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Autore: Hina93    08/04/2010    2 recensioni
Una fic basata solamente sul mio personaggio preferito Hinata: capirete quindi che è un Hinata centric!!! Be spero che vi piaccia come idea e non fucilatemi!! Se volete farmi una recensioncina ne sarò contentissima!! Buona lettura, Hina93 La sua vita come quella di una scena teatrale dove i protagonisti erano i suoi amici e lei la spettatrice silenziosa. E che i protagonisti nel suo silenzio non possono sentire i suoi giudizi e nemmeno si accorgono che lei esiste ma solo una cosa si può dire ora che la spettatrice nelle sue critiche e gesti silenziosi decide come i protagonisti si possano muovere come una marionettista che con fili invisibili decide il destino della storia che deve essere...ma E strano vedere come i protagonisti della storia rimasti stupiti che l’ultima spettatrice si era alzata dalla platea guardato tutti con tristezza e dandogli spalle è diventata la protagonista della sua vita reale con le loro critiche, i loro sguardi confusi e riuscita a essere quello che mai avrebbero pensato….e tutti si chiesero chi tra lei e tutto il suo villaggio possedesse la vera forza…
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La vera forza...

La vera forza….

 

Le ripetevano che era fallita, ogni santo giorno, ma veramente non sapeva se era lei la fallita o un clan che per secoli non aveva cambiato il modo di pensare e di credersi  superiore a tutti, imponendo di mettere uno stupido sigillo a chi non era della casta principale o molto semplicemente che era divisa in due casate che avevano stessa forza e poteri.

Lei non era vista nemmeno come un grande e brillante Ninja rispetto alle sue compagnie e lo sapeva e vedeva negli occhi degli altri quello che pensavano di lei: lei non era un ninja medico, non aveva dote particolari a parte la sua abilità innata, lei non era forte. Hinata sapeva che però la forza non si misurava attraverso la prestazione fisica e dentro che si è forti e lei in quel campo non aveva rivali.

Aveva imparato che i veri eroi non sono quelli che combattono un nemico vincendo contro di esso, ricevendo la gloria di una medaglia o semplicemente essere riconosciuti come una leggenda vivente: i veri eroi non sono quelli che padroneggiano una forza talmente grande da esserne quasi temuti sono coloro, che come lei, ogni giorno si alzano dal tetto combattendo sempre anche se i loro sogni e le loro speranze sono state rubate. Che non vivono per la gloria o per la fama ma sopravvivono e nulla più.

Sakura per quanto forza umana appena aveva un piccolo ostacolo si abbatteva sempre e comunque riuscendo solo a farsi vedere debole per quanto fosse riconosciuta come maschiaccio. Ino per quanto bella e forte appena vedeva una ragazza bella quanto lei o di più, le cadeva il suo mondo principesco dove lei era la sola protagonista; Tenten per quanto la conosceva sapeva che era forte e determinata ma le sue pecche le aveva comunque e stessa cosa per le nuove arrivate Karin e Temari.

Eppure lei poteva dire di essere forte interiormente: subire ogni santo giorno le lamentele e gli insulti di una famiglia che mai l’aveva amata, sentire gli sguardi della gente che la guardavano come strana e continuare a stare sempre e comunque a testa alta e non infilare al petto un kunai, era forza. Una volta si ricordava di come voleva suicidarsi e quasi c’e l’aveva fatta senza paura e a sangue freddo…era stato solamente quando aveva visto Naruto che aveva deciso di non morire per il suo amore.

Naruto…parola che per lei significava tutto: vita, amore, speranza, morte, felicità e tutte le cose possibili e immaginabili: ma quante volte aveva visto Sakura e Naruto insieme? Quante volte lo aveva guardato da lontano nascosta da un albero o da un muro a osservalo silenziosamente?

La sua vita come quella di una scena teatrale dove i protagonisti erano i suoi amici e lei la spettatrice silenziosa. E che i protagonisti nel suo silenzio non possono sentire i suoi giudizi e nemmeno si accorgono che lei esiste ma solo una cosa si può dire ora che la spettatrice nelle sue critiche e gesti silenziosi decide come i protagonisti si possano muovere come una marionettista che con fili invisibili decide il destino della storia che deve essere...

Si chiedeva spesso se lei fosse sparita nel nulla: se qualcuno si accorgesse della sua assenza o almeno avesse un ricordo di essere invisibile nascosto forse per la troppa timidezza o indifferenza degli altri. Per certi aspetti, lei sapeva, che voleva diventare invisibile e aiutare tutti anche se fosse stata lei nei guai ma purtroppo sapeva anche che forse  quelli che lei vedeva come i protagonisti della sua vita non la vedevano per quello che era veramente.

Nascondeva sempre le sue mani piene di calli e graffi nessuno avrebbe accettato che lei piccola e inutile Hinata potesse allenarsi giorno e notte senza mai una sosta per rendersi forte agli occhi degli altri se lo chiedeva spesso chi tra tutte aveva il coraggio e la forza di andare avanti rimanendo invisibile e inutile. Le poche volta che la vedevano le chiedevano solo favori per missioni che forse solo grazie a lei vanno a buon fine e spesso gli amici di sempre quelli con cui condivideva tutto e piano piano l’avevano vista come quella Ninja bella e calcolatrice che era e le chiedevano spesso “Perché sei triste Hinata?” non rispondeva mai perché se veramente dici di conoscere una persona, riesci a comprendere il suo stato d’animo con un solo sguardo.

Ora che vedeva meraviglia, stupore e invidia davanti a quegli amici che si erano corti solo adesso che lei per prima era riuscita a diventare Anbu solo grazie a allenamenti senza Ninja leggendari o maestri vicinissimi a diventare Hockaghe ma solo con le sue benedette forze senza chiedere mai aiuto c’era riuscita.

Si mise la maschera che le copriva il volto come sempre e invisibile come sempre ispezionò tutta Konoha con la sua abilità con i suoi occhi e con il cuore spezzato da persone che forse solo ora che lei eradiventata qualcuno si erano accorti di avere di fianco. E strano vedere come i protagonisti della storia rimasti stupiti che l’ultima spettatrice si era alzata dalla platea guardato tutti con tristezza e dandogli spalle è diventata la protagonista della sua vita reale con le loro critiche, i loro sguardi confusi e riuscita a essere quello che mai avrebbero pensato….e tutti si chiesero chi tra lei e tutto il suo villaggio possedesse la vera forza…

 

Ed eccomi qua con una Hinata centric in cui parlo un po’ in generale della sua condizione secondo i miei occhi…diciamo che questa fic lo scritta così in un momento di luce filosofica che d’ogni tanto scappa fuori da una mente malata come la mia… vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate e soprattutto ringrazio come sempre Pan Son che mi aiuti sempre a trovare dei titoli…Ahahaha sa che io e i titoli non andiamo d’accordo!!! Alla prossima Hina93

  
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