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Autore: Ashbear    04/04/2010    8 recensioni
[Rinoa e Squall, Quistis e Seifer] Si può fare sempre la scelta giusta, se ci viene data la possibilità di realizzare i nostri sogni tramite una semplice risposta: sì o no? Una bugia che cambierà per sempre una nazione, una settimana che cambierà per sempre la storia.
Attenzione: la traduzione è stata completamente rivista e corretta; attualmente, abbiamo aggiornato i primi 22 capitoli con la nuova traduzione, fatta sulla base dell'ultima versione della storia rilasciata dall'autrice originale.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe, Rinoa Heartilly, Seifer Almasy, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota dell'autrice - 2 febbraio 2004: è con emozioni contrastanti che posto questo capitolo, ma una parte di me voleva che gli altri vedessero uno sprazzo delle conseguenze di questi 41 capitoli. Se siete soddisfatti del finale del capitolo 41, vi imploro di non leggere questo. Se volete capire meglio alcune cose che potrebbero non essere state evidenti... questo vi aiuterà... almeno un po'. Non ho mai voluto scrivere un sequel, ma per chi volesse capire alcuni sottintesi, mi sono finalmente decisa a scrivere questo. Più di un anno fa ho completato Crimson Lies, ma la storia, la fine, e il futuro dei personaggi non è mai cambiato nella mia mente... Voglio ringraziare Robert, Vick, e ovviamente Nicole per avermi aiutato lungo questa storia. Un grazie speciale anche a Maja e Weiila per avermi dato consigli quando li ho chiesti. Questo non basterà a rispondere a ogni domanda, e non intende farlo... ma spero che possa portare una sorta di chiusura. Ogni recensione, ogni lettera ha significato così tanto per me che posso solo ringraziarvi dal profondo del cuore... Spero che Final Fantasy VIII possa vivere da qualche parte nei nostri cuori, per sempre.

To die in the dust, but you shall live by fame:
My verse your virtues rare shall eternalize,
And in the heavens write your glorious name;
Where, whenas death shall all the world subdue,
Our love shall live, and later life renew.

-- Edmund Spenser

CRIMSON LIES
scritto da Ashbear, tradotto da Erika, Shizuru117, Alessia Heartilly, Shu e Youffie
~ XLII. EPILOGO: SALVEZZA ~

"Papà, che succede se torna una strega? E se cercasse di uccidermi?"

In piedi nell'ingresso, la donna chiuse gli occhi, mentre quelle parole la ferivano come mille aghi piantati nella pelle. Anche nel buio poteva vedere un vortice di luce, e il battito del cuore le risuonava nel petto come tuono violento. Ma lui restò seduto sul letto, senza tradire nulla sotto la sua calma.

"Ti ricordi, io nella mia vita ne ho conosciuta qualcuna, non tutte sono cattive." Il tono era basso e rassicurante; l'uomo scostò i capelli della bambina dalla fronte in punta di dita.

"Ma se una cercasse di ucciderci, tu ci proteggeresti, vero?"

"Te e la mamma... con la mia vita."

La bambina sorrise orgogliosa e si alzò a sedere di getto per abbracciare l'uomo che sedeva sul bordo del suo letto. Con pari tenerezza, lui ricambiò il gesto, dandole piccoli colpetti sulla schiena. Poi la rimise giù piano e le rimboccò la coperta sul petto.

"Ora se ne sono andati gli incubi?" Lei annuì, nel tentativo di rimanere coraggiosa. "Bene, adesso dormi un po', ok?"

I piccoli occhi corsero qua e là per la stanza nervosamente, prima di indicare una mensola. "Papà, posso dormire con Kyactus, per favore? Solo un'altra notte e basta..."

Lui sospirò. "Mi sembrava fossimo d'accordo che restava lassù, per farti la guardia."

La bambina seppellì il visino sotto le coperte provando a ragionare. "Lo so. Però, papà... può fare la guardia anche da qui."

Il letto cigolò quando lui si alzò in piedi. La piccola riemerse dal suo nascondiglio mentre i passi del padre echeggiavano debolmente nella camera; poi, cercando di non tremare, tese le dita sottili e afferrò il suo amico di peluche. "Grazie papà. Domani sera farò senza di lui, ci riuscirò. Prometto."

"Elizabeth, mai fare una promessa che non puoi mantenere."

"...Scusa." La sua vocina tremolò, perché sapeva quanto lui prendesse sul serio le promesse.

Il padre le sorrise, sperando che il suo tono non fosse suonato troppo severo; certe abitudini gli erano rimaste. Si chinò a darle un bacio sulla fronte. "Non ti preoccupare, però domani proviamo senza Kyactus... e se non va bene – beh, continueremo a provare finché non funzionerà."

"Ti voglio bene." Le sue parole erano quasi inaudibili, ma lui sentì ogni singola sillaba.

"Anch'io." E a quel punto le carezzò la testa e spense la luce. La sentì rialzarsi a sedere per protestare appena tornata nel buio, ma, prima che potesse cominciare a lamentarsi, lui le accese la lucetta accanto al letto. "Tranquilla, non potrei mai scordarmene."

*~*~*~*~*

Appoggiata con la schiena contro il muro, il mondo ai suoi occhi sembrava vorticare furiosamente in un'annebbiata confusione. Quando l'uomo uscì dalla cameretta, la giovane donna aprì gli occhi e lo guardò supplichevole. Lui le si avvicinò e, come aveva fatto tante altre notti, l'attirò a sé, per offrirle lo stesso conforto che aveva dato a sua figlia.

"Non sa quello che dice. Non può saperlo."

Il suo nome venne fuori solo come un singhiozzo contro il suo petto. "...Squall."

L'abbracciò forte, carezzandole i capelli scuri. "Ora, non farmi andare a cercare un Kyactus di peluche per farti dormire, d'accordo?" Lei non poté impedirsi di ridere tra le lacrime, e annuì, proprio come aveva fatto la loro bambina.

Lui fece un passo indietro per far sì che lo guardasse dritto negli occhi, poi le posò delicatamente la mano sulla guancia, carezzandole la pelle con amore. "Non ha paura di te, ha paura di un concetto. Tu sei sua madre, e lei ti ama con tutto il cuore." Le asciugò le lacrime, la strinse di nuovo tra le braccia. Minuti passarono mentre i due restavano semplicemente abbracciati, in un meraviglioso silenzio. Ma il corpo di lei tremava tra quelle braccia. Alla fine lui si separò da lei e la portò verso la portafinestra del balcone.

Il calore di luglio opprimeva l'aria fuori dalla loro casa in mezzo alla città, e, a contatto con quell'afa, i loro corpi cominciarono a sudare. La donna camminò verso il bordo del terrazzo, a stringere con le dita affusolate la ringhiera d'ottone.

Mentre con l'altra mano si legava i capelli in una coda lenta, sentiva la presenza dell'uomo muoversi accanto a lei. Insieme lasciarono vagare lo sguardo lungo il vasto orizzonte della città. Il chiarore della capitale brillava delle sue luci, tutta la metropoli era sfavillante come un magnifico cristallo.

"Non mi sarei mai immaginata che Esthar fosse così bella... o così maledettamente calda." La voce era roca per via dell'umidità.

"Di certo non è come Balamb. Anche se io mi ricordo almeno un giorno che anche lì faceva lo stesso caldo." Il suo tono si tinse appena di malizia mentre l'uomo girava gli occhi su di lei.

"Oh, sta' zitto," ordinò, dandogli un colpetto scherzoso sul polso. "Devi proprio parlare di quello adesso?"

Lui le si avvicinò, afferrandole la mano che aveva appena mosso, intrecciando le dita con le sue. "Adesso e ogni volta che posso. Potremmo uscire un po' con la macchina in ricordo dei vecchi tempi." Il corpo della giovane donna fremette, persino in quella calura soffocante... E lui pensò subito che quella reazione fosse dovuta alle sue parole, al suo riferirsi ad una vita che non esisteva più. "Scusami, non ci stavo riflettendo."

"No, Squall." Lei abbassò la testa e la scosse debolmente. "Non è questo... è solo che oggi è arrivata quella cosa."

Si portò dietro di lei, senza più preoccuparsi della torrida temperatura, e, cingendole la vita con le braccia, strinse il corpo della donna contro il suo.

"Ma perché, perché ti fai questo?" Le parole di lui le danzavano attorno alle orecchie e le bruciavano in fondo all'anima.

"Lo so. Lo so... però, ti prego..."

Ogni anno, quella cosa lo uccideva. Quelle parole non sarebbero cambiate mai, impresse com'erano per sempre nella storia. Forse era anche la sua maledizione. E così ogni anno si opponeva a quel rituale, pur sapendo che era una cerimonia che avrebbe inevitabilmente osservato.

"Dov'è?"

"Sul tavolo." Risposta secca e diretta.

Le braccia carezzevoli si ritirarono dal loro rifugio sicuro, mentre lui obbediva fedelmente alla richiesta. Un attimo dopo era tornato con un manuale rilegato in pelle. Si levò una brezza fredda, come un sinistro spettro che cercasse la sua redenzione; si agitò quasi con violenza, facendo venire ad entrambi la pelle d'oca. Lui accese la luce della veranda, e subito centinaia di insetti sembrarono venir fuori dai loro nascondigli nelle ombre.

Insieme sedettero al tavolo; l'uomo cominciò a sfogliare il libro in cerca del capitolo che lui stesso aveva aiutato a mettere a punto. Mentre lui girava le pagine, la donna si abbandonò nella seggiola, pronta a sentire le parole che non sarebbero mai sbiadite col tempo. Trovato il punto, l'uomo guardò verso di lei, nella tacita speranza che quello potesse essere l'ultimo anno... La sua compagna sembrava del tutto tranquilla; ma lui avrebbe soltanto voluto salvarla da quell'annuale tormento... salvarla dai demoni. Ma non poteva, lo sapeva. E così, come un vero cavaliere, cominciò a leggere le parole stampate perché le generazioni vi credessero.

*~*~*~*~*

La storia del Garden: dopo il conflitto con Artemisia
Capitolo Quattro: La minaccia imprevista

Dopo la sconfitta di Artemisia, emerse una nuova sventura, non dal futuro, ma tra le mura dello stesso Garden. Una tra i sei eletti che lottarono per il nostro futuro fu infettata da un male talmente letale che ha distrutto molti di coloro che sono stati toccati dalla sua presenza: Rinoa Heartilly, figlia del generale galbadiano Caraway, subì l'incarnazione a strega. Al modo di molti dei suoi predecessori, scelse di utilizzare il suo potere come forza per dominare.

Sebbene molte controversie circondino i suoi ultimi anni, diversi fatti sono stati confermati da fonti sia del Garden sia di Galbadia. Per ottenere il predominio tra gli studenti del Garden, la strega scelse come suo cavaliere il primo Comandante di Balamb, Squall Leonhart.

Mentre il suo potere su Balamb si accresceva sempre più, riuscì a prendersi come cavaliere anche l'allora Presidente della Repubblica di Galbadia, nonché leader del Consiglio Mondiale, Jefferson Mitchell. In seguito a un fallito tentativo di colpo di conquista contro il Garden di Balamb, fuggì, riuscendo a conservarsi un buon numero di truppe a lei fedeli; e per due anni queste forze rimasero in attesa, per prepararsi ad un assalto finale ai danni di tutti i Garden e dei loro riconosciuti alleati.

In questo periodo, Squall Leonhart prese in moglie un'altra dei ragazzi del destino, Quistis Trepe. Fu allora che l'influenza della strega su di lui ebbe termine, in quanto lui la denunciò pubblicamente. Nel rifiuto e nel dubitare di se stesso, Leonhart non ebbe le forza di vivere con il senso di colpa per il suo precedente legame con colei che era stata accusata di essere un'assassina; e questo comportamento autodistruttivo lo portò ad allacciare innumerevoli relazioni extraconiugali, compresa quella con la sua assistente amministrativa, Lauren Rachels, che gli avrebbe più tardi dato un figlio.

Durante il tempo della sua corruzione, la Strega Heartilly si conquistò assoluto controllo sul Presidente Mitchell; e dunque il Garden fece lega con i seguaci della Repubblica, riuscendo, dopo una caccia all'uomo in tutto il mondo, a catturare la strega. Il giorno della sua esecuzione, la Heartilly fece ancora un'altra vittima, il Presidente stesso. Fu negli istanti finali della sua vita che l'uomo mise fine a quella di lei.

Il gruppo che una volta aveva salvato il mondo da Artemisia si riunì nuovamente per salvare il mondo da un'altra dei discendenti di Hyne. In questa occasione, la compagnia annoverava anche Seifer Almasy, uno studente del Garden di Balamb in esilio; Almasy dovette in seguito scontare una condanna a tre anni in Galbadia per tradimento contro la sua patria d'adozione.

Dopo di ciò, Quistis Trepe, l'ex-moglie del comandante, lasciò il sistema del Garden per insegnare nel settore privato. Gli sforzi da lei profusi nella cattura furono ricompensati con la Croce di Galbadia, la più alta onorificenza possibile per i non cittadini della Repubblica Galbadiana. I restanti tre dei 'primi salvatori', Irvine Kinneas, Selphie Tilmitt, e Zell Dincht, furono ugualmente premiati con la medaglia al valore dal governo di Galbadia. Il primo Comandante del Garden di Balamb e membro del Consiglio Mondiale, Leonhart, scelse di continuare il suo lavoro ad Esthar, dove attualmente risiede sotto la protezione delle leggi esthariane.

Tutte le voci sui presunti legami tra il membro di Trabia del Consiglio Richard Bennett e la strega sono state smentite. Sono emerse prove che dimostrano che Renee Bennett e la figlia Allison Bennett furono uccise dallo stesso Bennett; si ritirò ogni dichiarazione di rapimento quando entrambi i corpi vennero rinvenuti in una baita nelle vicinanze.

Fu sempre in questo periodo che venne a galla la storia di corruzione finanziaria che circondava il neoistituito Consiglio Mondiale. L'organizzazione politica fu sciolta formalmente un anno dopo, quando si scoprì che al centro dell'inchiesta stavano sia il colonnello Caraway che Richard Bennett; e, a causa della morte di entrambi, la verità fu portata nella tomba. Bennett si suicidò dopo essere stato ufficialmente accusato del duplice omicidio della moglie e della figlia di diciotto mesi. In una circostanza non resa nota al pubblico, Caraway fu ucciso in un incidente di caccia mentre era in viaggio all'estero, presso il confine della terra degli Shumi.

Per nota finale, la presunta 'confessione' del presidente Mitchell è stata in seguito riconosciuta essere un elaborato imbroglio messo in piedi dai seguaci della Heartilly: sia il Sistema di Istruzione del Garden che la Repubblica di Galbadia concordano su questo fatto. Dopo l'esecuzione della Strega Heartilly, fu concesso che le sue ceneri fossero sparse sul suolo galbadiano, anche se dopo molte proteste dei suoi abitanti. Fu solo per la buona parola messa dagli altri 'salvatori' che la richiesta fu accordata, poiché loro fecero pressioni in favore di lei. I suoi ultimi resti vennero infine sepolti accanto alla madre.

*~*~*~*~*

L'uomo chiuse il libro, guardando il bagliore di lampi di calore che illuminavano, in alto, i cieli lontani. Ogni anno, da cinque anni, aveva letto per lei lo stesso libro stampato. Ogni anno al Garden partecipava a una funzione in memoria di Ellione, e di lei. E ogni anno si preoccupava sempre un poco di più della sanità mentale della sua donna. Il cavaliere era sempre stato in grado di riportarla indietro, ma aveva terrore che venisse un tempo in cui lei sarebbe stata irraggiungibile. Sentiva i suoi ansiti affrettati, la sentiva cercare di riguadagnare un ritmo normale nella respirazione. Il suo dolore lo uccideva. Era sempre stato così.

"Rinoa..."

"No!" lo interruppe lei, ancora senza fiato. "Lei è morta. Elizabeth potrebbe sentirti, qualcuno potrebbe sentirti!"

Lui emise un sospiro di rabbia, e buttò il maledetto libro giù dal tavolo. Forse quest'anno era finita, l'ultima volta in cui avrebbe ceduto alla pressione di leggere quelle fottute bugie. Ma lo diceva tutti gli anni...

"Okay... Lauren."

Si sentiva ancora morire a sussurrare quel nome, anche nell'istante in cui usciva dalle sue labbra. Si alzò in piedi, spingendo via con forza la sedia, poi si avvicinò a lei e le si inginocchiò di fronte. "Guardami."

La donna alzò la testa di scatto verso di lui come se avesse voluto gridare, ma non ci riuscì. Invece, l'unica cosa che riusciva a vedere era il senso di colpa per la propria infedeltà che annebbiava gli occhi del suo compagno. Ancora dopo così tanto tempo, stava pensando solo alla vita che si era lasciata alle spalle, ignorando l'angoscia di lui... ignorando il suo passato.

"Mi dispiace tanto, Squall," lo implorò, chiedendo perdono. E si abbassò per stringergli le braccia attorno al collo, felice per la vita che avevano... non importava chi fossero.

"Lo so. Lo so che ti dispiace." Lui la perdonava sempre, per qualsiasi cosa. Era la sua maledizione, era la grazia che lo salvava. Le poggiò il capo sulla pancia, mentre lei continuava ad abbracciarlo. E poi c'era la stessa domanda che gli faceva ogni anno, la stessa a cui non sapeva rispondere. Eppure, ogni ora che passava, il momento del loro giudizio si avvicinava.

"Quando le diremo la verità?"

"Non lo so. Quando saremo pronti."

Ma il problema rimaneva, sarebbero mai stati pronti? La loro bambina di sette anni aveva sentito menzogne sin da quando era nata nel loro peccato, e nemmeno traslocare dall'altra parte del mondo aveva cambiato la loro realtà. Ma lei era forte, era come i suoi genitori, e avrebbe vinto. Era ancora 'Allison' nei loro cuori, ma adesso era conosciuta solo con un altro dei nomi che le erano stati dati.

Lui le infilò la mano sotto la sottoveste, sollevando solo di poco l'indumento di seta. Quando passò le dita sul ventre liscio, non sentì alcuna imperfezione... nemmeno una cicatrice. Le lasciò un leggero bacio sull'ombelico e allora lei reagì, ridendo al tocco di piume delle sue labbra.

"Che stai facendo?" domandò, la testa piegata di lato con aria d'accusa.

"C'è proprio bisogno di chiederlo?" Le lasciò ricadere la stoffa in grembo, poi si alzò e le tese la mano. Intrecciò le dita con le sue, aiutandola ad alzarsi in piedi.

"Sei impossibile, Squall."

"E tu sei bellissima."

*~*~*~*~*

Comandante Leonhart, Squall Leonhart, cavaliere, amore, papà... sono tutte soltanto etichette per la stessa persona. Almeno su una cosa lei aveva ragione, i titoli non hanno importanza, quello che conta è solo ciò che ognuno di essi rappresenta. Quasi undici anni sono passati dalla caduta di Artemisia... e quasi sei da quella 'di Rinoa'. Una volta avevo imparato che era più facile vivere in una menzogna, ma adesso è nella menzogna che preferisco vivere...

Anche la storia può essere stravolta, manipolata dal miglior offerente. In effetti, siamo tutti dei, se ci viene data la spinta giusta. Con soldi a sufficienza, tutto può essere comprato, addirittura le bugie che siamo predestinati a ripetere ogni giorno. Sono le bugie che noi abbiamo scelto, le bugie che siamo condannati a sopportare.

Ma io lo faccio più che volentieri.

È questa la vita che ci siamo scritti, ci siamo determinati il nostro stesso destino. La strega è morta per il mondo, ma viva per quelli che mantengono il suo segreto. Per ovvie ragioni, non lascia mai la protezione che Esthar le offre... che Laguna le offre. Per uno strano scherzo della sorte, è ancora una volta prigioniera tra quattro mura. Il nome che oggi porta è solo un appellativo stampato su un pezzo di carta, mentre la vera proprietaria di quel nome giace da qualche parte nelle profondità dell'oceano. Scomparsa. Dissolta... una parte della storia che non sarà scritta nei testi, un'altra orfana perduta dal tempo.

Ogni anno nuovi libri di storia sono pubblicati per gli studenti del Garden, ogni anno la 'nostra' storia viene scritta un po' di più. Io, il marito adultero di Quistis Trepe, e lei, la dimenticata salvatrice del mondo. Tutto quel che resta di Rinoa Heartilly sono le bugie, ma per noi non c'era altra strada da prendere.

Così, almeno viaggiamo fianco a fianco.

È destino che la vera follia di Jefferson Mitchell non sarà mai nota; ma ancora una volta, è la storia che abbiamo imposto. In questo modo il mondo può avere il suo bene e male, il suo bianco e nero... può avere le risposte che cerca così disperatamente.

La mia strega, in verità, ha ancora tutti i suoi poteri, e io ho ancora la responsabilità di essere il suo cavaliere. Il suo unico cavaliere... il solo che abbia mai avuto. Non esistono sistemi né per togliere, né per sigillare i suoi poteri, come invece il mondo crede. Ma il mondo può dormire meglio la notte credendo nella menzogna... nostra figlia può dormire meglio la notte credendo nella menzogna.

Gli amici che avevamo una volta adesso vivono sparsi per il globo.

Quistis si è trasferita nel settore privato e Seifer ha scontato il suo periodo di prigionia. La loro strada non è stata semplice, né tutta lastricata come nel finale da favola che pensavano di aver trovato. Ma i loro sentimenti esistono... come esiste la loro relazione. Non è un amore da bigliettini o fiori freschi... ma di comprensione e desiderio. Io spero che la storia sarà buona con loro, ma solo il tempo potrà dirlo. Selphie e Irvine sono ancora insieme. Mi chiedo se il loro legame fosse già scritto nelle stelle, o sia stato solo un caso incrociato tra le onde del destino. Zell si è sposato, e adesso ha due bambine, e un'altra in arrivo... Penso sia lui la persona con cui è stato più difficile perdere i contatti... Ma è così che abbiamo deciso, e dobbiamo vivere col rimorso. La maggior parte dei nostri legami passati, anche quelli col Garden, sono stati spezzati per evidenti ragioni.

Loro nascondono il nostro segreto, e noi nascondiamo il loro.

In un brevissimo istante, tutto il tempo è diventato una cosa sola... Attraversando le generazioni, rompendo tutte le leggi conosciute della fisica, lei ha colto un momento e ha invertito di posto due passeggeri di questo mondo. Due forze vitali connesse dai loro poteri. In un attimo, due corpi sono stati scambiati e quello che sarebbe potuto succedere... che sarebbe dovuto succedere... è diventato solo un ricordo sbiadito nelle menti di pochi. Con il potere di due streghe, l'impossibile si è trasformato in realtà.

La spada di un pazzo, squarciando non solo carne e ossa, ma anche lo spazio ed il tempo, non ha trafitto la vittima che desiderava nel presente, ma una del passato... di esattamente due anni e una settimana prima nel passato. Eppure, per un minuscolo intervallo, le forze vitali di Rinoa ed Ellione sono state una cosa sola.

E così adesso il destino è deciso. È scritto dalla sorte, è scritto dagli eventi del passato, del presente, e del futuro. È scritto da 'noi' che possediamo le risorse per comprarlo. Quelli che una volta avevano intenzione di fermare la Compressione Temporale... ora devono segretamente garantirne la sopravvivenza. Perché senza di essa, il Garden è stato sconfitto da Galbadia. Io non mi sono salvato, Rinoa non si è salvata.

E tu credi nella storia che sei arrivato ad accettare come un dato di fatto, quando certi grandi eroi non sono altro che una nota a piè di pagina nei libri di testo? Il passato di ieri viene riscritto da chi paga di più nel momento stesso in cui tu respiri? Alcuni vengono sollevati sul piedistallo degli eroi, mentre altri scontano il costo supremo. Il sangue sparso oggi è sparso invano, perché l'unica verità si trova nascosta tra menzogne color scarlatto.

*****
Nota delle traduttrici: prima di tutto, citazione d'apertura: dagli Amoretti di Edmund Spenser, sonetto n° 75 (ultimi cinque versi). Torni alla polvere, ma tu vivrai grazie alla fama:
il mio verso renderà eterne le tue rare virtù,
e nei cieli scriverà il tuo nome glorioso.
Mentre la morte sottometterà il mondo intero,
il nostro amore vivrà e darà vita ad altra vita.

E così siamo giunti alla fine di questa meravigliosa storia che è Crimson Lies, e della meravigliosa avventura che è stata tradurla. Spesso è stato complesso, spesso ci siamo lambiccate il cervello, e probabilmente non sempre siamo state all'altezza dell'originale. Ma penso di parlare a nome di tutti di coloro che hanno partecipato a questa traduzione, quando dico che siamo contente di essere arrivate qui e di aver dato a chi non conosce l'inglese la possibilità di leggere questa perla. Anche se c'abbiamo messo tanto, alla fine ce l'abbiamo fatta.
A tradurre/betare Crimson Lies sono state:
Erika, webmistress di EFP, che ha tradotto tutti i capitoli dall'1 al 7, e poi qualche altro capitolo successivo che non siamo riuscite a individuare con certezza;
Shizuru117, che ha tradotto un paio di capitoli, ma non siamo riuscite a individuare quali;
Alessia Heartilly, che ha tradotto alcuni capitoli entro il 20 (non ricordiamo quali a parte forse 8, 10, e dal 12 al 15? Boh!), ha rivisto una parte dei capitoli dall'1 al 22, ha betato i capitoli tradotti da Shu e Youffie e ha tradotto sicuramente i capitoli 17, 18, 21, 25, 26, 28, 31, 34, 37, 40 e 41;
Shu, che ha iniziato a tradurre da metà storia circa e ha tradotto i capitoli 16, 19, 20, 22, 23, 24, 27, 30, 33, 36, 39 e 42, secondo una divisione stabilita quando a tradurre siamo rimaste io, Shu e Youffie17. Shu si è occupata anche di tradurre tutti i titoli dei capitoli, per evitare doppioni (ci sono un sacco di sinonimi, se notate :D);
Youffie, che ha iniziato a tradurre poco dopo Shu e ha tradotto i capitoli 29, 32, 35 e 38;
El Defe (o DefenderX), che mi ha aiutato nella revisione dei primi 22 capitoli (viene scritto nelle note chi ha rivisto cosa), ha betato quelli tradotti da me e si è occupato anche della ricerca delle fonti di tutte le citazioni di inizio capitolo, fornendone dove possibile anche la traduzione ufficiale.
Mi sembra di aver indicato tutti, ma se ho dimenticato qualcuno mi scuso, ma fatemelo sapere che rimedio appena possibile!
Come sempre... i vostri commenti verranno inviati all'autrice. Vi invito a lasciare una recensione finale a questa storia, perché lo merita Ashbear e perché merita di sapere che c'è un pubblico italiano che la segue e la ama.
Che dire... alla prossima traduzione di Ashbear, in arrivo presto :)
- Alessia Heartilly

   
 
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