Per chi ha lottato per la libertà.
Per chi è morto perché non voleva uccidere.
Per chi ha ammazzato per non soccombere lui stesso, e ancora oggi è tormentato dai sensi di colpa.
Per chi lotta ogni giorno, sorridendo, non pretendendo niente in cambio se non altri sorrisi.
Per coloro che si sacrificherebbero facendo da scudo alla persona che amano.
Per chi è morto per proteggere qualcuno, e questo qualcuno l'ha saputo troppo tardi.
Per chi va avanti, non importa come.
Per quelli che combattono per tenere alto l'onore di chi difendono.
Per chi ha un obiettivo da raggiungere e potenti da sfidare.
Per quelli che lottano anche solo per se stessi.
Per chi fa fatica e crolla a terra sfinito per il duro lavoro, e per essere il migliore.
Per coloro che hanno resistito fino all'ultimo, tenendosi stretti i loro ideali, quali che fossero.
Per quelli che ci hanno accompagnati per tutta la vita e poi sono scomparsi in un battito d'ali di farfalla.
Per chi amavamo e abbiamo pianto nel non vederli più, consapevoli che non sarebbero più tornati.

Giappone vive per loro, per poter dire ogni giorno che non morirà mai.






























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Alors. Il mio primo lavoro su Hetalia è una cosina angst, malinconica, deprimente e che più pessimista non si può. Date la colpa a quel maledetto americano che scrive saggi ansiogeni ç___ç
Comunque ci tengo a far sapere che c'è un raggio di luce, alla fine di tutto questo blablablare tristerrimo uwù

E, cosa più importante, devo spiegare la sfilza di anafore. Citano tutte - indirettamente o no, più o meno precisamente - eventi di vari manga. Li metto nell'ordine con cui le ho scritte:
. Battle Royale
. Death Note
. Eternal Sabbath
. Fullmetal Alchemist
. Gravitation
. GTO
. Loveless
. Naruto
. Pandora Hearts/Kuroshitsuji
. Saint Seiya
. Saint Seiya Next Dimension
. Saiyuki
. Slam Dunk
. Versailles no Bara (Lady Oscar)
. xxxHOLiC
. Zettai Kareshi

Bon, finito! Son stata tanto brava da metterli anche in ordine alfabetico, toh xD
Sperando che Kiku mi perdonerà per averlo fatto lacrimare un pochino, chiudo qua <3
  
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