Era
passato troppo tempo. Ce ne rendemmo conto quando ormai era diventato
impossibile scongiurare l’inevitabile…
Keroro platoon:
The last mission
De arimasu!
Quella
mattina sarebbe potuta essere uguale a tutte le altre.
Vivevamo
su Pekopon da dieci anni, nessun progresso era stato fatto nella conquista del
pianeta, su Keron i nostri continui fallimenti venivano insabbiati, le nostre
piccolissime conquiste erano gonfiate fino al limite della decenza. In patria,
agli occhi dei più eravamo degli eroi che combattevano per espandere i domini
del nostro pianeta.
Ma
noi del plotone eravamo perfettamente consapevoli di quanti e quanto poveri
fossero stati i nostri piani, e di quanto iniziassero a pesare i nostri numerosi
fallimenti.
Le
grandi forze militari del pianeta Keron sembravano averci dato per dispersi, non
ricevevamo comunicazioni da diversi anni ormai.
Fummo
abbandonati a noi stessi, probabilmente fu per tale motivo che il Sergente
Keroro iniziò a diventare ancor più negligente. Passava le giornate a montare
Gunpla e a pulire la casa, ormai schiavo dei Pekoponiani.
La
figlia maggiore, Natsumi Hinata la quale aveva ormai raggiunto la maggiore età,
iniziò a lavorare e dopo poco incontrò un uomo affine a lei per carattere ed
interessi e dopo diverso tempo passato a frequentarlo finì per andare a vivere
con lui.
Il
figlio minore, Fuyuki Hinata partì proprio quell’anno per un viaggio studio in
America. Sarebbe tornato solo dopo parecchi mesi.
Infine
la capofamiglia, Aki Hinata, finì per rimanere a vivere da sola assieme a noi.
Nessuno pretese che lei se ne andasse…e ammesso che fossimo riusciti a
sfrattarla comunque non avremmo avuto la forza di contrastare la volontà del
nostro sergente, il quale non volle neanche sentir parlare dell’ipotesi di
cacciare Aki per fare dell’intera casa una base ancor più
efficiente.
Tutti
noi ci eravamo affezionati ai Pekoponiani al punto da non riuscire più a pensare
al nostro bene individuale, purtroppo ci eravamo ridotti ad avere un rapporto
affettivo con quelli che avrebbero dovuto essere i nostri
nemici.
Finimmo
per diventare indisciplinati, nessuno andava alle riunioni per i piani di
conquista, ognuno di noi si era chiuso in se stesso finendo per pensare solo
agli affari propri.
Il
sergente maggiore Kururu entrò nel suo laboratorio il giorno della partenza di
Fuyuki, per non uscirne solo dopo parecchio tempo, ormai potevamo comunicare con
lui solo attraverso i computer. Si era barricato lì come per rifiutarci,
altezzoso e distante come sempre. Fu l’unico a rendersi conto del nostro
sbaglio, eppure egoista come sempre decise di non avvertirci chiudendosi in un
lungo mutismo.
Il
soldato scelto Zeroro il quale, come sapete, aveva ormai assunto il nome di
“Dororo”dopo essere arrivato su Pekopon, finì per frequentare il quartier
generale più per abitudine che per necessità. Viveva da solo ormai, Koyuki
Azumaya scomparve pochi giorni dopo che Natsumi andasse a vivere con il suo
compagno. Nemmeno Zeroro seppe più nulla di lei difatti finì con il rattristarsi
molto, ma essendo per carattere molto mite non compì nessun atto sconsiderato,
semplicemente si rinchiuse nuovamente in se stesso, diventando addirittura
scostante. Di tanto in tanto veniva a trovarci, probabilmente quando la
solitudine iniziava a diventare troppo forte.
Il
sergente Keroro come ho già detto prima, divenne ancora più infantile e
incompetente di prima, si era omologato così bene allo stile di vita pekoponiano
da diventare praticamente uno di loro.
“Se
Aki-dono ha bisogno di me sarò sempre disponibile ad aiutarla!” Diceva di tanto
in tanto. Sapevo che Keroro era di indole buona, sapevo anche che il suo grado
militare era assolutamente immeritato, in quanto non era mai sceso direttamente
sul campo ne tantomeno aveva mai guidato un plotone all’attacco. Era riuscito a
raggiungere la sua posizione solo grazie alle conoscenze del padre, famoso per
il suo valore in battaglia, esponente assai importante dell’esercito di
Keron.
Eravamo
un gruppo di soldati con grandi capacità capitanati da un comandante
incompetente ed egoista. Sì, perché Keroro ha sempre dimostrato di pensare solo
a se stesso, a salvare la propria pelle a discapito di quella
altrui.
Immagino
che informazioni di questo tipo vi siano già pervenute dai documenti e dalle
testimonianze degli altri membri del plotone.
…
Come
pensavo.
Comunque,
il soldato semplice Tamama finì per legare ancora di più al sergente e
trasferirsi a casa Hinata assieme a noi.
Decise
di lasciare sola Momoka Nishizawa, poiché questa dopo aver avuto una relazione
con Fuyuki Hinata (durata diversi anni e finita qualche mese prima della
partenza del ragazzo) decise di trasferirsi in Europa assieme al padre, in
seguito Tamama ricevette molte e-mail da parte della ragazza dove lei raccontava
con entusiasmo della sua vita in Germania.
Dopo
qualche tempo Tamama si stufò di risponderle e finirono per non sentirsi
più.
Il
soldato semplice fu così condizionato da Keroro da iniziare a comportarsi
esattamente come lui, divenne distratto e superficiale. Posso assicurarvi che
per un mese non l’ho visto alzarsi dal divano neanche una volta. Mangiava dolci
e dormiva. Solo questo.
Era
così apatico da non rendersi conto neanche dei cambiamenti che si stavano
verificando in lui. Ormai dopo tutti quegli anni era riuscito a maturare anche
fisicamente arrivando in pari con i suoi coetanei rimasti su Keron. Difatti
perse la coda proprio in quel periodo. Non riesco però a spiegarmi come mai non
avesse perso i tratti infantili anche dal volto, che al contrario era rimasto
uguale a quando era un girino.
La
perdita della coda coincise con l’arrivo del comunicato da parte del tribunale
militare di Keron, fu come se il tempo avesse voluto sottolineare il nostro
fallimento.
Quanto
a me…anche io ho subito fortemente l’influsso negativo di quel periodo. Dopo
l’allontanamento della Pekoponiana Natsumi Hinata finii per entrare in quella
che su Pekopon è definita “depressione”.
Fu
un fortissimo smacco constatando il sentimento provato per il soggetto in
questione, ma fortunatamente riuscii a superare la cosa anche grazie ai
medicinali inviati da voi, vi ringrazio ancora. Riflettei a lungo sul rapporto
tra me e Natsumi e mi resi finalmente conto di quanto fosse utopistica la mia
visione del mondo a quel tempo. Lei era una pekoponiana, essendo appartenenti a
due specie opposte non avremmo mai potuto instaurare una relazione normale.
Sarebbe stato stupido sacrificare il piano di conquista per un mio
capriccio…
Vidi
il compagno di Natsumi una volta sola, quel giorno fummo costretti a nasconderci
tutti quanti nella base sotterranea, la famiglia Hinata voleva conoscere quel
ragazzo senza dover incappare in problemi procurati da
noi.
I
miei compagni furono molto sollevati quando il fidanzato di Natsumi se ne era
andò, finalmente avrebbero potuto lasciarmi ed essere lasciati in pace. Difatti
dopo quel giorno, per diverso tempo fui scontroso e poco collaborativo. Iniziai
ad evitare Natsumi. Quando se ne andò di casa fui molto
rasserenato.
…
Ricevemmo
il vostro comunicato durante una mite giornata d’autunno, il primo ad essere
chiamato fui io, ricordo che fui alquanto sorpreso di risentire la voce del
sergente maggiore Kururu, ci chiamò tutti tramite interfono chiedendoci di
raggiungere Keroro nella sala di ritrovo, ci disse subito che era arrivato un
comunicato da Keron. Ci informò inoltre che avrebbe presenziato anche
lui.
Capimmo
subito che si trattava di una cosa seria, Keron non avrebbe aspettato anni per
contattarci per poi dirci qualcosa di insulso.
…
Il
mio stato d’animo in quel momento?
Intimorito.
Registrazione
vocale del rapporto del caporale Giroro. Parte prima.
Fine.
In
attesa di ulteriori dati da elaborare.
Archivio
di Keron, data terrestre: ventisei gennaio
duemilaquattordici.
Tobichan
dice:
Sono
estremamente soddisfatta di questo primo capitolo!
Si
tratta di una long fic, ebbene sì.
Come
avrete probabilmente notato non sto tenendo un tono demenziale che probabilmente
sarebbe più idoneo per un manga come Keroro Gunso, ma penso che ci voglia una
fanfic che mostri che in effetti loro sono militari!
Loro
dovrebbero essere i cattivi in teoria, ed è assurdo che vadano contro persino al
plotone di Garuru e di Shurara pur di salvare la terra, soprattutto in un
ambiente gerarchico e militarmente efficiente come quello di
Keron.
Quindi
ho deciso di scrivere questa storia come un interrogatorio a cura delle forze
militari Keroniane.
Spero
possa piacervi, non penso che conterà molti capitoli, al massimo quattro se
riuscirò a scriverla come progettavo!
Un
saluto da tobichan.