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Autore: Paz97     18/04/2010    2 recensioni
Mark fa alcune riflessioni dopo la morte di una bambina al community general hospita il cui colpevoli ne sono usciti praticamente impuniti. l'ho scritta dopo aver visto l'omonima puntata
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il difficile mestiere di dottore

 

Sono passati tre giorni dall’arbitrio.

E’ da tre giorni che il cielo è grigio, come in segno di muto disprezzo verso questa umanità crudele e avida.

La spiaggia di Malibù è deserta. Potrebbe piovere da un momento all’altro, e nessuno ha voluto rischiare venendo al mare.

Silenzio commemorativo, interrotto solo dalla risacca delle onde.

mi sento vuoto come questo posto.

Vuoto ed inutile.

Come quando è morta Chaterine.

Ma allora ero più giovane

Ora non so davvero come andrà a finire.

Se ne dimenticheranno tutti.

In fondo è così che vanno le cose

E mi vergogno di far parte di questa società corrotta e senza scrupoli.

 

Era solo una bambina

Aveva quattro anni

Faceva parte di un’altra compagnia d’assicurazioni

E mi hanno proibito di salvarla

Di ricoverarla al community general

Di sottoporla alle cure di cui aveva bisogno

Perché non era la struttura adatta

‘vi mandiamo una ambulanza per portarla nella struttura adeguata’.

Si sarebbe potuta salvare.

Ma l’ambulanza non arrivava

Si sarebbe potuta salvare.

L’orologio del pronto soccorso girava, girava..

si sarebbe potuta salvare.

Sono passate quattro ore.

Le sue ultime quattro ore.

L’ambulanza non arrivava

Si sarebbe potuta salvare.

Aveva quattro anni

 

Come ho potuto pensare che si sarebbe potuto fare giustizia?

Non c’è una vera giustizia in questo mondo finché qualcuno muore per questioni burocratiche.

Dovevano risarcire di tre milioni di dollari

La madre ne ha ricevuti duecentomila,

Non erano i soldi che le importavano

Ma la ditta ne è uscita pulita

A cosa è servito tutto questo?

A niente. Nessuno ha pagato per le proprie colpe

Come se non fosse successo niente

Ma è morta una bambina

 

Sono stufo di questo mondo sporco.

A che serve fare il medico se mi impediscono di aiutare la gente?

A che serve scegliere i pazienti in base all’assicurazione?

Il mio lavoro è di aiutare le persone in ogni caso. Di salvarle a qualsiasi costo.

O è solo quello che credo che sia?

Forse ho sbagliato dall’inizio

O forse sono semplicemente l’unico a credere ancora nella mia professione

‘meglio pensarci ancora un po’, o meglio non pensarci mai più/ se questo fosse l’ultimo giorno della tua vita, amico mio, dimmi cosa pensi che faresti?’

non ricordo neanche dove ho sentito queste parole

Ma mai come adesso mi sono sembrate adatte.

Devo rassegnarmi?

Devo incominciare a curare i pazienti in base alla loro compagnia assicurativa?

Devo diventare una macchina burocratica come vorrebbero che fossi?

Ma bisogna tener fede ai giuramenti.

Primo: non fare il male

Non fare il male

Bisogna tener fede ai giuramenti

Io ho giurato

  
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