Crossover
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Autore: Feel Good Inc    06/04/2010    4 recensioni
Raccolta multifandom di one-shot (non necessariamente romantiche) basate sui prompt dei 15 hugs.
Capitolo 1: Harry Potter | Harry ~ Hermione | « Hermione, ti sto implorando. »
Capitolo 2: Death Note | L ~ Misa | « Misa-Misa si annoia, Ryuuzaki-san. »
Capitolo 3: Kingdom Hearts | Sora ~ Naminè | « Cosa posso fare per essere sicuro che riuscirò a ricordarti, un giorno? »
Capitolo 4: Alice in Wonderland | Hatter ~ Alice | « Non vado matta per i cappelli. »
Capitolo 5: Un ponte per Terabithia | Jess ~ Leslie | « Quella corda è vecchia, non c’è da fidarsi. »
Capitolo 6: Harry Potter | Sirius ~ Remus | « Non è divertente, Sirius. È una cosa mostruosa. Io sono una cosa mostruosa. »
Capitolo 7: Card Captor Sakura | Shaoran ~ Sakura | « Ma Sakura, immagino che tu sappia come preparare un po’ di cioccolato… »
Capitolo 8: Death Note | L ~ Near | « È una reazione naturale, non c’è motivo di vergognarsene. »
Capitolo 9: Kingdom Hearts | Riku ~ Sora | « Non so perché ma non prevedo nulla di buono. »
Capitolo 10: Pokémon | Drew ~ Vera | « Non posso trovarmi davvero in questo pasticcio con te. »
Capitolo 11: Kuroshitsuji | Sebastian ~ Ciel | « Zia Anne, tu sai chi è quel ragazzo? »
Capitolo 12: Cronache del Mondo Emerso | Sennar ~ Nihal | « Ora ci sono qui io. È tutto finito. »
Capitolo 13: Kingdom Hearts | Axel ~ Roxas | « Come sarebbe a dire, ‘perché’?! Perché siamo amici, no? »
Capitolo 14: Pokémon | Ash ~ Misty | « Spera solo di arrivare vivo a domani mattina, Ketchum. »
Capitolo 15: Death Note | Watari ~ L | « Io non ho niente dentro. Eppure fa male. Perché? »
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Non so se stupirmi o preoccuparmi della velocità con cui sto affrontando questa raccolta xD Voglio dire, ho già finito cinque capitoli, non è cosa da poco! Soprattutto se si considera il fatto che sto qui ad aggiornare invece che studiare per l’esame di domani o__ò Ah, beh, forse sì, devo preoccuparmi.

Ad ogni modo, questa è la volta di Death Note! ^^ Ho rinunciato al conteggio parole, perché mi sono resa conto che sarà estremamente difficile rispettare i limiti posti dalle drabble e dalle flashfic. Infatti questo secondo abbraccio è molto più elaborato del precedente; spero solo di non aver strafatto e di non essere scivolata nell’OOC .///.

Ringrazio immensamente ogni singolo lettore, e chi ha inserito la raccolta tra le storie preferite/seguite/da ricordare. E un GRAZIE megagalattico a Rein94 (non mi stancherò mai, mai di ringraziarti) che ancora mi sopporta e si sorbisce ogni mia – più stupida – storia, recensendo con una puntualità e una dolcezza che semplicemente non appartengono a questo mondo. Grazie, Rein, dico davvero. <3

Buona lettura a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sequestro di persona

 

 

 

 

 

Fandom: Death Note

Personaggi: Misa Amane, L Lawliet

Genere: Commedia, Sentimentale

Rating: Verde

Ambientazione: Dopo l’inizio della convivenza tra L e Light e della reclusione di Misa

Prompt: #4. Ticklish (Solletico)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuare a far scorrere le unghie dipinte di nero sulla sponda di quel basso divanetto stava diventando alquanto seccante. Sospirò, ravviò con un solo gesto i lunghi capelli biondi e si alzò in piedi, guardandosi in giro con sguardo scocciato. Se almeno ci fosse stato Light con lei – e invece quel rompiscatole di Ryuuzaki aveva pensato bene di separarli tenendoselo con sé, che rabbia!

A sorpresa, il ricevitore sul tavolino da tè gracchiò. Ne uscì la voce inespressiva che ormai aveva imparato a riconoscere.

« Tutto bene, Amane? »

Misa si voltò di scatto a guardare il microfono – dal momento che non aveva idea di dove fossero posizionate le telecamere – portandosi le mani ai fianchi.

« Misa-Misa si annoia, Ryuuzaki-san » chiarì a gran voce.

L’altro si prese un istante prima di rispondere. Di certo si stava sollazzando con quei suoi immancabili dolcetti ipercalorici. Bah.

« Mi rincresce moltissimo, Amane, ma francamente ho altro a cui pensare che non sia il tuo tempo libero. »

Sbuffò. « Oh, bene, ora Ryuuzaki-san fa anche lo spiritoso. Come se quello di Misa-Misa possa definirsi tempo libero! Sequestro di persona, ecco cos’è » aggiunse, incenerendo il microfono con lo sguardo.

« Non dovresti essere così tragica, Amane. Anche se… »

Lasciò la frase in sospeso. Suo malgrado, Misa era curiosa.

« Anche se…? »

Questa volta le sembrò che stesse sorridendo.

« Anche se, lo confesso, ciò rende la situazione molto più divertente. »

Si lasciò cadere di nuovo sul divanetto, arrabbiata. « Ryuuzaki-san è veramente un maniaco depravato! » Accavallò le gambe e incrociò le braccia, riflettendo intensamente. Poi s’illuminò. « Ora l’unico modo che Ryuuzaki ha per farsi perdonare da Misa è venire qui insieme a Light a farle compagnia » concluse, trionfante.

« E cosa ti fa credere che io voglia farmi perdonare, Amane-san? »

Dio, questo ragazzo era insopportabile.

« Misa-Misa si annoia! » ripeté, lamentosa. « Ha bisogno di parlare con qualcuno che non stia dall’altra parte di un microfono! Ha bisogno del suo Light! O di una qualunque persona disposta a farle un po’ di compagnia! »

Per qualche lungo istante ci fu silenzio. Misa giocherellava con un cuscino. Forse Ryuuzaki si era spazientito e aveva interrotto la comunicazione, chissà. Che razza di maleducato, però; almeno avrebbe potuto salutarla.

Invece, alla fine, sentì di nuovo quella sfumatura divertita nella sua voce.

« D’accordo, Amane-san. Vedrò di accontentarti. »

 

 

« C’era bisogno di arrivare a tanto, Ryuuzaki? »

« Di certo non lo faccio perché mi va di farlo, Light-kun… »

« Oh! È questo che intendevi quando parlavi di cose tra maschietti e dicevi che dovevate stare insieme ventiquattro ore su ventiquattro?… Non sarai mica gay, Ryuuzaki-san?! »

« Ho appena detto che non lo faccio perché mi va di farlo, chiaro? »

 

 

Misa era stupita. Anche molto seccata. Ma, in effetti, era più stupita che seccata.

Per chissà quale motivo, di fronte alla sua richiesta, Ryuuzaki era venuto da lei da solo, interrompendo la sorveglianza su Light. Ok, di sicuro aveva fatto in modo di ammanettarlo a qualcun altro – ma non era questo il punto. Cosa poteva averlo spinto ad un’azione del genere? Non era assolutamente da Ryuuzaki! Che stesse cercando di tenerla lontana da Light? Ma non aveva senso, dal momento che insieme a loro ci sarebbe stato anche lui… O forse era solo che…?

« Sicura di non voler neanche assaggiare la tua fetta di torta, Amane? »

La domanda di Ryuuzaki la scosse dai suoi interrogativi. Rinunciò a capire come funzionasse la sua mente da maniaco e, per l’ennesima volta, sbuffò.

« Misa-Misa non si stancherà mai di ripetertelo: i-dolci-fanno-ingrassare. »

« Un vero peccato. » Ryuuzaki era accovacciato sul divano al suo fianco, tutto intento a gustarsi con calma una delle due fette di torta alle fragole che aveva portato con sé. Alla sua risposta, si sporse per prendere anche il suo piatto. « Vorrà dire che la mangerò io. Io non ho di questi problemi. »

Misa non riusciva a credere a tanta insolenza. Non solo non aveva portato Light da lei, ma si permetteva pure di starsene lì a mangiare, invece che fare conversazione come tra gente civile.

Lo guardò di sbieco. « È davvero così buona, quella torta? »

« Oh, sì. » Lui masticò con cura il boccone. « Molto. »

Quanti secondi ci volevano a perdere la pazienza con lui? Troppo pochi, decisamente.

« Vorresti dire che non c’è nulla, in questa stanza, in grado di coinvolgere la tua attenzione quanto quella torta? Nulla e nessuno?… Neanche Misa-Misa? »

Ryuuzaki smise di masticare, ma i suoi occhi rimasero concentrati sul secondo piatto, che aveva appena attaccato con la forchetta. Passò qualche secondo prima che parlasse.

« Amane, tanta insistenza è quantomeno bizzarra. Devo dedurre che tu sia gelosa di un dolce? »

« Razza di pervertito! » Misa gli scagliò contro un cuscino, ma quello non gli provocò che uno svolazzare di capelli sulla nuca. « Misa-Misa non è affatto gelosa! Solo… Gradirebbe che Ryuuzaki-san almeno la guardasse, invece di limitarsi ad ingozzarsi come ha fatto senza sosta da quando è entrato! »

Ryuuzaki non batté ciglio né replicò. Mise in bocca un altro boccone e ricominciò a masticare scrupolosamente.

Misa era esasperata. Poi di colpo ebbe un’idea. Scivolò verso di lui sul divano, fino a fermarsi ad una spanna di distanza, e mosse una mano verso il suo fianco.

Ryuuzaki abbassò gli occhi per un attimo sul suo dito teso, prima di tornare a concentrarsi sulle fragole.

Misa mosse il polpastrello sulla maglia sottile del giovane, su e giù, appena appena – ma non ottenne l’effetto sperato.

« Ti informo che non ho mai sofferto il solletico, Amane-san » disse Ryuuzaki, laconico.

Sbuffò ancora, contrariata, e incrociò le braccia. « Misa-Misa riuscirà comunque a farsi guardare da te. »

Un pezzo di dolce nascose il lampo di un sorriso.

« Ma davvero? »

« Davvero! » E Misa scattò, lanciandoglisi addosso a mani tese.

Se anche il solletico non gli procurò alcun fastidio, Ryuuzaki non poté evitare il contraccolpo del contatto. Caddero entrambi semidistesi sul divano, lei sopra di lui, e la torta si sparpagliò un po’ ovunque.

Quando smise di torturargli il costato e sollevò lo sguardo, senza sciogliersi da quel bislacco abbraccio non voluto, Misa vide quegli occhi neri e indecifrabili puntati nei suoi, in un’espressione di muta meraviglia che la fece scoppiare a ridere.

« Hai perso, Ryuuzaki-san… » Con la punta del dito tolse un briciolo di panna dalla sua guancia. « E sei anche arrossito. »

   
 
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