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Autore: civia93    30/03/2010    20 recensioni
Ciao! Questa è la mia prima fanfiction!
Allora, dopo Breaking Dawn sono passati 15 anni, e i nostri eroi continuano a vivere sempre nello stesso posto, evitando di frequentare Forks.
La piccola Nessie è cresciuta ormai, e nonostante si possa tranquillamente definire una donna, preferisce comportarsi da adolescente di 15 anni.
E io qui vi propongo un po' di avventure riguardo proprio la vita di Nessie, che si ritrova a fare i conti con una famiglia di vampiri, un fidanzato licantropo e le classiche cose di un'adolescente di 15 anni.
1° ciclo "Inizio nella nuova scuola": [concluso]
2° ciclo "Vampiro ad Halloween": [concluso]
3° ciclo "Impriting sbagliato": [concluso]
4° ciclo "Christmas time": [concluso]
5° ciclo "Gita in Italia": [concluso]
6° ciclo "Soggiorno dai Volturi": [concluso]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Buongiorno!!!
Come state mie cari?? Tutto bene??? =D
Io sto una pacchia perchè...ebbene si:
sono iniziate le vacanze pasquali!!!!
Ma ke bello!! Ke soddisfazione!!!
Per 10 giorni niente scuola...
So proprio felice...

...e indovinate un po'?
Non ho nessuna lamentela metereoliga!
Perchè il tempo è perfetto!
Almeno... secondo i miei gusti..! =D


noe_princi89: cia-ciao!! =D  eh beh, Nessie è un grande... ovviamente, con il cognome che porta non poteva essere diversamente!! XDXD  speriamo che finisca tutto per il meglio... no?? XDXDXDXP  beh, vista su questo punto di vista (<--- -.-''')  la neve non deve essere certo piacevole... ma sai com'è, qui a Roma nevica una volta ogni morto di papa, quindi anche 5 minuti per noi sono un evento eccezionale!! =D  a proposito, studio?? esami??? novità??? ehi fammi sapere, eh! =P
Hale Lover: cia-ciao!! =D  me si inchina e chiede scs... effettivamente in Sardegna mi ero dispersa, ma poi mi hanno trovato, per vostra sfortuna.... XDXD  dunque, BD visto da me: 1) secondo me la trama inizia ad essere banale dal 3° libro, in pratica dopo la nascita di Nessie... e la fine è veramente orribile! -.-  2) la Nessie della Meyer sembra un'ameba senza convinzioni... degna figlia della madre! XD  3) l'autocontrollo di Bella si spiega solo perchè far passare un arco di tempo pari a 3 mesi all'interno del libro sarebbe stato di rallentamento per la storia... prendi per esempio New Moon, tutto il periodo che Edward non c'è: Bella è una palla assurda! non la si sopporta!! e infatti il libro ne risente.... 4) mah, i cambiamenti di Jake e Edward secondo me non sono molti, è solo che la Meyer ha preferito concentrare tutta la storia su Bella incinta, quindi anke le loro conversazioni poi vengono modificate di conseguenza... 5) per me tutti i Cullen hanno un ruolo marginale... per non parlare del branco....  bene, e dopo questa discussione degna del MCS, possiamo andare avanti! mi piace discutere dei libri con altre twilighters... mi fa sentire bene... =D  tornando alla ff,  fa piacere vedere che il capitolo è piaciuto... perchè non mi sconfinfera? mah, sono strana che ci vuoi fare! XP me ringrazia per non avermi ucciso come e strega... anke se potresti farlo se vai leggere la fine del capitolo... sai Darko muore e quindi..... XDXDXDXD no dai, scherzo!! non muore... mi sono sentita molto Meyer quando ho scritto la fine del cap! XP
Dreamerchan: cia-ciao!! =D  si, la Sardegna è bellissima, soprattutto il mare.... =D  sono contenta che il cappi sia piaciuto... comincio ad avere un presentimento: quando faccio un capitolo che non mi piace, fa sempre successo... certo è buono a saperlo, ma non alla fine della storia -.-'''  eh già, siamo alla fine... questo è il penultimo capitolo.... mi hai fatto commuovere ç.ç ti ringrazio per i complimenti....
_alice cullenzina_: cia-ciao!! =D  si, è stata una serata davvero impegnativa! XDXD  mmmm.... johnny depp... beh, non è da buttar via, qst è poco ma sicuro... anke se metterlo a confronto con robby, beh è una bella lotta!!  ma alla fine, chi a poca importanza... basta che mi lasciate Taylor e io mi accontento!!! XDXDXD  "Alice in wonderland" mi attirava come film, ma purtroppo non ho avuto tempo per andarlo a vedere... credo che ormai aspetterò il dvd oppure ricco streaming su internet! ci si deve accontentare.... =D  dito rotto!?! OMG!!! e come hai fatto?? ma stai bene ora, vero???
MimiMiaotwilight4e: cia-ciao!! =D  daje!!! che bello fa le lamentele metereologiche!! te senti popo realizzata!!! XDXD  beh, fare rivolte è sempre piacevole... però partecipare dopo un po' mi stanca.... insomma, la in mezzo alla folla, ad urlare.... è emozionante, ma fino ad un certo punto... sai, non sono una tipa a cui piace stare in mezzo alla gente... o meglio, se li conosco e sono miei amici certo che mi piace! ma già una folla.... mi sento a disagio... si, sono strana! -.-''  mi inchino: grazie per i complimenti! troppi... ç.ç mi commuovo.... la fine di Nessie??? beh, ti conviene iniziare a preparare la mazza da baseball.... XDXD no scherzo... sul serio, non la devi preparare... quando ho scritto la fine del cappi mi sono messa una mano sulla coscienza e ho detto: voglio vivere, o voglio morire? e io ho scelto la vita! XD
NemoTheNameless: cia-ciao!! =D  certo che posso! sono io la scrittrice!! uahahahaha (<--- risata malefica) XDXD  si, lo so ho fatto una bastardata, ma era per lasciarvi nella suspence.... e anche perchè il capitolo sarebbe venuto troppo lungo u.u  Nessie nuova regina dei Volturi?? beh sai, non sarebbe male.... magari un finale alternativo... mo che succede?? semplice: Aro scopre tutto, s'incazza e ammazza Nessie.... tanto facile.... XDXDXD  no sul serio, non proprio... però sarebbe stato simpatico!
Paretta: cia-ciao!! =D  NESSIE 4 PRESIDENT!! daje!!! iniziamo la campagna elettorale!!  XDXD  lascia sta, il camposcuola è stato stupendo!! se la semo tajata troppo!! e ovviamente, sono successi pure i guai... fortuna che alla fine se risolto tutto!!! =D  carucci eh??? XDXD  beh, se potrebbe fa na bella parodia... però Bella come l'attualizzamo?? io direi emo: fangettone, trucco nero, tutta vestita a righe nere e rosa shock, e i tagli finti sui polsi.... si sarebbe carino... XDXDXD
Lady_Queen: cia-ciao!! =D  hai il fazzoletto a portata di mano? bene, perchè credimi si piangere in qst capitolo... mo se per gioia o dolore non posso dirtelo, ma si piangerà.... XDXDXP  okokok, lo ammetto sono pazza... anzi, più che altro avrei detto strana, ma cmq va bene... non lo so eprchè il capitolo non mi piace.... mah, è una sensazione mia... forse è perchè lo avrei voluto scrivere diversamente... bah! chi mi capisce è bravo!  ma qst nuovo, mi piace!! =D
LadyEl: cia-ciao!! =D  addirittua!! allora la mia scrittura ha anche della qualità mediche!! devo utilizzare questa informazione.... XDXD  ci ho messo molto a postare?? se è fammelo sapere... ti giuro che ho fatto del mio meglio... eh già mia cara.., siamo alla fine ormai!! ti dico solo che questo è il penultimo capitolo... e mi fa piacere sapere che vi dispiace: almeno so che la sotria vi è piaciuta e che forse vi rimarrà nel cuore... (<-- O.o???)  ma si, w fare blablablabla!!! quanto ci piace chiacchierare!! XDXD  beh, ti saluto ankio molto romana... e molto coatta: Bella Piskèèèèè!!!!
Nessie93: cia-ciao!! =D  ah figurati!! capita di scordarsi di leggere qualche capitolo... sul serio, capita... quindi tranquilla! sei perdonata =D  si l'aiuto di Marcus è stato essenziale, ma alla fine ce la saremmo cavata anke senza di lui... (mo sto a fa a fighetta.... XDXDXD )  Nessie leader ce la vedo bene.... anke se forse i genitori non saranno molto contenti... sarebbe simpatico tipo Nessie che alza rivolte, e Ed e Bella che arrivano la sgridano, e la mettono in punizione... così Nessie mogia mogia abbondona la folla inferocita e se ne torna in camera sua... si, davvero carino... ma anke no! -.-''''  va beh, ho capito che adori i Cullen all'invero simile, però c'è un limite a tutto!  mo, tornano dall'america, salvano Nessie e vissero tutti felici e contenti?  e allora, evitavo di scrivere altre 3 puntate e i Cullen la salvavano direttamente al 36, no? mi conveniva.... =D
puzzonaedbell: cia-ciao!! =D  meno male che ci siete voi, che mi confortate con i vostri complimenti!!!  non lo so, il capitolo non mi convinceva, però lìimportante poi è che sia piciuto a voi.... XDXDXD mi dispiace cara, ma questo è il penultimo capitolo.... ma mi fa piacere sentire che avresti voluto altri capitoli! =D
ale04_94: cia-ciao!! =D  ehi, ho postato! guarda, il nuovo capitolo è pronto!! eccolo qui, bello bello, fresco fresco... appena finito di correggiere!! sei ancora infuriata?? mi perdoni se cio messo tanto??? ^^'''  sai come sono fatta, no??  =D mi adorate anche per questo!! comunque, grazie per i complimenti!! almeno il capitolo è piaciuto, e questo già è qualcosa =)  non so perchè non mi convinceva, ma almeno questo nuovo mi piace molto! =D
Lulu Cullen: cia-ciao!! =D  hai ragione!! manca proprio tutto il pezzo centrale del piano!! XDXD e allora se non mi piace, me la devo prendere solo con  me stessa, perchè l'ho fatto apposta!! XDXDXP  beh, le qualità di Aro durante la rivolta non state potute apprezzare al meglio... le vedremo all'opera in questo nuovo capitolo... puoi starne certa.... e si, Sulpicia ha sempre ragione, come tutte le mogli rispetto ai mariti, ovvio!  XDXP  eh purtroppo, siamo arrivati al penultimo capitolo!! sul serio però, mi sento realizzata! =D mmmm, forse hai ragione tu.... sarà che sono alla fine e quindi non mi entusiasmo più di tanto... ma in ogni caso, questo capitolo mi piace tantissimo!! embe, altre 12 pagine!! ci mancava solo che non mi piacesse..!! XD ti ringrazio come al solito per i complimenti!! sono così fantastici, che mi sono ricreduta sui miei cappy!! =D
_Chiaraa: cia-ciao!! =D  addirittura paragonata alla Nutella! ah, questo è troppo... mi sto commovendo... ç.ç  ammettilo, eh? ti è mancata la nostra Nessie sfacciata e senza peli sulla lingua???  e in questo nuovo capitolo ci sarà l'apoteosi!!! XDXD  io e Nessie ti ringraziamo per aver elogiato al meglio la nostra mente malefica e subdola.... che poi sarebbe geniale, ma quelli sono particolari! XDXDXDXP  tranquilla, nell'ultimo capitolo l'astinenza finirà! =D  
Lallix__: cia-ciao!! =D  spassoso e mette ansia... non potevi rendermi più felice con questa pratica descrizione!! =D  eh già... -2... che tristezza... ma io sono anke contenta: cavolo, ho finito la mia prima long fic! sono fiera di me stessa!! =D  beh, se ti ha fatto ridere Marcus prima, figurati adesso! per quanto riguarda Didyme, beh saprà e non saprà... nel senso che Nessie non può dirglielo però qualcosa.... va beh, lascia stare che complico le idee! leggi il capitolo e lo scoprirai! =D
Renesmee_CuLLen: cia-ciao!! =D  ti ringrazio, cara, per i complimenti!! è davvero un piacere conoscerti.... sul serio sono contenta che la mia storia ti piaccia... sei molto gentile!! =D spero che gli ultimi capitoli ti piacciano, e che non siano una delusione... =D
Nessie_Carlie_4Ever: cia-ciao!! =D  un segutio de "La vita secondo Nessie"? muble muble muble.... non sei la prima che me lo chiede, e qualche ideuzza ce l'avrei... non lo so, sul serio... prima vorrei dedicarmi ad altre mie storie... ma cmq un pensierino che lo faccio! =P  oh, grazie! addirittura solo ed esclusivamente per recensire la mia storia! me onorata e si inchina in segno di rispetto... davvero, quasi mi commuovo... ç.ç  spero che il nuovo capitolo ti piaccia! =D
Ely_11: cia-ciao!! =D   è un piacere conoscerti!!! =D  primo: ti ringrazio, davvero grazie!! =D sono troppo contenta che la storia ti piaccia!! =D  secondo: si lo so, sono una bastarda! uahahahahah (<--risata malefica)  XDXDXD  non so se sono stata rapida, ma sul serio ho cercato di fare il più presto possibile... spero di non averci messo molto!! =D  allora, altre ff in mente ce ne ho... sul fatto della mia fantasi hai pienamente ragione: ne ho fin troppa!! =P  però, finita questa, più che dedicarmi alle ff vorrei dedicarmi alle mie storie, cioè quello proprio che ho inventato io di sana pianta... è una cosa che mi sono ripromessa di fare, per cui.... cmq, può essere che qualche altra ff la scrivi eh! =D=P


Signori e signore!!
Vi annuncio che questo è il penultimo capitolo!!
E che stranamente, mi piace!


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39. Il piano (parte II)


Guardai i Volturi davanti a me, uno ad uno: Sulpicia mi fissava come se al posto degli occhi avesse due raggi laser per liquefarmi, Marcus era preoccupato per come sarebbe andata a finire, Athenodora sbuffava arrabbiata come se le avessero fatto un dispetto, Caius era furioso e allo stesso tempo mi temeva, e infine Aro era disperato. Quell'unica domanda che mi aveva rivolto mi aveva fatto capire il suo stato d'animo.

Sorrisi a quella vista: il vecchio Volturo era stato colpito nel profondo, il vampiro più astuto di tutti era stato ingannato. La mia incredibile e perfetta recita lo aveva confuso per benino, tanto che ormai credeva di avere i Cullen legati al guinzaglio, e invece gli avevo messo contro tutto il suo corpo di guardia. Però, non ero del tutto certa che avesse davvero capito i miei intenti, ovvero tornarmene a Forks dalla mia famiglia.

-Io?- risposi al vampiro -Ah no, niente. Ho solo scatenato una rivolta tra le guardie della Casa. Tutto qui.

Quella mia risposta provocò molti sbuffi adirati, ma la reazione che mi interessava era solo quella di Aro: chiuse gli occhi e appoggiò la testa sullo schienale, rassegnato. Ti ho sconfitto, ammettilo.

Mi sentivo benissimo: dentro di me c'era un'esplosione di euforia, causata sia dalla precedente vittoria nel creare una rivolta, sia dall'ansia. Ma era un'ansia d'agire: volevo parlare, scappare, ridere, fare qualunque cosa, purché iniziare. La mia solita ansia, composta anche dalla paura di poter morire da lì a qualche minuto. Non riuscivo a spiegarmi come le situazioni più pericolose provocavano in me quella voglia matta d'agire tipicamente vampiresca e quella paura preoccupante tipicamente umana, eppure era così. Sono un'esemplare unica nel mio genere, e in più sono anche strana.

-Ah, hai solo scatenato una rivolta, eh?- mi chiese il tono velenoso di Sulpicia -Ti rendi conto della gravità della cosa?

Lasciai stare Aro per concentrarmi sulla moglie. -Perché, è una faccenda grave?- facendo la gnorri.

Sulpicia si alterò ancora un po'. -Direi proprio di si.

Alzai le spalle. -I vampiri avevano sete. Non si riusciva a trovare una soluzione, e così mi è venuta in mente l'idea che potevano mangiare gli italiani.

La vampira fece un profondo respiro, mentre con le mani stringeva lo schienale del trono del marito, riducendo i bordi a segatura. -Mi stai prendendo in giro?

No! Perché dici questo? Trattenni a stento una risata. -Se ti riferisci al fatto che sto facendo la finta tonta su quello che è appena successo, allora si.

Sulpicia urlò e staccò un pezzo dello schienale del trono. Sgranai gli occhi. Uao! E Aro, non se ne era neanche accorto: ancora con gli occhi chiusi, sembra che stesse facendo una respirazione yoga.

-Stupida ragazzina ibrida che non sei altro- e lanciò il pezzo di legno verso la parete -hai veramente passato ogni limite!

-Io avrei passato ogni limite? Ho fatto solo quello che molti vampiri di questa Casa volevano fare: ribellarsi al controllo maniacale dei Volturi e avere la propria indipendenza! Cosa che in questa Casa, non è molto concessa!- l'aggettivo “ibrida” mi aveva scaldato parecchio.

-Le nostre guardie sono liberissime- questa volta fu Caius a parlare -e noi certamente non impediamo loro di fare quello che vogliono.

-E allora come mai mi hanno seguito quando ho alzato la rivolta!?!

Caius mi guardò schifato e impaurito, nonostante l'espressione furiosa, e Sulpicia mi ringhiò contro. Ma nessuno dei due mi rispose. O meglio, nessuno in generale mi rispose.

Sorrisi ancora di più. -Non lo sapete neanche voi cosa vogliono le vostre guardie. Prima era tutto più semplice, con Chelsea e il suo potere. Ma poi è morta, e sono iniziate le “lamentele”: prima una, poi un'altra, poi un'altra ancora. Pensavate che una rivolta non si sarebbe scatenata, eh?

-Se nessuno si fosse preso l'ardire di iniziarla, no- disse Sulpicia.

Scoppiai in una risata amara. -Ma certo! Dimenticavo che il vostro impero si fonda anche sulla paura. Perché nessun vampiro fin'ora ha mai parlato liberamente di fronte a voi? Perché si sono iniziate a creare le voci di corridoio sul vostro cattivo governo? Perché!?!- urlai con tutto il fiato che avevo in gola.

Il mio grido riecheggiò nella grande sala principale, ruotando intorno ai presenti come un boomerang. Nessuna reazione particolare: tutti continuavano a guardarmi impassibili, tra l'attesa, l'odio, e la delusione.

E allora continuai. -Perchè hanno paura- questa volta con un tono più sottile, ma allo stesso tempo più tagliente -Paura di voi e delle conseguenze. Questo è il vostro regime, questo è il vostro modo di governare. Con la paura. E con le guardie che vi seguono spinte solo dal timore di quello che potrebbe accadere loro se non eseguono i vostri ordini- feci una pausa -Vi sembra che siano liberissime, eh?

Nessuno ovviamente rispose. Sapevano che quello che dicevo era la verità, e sapevano anche che mai nessuno glielo aveva detto in faccia. Mai nessuna guardia, anzi nessun vampiro, si era permesso e aveva osato parlare in questo modo ai componenti dell'onorata casata dei Volturi. Beh, c'è sempre una prima volta...

-Hai una vaga idea delle conseguenze del tuo gesto?

Guardai Caius: cercava di spaventarmi per nascondere il fatto che mi temeva. Tipico del suo carattere: ogni creatura che non riesce a sottomettere lo spaventa, e di conseguenza la vuole annientare.

-Ovvio. Ho aperto una crepa nel vostro rapporto guardia-signore, che credo sarà difficile risanare.

Caius abbassò lo sguardo. Era tutto vero: avevo infuso nelle guardie quella carica necessaria per non stare fermi e subire, e per reagire contro i Volturi. Da quel momento in poi sarebbe stato diverso: molte delle guardie non avrebbero più avuto paura, e certamente si sarebbero fatte sentire sempre di più. Ristabilire l'ordine non sarà tanto semplice per voi.

-Non solo quello- disse Sulpicia -C'è un'altra conseguenza che ti riguarda in prima persona, mia cara Renesmee.

Che c'è? Cerchi di spaventarmi con questo tuo tono subdolo? Non funziona con me, carina. -Guarda che lo so benissimo che adesso dovete eliminarmi dalla Casa, per evitare che crei nuovi disordini.

L'espressione infastidita di Sulpicia fu davvero molto piacevole da vedere. Il mio atteggiamento sicuro di me era decisamente fuori luogo in quella situazione, ma avevo serbato così tanto rancore in questi mesi che ora dovevo riprendermi la mia rivincita, e il mio orgoglio si accontentava anche di questi piccoli momenti. Si, ma stai attenta: ti vorrei ricordare che ti possono uccidere da un momento all'altro!

-Se sapevi tutto questo allora,- mi rispose la vampira -perché lo hai fatto?

-Quel ch'è giusto, va fatto per qualsiasi prezzo- risposi semplicemente.

-Troppo sicura di te- affermò Aro.

Subito tornai a guardare il Volturo. Si era “ripreso”: non era più affranto, anzi aveva riacquistato il suo solito aspetto potente e la sua solita espressione stratega, ma in più aveva un non so che di inquietante che per la prima volta mi spaventò. Molto del mio ego cadde, e sentii il cuore iniziare a battere troppo freneticamente: il vampiro si era arrabbiato troppo. Andiamo Nessie, controllati! Adesso ti spaventi? Non mi sembra proprio il momento ideale! Diamine, riprenditi e cerca di non sembrare debole.

Probabilmente Aro si accorse della reazione che mi aveva provocato: si alzò in piedi e iniziò a camminare verso di me, fino a trovarci faccia a faccia. Guardai quel viso impassibile e quegli occhi neri come la morte senza far trasparire nessuna emozione. Perfetto, brava...

-Sei troppo sicura di te- e mentre parlava, mi camminava intorno lentamente -Lo sei stata quando hai alzato la rivolta, quando ti ho detto di voler parlare con te, e anche adesso che sai benissimo quali sono le conseguenze di quello che hai fatto. Ci deve essere una motivazione, perché altrimenti non dimostreresti la tua faccia tosta così spudoratamente. Quindi,- e dopo un giro completo mi fu di nuovo di fronte -perché?

Ci siamo. Il momento cruciale. Aro aveva capito che avevo uno scopo in mente, ma non che era tutto un piano organizzato.

Prima che potessi rispondere, parlò di nuovo. -Perchè organizzare una rivolta? Tu non ne avevi certamente bisogno: ti ho dato tutto quello che volevi qui dentro, e più volte mi hai dato prova della tua lealtà. E allora perché fare questo? Perché farmi questo, Renesmee?

Sorrisi: ne aveva fatto una storia personale. Ci era rimasto male perché lo avevo pugnalato alle spalle, e adesso di conseguenza si era un pochino infuriato. La paura dentro di me si sgonfiò, visto che avevo capito che la causa di quella rabbia ero io. Complimenti Nessie! E non mi sentivo per niente in colpa.

Porsi la mano al Volturo. -Forse è meglio se lo scopri da solo.

Aro la guardò per un istante, la strinse e chiuse gli occhi. In quella stretta agirono i due poteri: il mio, che gli mostrava quali miei pensieri doveva vedere, e il suo, che li osservava in tutto e per tutto. Poi lasciai la presa, e i due poteri cessarono. Guardai Aro, che aveva riaperto gli occhi: all'inizio lo sguardo rimase fisso per aria, mentre realizzava finalmente di essere stato ingannato da una mezza vampira di soli 15 anni. Vidi il suo volto contrarsi e la sua bocca digrignarsi, mentre le sue mani si chiusero in due pugni serrati; le vene del collo si gonfiarono tanto da sembrare che stesse trattenendo un urlo; sembrava una scultura di marmo che personificava il vizio dell'ira. Aro non era più semplicemente un vampiro arrabbiato, adesso era anche offeso, bramoso di vendetta, e naturalmente furioso.

Quando vuoi Nessie, puoi iniziare ad avere paura. C'era da aspettarsi che Aro avrebbe reagito in quel modo alla vista del piano, e quindi ero preparata ad una sua certa sfuriata: risultato, non ero spaventata. Ma decisi ugualmente di retrocedere di qualche passo dal Volturo: era pur sempre un vampiro millenario furioso, e fare la sfrontata con lui in quel momento non era certamente saggio.

Rimasi ferma a fissarlo, mentre i suoi occhi si muovevano nervosamente in cerca di qualcosa. Finalmente lo trovarono: me. Mi guardò con molta più intensità di prima, e soprattutto con un desiderio di vedermi morta che mi fece venire i brividi. Beh, per metà sono comunque umana: un po' di paura devo averla per forza! Respirai piano per evitare di fare rumore: non volevo infastidire Aro.

-Che cosa hai visto Aro?- disse Caius.

Solo allora mi ricordai che c'erano anche loro presenti nella sala. Che strano, sembrava quasi che il tempo si fosse fermato in quello scambio di pensieri tra me e Aro, e che ci trovassimo in una dimensione solitaria e silenziosa. Guardai le loro facce: Caius e Athenodora attendevano una risposta, pendendo dalla labbra di Aro, Sulpicia continuava a guardare me con i suoi occhi da cacciatrice, e il marito come per dire “Te l'avevo detto”, e infine Marcus fingeva di essere perso nei suoi pensieri e invece continuava ad essere vigile. Fortuna che manipolando il potere di Aro gli ho impedito di capire che so tutto sulla morte di Didyme. Era il mio asso nella manica, e per il bene che volevo a Marcus speravo proprio di non doverlo usare.

Tornai su Aro. Aveva cominciato ad avere dei piccoli attacchi isterici dovuti alla rabbia. Stava per avanzare verso di me, ma poi si bloccava di colpo. Allora provava a dire qualcosa, ma le parole gli morivano appena muoveva le labbra. Capii cosa aveva: rabbia repressa. Voleva sfogarsi ma non riusciva a farlo veramente.

-Aro?- ripeté Caius, questa volta alzando un po' il tono della voce.

Allora il vampiro scoppiò: con una rapidità degna di un ghepardo, si voltò e arrivò fino al suo trono, e con la ferocia degna di una iena, spaccò la sedia urlando come un matto. Sulpicia si scansò leggermente. Caius restò senza parole. Athenodora si portò una mano alla bocca. Marcus sorrise compiaciuto. E io rimasi basita. Tanto ormai, quella sedia era già bella che rotta.

Poi Aro si girò e tornò a fissarmi. Di nuovo un rapido cambiamento: adesso Aro era il capo spietato di un gruppo di vampiri che esigeva vendetta. Cominciai a sudare freddo: forse ottenere la mia libertà non sarebbe stato così facile come avevo pensato. Iniziai a prendere sul serio la possibilità che mi avrebbero potuto uccidere: potevano tranquillamente ignorare gli argomenti che mi ero preparata contro la mia uccisione e stilettarmi un paletto al cuore (si, lo so, fa molto Dracula, ma me la sono immaginata così la mia morte ad opera dei Volturi). Ma poi mi calmai, recuperando la sicurezza: se ero sempre stata certa che non mi avrebbero ucciso, sicuramente non l'avrebbero fatto.

Sospirai, decisamente stanca: stavo avendo troppi cambiamenti di umore, e non mi faceva per niente bene. Il mio essere metà vampira e metà umana si stava manifestando fin troppo, con il risultato che sicurezza e paura si alternavano con una facilità assurda. Sono fin troppo strana!

-Allora Aro,- disse Caius stanco e con un pizzico di curiosità -ci vuoi dire che cosa hai visto, si o no?

Aro lasciò stare me per posare lo sguardo sul suo socio. -Che cosa ho visto fratello? Che cosa ho visto? Ho visto la verità. Ho visto che la nostra cara e devota Renesmee non è esattamente ciò che appare. Ho visto il suo piano, ho visto il suo obbiettivo e...- fece una pausa e poi ammise - ...e ho visto come ci ha ingannato.

Ci”!?? Se non sbaglio, l'unico che ho ingannato sei stato tu, perché tua moglie non si è mai fidata di me, e Caius mi odia solo per il cognome che porto! Avrei voluto dirglielo, ma capii che forse era meglio tenere la bocca chiusa per il momento.

Continuò. -Che subdola ragazzina. Traditrice! Dopo tutto quello che ho fatto per te! Ma la pagherai, oh si se la pagherai!

-Aspetta, aspetta, aspetta- disse Sulpicia -Spiegati meglio, Aro: che vuol dire che “ci” ha ingannato?

Aro sbuffò ironicamente. -Vuoi sapere i dettagli, cara? Fatteli raccontare da Renesmee no, che certamente ne sa più di me!

-Le hai letto nella mente- replicò la vampira -Ne sai esattamente quanto lei. Quindi, per favore, parla.

-Perchè non ti fai toccare così ti trasmette tutto? Lo sai che ha questo potere.

Sulpicia sospirò. -Non farmi incazzare Aro, ti ho detto di parlare. Quindi, parla!

Evitai di sorridere. La conversazione sta prendendo una nota decisamente ironica!

Ma Aro continuava a fissare la moglie senza emettere la parola. Allora Sulpicia incrociò le braccia e iniziò a battere il piede per terra, in attesa.

-Ragazzi, piantatela- disse Athenodora, roteando gli occhi al cielo, e con una vocina da show girl -Non mi sembra il momento di litigare.

-Tu taci- le sibilò Sulpicia.

-Com'è Aro che non vuoi parlare?- chiese Caius con tono canzonatorio -Cos'è, hai paura di ammettere di essere stato ingannato?

Aro guardò il fratello: lo fulminò. Ma Caius fu impassibile: aveva capito che in tutta questa faccenda l'unico ad essere stato imbrogliato era Aro. Forse era la prima volta che accadeva. E quale occasione migliore per deriderlo? Infatti, poco dopo, l'espressione di Aro cambiò: retrocedette impercettibilmente, abbandonò il suo volto rabbioso, e abbassò lo sguardo. Colpito e affondato. A quella vista, Caius si concedette una lunga fragorosa risata.

-Mmm...- mormorò compiaciuta Sulpicia -Allora è per questo che te ne stai zitto. Scommetto che lo fai anche per non ammettere che io avevo ragione.

Aro alzò la testa verso di me. -Forza, racconta tutto.

Guardai tutti i Volturi: adesso aspettavano che aprissi bocca.

E quindi iniziai. -Ok, ma visto che è abbastanza lunga come cosa, vi faccio il riassunto. Allora, poco dopo essere entrata nella Casa, ho capito che per uscire non potevo coinvolgere la mia famiglia e che quindi dovevo inventarmi un piano. E così è stato: organizzare una rivolta delle guardie, per far si che voi mi avreste mandato via dalla Casa. Ma prima dovevo conquistarmi la fiducia delle guardie, che mi consideravano una nemica, e soprattutto di Aro, che continuava a sorvegliarmi. Fortunatamente, gli sono subito andata a genio e quindi è stato più facile del previsto: due o tre inchini, una bevuta di sangue, una lotta vinta contro Jane, un incontro con la mia famiglia molto ostile. Modestamente, sono stata un'ottima attrice- il che è strano! -Ottenuto tutto questo, è bastato aspettare che Heidi tornasse dalla caccia a mani vuote e aizzarvi contro i vampiri della Casa. Fine.

Rimasero a fissarmi basiti per qualche minuto. Forse non si aspettavano un piano così. O forse non credevano che io avessi le capacità per inventarmi e mettere in atto un disegno così articolato. Sta di fatto che nessuno parlò, e la cosa mi mise in pochino in imbarazzo. Giusto Aro aveva sospirato e teneva lo sguardo a terra, rassegnato. Ma quello l'aveva fatto fin dall'inizio del mio racconto.

Improvvisamente Sulpicia sbottò. -Ah! E allora le cose stanno così!- poi si rivolse non molto cortesemente al marito -Io te l'avevo detto! Sei un cretino!

-E anch'io te l'avevo detto Aro- stavolta Caius si alzò in piedi -Dovevamo ucciderla da subito, invece che nominarla guardia. Ma tu non ascolti mai!

Aro era in difficoltà: la moglie e il fratello lo stavano accusando pesantemente, e ne avevano tutto il diritto. Non sapeva cosa dire: la sua attitudine alla retorica in quel momento non gli era di grande aiuto. Era stato messo all'angolo.

Ma come si dice, la speranza è l'ultima a morire. E infatti Aro ci provò. -Ma non avete capito amici, che è stato tutto un complotto. Che quella ragazzina aveva programmato tutto appena è entrata qua dentro. Che era solo questione di tempo prima che preparasse la sua trappola. Che eravamo già tutti destinati a caderci dentro. Non avete capito che ci ha traditi fin da subito!

Ma purtroppo non ingannò nessuno. -“Tutti”? “Ci”?- iniziò sottile Sulpicia, con la rabbia che cresceva sempre di più -Aro, quella razza di mezza vampira Cullen non “ci” ha ingannato. Ha ingannato solo TE! Solo tu credevi possibile che si fosse alleata con noi! Solo tu credevi possibile che avrebbe pugnalato alle spalle la sua famiglia! Solo tu credevi a queste idiozie!

-Allora era questo il tuo piano?- disse Caius, indignato per non esserne venuto a conoscenza -Sempre alla conquista, sempre al potere... possibile che non pensi a nient'altro?

Stavolta Aro rispose. -In questo siamo uguali, fratello, non è vero!?

-Forse. Ma io ho abbandonato l'idea di sottomettere i Cullen da 15 anni ormai, tu invece no! Non sopporti di perdere eppure alla fine caschi nei tranelli di una ragazzina, che per di più non è neanche una vampira completa.

-DEFICENTE!!- urlò Sulpicia al marito.

Aro rimase qualche istante sottomesso dagli sguardi truci degli altri Volturi. Non disse un parola, non mosse un muscolo, non emise un sospiro. Immobile nella sua sconfitta, rassegnato nel suo orgoglio macchiato. Aveva provato a ribattere, ma non aveva avuto successo. Non poteva averne: questa volta la lama del coltello era puntata contro di lui.

-Va bene- disse infine, stremato -Va bene. Avete ragione, miei cari. Si, ho sbagliato. Ho creduto in un sogno che sembrava così vicino, e che invece si è dimostrato essere solo un'illusione. Ma in fondo io che cosa sognavo? Che cosa speravo? Speravo solo nell'assoluta supremazia del nostro impero. Il glorioso impero dei Volturi che espande i suoi confini oltre l'Italia, oltre l'Europa, oltre il mondo! Quante volte abbiamo sperato, sognato insieme tutto questo?

Incredibile ma accadde: Caius e Sulpicia abbandonarono la loro ira verso Aro. Caius si sentì colto in fragrante, e allora tornò a sedersi con lo sguardo colpevole. Sulpicia sospirò ad occhi chiusi, stanca, con una mano sul volto. Aro sorrise, compiaciuto e allo stesso tempo trionfante. Ma sembrava più un sorriso malinconico: doveva sembrarlo.

-Caius, fratello mio, quante battaglie abbiamo combattuto insieme, quante strategie abbiamo pianificato io e te. E sapevamo benissimo che molte di queste potevano non funzionare, ma l'abbiamo fatto lo stesso. Per quale motivo? Cos'era che ci guidava, che ci spingeva a fare del nostro meglio, a fare le scelte più astute? Cos'era, se non il sogno di un impero più grande?

Caius guardò Aro, vide il suo sorriso nostalgico, e infine sorrise anche lui. Si strinsero la mano amichevolmente: aveva perdonato il fratello.

-E tu Sulpicia, mia amata, mi sei sempre stata accanto. Abbiamo visto questo impero crescere, sempre di più. L'abbiamo curato, l'abbiamo difeso, l'abbiamo amato come se fosse un figlio. Cos'ho fatto, se non sperare che questo nostro figlio cresca ancora di più? Cos'ho fatto se non incoraggiarlo ad espandersi più in là? Non lo vuoi anche tu? Non vuoi il meglio per tuo figlio?

Sulpicia sospirò e alzò la testa verso Aro: era di fronte a lei. Gli prese le mani e lei non rifiutò il contatto.

La vampira sorrise mentre scuoteva benevola la testa. -Sei un pazzo,- mormorò a bassa voce -ma ti amo anche per questo.

Da parte mia, io ero rimasta stupefatta di fronte a quello spettacolo. Tutto era più chiaro: se prima mi ero chiesta perché mai nessuno degli altri Volturi non aveva mai provato a spodestare Aro, adesso avevo la risposta. Aro riusciva a persuadere tutti. Aro era il sovrano indiscusso della retorica. Era ovvio: aveva placato l'ira del fratello e della moglie mettendo insieme due parole. Non aveva fatto nient'altro. Eppure eccoli lì, che si sorridevano e si abbracciavano come una famiglia felice il giorno di Natale. Ma per favore! Ero allibita, incredula, e anche un po' incavolata: come potevano lasciarsi abbindolare così da quel vampiro? Insomma, un po' di spina dorsale!

Tanto ero sorpresa che non riuscii a trattenermi. -Cosa!?!- i Volturi si voltarono verso di me -La vostra ira, la vostra rabbia, è tutto finito solo perché lui vi ha fatto un paio di discorsini patetici?

Aro fu rapido: si piazzò immediatamente di fronte a me, per evitare che potessi distruggere tutto.

-Zitta- sibilò -Tu non hai il diritto di parlare. Non sei altro che una traditrice.

-E tu non sei altro che uno sporco manipolatore.

Ci fissammo in cagnesco per un po'. Tutto quello che pesavo di lui, l'avevo riassunto in due pratiche parole, e fu bellissimo dirgliele in faccia con tutta la cattiveria che avevo in corpo.

Poi, improvvisamente, mi sorrise. Maligno. -Adesso viene il bello, Renesmee- mi sussurrò -Sei pronta?

Prima che potessi anche solo pronunciare una vocale, si voltò verso gli altri vampiri. -Amici miei, ammetto di aver sbagliato, e ammetto di essere stato ingannato. Ma se giudicate me, che dire di lei!- e mi indicò -Lei, la serpe, che ha mi ha teso una trappola e mi ha condotto nella sua tana. Che dire di lei! Non merita forse un vostro giudizio?

Caius mi perforò con il suo sguardo tagliente. -La ragazza deve pagare per quello che ha fatto. Ha distrutto l'ordine della Casa, ha insultato l'onore dei Volturi. La sua pena sarà grave.

Ricambiai il Volturo con ostilità. Non credere che sia così facile uccidermi, Caius...

-Aspettate- disse Sulpicia -C'è una cosa che mi sfugge... Come facevi a sapere che Heidi sarebbe tornata senza neanche un umano?

Non risposi. Fu Aro a farlo al posto mio. -Come? Ti chiedi come, mia cara? Fattelo spiegare da Marcus.

Sospirai afflitta e spostai lo sguardo verso il Volturo, lo stesso che fecero gli altri vampiri. Durante il contatto con Aro, non avevo potuto evitare che scoprisse l'accordo che avevo con Marcus. Quando gli avevo fatto vedere del ritorno di Heidi, il suo potere aveva agito maggiormente scoprendo le cause di quella caccia scadente. Almeno sono riuscita a non fargli vedere che anche Darko era d'accordo con me.

-Marcus?- disse Sulpicia stupita -Tu hai mandato Heidi in un territorio sprovvisto di turisti apposta!?! Tu hai aiutato Renesmee a organizzare questa rivolta??!!

Marcus era rimasto seduto, con la testa appoggiata su una mano, apparentemente disinteressato alla discussione. Guardò la vampira con tranquillità.

-Si.

Diverse furono le esclamazioni sconcertate, tra cui quella di Caius.

-Marcus! Ma come hai potuto?

-Renesmee qui dentro si trovava male, e così le ho dato una mano a fuggire.

-Lei fingeva di trovarsi bene- ribadì ferocemente Aro -Non potevi sapere la verità. Dovevi conoscere il suo piano da molto tempo.

-No- rispose semplicemente -Ho capito che Renesmee fingeva di essere una guardia esemplare perché non era nel suo carattere comportarsi così. A differenza tua Aro, io ci sono arrivato.

Il Volturo rimase indignato di fronte la risposta del fratello.

Marcus continuò. -Così le ho detto quello che avevo capito e lei si è confidata con me. Quando mi ha raccontato il suo piano, ho deciso di darle una mano.

-Lurido farabutto che non sei altro!- gli urlò contro Sulpicia -Ci hai pugnalato alle spalle! Hai preferito aiutare una schifosa Cullen invece che pensare al meglio del tuo impero! Traditore!

-Ci hai deluso, Marcus- disse Aro -Mi hai colpito nel profondo. Tutta la fiducia e la benevolenza che avevo verso di te è evaporata in pochissimo tempo.

-E lo sai che per quest'atto verrai punito- concluse Caius.

A quel punto sbottai. -NO!! Non è colpa sua! Sono io quella che vi aizzato contro le guardie! Sono io quella da punire!

-Ma devi riconoscere che Marcus ti ha aiutato nell'impresa- sentenziò Sulpicia.

-Si, ma sarebbe successo comunque, anche se non mi avrebbe aiutato!

-Renesmee, per favore basta- la voce potente del mio maestro mi fece ammutolire -Per quanto i tuoi tentavi di difesa mi lusinghino, non c'è ne bisogno- poi si rivolse ai suoi fratelli -Primo: dell'impero non me frega niente, quindi se l'aiuto o lo distruggo indirettamente mi è indifferente. Secondo: la fiducia che avete verso di me resterà comunque, perché fino a propria contraria il più intelligente e il più saggio qui dentro sono io. Terzo: se mi dovete punire, fatelo. Uccidetemi.

Il monologo di Marcus aveva fatto azzittire tutti, perfino Aro.

Il mio maestro continuò. -Avanti Aro, condannami a morte. Fallo, coraggio.

Il vampiro rimase immobile e non proferì parola.

Marcus rise. -Non puoi punirmi, perché non puoi uccidermi. Ti servo. O meglio, ti serve la mia mente, il mio potere, le mie conoscenze. E anche se mi uccidessi alla fine, non me ne importerebbe più di tanto. Sai quanto l'eternità mi annoi.

Sorrisi. Marcus gliela aveva fatta. Solo allora capii perché il mio maestro era stato così sicuro di sé quando mi aveva proposto il suo aiuto. Non rischiava assolutamente niente. Il volto contratto di Aro ne era la prova: non avrebbe punito il suo socio perché la sua presenza era fondamentale all'interno della Casa.

-Sono affranto dal significato pressante delle tue parole Marcus- iniziò Aro -Spero sul serio che tu capisca la gravità del tuo gesto e riconosca di aver sbagliato- poi tornò a guardarmi -Ma adesso veniamo a te.

Deglutii. Coraggio Nessie, ce la puoi fare, ce la devi fare!

-Quale secondo voi dovrebbe essere la punizione più adeguata?

-La morte- sentenziò Caius. Sulpicia appoggiò. Athenodora non parlò: forse in queste situazioni non si intrometteva mai. Marcus non si espresse, visto che il suo voto sarebbe stato negativo e soprattutto inutile.

Aro mi sorrise sadico. -E morte sia.

Bene. Il Volturo si fece avanti, per afferrarmi la gola, ma io fui più rapida. Mi abbassai e feci un saltò all'indietro. Sorpresi quasi tutti.

-Prima che procediate con la mia esecuzione, vorrei chiedervi se avete pensato alle conseguenze della mia morte.

I Volturi mi guardarono come se fossi un alieno appena giunto dalla spazio.

-Conseguenze!?! E quali sarebbero?- chiese stralunata Sulpicia.

Sorrisi. Si inizia. Facci vedere sei brava nella retorica, mia cara. -Oh, ci saranno eccome. E anche abbastanza grandi. Non ci avete pensato?

Feci una pausa per vedere se qualcuno mi voleva rispondere, ma nessuno proferì parola.

-Ma certo che no. Come potevate pensarci voi, voi che mi odiate dal profondo della vostra anima dannata. Tu Sulpicia, mi odi per il semplice cognome che porto. Tu Caius, mi odi perché sono una creatura che non puoi controllare. E tu Aro, mi odi perché ti ho ingannato. Mi volete morta perché appartengo ad un altro clan, perché mi temete, perché volete vendetta. Tutte buone motivazioni, non c'è dubbio. Non le voglio mettere in discussione, ma voglio soltanto dire che queste motivazioni saranno la vostra rovina. Queste motivazioni vi annebbiano la mente, nascondendovi le conseguenze del vostro gesto.

Aro rise. -Anche questo fa parte del tuo piano? Anche questa è una trappola in cui noi dovremmo cadere? Beh, questa volta non vincerai. Il tuo piano fallirà.

-Non credo proprio Aro- risposi sicura di me -Il mio piano, se ti ricordi bene, consisteva nel creare una rivolta delle guardie per far si che voi mi avreste dovuto eliminare dalla Casa. Eliminare nel senso di mandarmi via, non di uccidermi. Attenzione! Non potete fare nient'altro, perché altrimenti sarebbero guai per voi.

-Ah si? E quali sarebbero?- chiese Aro sfrontato.

-Iniziamo con ordine- esordii -Allora, voi mi uccidete, così sarete tutti felici e contenti. A breve ritorneranno le guardie della Casa, e ovviamente si chiederanno che fine ha fatto il loro capo. Anche se gli mentite, prima o poi lo scopriranno. A quel punto, come credete che reagiranno? Si infurierebbero ancora più di quanto non lo sono già ne vostri confronti. Avete appena ucciso l'unica guardia che aveva avuto il coraggio di dire la sua. E per di più, l'unica che si era conquistata l'appoggio della folla. In poco tempo diventerò un martire, un'eroina sacrificata per la libertà delle povere guardie sottomesse dal governo dei Volturi. Non credo che ci metteranno molto ad organizzare una nuova e più decisa rivolta.

Nessuno fiatò. Nessuno parlò. Perché ovviamente avevo ragione: non ci avevano pensato, ma sul serio uccidermi non avrebbe fatto altro che provocare nuova rabbia tra le guardie. E questo non era decisamente positivo.

-Questo senza contare poi la mia famiglia- continuai -Ricordi quando li ho incontrati, Aro? Mi sono dimostrata fredda, ostile, decisamente crudele nei loro confronti. Eppure mio padre, Edward, sapeva benissimo che stavo mentendo. Come? Ovvio, mi aveva letto nella mente. E quindi sa anche del mio piano: gliene ho parlato, già che c'ero. Lui sa che dovevo organizzare una rivolta, e che entro la settimana avevo intenzione di agire. Di conseguenza, se non mi vede tornare a casa prima di quella data, capirà che è successo qualcosa. Tornerà insieme a tutti gli altri qui in Italia, a Volterra, e allora scoprirà che mi avete ammazzata. Quanto credete che ci metteranno i Cullen a chiamare tutti i loro amici e ha organizzare una battaglia tale a quella di 15 anni fa? Solo che questa di svolgerà... eccome se si svolgerà... E quanto ci metteranno i Cullen e le guardie ad allearsi per combattervi in blocco? Sarà la fine per voi.

Eccoci qua. I miei argomenti esposti alla perfezione. Su queste motivazioni si basava tutta la mia filippica, e ovviamente buona parte del mio piano. Mi sembravano sufficienti. Entrambi si univano in un'unica fine: la distruzione dei Volturi. Le guardie infuriate, più la mia famiglia e i loro amici: non c'era modo di impedirlo.

Guardai i Volturi: Caius e Athenodora erano rimasti a bocca aperta, sbalorditi; Sulpicia era furiosa di rabbia, consapevole della mia ragione; Marcus sorrideva apertamente, assai compiaciuto. L'unico di cui mi preoccupai fu Aro: era tranquillo, impassibile, sicuro di sé. Iniziai ad averne paura.

Mi spaventò ancora di più quando scoppiò a ridere. Una risata perfida maligna. -Tutto qui?

Il mio cuore iniziò a battere freneticamente. Il corpo iniziò a tremare a causa dei brividi freddi lungo la schiena. Deglutii un paio di volte. Perché non ti spaventi Aro?

Il Volturo vide che non rispondevo, e sicuramente si accorse dei miei cambiamenti. -Tutto qua, Renesmee? Sono questi le spaventose conseguenze a cui andremmo incontro se ti dovessimo uccidere? Non mi sembrano poi così gravi.

Sgranai gli occhi. Non erano così gravi? Ma se alla fine morirete tutti quanti! La stessa reazione la ebbero anche gli altri: guardavano Aro come se fosse un pazzo.

-Hai detto che le guardie si sarebbero infuriate ancora di più. Giusto, ma per come la vedo io la notizia della tua morte non sarà altro che un ammonimento, un segnale che farà capire loro di rimanere al proprio posto se non si cerca la morte. E per quanto riguarda la tua famiglia, se verranno a cercarti saremmo pronti ad accoglierli, puoi starne certa- la nota minacciosa della sua voce mi spaventò un bel po'.

Sentii le risate di Caius e Sulpicia: come al solito, Aro era riuscito a manipolare il loro pensiero. E così la validità dei miei argomenti era stata sminuita dalle parole del vampiro. Tutto un piano rovinato così. Sul serio pensavi di poter battere Aro nel suo campo, la retorica?

-Per cui- iniziò -Non vedo il motivo per il quale non dovremmo ucciderti.

No.. no! Non poteva essere... non potevo aver fallito... non poteva... No! Avevo dedicato tempo e dedizione a questo piano, avevo curato ogni minimo dettaglio, e non era servito a niente. In quel momento fui presa dal panico: il mio piano era fallito. I Volturi stavano per uccidermi. Non avrei più rivisto la mia famiglia, i miei amici.... nessuno. Sarei morta.

Aro avanzò di nuovo verso di me. -Mi dispiace che il tuo piano non abbia funzionato, Renesmee... sul serio, non era male. Peccato per la fine.

Cominciai a retrocedere di qualche passo alla vista del vampiro che avanzava verso di me. Avevo paura. Ora avevo proprio paura. Stavo per morire, e avevo paura.

Andiamo, sveglia Renesmee! Vuoi dargliela vinta così, senza lottare? Datti da fare, avanti! Hai ancora una carta da giocare... E allora ricordai il mio asso nella manica: la verità sull'omicidio di Didyme. Mi ero ripromessa di non usarla, se non in caso di necessità. E quello era un caso di necessità. Guardai Marcus: la sua espressione afflitta mi fece sentire ancora più male. Certo, allora stava soffrendo perché io stavo per morire, però non riuscivo ad immaginare quanto dolore gli avrei provocato se avessi parlato. Poi tornai ad Aro: era sempre più vicino, con un sorriso sadico che metteva paura. Sensi di colpa o meno, io devo salvarmi la vita.

-Aspetta!-urlai -Aspetta. Non sono solo queste le conseguenze della mia morte. Ce ne un'altra, molto più grave, e che non riuscirai a sminuire. Più che una conseguenza è un'informazione, che ovviamente dirò adesso prima che tu mi uccida.

Aro si spazientì. -Senti, adesso inizi a stancarmi con queste tue minacce. Come già ti ho detto, non vedo motivo per il quale non dovrei ucciderti- e si fiondò su di me.

Ma di nuovo lo evitai, scansandomi di lato e lasciandolo afferrare il vuoto. Si voltò subito verso di me e io gli sorrisi: le lezioni di Jane era pur servite a qualcosa.

Allora iniziai ad urlare. -Ah si? Non lo vedi il motivo? E come la metteresti se ti dicessi che prima di morire potrei raccontare tutta la verità sulla morte di Didyme?

Sconcerto. Fu questo che accadde. Aro strabuzzò gli occhi, spalancò la bocca e si immobilizzò. Sapeva che se dissipavo quell'informazione per lui non ci sarebbe stato altro che la morte certa. Sorrisi. Quella si che sarebbe stata la mia merce di scambio. Aro non avrebbe potuto dirmi di no, non se lo ricattavo in quel modo.

-Cosa!?!

L'urlo indignato, incredulo, e tanto affranto di Marcus mi fece voltare, nolente: si era alzato in piedi, le braccia aperte, il corpo che fremeva, gli occhi supplichevoli, i sopraccigli contratti, la bocca aperta. Sembrava essere stato colpito al cuore, e soffriva notevolmente per questo, ma nonostante tutto voleva sapere, e quindi pregava.

La mia espressione vittoriosa scemò subito. Era vero, mi ero salvata la vita, ma cosa avevo fatto al mio maestro? La verità lui la doveva sapere, era d'obbligo: non meritava di vivere un'eternità in una sporca menzogna. Ma non così. Non doveva saperlo così, non in questo modo. Non utilizzando questa informazione per me, per i miei scopi. Non utilizzando una tale notizia come merce di scambio per la mia libertà. Distolsi subito lo sguardo da Marcus: mi faceva troppo male vederlo così, e sapere che era tutto a causa mia. Ero un'egoista, lo sapevo, ma volevo tornare a casa.

Le faccia di Sulpicia non era poi tanto diversa da quella del marito: l'unica diversità era che lei era anche incavolata nera con me per aver tirato in ballo quella faccenda. Invece, Caius e Athenodora avevano la stessa espressione: quella di due persone che non capiscono il motivo di tanto trambusto.

Tornai di nuovo ad Aro. -Cos'è che sai?- mi chiese.

-Tutto!- e gli posai una mano sulla fronte.

Gli feci vedere tutto quello che avevo scoperto quella mattina nel corridoio. Gli feci vedere che Didyme l'aveva uccisa lui, che poi aveva nascosto le tracce insieme a Sulpicia, che aveva dato la colpa ai Figli della Luna. Gli feci vedere le cause per cui l'aveva uccisa, e il suo totale menefreghismo nei confronti della morte della sorella. Alla fine di tutto questo, staccai la mano.

Vidi uno nuovo sentimento farsi largo sul volto di Aro: la paura. Adesso si che mi temeva. Adesso si che aveva capito che non gli conveniva uccidermi se non voleva morire anche lui.

Sorrisi compiaciuta: il mio piano era di nuovo in azione.

Sulpicia accorse al fianco del marito. -Che cosa sa?- chiese sottovoce al marito.

-Tutto- disse Aro con lo sguardo spaurito a terra.

Sulpicia sbuffò irritata. Il suo peggiore incubo poteva rivelarsi realtà se avessi deciso di parlare.

-Cos'è che sa?

La vampira si voltò verso Marcus. Io non ne ebbi il coraggio: solo il suo tono disperato mi strinse il cuore.

-Che cos'è che sa?- urlò di nuovo, più forte -Che verità??!! Che centra Didyme!!??!!!

Chiusi gli occhi. Avrei voluto anche tapparmi le orecchie: non ce la facevo a sentire Marcus in quello stato. Era un pazzo disperato guidato da chissà quali sentimenti. Perdeva completamente la ragione quando si parlava della sua Didyme.

A quelle urla, Aro si riprese. -Sulpicia, manda via tutti. Soprattutto Marcus.

La vampira non se lo fece ridire due volte: andò verso Caius e la moglie. -Portate via Marcus.

-Perché!??!- urlò quest'ultimo.

Sulpicia lo ignorò. -Portatelo via e fatelo calmare.

-PERCHÈ!!!???

Quell'ultimo urlo fece agire Caius e Athenodora: i due annuirono e si volsero verso Marcus. Non avevano ben capito cos'era effettivamente successo, ma dovevano far calmare Marcus ad ogni costo. Cominciarono a parlargli gentilmente, per farlo calmare, e nel frattempo lo spingevano verso un passaggio segreto che si era aperto sulla parte dietro ai troni. Ma Marcus era impazzito completamente: voleva sapere quello che avevo fatto vedere ad Aro, e non demordeva. Continuava ad urlare, muoversi, fare qualcosa, ma Caius e la moglie lo avevano progressivamente bloccato e spinto verso il passaggio. Quando si chiuse, ci fu l'ennesimo grido disperato di Marcus.

Di tutta questa scena, non aveva visto niente. Avevo solo udito, con gli occhi chiusi. E già sentivo le lacrime premere sulle mie palpebre e un groppo opprimermi la gola. Pensa che l'hai fatto per il tuo bene... pensa che l'hai fatto per tornare a casa... Marcus avrebbe voluto questo... No, non ce la facevo. Se pensavo a tutte queste cose, mi sentivo ancora di più un'egoista, una vigliacca, una senza cuore.

Riaprii gli occhi e deglutii: ormai il danno era fatto. Non potevo più tornare indietro. Un'altra cosa che mi faceva male era non aver salutato Marcus, e conservare di lui quell'immagine da pazzo che avevo causato io.

Alzai la testa: i due vampiri mi fissavano severi. Per un momento mi ero scordata di loro. Coraggio Nessie, un ultimo sforzo... non è ancora finita.

-Come hai fatto a conoscere la verità?- mi chiese Sulpicia.

Ho origliato le vostre conversazioni private. -Le voci circolano.

-Hai una vaga idea di quello che hai fatto?- disse Aro.

Sorrisi. Va e conquistati la tua libertà. -Si- risposi sicura di me -ti ho appena minacciato. La verità sulla morte di tua sorella, Didyme, se rivelata, provocherebbe spiacevoli conseguenze per te e la tua signora. Marcus ovviamente dichiarerebbe guerra, e Caius con lui perché non gli avevi mai detto nulla. Senza contare poi tutte le guardie che si schiererebbero con loro, sentendosi tradite dal loro Signore. Non potrai uscirne vivo.

-E se io ti uccidessi adesso?- disse Aro con voce pericolosa -Non potresti più rivelare la verità su Didyme.

Risi. -La sa anche mio padre, sai? Quell'incontro è stato davvero utile. Uccidimi, e quando i Cullen verranno a vedere che fine ho fatto, Edward dirà tutto a Marcus. E a chi pensi che crederà? A mio padre, che parla per me, o a te, che mi hai ucciso perché sapevo troppo?

Aro grugnì: l'avevo messo all'angolo. Adesso non poteva più fare niente, se non abbozzare e soffrire. Sulpicia guardò il marito, come per cercare un'ultima speranza, ma quando vide che Aro era senza parole, sospirò rassegnata e si passò una mano tra i capelli stizzosamente.

-Moriresti comunque Aro, in un modo o nell'altro- conclusi -Ma potresti evitarlo, se mi lasci tornare a casa mia.

Aro mi studiò attentamente. Ora la sua espressione era tornata quella studiosa di un tempo. Non so bene cosa stesse studiando, ma sperai con tutte le mie forze che non fosse un piano per uccidermi evitando di morire anche lui.

-Se andassi via dalla Casa, torneresti a Volterra?

-Mai.

-E in Italia?

-Mai.

-Se ti lasciassi libera, a chi altro racconteresti la storia di Didyme?

-A nessuno, tranne se doveste tornare a minacciare me o la mia famiglia.

Aro fece un pausa. -Lo prometti?

-Hai la mia parola.

Annuì. -Bene. Io e te ora abbiamo un patto. Cerca di non violarlo o incontrerai la mia ira- poi si voltò -Sulpicia, vai in camera di Renesmee e prendi tutte le sue cose.

La vampira sgranò gli occhi. -Cosa!? Devo farle anche da facchino adesso?

-Cara per favore, voglio mandarla via il più presto possibile da qui. E anche tu lo vuoi. Quindi, fai quello che ti ho detto.

Sulpicia sospirò. -Va bene- e andò verso l'ascensore, lasciando me e Aro da soli.

-Aspetta,- dissi cercando di mettere insieme i pezzi -vuol dire che sono libera? Che mi lasci tornare a casa mia?

Il tono di Aro fu sprezzante. -Non dirmi che non ci eri arrivata.

Rimasi a bocca aperta. Sono libera. Respirai più lentamente. Sono libera. Mi sentii più leggera. Sono libera. Percepii qualcosa al petto che mi rallentava il respiro, ma non era dolore bensì gioia. Sono libera! Non riuscivo a crederci. Sembrava così impossibile. Sembrava un'impresa così ardua. Sembrava un sogno così irrealizzabile. E invece alla fine ce l'avevo fatta. Dopo tanto, ce l'avevo fatta. Dopo tanto soffrire, abbozzare, stringere i denti, sforzarsi, non cedere mai, ce l'avevo fatta. Il piano aveva avuto successo. SONO LIBERA!!!! Iniziai a ridere fragorosamente. Mi presi la testa con le mani. Scossi la testa incredula. Non riuscivo a crederci. Ero libera. Ero di nuovo libera. Sono libera...

Il mio entusiasmo piano piano scemò, fino a calmarmi definitivamente. Ma la felicità stampata in faccia non mi abbandonava. Solo allora mi ricordai che Aro era ancora lì, e mi fissava disgustato.

-Quanto entusiasmo per una cosa così banale.

-Beh sai, a me non sembra così tanto banale tornare ad essere libera dopo che per settimane ho vissuto sottoterra come i vermi in compagnia con dei vampiri che che odiavo da 15 anni.

Aro continuò a guardarmi impassibile. -Io la libertà non te l'ho mai tolta. Ti sempre concesso tutto quello che volevi.

-Libertà? Cosa intendi per libertà, Aro? Intendi forse quella che mi hai concesso nell'uscire quando volevo, nel fare quello che volevo all'interno della Casa? Intendi questa libertà?- il tono era cresciuto sempre di più -No. Questa non è libertà, Aro. Questa è prigionia. Tu mi hai tenuta prigioniera qua dentro.

-Ti ho concesso dei lussi che nessuna delle guardie ha mai avuto prima!

-Mi concedevi tutti quei lussi solo per nascondere il fatto che mi tenevi rinchiusa! Ma io mi sentivo comunque in trappola. E questo perché? Perché mi volevi usare contro la mia famiglia. Volevi che diventassi la tua pedina personale da usare come e quando ti pare. Ma ti voglio dire una cosa Aro: io non pugnalerò la mia famiglia. Non lo farò mai, e sai perché? Perché è la famiglia migliore del mondo, una famiglia che mi ama e che io amo. Sono le persone che mi sono state vicine fin da prima della mia nascita e sono le persone più importanti della mia vita. Non li tradirei mai. Non gli farei mai del male. Io non sono come te. Non sono un essere schifoso che uccide la propria sorella solo per ottenere i propri scopi. Non sono una che condanna il proprio socio, il proprio fratello, ad un'eternità di dolore solo per avere più potere! Io non sono così!

Silenzio. Io e Aro ci fissammo negli occhi per non so quanto tempo. Lui, impassibile. Io, realizzata: finalmente ero libera e finalmente mi ero sfogata. Tutto quello che pensavo su Aro glielo avevo appena detto in faccia, e mi sentivo benissimo.

-Avrei potuto darti tutto quello che volevi- disse malinconico il vampiro -Avremmo potuto conquistare il mondo io e te, ma tu niente.

In lontananza, si udì il rumore dei tacchi di Sulpicia avvicinarsi verso di noi.

-Un'ultima cosa prima che me ne vada- dissi ignorando le sue ultime parole -Mi fai schifo.

Il Volturo fu impassibile al suono delle mie parole. Ma poco mi importava la sua reazione: gliela avevo detto in faccia e questo bastava.

Sulpicia arrivò, andò verso la sala numero 1, aprì la porta ed entrò. La sentii manovrare con una serratura e capii che stava aprendo il passaggio verso le fognature. Poi tornò da noi.

-Esci dal passaggio, prendi il secondo tunnel a sinistra e al quarto tombino esci- mi disse -Troverai un taxi in attesa, con le tue cose nel bagagliaio. Salici e vattene.

Sorrisi. -Perfetto- e andai verso la sala numero 1.

Prima di entrare, mi volsi verso i Volturi. -Addio miei cari- dissi ironicamente -È stato un piacere, finché è durato- e mi inchinai.

Entrai e chiusi la porta alle mie spalle. Addio Aro. Attraversai il passaggio e lo chiusi. Addio Casa.

 

Il tassista si stava fumando una sigaretta appoggiato al cofano. Quando arrivai, gli spiegai in perfetto italiano che la ragazzina che doveva accompagnare all'aeroporto ero io. Fece un ultimo tiro e poi lanciò per terra la chicca, che andò ad infilarsi tra l'intercapedine dei mattoni della strada.

Aprii il cofano della macchina: c'era la mia valigia e il mio zaino, con tutte le mie cose dentro. Aprii la tasca davanti della valigia e ci infilai il mantello nero da guardia. Poi presi lo zaino in spalla e chiusi il cofano. Il tassista mise in moto. Aprii lo sportello e feci per salire.

-Nessie!

Sobbalzai al suo di quella voce impossibile da non riconoscere. Mi voltai verso il Volturo.

-Che fai, te ne vai senza salutarmi?- mi disse con un sorriso.

Guardai Marcus: era vestito con jeans e camicia. Non indossava più il solito mantello di prima. La sua pelle non brillava al sole perché era una giornata nuvolosa. Sembrava decisamente più calmo e rilassato.

-Marcus...- mormorai.

Il vampiro sospirò e molto della sua aria felice lo abbandonò. Aveva capito dal mio tono che mi ricordavo quello che era successo poco prima.

-Nessie, volevo scusarmi per la scenata di prima. Ho perso la testa e mi dispiace. È solo che quando si parla di Di...

Non riuscì a finire la frase, o meglio il nome. Guardai la sua espressione: affranta e sofferente. Sentii gli occhi umidi, e la mia coscienza cominciò a parlare. Senti, adesso tu sei libera ma lui no. È ancora prigioniero di Aro e della Casa, ma soprattutto delle sue menzogne. Ha fatto tanto per te e tu gli vuoi bene. Digli la verità, lui lo merita.

Così, spinta da una nuova determinazione, deglutii le lacrime e parlai. -Ascoltami Marcus, c'è una cosa su Didyme che tu devi sapere. Lei è...

-Zitta!- mi interruppe -Dimmi una cosa, hai fatto un patto con Aro, vero? Hai barattato il tuo silenzio con la tua libertà?

-Al diavolo il patto con Aro! Tu devi sapere la verità!

-No. Non detta da te almeno.

Non ci capivo niente: perché non voleva sapere? -Cosa?

-Se quando torno Aro scoprirà che so questa “verità”, non ci metterà molto ha capire che me l'hai detta tu. E allora verrà a cercarti, e tu e tutti coloro che ti difenderanno morirete. E io poi mi sentirei in colpa per tutto il resto della mia eternità.

-E allora io, come dovrei sentirmi?- sbottai -Mi sento un'egoista schifosa solo per averti mentito. Io non ce la faccio a pensare che tu non sai niente e...

-Basta!- e mi afferrò per le spalle -Tu non mi hai mentito, hai solo omesso di dirmi la verità. E non l'hai fatto per farmi un dispetto, ma solo per salvarti la vita. Va bene. Non sono offeso per questo. Non ti sto accusando di essere un egoista. Hai agito per il meglio. Anzi, sono fiero di te per come ti sei comportata.

Sentii le lacrime sgorgarmi dagli occhi, e non le fermai. -Marcus...- e gli lanciai le braccia al collo.

Il mio maestro ricambiò l'abbraccio. Restammo legati in quella stretta per un bel po'. Ad un certo punto si sentì il motore del taxi che si spense: il tassista aveva capito che non saremmo partiti immediatamente.

Poi ci separammo. -Saluta i Cullen da parte mia,- mi disse -soprattutto tuo padre e tuo nonno.

-Lo farò. E tu salutami Darko. Mi ha aiutato molto dentro la Casa.

-Lo farò.

Rimanemmo in silenzio per attimo, quasi imbarazzati.

Infine, Marcus parlò. -Renesmee, dimmi solo una cosa. La mia Didyme non è stata uccisa da un branco di Figli della Luna, vero?

Gli risposi con un'altra domanda. -Marcus secondo te, come hanno fatto dei mostri guidati dall'istinto a capire come uccidere un vampiro?

Sospirò. -Già, me lo sono sempre chiesto. E forse l'ho sempre saputo che non erano stati loro. Non ho mai voluto indagare più di tanto: sapere l'assassino non mi avrebbe ridato indietro la mia felicità. Ma adesso ti prometto una cosa: indagherò, e scoprirò la verità.

Gli sorrisi. -Bravo.

-Adesso devi andare. Ti sto trattenendo anche fin troppo, e credo tu voglia tornare a casa tua.

-Hai proprio ragione. Ma prima di lasciarci, ho una cosa per te.

Dal mio zaino tirai fuori il mio blocco da disegno e presi il primo foglio. Lo porsi a Marcus. Rimase senza parole a fissare il disegno. Due persone abbracciate, due amanti che si guardavano negli occhi, come se niente contasse che il loro amore, due persone felici perché erano insieme. Marcus e Didyme. Il vampiro si sarebbe commosso se avesse potuto piangere.

-È stupendo...- e accarezzò il volto di Didyme -È perfetta...

Mi grattai la testa con una mano. -Ho lavorato un po' di fantasia. Mi sono immaginata quando ancora eravate insieme.

-È bellissimo- e poi alzò lo sguardo verso di me -Grazie, Nessie.

-Ma figurati! Per un disegno...

-Non mi riferisco solo al ritratto. Grazie per tutto. Per il periodo che sei stata qui mi hai ridato più vita da quando lei non c'è più. Mi hai fatto sentire di nuovo felice. Grazie.

Nuove lacrime mi rigavano il viso. -Non c'è di che Marcus. Anzi, sono io che ti dovrei ringraziare. Grazie per l'aiuto che mi hai dato nel fuggire da qui, e grazie per tutto quello che mi hai insegnato. Adesso so parlare un perfetto italiano!- dissi scherzando.

Marcus rise. -Mah, non lo so... Quelle “r” sono troppo americane per le mie orecchie...

-Uffa!- e scoppiammo a ridere insieme.

Il clacson del taxi si fece sentire. -E un momento!- urlai irritata.

-È ora che tu vada. Stammi bene Nessie, e non cacciarti più nei guai.

-Ci proverò- e lo abbracciai -Addio Marcus.

-Non addio, ma arrivederci- e ci separammo -Sono sicuro che un giorno ci rincontreremo.

-Lo spero proprio.

Salii sul taxi. Marcus mi chiuse lo sportello.

-Era ora!- commentò il tassista mentre metteva di nuovo in moto.

-Stiamo calmi, eh!- gli risposi a tono.

Mentre l'auto cominciava a muoversi mi voltai indietro, ma Marcus già era scomparso. Sorrisi. Ciao Marcus, e grazie di tutto.

Il taxi passò per le stradine di Volterra, oltrepassando case e palazzi a me già famigliari. Vidi i vicoli per i quali ero più volte passata, vidi la piazza principale che mi ricordava molte cose, vidi i palazzi medievali che avevo ritratto in alcuni disegni, vidi gli angoli sperduti che spesso e volentieri mi avevano dato rifugio. Vidi l'affabile popolo di Volterra, che non mi conosceva e mai mi avrebbe conosciuto. Vidi una città meravigliosa che mi sarebbe rimasta nel cuore. Addio Volterra, città splendida se non fosse per i vampiri.

L'auto oltrepassò le mura di cinta della città e si diresse verso l'aeroporto di Firenze. La campagna toscana mi faceva compagnia in questo mio ultimo viaggio in Italia. Abbassai il finestrino e mi affacciai: la dolce brezza primaverile mi scompigliava i capelli. Il sole comparve per un momento tra le nuvole, inondandomi con i suoi dolci raggi. Sorrisi, felice perché stavo tornando a casa.

Felice, perché ero libera.

 





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E vissero tutti felici e contenti!! =D
Ma si, alla fine sono buona e non faccio morire nessuno!

Volevo farvi una bastardata della serie tagliare il capitolo a metà...
Più o meno quando Aro sta per fiondarsi su Nessie...
Ma poi mi sono messa una mano sulla coscienza e ho lasciato il capitolo così com'è! =D

Ora, chi voleva più sangue??
Uno, due, tre... quattro, cinque... sei persone! Uao!
Allora ragazzi, dovete sapere che io ero con voi,
però poi ci ho pensato bene e mi sono detta:
"La maggioranza vuole il lieto fine, e se io faccio morire Nessie questi mi ammazzano a me... o.o"
Quindi miei cari, ho scelto la vita!
Però alla fine non è venuto tanto male, no? =P

Penso che vi chiederete: "Ma se il prossimo è l'ultimo e Nessie già è scappata, che ci scrivi?"
E io vi rispondo: "Il ritorno a casa con i Cullen non lo volete vedere??"
E voi: "ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!! Capito! =D"
Quindi, prossimo capitolo tranquillo tranquillo...
...anche perchè è l'ultimo!

Un bacione a tutti
Ci sentiamo!
Civia



PS:  Buona Pasqua a tutti voi!! =D
   
 
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