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Autore: la Crapa    05/04/2010    7 recensioni
01. Vespro: Palermo era insorta.
02. Tenebre: Si sarebbe arreso. Sarebbe stato schiacciato.
03. Alba: Sotto di lui, un giardino ormai morto; sopra di lui, un cielo purpureo tinto dei colori del mattino. Rosso come il sangue.
Fanfiction ispirata alla pace di Caltabellotta del 1032.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Caltabellotta

01. Vespro

«Se vogliamo che tutto resti com’è, è necessario che tutto cambi.»
Il Gattopardo, Giuseppe Tomasi di Lampedusa

 

 

Quel giorno fu meno sopportabile degli altri: a suo avviso, fu la cosiddetta goccia che fece traboccare il vaso, o la pagliuzza che ruppe la gobba al cammello¹, come avrebbe forse detto Inghilterra.

Di certo, col passare degli anni, non si sarebbe nemmeno più ricordato il motivo di tutta quella rabbia, il perché di quel suo gesto tanto avventato. Eppure, all’ora del vespro del 30 Marzo 1282, era stato proprio Lovino Vargas ad avere una violenta discussione con quel bastardo mangiarane, al termine della quale non era corso a rifugiarsi sotto le coperte della sua branda dimessa, come suo solito. Niente affatto.
Questa volta il bimbo era scoppiato a piangere, forse in preda a una crisi isterica, forse per la troppa fame e spossatezza, e aveva urlato contro il dominatore francese, chiedendogli il motivo di tutto quel dolore. Stringendo forte tra le manine un lembo della tunica logora, all’altezza del cuore, aveva sussurrato, tra i singhiozzi: “Palermo…mi fa male.”
Era un’affermazione, tuttavia Lovino voleva delle risposte. Risposte che, purtroppo, Francia non sapeva dargli. Non poteva dargli risposte, non poteva dargli un’aspettativa di vita dignitosa, non poteva dargli da mangiare, non poteva, perché non si curava di lui. E il bambino, dal canto suo, non poteva sopportare questa situazione.

Palermo era insorta.

 

 

 

 

 

 

¹ "la pagliuzza che rompe la gobba al cammello" è l'idioma che gli inglesi utilizzano per indicare l'ultima goccia.

 

Note dell'autrice: ho scritto il primo capitolo di questa fanfiction circa un secolo fa, ma non sapevo a chi farla leggere, come continuare, come muovermi e se farlo. La mia incertezza è dettata dal fatto che la stragrande maggioranza di storie su Hetalia non tratta mai di storia, ma di sesso e pomodori. So di essere un caso patologico, so che non è normale passare ore a leggere enciclopedie storiche ma...dannazione. Ho sempre stimato le fanfiction con una trama, ma ultimamente mi sembra che questo mio attaccamento sia simile alla bollicina di sodio dell'acqua Lete. Come ha fatto notare Lady Croix - mi dispiace doverla citare in un contesto così sconveniente - sembra che la gente sia contenta solo se i personaggi della fiction si facciano mezzo mondo. Hetalia è storia, è parodia, ma la storia c'è. Quello che sto cercando di dirvi è...piantatela con le idiozie, vi supplico!
Concludendo così tale appello, mi dilungo ancora sulla mia fanfiction. Caltabellotta, piccolo comune siciliano in provincia di Agrigento, è il luogo in cui è stata firmata l'omonima pace, grazie alla quale, in poche parole, è cominciata la dinastia Aragonese in Sicilia. Non ci vuole chissà che per capire cosa questo significhi per una fanatica di Spagna e Italia del Sud. ♥ La pace è naturalmente preceduta da una sommossa contro gli Angioini da parte dei Siciliani, che prende il nome di "Vespri Siciliani". Non aggiungo altro, o vi racconto tutto prima della pubblicazione degli altri capitoli, che, si spera, saranno altri due.
Grazie per l'attenzione.

   
 
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