La
maschera
Quando
ho imparato a usare la maschera?
Non lo
so non ricordo, da quando ho
memoria l’ho sempre portata. Ormai è una cosa
automatica.
Io
sono un mazoku, il mio compito è
imbrogliare tutto e tutti, non devo mostrare a nessuno ciò
che sono. Se nessuno
mi conosce nessuno potrà scoprire i miei punti deboli e
usarli contro di me, la
maschera è una protezione, nessuno mi può
attaccare.
Io
guardo tutti da dentro la mia
maschera sorridente e nessuno così può guardare
me.
Tutto
ciò è dannatamente vero….
Osservo
la luna dal ramo dell’albero su
cui sono seduto, gli altri stanno dormendo qua sotto, siamo in viaggio
a
cercare l’ennesima copia della sacre bible per trovare una
cura per Zelgadis,
certo che quella chimera sta setacciando tutte le biblioteche, non
conoscevo
nemmeno io l’esistenza di questo monastero dove stiamo
andando ora… forse
dovrei dirgli che non esiste una cura? O è meglio continuare
a lasciarlo
cercare, mha tanto anche se gli dicessi che non esiste a cura non mi
crederebbe,
fiato sprecato, non darebbe nemmeno la soddisfazione di dare in
escandescenze..
Il mio
sguardo si sposta su Philia, lei
si che invece va subito in escandescenze.. che aria serena che ha
mentre dorme,
lei è come un libro aperto, basta guardarla per capire che
pensa, tutto l’opposto
di me.
Ogni
tanto mi capita di pensare come
sarebbe se togliessi la maschera e dissipassi il vuoto attorno a me. Ma
mi sa
che ormai è impossibile farlo, sono rinchiuso in una gabbia
creata da me stesso,
la mia gabbia è la mia maschera sorridente che nasconde e
isola, protezione e
prigione al tempo stesso. Non posso nemmeno chiedere aiuto, nessuno mi
conosce,
tutti conoscono solo lei e nessuno conosce me, quindi non mi resta che
osservare tutto da qui dentro senza che nessuno si accorga di questo.
Osservo
ancora una volta la Luna che si
stagli solitaria nel cielo chissà se anche lei si sente come
me… si sente
sola..
Ma che
sto dicendo? Devo essere proprio
impazzito, che discorsi mi vengono in mente, mi sa che la vicinanza di
questa
strana combriccola male assortita mi sta rincitrullendo.
Scuoto
la testa e riabbasso lo sguardo
verso la radura, e rimango sorpreso, Philia è sveglia e mi
sta fissando seria
svelto mi rinchiudo nuovamente nella mia maschera, fortezza
inaccessibile dei
miei sentimenti.
-Come
mai sveglia?- le chiedo.
Lei
per tutta risposta sbuffa e scuote
la testa.
-Che
c’è ?- le domando ancora
incuriosito dalla sua reazione mentre mi gratto la guancia con un dito.
-
Niente, una volta tanto non avevi la
solita falsa espressione.-
-Falsa
espressione?-
- Si,
quella era la tua vera faccia
vero?-
-Philia
cara, mi sa che stai ancora
dormendo, hai le visioni questa e la mia faccia, ne ho solo una.-
Lei
chiude gli occhi e scuote
leggermente la testa – no, so quello che ho visto. Che
strano… - mi fissa diritto
negli occhi.
-Cosa
è strano?- chiedo sempre più
sorpreso e desideroso di conoscere la sua risposta. Mi inclino verso di
lei dal
ramo.
-Non
credevo che ti sentissi cosi solo
Xellos.-
Rimangi
impietrito, come ha fatto? Come
ha fatto a capire una cosa del genere con un semplice occhiata? Come
è riuscita
a penetrare la maschera? Come può essere arrivata a leggere
i miei veri
sentimenti? Sentimenti che io stesso sono arrivato a concepire dopo un
pezzo.
Scendo
dall’albero e mi fermo davanti
a lei che non muove
un muscolo, non è
affatto spaventata.
-Io
non mi sento affatto solo, che stai
dicendo, che c’è hai fatto un brutto incubo?- tentò un ultimo
tentativo di.. di fare cosa?
Non lo so nemmeno io. Da una parte sono davvero turbato ma
dall’altra.. mi fa
sentire ecco meno solo. Che sciocchezza? Ma cosa sto pensando? Basta
ora me ne
tornerò su quel ramo dopo averla stuzzicata un
po’, magari ci scappa pure che
per la rabbia si trasformi in drago e dopo un inseguimento
andrà tutto al suo
posto.
Lei mi
fissa ancora, con quegli occhi
azzurri, come se mi vedesse dentro, mi ritrovo a pensare che magari ha
qualche
strano potere e possa farlo davvero, è una vestale in fondo
no? Magari può
farlo davvero, non è normale che un drago così
giovane sia già una vestale
maggiore…
Mi
rendo conto che la sto fissando ad
occhi spalancati, non so che ribattere, sento che la mia maschera si
è ormai
sgretolata e lei lo sa.
Il suo
squardo è ancora fisso su di me,
la sua espressione però si è fatta più
dolce e mi sorride.
-Ciao
Xellos, finalmente ti vedo sul
serio!- mi dice sorridendomi.
Faccio
un passo avanti, non so che fare
, non so che dirle, ma sono contento che sia lei a conoscermi, posso
mostrale
il mio vero io. Il mio corpo si muove all’improvviso da solo,
la stringo tra le
mie braccia, affondo il viso tra i suoi capelli. La sento sorpresa tra
le mie
braccia ma è una questione di secondi, ricambia il mio
abbraccio. Non sono
solo.
Ringrazio
chiunque sia arrivato alla
fine di questo parto allucinogeno, mi è venuto
all’improvviso questo raptus di
scrivere questa storia d’impulso. Ok, lo so, sono
completamente folle. Ho
pensato che Xellos che nasconde tutti i suoi pensieri si sentisse solo
e da
quest’idea è nata questa fic. Consideratelo il
delirio folle di una pazza. Se
per caso qualcuno arriva fino alla fine e mi vuol far sapere la sua
opinione e
ben gradita, anche per dirmi che e solo una follia.
Grazie
a chi ha letto ^^