Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: Nikkie    29/03/2010    1 recensioni
Un Jared amante della natura e uno Shannon un po' alternativo... Un incontro/scontro condito da un pizzico d'allergia da scoprire... Leggendo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Drum's Boom.

 

Guardo davanti a me, tutto quello che vedo è solo un'enorme distesa di prati. E questo odore pungente che mi stuzzica le narici. Forse hanno ragione a pensare che io sia allergico a qualcosa. Non è possibile continuare a starnutire in questo modo indecente. Tiro su una boccata d'aria e poi la butto di nuovo fuori. Quello che lascia dietro di sé è un sapore pungente che mi fa iniziare a tossire.

"Shan, cosa stai facendo?"

"Sto…" rimango interdetto "Tu cosa ci fai qui?"

"Niente… Nel senso ti ho visto prendere un altro sentiero e ti ho seguito…" sospira "Perché ti sei staccato dal gruppo?" mi chiede un po' risentita.

"Jen, io odio le gite 'pseudo ambientaliste' di mio fratello" starnutisco "Perché l'ambiente lo difendo, ma abbiamo un rapporto di amore/odio… Capisci?" sorrido estraendo un fazzoletto dalla tasca e soffiandomi il naso.

"Si, certo. Solo che sei scappato… Non ti nascondo che sia Jay che Tomo se la sono un po' presa…" dice un po' mestamente. Non sopporto quando abbassa gli occhi in quel modo. Ci conosciamo da cinque anni ormai, da quando ci siamo incontrati a quel concerto e ho capito che lei era la collaboratrice artistica che ci serviva, e vederle quegli occhi mi turba ogni volta come la prima…

 

*'Ragazzi non pensateci neanche' dice con l'aria saputa 'Non potete pensare di presentarvi in questo stato sul palco, si rinvia il concerto oppure assumiamo un terzo gruppo spalla al volo che copra il vostro ritardo'

'Che idea stupida, Jennifer.' esclama Jared un po' alticcio, come lo siamo un po' tutti tranne lei 'I nostri Echelon ci amano, non possiamo farli aspettare…' poi scoppia a ridere tentando di mettersi in piedi e crollando di nuovo inesorabilmente sul divanetto e ridendo ancora di più.

'Tu vorresti salire sul palco così?' esclama indignata lei in tutta risposta 'Sai chi ti verrebbe a prendere se cadessi?' gli chiede provocatrice.

'Tu?' risponde lui con aria di sfida.

'Scordatelo, ti lascerei nella merda potessi' risponde lei, dandogli poi le spalle e indirizzandosi a me 'Fai qualcosa, io lo ammazzo e poi ti ritroveresti di nuovo figlio unico…' trasalisco. In questo discorso non ero ancora stato coinvolto e già mi sento oppresso. Perfetto.

Mi esce solo un timido 'Ma…' che lei subito copre con una risata sadica rivolta a Jared che piano piano si sta alzando barcollando a più non posso.

Una volta in piedi le si avvicina pericolosamente e la chiude contro il muro appoggiandovisi con le mani ai lati della testa della povera Jenny. Si allunga fino a fare arrivare la sua bocca dal lobo del suo orecchio sinistro e inizia a parlarle con quel tono che manderebbe fuori di testa anche la persona più casta e pura di questo mondo.

'Cara Jen… Lo sai, vero, che ti diamo noi il tuo pane quotidiano?' lei annuisce e gli risponde ancora ferma e coraggiosa.

'Ciò non toglie che tu sia ubriaco fradicio e stia per fare la più grossa stronzata della tua vita, Jared Leto' soffoco a stento una risata.

'Cosa?' le chiede lui 'Che cosa starei per fare, secondo te?' Jen vorrebbe rispondere, schiude le labbra, ma Jared non la lascia fare e la bacia con violenza. E' inavvicinabile quando ha alzato troppo il gomito. Diventa violento in un modo spropositato e mi spaventa per quanto io lo conosca da tanti e tanti anni.

Jenny sembra per un momento voler scappare, poi, però, si lascia andare e si abbandona a quel bacio che potrebbe sapere anche di violenza, ma pur sempre dato da mio fratello. Errore. Non era quello che avrebbe dovuto fare. Jared si stacca e le dà uno schiaffo che le fa voltare la testa. Mentre a Jenny si inumidiscono gli occhi lui la guarda e le parla con disprezzo.

'Jenny, Jenny, Jenny… Perché hai voluto rovinare tutto così?' si allontana da lei giusto quel poco per cui la possa osservare un po' più completamente 'Quello che non hai capito è che posso avere chi voglio per il semplice fatto che sono io. Ma tu non sei compresa nell'elenco delle mie voglie. Non so nell'elenco di chi potrai mai essere compresa…' non finisce la frase. Lei con il pizzico di coraggio che le è rimasto in corpo gli sputa in faccia e se ne va verso la porta, ma prima di attraversarla e sparire parla ancora dolcemente.

'Mi licenzio. Shan, Tomo, siete due persone meravigliose, grazie di tutto, davvero' poi diventa acida 'Signor Leto, si faccia il suo concerto come cazzo vuole. Addio' poi sbatte la porta e sparisce dalla nostra vista.

Mi alzo di botto raccogliendo tutto l'equilibrio di cui sono in possesso 'Jared sei proprio un coglione…' non voglio sentire nessuna risposta, ma prima che mi allontani dalla porta che anch'io ho chiuso violentemente alle mie spalle, sento la sua risata. Quanto lo odio quando è ubriaco.

Mi ritrovo a vagare spaesato per il corridoio cercando quella lei che mi aveva colpito fin dal primo istante. Inizio a chiamarla disperato, non voglio che mi lasci. Non voglio ci tengo troppo.

'Jenny, Jen, Jennifeeeeeeer!' non ricevo risposta, svolto l'ennesimo angolo e me la ritrovo davanti. Posso immaginare che sia lei, anche se non la vedo chiaramente, è praticamente un fagotto accovacciato contro il muro e le ginocchia quasi in bocca. La schiena è scossa da dei fremiti violenti. Sta singhiozzando. La sbronza sembra essermi praticamente passata, o forse il bisogno di starle accanto era così forte che era riuscito ad annullare persino l'effetto dell'alcool. Le poggio una mano sulla spalla affettuoso, mentre mi inginocchio davanti a lei. Si è leggermente spaventata e alza la testa di scatto. Ed è lì che li vedo, quegli occhi che fanno più male di una pugnalata. La tristezza e l'amarezza più profonde tutte nei suoi dolci occhi verdi.*

 

"Non puoi farmi quella faccia. Non a me." la prego, praticamente.

"Quale faccia, Shan, sono normalissima" dice in tutta semplicità. Ma non è così, mi sta facendo un brutto scherzo. Sa benissimo che io non sopporto che mi riproponga quell'espressione.

"Quella faccia… Quella del 'dopo litigio con Jared', ricordi?" le dico con fare eloquente. Si irrigidisce. Non sopporta che io nomini quell'episodio, MAI.

"Sì, quella" risponde secca "Cosa vuoi da me?"

"Che non me la fai più ti prego, me lo prometti, ci sto male…" ed è vero, ma quella è una cosa che non le ho mai confessato per mancanza di coraggio. Io quel giorno l'avrei ucciso sul serio mio fratello per come si è comportato. Ma non l'ho fatto, nella speranza che non le avrebbe più fatto del male. Perché, sì, ci aveva preso, lei era stracotta di Jared fin dal primo istante. Come darle torto? Mio fratello è così. Il mio opposto. La mamma è stata avara di sex appeal quando si è trattato di darne a me ed eccessivamente prodiga nei confronti del caro Jared.

"Va bene, scusa" mi sorride guardandomi finalmente gioiosa "So quanto ti dà fastidio… Mi dispiace…" dice sincera. So che lo è. I suoi occhi non mentono mai, non sono capaci a mascherare una tale menzogna. "beh, ammetto che quella che i ragazzi si siano arrabbiati è stata una mia invenzione…" sbarro gli occhi dalla sorpresa.

"Cosa?" esclamo.

"Cioè… Non del tutto verità, insomma, ho esagerato…" mi dice complice "Ho intuito che ti fossi rotto le scatole e do che nemmeno io mi stavo divertendo eccessivamente, beh, me ne sono andata per venirti a cercare…" adesso è sincera, ma sento che manca qualcosa al suo racconto, credo l'ultima parte di verità.

"Ah, pensavo avresti resistito a tutto pur di stare con Jared…" dico provocandola "…Ho visto che negli ultimi tempi il vostro legame si è stretto parecchio. Pensavo avresti preferito lui piuttosto che me come persona con cui condividere un tramonto in un campo completamente soli…" mi volto a guardarla. E' rimasta qualche passo indietro a fissare il vuoto. "Cosa fai?"

Mi guarda. Non dice nulla. Mi spaventa. Non so cosa stia per fare, quella luce nei suoi occhi l'ho vista un'unica volta…

"Addio…"

…Quando sbattendo la porta aveva annunciato il suo licenziamento. Mi riscuoto dal torpore e la vedo correre via, ma non in direzione del sentiero da dove era arrivata. Sono preoccupato. Ho sempre pensato che fosse una ragazza fragile e dopo la mia cavolata, non so bene quale possa essere la sua reazione. Inizio a correre anch'io a perdifiato. Tento di raggiungerla anche se lei ha una ventina di metri di vantaggio. Vedo in lontananza uno specchio d'acqua e ho un flash improvviso.

 

*'Dai, Jen, siamo a La Jolla! Vieni a farti una nuotata!'

'No, grazie, non ho mai amato troppo nuotare… Ho una paura terribile… E poi non sono molto capace…'*

 

Urlo. Si volta quando ormai è sul bordo.

Si spaventa e perde l'equilibrio. In uno scatto la raggiungo e finiamo a bagno entrambi, ma intanto lei è salve perché io a nuotare, invece, me la cavo benino, a dirla tutta. Usciamo dal lago tutti infradiciati e senza proferire parola ci stendiamo sul prato antistante al sole.

E' lei la prima a rompere un silenzio che pareva quasi eterno.

"Scusa, ho fatto un casino…" è mortificata. Mi fa stare ancora peggio sentire questo tono distrutto provenire dalla sua bocca.

"No, scusa, ho fatto tutto io… Dovevo starmene zitto. Mi dispiace… E' che… niente…" stavo per dirglielo, dopo anni di silenzio, ma di nuovo il coraggio mi ha fatto mancare le parole di bocca.

"…Lo so…" mi dice lei "E' da un po' che avrei voluto parlartene, ma non ce l'ho mai fatta" prima di continuare a parlare si tira su e mi guarda dall'alto che quella posizione le impone. "Tu hai sempre pensato che io stessi e continuassi il mio lavoro con voi… Per lui…" scuoto la testa senza capire e mi tiro su anch'io così che adesso siamo sullo stesso piano.

"Almeno in un primo momento era così, no?" le dico disorientato.

"Sì, ma poi, ho capito che avevo scelto una persona completamente sbagliata per me…" sorride e si avvicina a me, pericolosamente vicina. "E me lo hai fatto capire tu, Shannon…"

Le prendo il volto tra le mani e la bacio. Agognato. Sognato voluto. Si rivela il migliore bacio del mondo. Lingue che si cercano, si abbracciano, si lasciano, si bramano e si ritrovano in un'eterna danza a ritmo del cuore.

"Jen… Io…" sto per dirglielo. Forza Shan, ce la puoi fare, mi incoraggio da solo "Jenny, io… E' da un sacco che avrei voluto dirtelo… Ma non ne avevo mai avuto il coraggio. Avevo paura che fossi con noi per lui, come tutti" l'ho fatto. Adesso aspetto. Mi bacia di nuovo.

"Shannon Leto, ti amo proprio per questo… Sei stupendamente impacciato e tremendamente dolce…" mi salta praticamente addosso e iniziamo a vagare rotolando un po' per tutto il prato intorno mentre i nostri corpi ancora bagnati si attaccano tra loro grazie alla complicità dei vestiti fradici. Ci baciamo con passione, con desiderio e con dolcezza.

"Jennifer Clued ti amo per la tua spontaneità e incredibile spigliatezza…" un altro bacio di quelli che si prospettano meglio di tutti i precedenti.

"Ehm..Ehm.." due colpetti di tosse. 

Alziamo gli occhi rossi per l'emozione e la vergogna oltre che la sorpresa. Eccoli lì, Jared e Tomo.

"Salve ragazzi…" esclamiamo allegri tirandoci in piedi. "L'acqua è fantastica" e detto questo li spingiamo entrambi a mollo mentre iniziamo a correre tenendoci per mano per raggiungere la nostra macchina prima che lo facciano gli altri due infuriati.

Una volta raggiunta la mia macchina partiamo lasciando indietro quella di Tomo con cui torneranno loro due bagnati.

Prendo dolcemente una mano di Jenny e gliela bacio delicatamente. "Jen, solo con te potrei essere così, solo con te riesco ad esprimere i miei sentimenti… Solo tu mi fai dare il meglio di me…" freno ad un incrocio fermandomi prima dell'altra strada. Mi sta guardando interrogativa. "Non so come farei scena di te…"

"E io senza di te sarei persa…"

...E poi quel bacio che sa di promessa.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Nikkie