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Autore: stellysisley    17/04/2010    3 recensioni
Ci sono ferite che il tempo non riesce a chiudere del tutto. Rimangono lì, sotto la superficie della pelle, in attesa dello strattone che tornerà a farle sanguinare di nuovo.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Colla Tra Le Dita



Le ragazze sciamano fuori dalla sala dopo la lezione di danza, chiacchierando allegramente.

Ambra ascolta, a metà tra il divertito e l'incredulo, le ultime balzane idee dei professori della scuola di Giulia, dalla quale lei è uscita appena un anno prima.

Arrivo, Silvia!” dice all'amica che passa sempre a prendere prima della lezione e riaccompagna a casa.

Silvia si dondola sulle stampelle: due giorni prima era scivolata e aveva rimediato una distorsione alla caviglia.

Non preoccuparti.” le dice. “Oggi viene a prendermi Dario.”.

Ambra si blocca.

Chi chi chi? Chi è questo?” chiede Giulia, curiosa.

Ambra non la sente neppure. I suoi occhi si sono fatti di ghiaccio, la sua bocca è ormai una linea sottile.

Silvia la sbircia, nervosa.

No... è solo un amico. Cioè, adesso... però quest'estate siamo stati insieme.” dice.

Un idiota.” commenta Ambra sottovoce.

Ah, lo conosci?” chiede Giulia, girandosi verso di lei.

Sì, è un mio ex.”.

Io l'ho conosciuto a maggio dell'anno scorso e le avevo chiesto come fosse...” interviene Silvia.

... Non sono certo stata tenera nell'esprimere le mie opinioni.” riprende Ambra. “Ma, a quanto pare, è cambiato...”.

E' cambiato, sì” conferma Silvia, convinta.

Ho capito.” dice Giulia, mentre un'auto verde scuro si ferma a poca distanza da loro.

E' arrivato mio padre... ci vediamo venerdì!” esclama la ragazza. Saluta le amiche con un bacio sulla guancia e sale in auto.

Vai anche tu, se vuoi...” suggerisce Silvia ad Ambra.

No, figurati.” risponde lei, con la voce più acuta del solito. “Non mi va di lasciarti qui da sola ad aspettare.”.

Senti, lo so che ti ha ferita... ma è cambiato, te lo assicuro!”.

Difficile da dire, almeno per me. Non si è fatto più sentire.”.

Sì, Dario l'aveva ferita e Ambra se lo ricordava bene, nonostante fossero già passati quattro anni.

Si erano conosciuti grazie ad un'amica in comune e ad Ambra, Dario era piaciuto subito. Avevano gli stessi interessi, credevano nelle stesse cose. Dopo passeggiate, pomeriggi passati insieme e chiacchierate in cui Dario affermava di credere in una storia lunga e seria, lui l'aveva baciata e Ambra aveva sentito il suo cuore prendere il volo.

Tre ore dopo, il suo cellulare aveva vibrato.

E nel leggere il messaggio, il cuore di Ambra era precipitato bruscamente a terra, gonfiandosi di incredulità, rabbia, delusione.

Dario diceva che non riusciva a fingere, che non poteva stare con lei.

Non riusciva a fingere.

Ambra gli aveva risposto con sprezzante durezza, come meritava una persona così falsa e vigliacca. Avevano litigato e lui era sparito.

Fino a quel momento, perché neppure l'estate prima, quando lui usciva con Silvia, lei l'aveva incontrato. Sapeva che l'amica era stata felice in quel periodo, ma non riusciva a dimenticare.

Non poteva.

Vi farò incontrare con calma.” azzarda Silvia. “Così potrete chiarire.”.

Ad Ambra sfugge una risatina. “E' lui che deve chiarire, ha fatto tutto da solo. Strano, no? Un uomo che arriva, mette tutto alla rinfusa e poi se ne va come se niente fosse. Peccato solo che poi a rimetterci sia la donna che ha preso in giro, con la quale ha finto per tutto il tempo.” ribatte Ambra.

Silvia la guarda con comprensione: non può certo biasimarla.

Che macchina ha?” domanda Ambra. Sono lì fuori da venti minuti e lui ancora non si è fatto vedere.

Un' Opel Corsa bianca.” risponde Silvia. “Ma quando arriva te ne accorgi, ha sempre su la musica da zarro*.”.

Pure!” commenta Ambra, senza riuscire a trattenersi.

Poco dopo, una Panda bordeaux si ferma davanti a loro.

E anche se non è un' Opel Corsa bianca, Ambra riconosce subito Dario alla guida.

Appena il ragazzo la vede abbassa gli occhi, poi si sporge per aprire la portiera a Silvia e si ritira di nuovo sul sedile di guida a smanettare sul cellulare.

Di tutto, pur di non guardare negli occhi la ragazza che ha gettato via quattro anni prima.

E' venuto con la macchina della madre...” spiega Silvia, nel tentativo di scongelare l'atmosfera.

Non ci riesce, perché per Ambra l'atteggiamento del ragazzo è troppo. Si avvicina all'auto e, mentre Silvia sta salendo, rivolge a Dario un chiaro e squillante “ciao”.

Lo saluta, perché si ritiene un essere civile e anche perché è convinta che gli esseri umani siano superiori ai vermi.

Dario sobbalza, non se l'aspettava. “Ah... ciao, Ambra!” bonfochia, fingendo di accorgersi di lei solo in quel momento. La guarda di sfuggita, poi torna a fissare lo sguardo davanti a sé, e parte appena può.

La ragazza attraversa risoluta la strada e il parcheggio. Sale sulla sua auto, mette la sicura alle portiere e si prende la testa tra le mani.

Non pensava che rivederlo le avrebbe fatto quell'effetto e non saprebbe nemmeno dire perché è così furiosa.

Forse è l'assurdità di quello che è stato, del comportamento di lui allora, sul quale lei si era interrogata per mesi senza trovare una risposta.

E Ambra detesta che le cose siano lasciate a metà.

Accende la radio, prende un cd e lo infila nella fessura, mentre ingrana la prima e parte.

Le note di “L'amore si odia” riempiono l'abitacolo.

Oh, perfetto. La canzone adatta.” pensa.

Alza il volume, per una volta non le importa di fare chiasso, e si mette a cantare.

Ha bisogno di sfogarsi, ha bisogno che la musica le sciolga i lacci del cuore e ne porti via la polvere, che faccia come l'acqua del torrente che lava e purifica il letto arido del fiume.


Ma tu non meriti più

un battito di questa vita...”


...e forse non l'hai mai meritato.”.


Per tutto quello che conta,

se conta,

sei come colla tra le dita”.


No, non conta.

E se anche contasse, con te farei come si fa con la colla tra le dita.

La sciacquerei via.



Note:

*zarro: non so se questo termine sia diffuso a livello nazionale, ma qui indica una persona fracassona, un po' grezza, che pure si crede al centro del mondo. Un “tamarro”, insomma.


La canzone che compare alla fine è “L'amore si odia”, di Noemi e Fiorella Mannoia.


Angolo dell'autrice

Davvero, non credevo che rivederlo mi avrebbe fatto stare così male, che avrebbe scatenato in me una tale tempesta di emozioni.

Pensavo che ormai fosse un capitolo chiuso.... l'ennesima dimostrazione che le proprie emozioni sono imprevedibili.

Questo è il risultato della tempesta...


* Stelly *

   
 
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