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Autore: Bel Riose    29/03/2010    0 recensioni
II Empire Year 912: la Galassia è sconvolta da un devastante conflitto tra l'Unione, una coalizione di Stati capeggiata dal potentissimo Impero Terrestre, e la temibile Confederazione, la cui superiorità tecnologica sembra poter volgere a suo favore l'esito della guerra. Ma l'Unione sviluppa in segreto una nuova, micidiale arma: i Mobile Suits. E proprio al primo di questi prototipi viene affidata il tenente Sakura Ajiin, una giovane che a causa della Confederazione ha perso tutto. Lei, e tutti coloro che si ritroveranno coinvolti nello spaventoso conflitto, dovrà uscirne viva, e soprattutto con la propria umanità ancora intatta.
Genere: Drammatico, Science-fiction, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Daniel Tristan guardò per un attimo il suo orologio da taschino dorato, un cimelio di famiglia risalente a molti secoli, come prima di lui avevano fatto chissà quanti altri Tristan, capitani a bordo della proprio nave stellare, prima di un evento importante.
Ripose l’orologio in una tasca dell’uniforme, quindi volse lo sguardo all’ufficiale timoniere, un ragazzo fresco di Accademia che aveva preso servizio appena due mesi prima:- Tenente,che velocità massima possiamo raggiungere durante le operazioni di lancio e recupero dei Mobile Suits?- chiese.
-Stando alle ultime simulazioni, signore, tre quarti della nostra velocità di crociera. Anche se il margine di errore a tali velocità aumenta sensibilmente, ovviamente.-
- Ovviamente, si- ripetè il capitano, annuendo appena.
Negli ultimi tempi l’equipaggio della Elkeryon si era sottoposto a dei durissimi regimi di addestramento per quanto concerneva le operazioni con i Mobile Suits. Il tenente Ajiin, in particolare, il pilota dell’unica unità al momento completa, non si era data un solo attimo di riposo.
Tutto questo era più che comprensibile, e purtroppo necessario, considerato che il comando voleva al più presto una dimostrazione pratica del potere del nuovo Gundam sul campo di battaglia. La Confederazione, anche se molto più lentamente rispetto all’inizio della guerra, continuava ad avanzare. Per i vertici delle forze armate dell’Unione, Tristan lo sapeva, era solo questione di tempo prima che i confederati lanciassero una offensiva su larga scala. E se lo avessero fatto nella situazione attuale, vi erano ben poche probabilità che l’Unione sarebbe riuscita a mantenere le sue posizioni.
I Mobile Suits servivano, e servivano subito.
Le forze della Confederazione erano dotate di armi micidiali. La più micidiale di tutte erano le loro navette d’assalto classe Sciaman: più grandi di un caccia, ma molto più piccole di una astronave da battaglia, erano oltremodo agili e dotate di un potere di fuoco spaventoso. Una squadriglia di quelle navette poteva distruggere un intero battaglione di Mobile Armor dell’Unione senza troppi problemi.
Lo stesso Tristan ne aveva avuto una dolorosa esperienza quando, poco prima di essere promosso capitano ed essere assegnato alla Elkeryon, aveva prestato servizio come primo ufficiale a bordo di un incrociatore da battaglia durante le battaglie nel Settore Hieronymous.
In quell’occasione, la sua nave era andata distrutta, e proprio ad opera di un gruppo di Sciaman. Se lui si era salvato, era stato veramente per un miracolo.
Il capitano si guardò brevemente attorno: tutti, a bordo della sua nave, erano ben consci dell’importanza di quello che stavano facendo, e questo pensiero li motivava ancor più.
Il flusso dei pensieri di Tristan venne bruscamente interrotto dal sottotenente Seize, una bella ragazza dai capelli rossicci lisci che le ricadevano liberamente sulle spalle:- Signore, i sensori del perimetro esterno dell’installazione hanno rilevato undici tracce di energia.-
Il capitano si voltò quasi di scatto:- Identificazione?-
- Nessuna, signore. Tuttavia, sembrano volare in formazione. A giudicare dall’entità delle tracce, si tratterebbe di vascelli di medie dimensioni.-
Tristan rimase qualche attimo completamente immobile: possibile che fossero delle navi confederate? In territorio neutrale? I confederati non si sarebbero mai azzardati a violare così apertamente la neutralità delle Stelle Rosse. O forse si?
Comunque fosse, il giovane non ebbe il tempo di rifletterci ulteriormente sopra, giacché Seize, dopo aver brevemente parlato attraverso i ricevitori, si rivolse nuovamente a lui, con tono ostentatamente calmo:- Signore, le tracce hanno cambiato rotta.-
- Direzione?- chiese istintivamente Tristan.
- Sembra che ci abbiano individuati, capitano. Si stanno dirigendo verso la nostra posizione.-

Il comandante Yalina si riprese subito dallo stupore provocato dalle strane letture degli strumenti di bordo del suo vascello, la C.S.S. Terentius. Era fin troppo evidente, ormai, cosa significassero.
- Quindi l’Unione ha una installazione in questo settore.- aveva concluso, quasi compiaciuto della nuova scoperta.
- Non c’è altra spiegazione, comandante. Le letture dei sensori non lasciano spazio a dubbi.- confermò il suo primo ufficiale.
- Benissimo, allora. I terrestri sono così arroganti dal ritenersi al sicuro solo perché sono in territorio neutrale, che non hanno neppure pensato di tenere più nascosta la loro base. Vorrà dire che dovremo dare loro una piccola lezioncina.- disse, sorridendo leggermente, Yalina:- Quali sono le difese del nemico?-
- Da quello che ci è possibile dedurre, difese perimetrali di tipo standard, e tre vascelli di piccola stazza. Fregate di scorta.- fu la risposta dell’ufficiale:- E’ sicuro signore di voler procedere? Sembra un avamposto di poco conto. Suggerisco di proseguire con la nostra tabella di marcia.-
- Se ci fossimo trovati in territorio dell’Unione sarei stato d’accordissimo con lei. Ma questa non è l’Unione, è territorio neutrale. Se i terrestri hanno un avamposto qui, e hanno schierato dei vascelli per difenderlo, anche se pochi, significa che hanno qualcosa lì che valga la pena difendere.-
Fece una breve pausa, un respiro profondo, quindi, sempre sorridendo, riprese:- Ordini alle navi di cambiare rotta. Tutti ai posti di combattimento, e prepari le Sciaman per il decollo. Si va a cacca.-

Il tenente Ajiin si sistemò i guanti della tuta da pilota, prese il casco, quindi iniziò a percorrere velocemente gli hangar della base, mentre tutt’attorno a lei risuonavano le sirene di allarme.
Salì sulla passerella che conduceva al Galaxy, dove un tecnico la aiutò a sistemarsi nell’abitacolo, prima che lei lo chiudesse ed attivasse i sistemi di bordo.
Dopo un rapido check-up di routine, Ajiin preparò il Gundam al decollo, e si collegò con la plancia della Elkeryon.
Il viso del sottotenente Seize comparve su di un piccolo monitor:- L’identificazione delle tracce di energia è confermata. Si tratta di undici vascelli della Confederazione. A giudicare dai rilevamenti, almeno la metà trasportano navette di classe Sciaman. Saranno a portata delle difese perimetrali tra quattro minuti e trenta secondi esatti.-
- Le navi di difesa?- chiese Ajiin.
- Si sono già mosse per intercettare il nemico, ma potranno ben poco. La Elkeryon sta completando i preparativi per il lancio.-
- Ricevuto. Allora mi preparo per il decollo. Passo e chiudo.-
Seize scomparve, mentre al suo posto comparve un addetto al controllo volo della installazione:- YRI-73 Galaxy, caricamento equipaggiamento completato, catapulta pronta al lancio.-
La ragazza annuì appena:- YRI-73 Galaxy pronto al decollo.-
La passerella si staccò dal Mobile Suit,mentre un braccio meccanico lo condusse sulla catapulta di lancio.
Pochi istanti più tardi, Sakura Ajiin attivava i propulsori del Gundam, e veniva scagliata fuori della installazione, pronta al combattimento.

Il comandante Yalina osservò attraverso i monitor la sua flotta mentre sfondava rapidamente le difese perimetrali della base dell’Unione, iniziando a penetrare in profondità, pronte ad intercettare i vascelli nemici.
Vide lo sciamare dei caccia dell’Unione in direzione delle forze Confederate, ed i luccichio dei primi missili lanciati.
Scosse leggermente il capo: l’Unione stava perdendo la guerra, pure non aveva ancora perso il vizio di essere troppo precipitosa nelle sue azioni.
I terrestri erano stati precipitosi nel dichiarare guerra, erano stati precipitosi nel lanciare la loro offensiva iniziale, ed ora erano nuovamente precipitosi nell’attaccare i vascelli confederati.
La cosa peggiore che può capitare quando si pensa di essere nascosti ed al sicuro non è il venire scoperti, pensò ancora tra sé Yalina, quanto il reagire impulsivamente quando ci si rende conto della proprio vulnerabilità. E’ questo era propriamente quello che stavano facendo i terrestri.
- L’Unione non imparerà mai- sussurrò al suo co-pilota, mentre manovrava i comandi della sua Sciaman:- Ordina al gruppo B di seguirci, gli altri restino in attesa.-
Il co-pilota annuì e trasmise gli ordini.
- Purtroppo per loro, si renderanno conto troppo tardi che, mentre la nostra flotta attaccava, i loro sistemi sensori più periferici sono stati disturbati per permettere a poche Sciaman di entrare indisturbate nel loro avamposto.-
- E quando se ne accorgeranno….-disse, compiaciuto, il co-pilota.
- ….sarà troppo tardi.- concluse Yalina.

Sakura Ajiin vide in lontananza i bagliori delle esplosioni, mano a mano che le navi confederate si avvicinavano ai vascelli di difesa.
Fece per aumentare al massimo la potenza dei propulsori e raggiungere così il prima possibile il campo di battaglia, quando venne distolta da un rilevamento dei sensori.
Guardò lo schermo: sei oggetti non identificati si trovavano nel perimetro interno, e continuavano ad avanzare verso la base. Avevano attivato degli emettitori per il disturbo del loro segnale, dato che non erano stati rilevati prima. Ma il Galaxy, per loro sfortuna, era dotato di un nuovo modello di sensori progettato appositamente per contrastare gli effetti degli emettitori di disturbo.
Ajiin aveva ora una scelta delicata davanti a sé: aiutare le navi di difesa, che altrimenti sarebbero state sopraffatte sicuramente, alla lunga, dai confederati, o fermare i nemici più vicini? Dai rilevamenti non c’era dubbio trattarsi di sei Sciaman. E sei Sciaman, Ajiin lo sapeva bene, avrebbero potuto compromettere definitivamente la base.
La ragazza non ebbe più dubbi: comandi alla mano, mosse il Gundam verso i nuovi arrivati, caricò il fucile, e si preparò a fare fuoco.

Poco dopo, il Gundam Galaxy sparò contro la navetta più vicina, distruggendola all’istante.
Yalina guardò i monitor, stupito: non avevano neppure fatto in tempo ad individuare il nemico, che questi già li aveva attaccati.
- E’ un Mobile Armor?- chiese al co-pilota.
Questi scosse la testa:- Nossignore. Non ho la più pallida idea di cosa sia.-
Il comandante osservò lo schermo, allibito:- Sembrerebbe essere la nuova arma dell’Unione di cui i servizi di intelligence ci avevano informato. Non pensavo fosse già completa!- esclamò.
Il co-pilota, ancora impressionato, rimase qualche istante immobile.
Yalina, al contrario, si riprese subito, da buon soldato:- Tutte le navette si disperdano immediatamente! Dobbiamo attaccarlo da più lati.- ordinò:- E che la seconda formazione entri in azione ed attacchi quella maledetta base. A questo qui ci penso io. Se non sbaglio, l’intelligence afferma che li chiamano Mobile Suits. In tal caso- sorrise:- A noi due, Mobile Suit.-

  
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