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Autore: SmartyPants    22/04/2010    1 recensioni
Qualcuno si dichiara ma qualcuno è già impegnato. Scelte.
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Juliet, Sawyer
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nota 1: L’idea per questa fan fiction mi è venuta guardando un episodio di Ugly Betty. Non dirò quale per non spoilerarvi troppo! Ha luogo in un mondo qualsiasi, cioè non necessariamente nelle sideways; piazzatela dove preferite che tanto il luogo non ha importanza XD Spero vi piaccia!! =) Il titolo è il primo verso della  canzone “Perfect” cantata dagli Hedley, canzone che io stra-adoro. Dedicata a tutte le Sulieters che mi sostengono e leggono le mie crazy fics. <3

 


 

 

La vita era stata generosa con Juliet. Era una famosa dottoressa di Los Angeles, viveva in una bellissima casa nella zona più elegante della città e al suo fianco aveva un uomo che amava, che la faceva sentire speciale. L’aveva conosciuto durante il primo anno di Specializzazione alla Facoltà di Medicina, dopo due anni avevano iniziato a frequentarsi e si erano messi insieme. Erano passati quasi quattro anni da quando stavano insieme e sul suo anulare sinistro troneggiava uno stupendo diamante che luccicava continuamente. Entro non molto tempo sarebbe stata la Signora Shephard.

 

*****

 

Jack era uscito presto quella mattina perché aveva in programma diverse operazioni e Juliet aveva il giorno libero. Primo giorno libero da mesi  e Juliet aveva deciso di trascorrere la giornata rilassandosi, andando in spiaggia e dedicandosi a fare un po’ di shopping. Si stava preparando quando ricevette un messaggio sul cellulare

 

[Ciao, devo parlarti. Ci vediamo “Da Sam” alle 22. Vieni da sola, non portare Jack. E’ una cosa importante, a dopo.]

 

Era un messaggio di James, il migliore amico di Jack. Loro tre erano molto uniti e passavano tantissime giornate insieme. Leggendo il suo messaggio, Juliet si preoccupò e cercò di chiamarlo. Lui però non rispose, così lei gli scrisse dicendogli che ci sarebbe stata. Era preoccupata, temeva fosse successo qualcosa di grave, ma soprattutto non capiva perché non avrebbe potuto portare Jack con sé.

 

La sera arrivò presto e Juliet si liberò dicendo che avrebbe preso un drink con sua sorella Rachel. Non era solita mentire a Jack ma questa volta sentì in di doverlo fare; aveva dato la sua parola a James ed era sicura che c’era un motivo ben preciso se James voleva vederla da sola.

 

Juliet guidò velocemente verso il bar e ci arrivò in meno di dieci minuti. Non sapeva neanche lei perché ci tenesse così tanto a vedere James da sola quella sera. O forse lo sapeva ma aveva paura di ammetterlo a se stessa.

 

Entrando lo vide seduto al bancone che sorseggiava una birra. Era da solo e sembrava immerso nei suoi pensieri.

 

“Ehi James!” esclamò lei sorridendo, sedendosi accanto a lui.

“Ciao, Juliet” rispose lui. Era visibilmente pensieroso, non era allegro come al solito.

Lei si ordinò un Cosmopolitan, il suo preferito e gli chiese: “Tutto bene? Mi hai fatta preoccupare!”

 

“Non so se va tutto bene, Juliet” James replicò, bevendo l’ultimo sorso di birra e ordinandosene un’altra.

 

“Sai che puoi dirmi tutto” continuò lei, incalzandolo dolcemente. “Qualsiasi cosa.”

 

“Devo dirti una cosa, Juliet” si girò verso di lei, guardandola dritta negli occhi. “E’ un po’ di tempo che devo dirtelo e penso che sia arrivato il momento. Non ce la faccio più a tenermelo dentro.”

 

“James, cosa succede?” chiese lei, allarmata.

 

“Non ce la faccio a smettere di pensare a te, Juliet. So che non dovrei sentirmi così, ma non posso farci niente. Le cose sono cambiate, ti penso continuamente, vorrei essere sempre con te e quando non ci sei mi manchi da morire …”

 

“No, James. Non puoi farmi questo” esclamò lei. “Jack è il tuo migliore amico!”

 

“Pensi che non lo sappia?!” continuò lui “Lo so, sto mettendo a repentaglio la mia amicizia con lui ma credimi, ne vale la pena” James inspirò profondamente “Io ti amo, Juliet.”

 

“Dannazione, James!” gridò lei, cercando di reprimere le lacrime con tutte le sue forze “Jack ed io siamo fidanzati, ok? Non hai la benché minima idea di quante ne abbiamo passate per far funzionare il nostro rapporto” fece un respiro profondo e alzò la mano sinistra, indicandogli l’anello di fidanzamento “Siamo fidanzati e non voglio ferirlo, io …”

 

James la interruppe “Lasciami finire, ti prego” Lei annuì e lui proseguì “Se riesci a guardarmi negli occhi e a dirmi che non provi niente per me, allora va bene. Ti giuro che ti lascerò andare, ti lascerò uscire da questo dannato bar e mi farò da parte ma prima ho bisogno di sapere. Almeno questo, Juliet, me lo devi”

 

Lei incrociò il suo sguardo e vide un James come non l’aveva mai visto prima: triste, arrabbiato, abbattuto, un uomo a pezzi. “Io …” balbettò lei “Io  non posso, ok? Scusami ma …” Il peso delle sue stesse parole si era fatto troppo pesante per lei, sentì il bisogno immediato di andarsene. Prese la borsa dal bancone e si precipitò fuori dal bar.

 

*****

 

James ancora non riusciva a credere a quello che aveva appena fatto. Non che si fosse pentito ma non credeva che Juliet l’avrebbe respinto. Era sicuro che anche lei provasse qualcosa per lui, ne era certo. Era stanco, triste ed arrabbiato con se stesso, con Juliet e con Jack. Con il mondo. Non voleva già andare a casa, voleva ubriacarsi fino a non riuscire più a camminare ma non poteva farlo perché il suo turno iniziava tra meno di otto ore. Si concesse altre due birre ghiacciate e poi se ne andò. Lasciò la macchina nel parcheggio e decise di tornare a casa a piedi; un po’ per smaltire il dolore, un po’ perché adorava l’aria tiepida delle notti di Los Angeles. Ci mise quasi mezz’ora per arrivare a casa, erano quasi le tre del mattino quando svoltò l’angolo del quartiere e la vide, seduta sui gradini della sua villetta.

 

“Cosa ci fai qui?” le domandò, bruscamente. Non voleva vederla in quel momento.

 

Lei si alzò dai gradini scossa dai singhiozzi, gli occhi gonfi e rossi, le guance rigate di lacrime.

 

“Vattene” le disse, incapace di guardarla negli occhi. Si odiava per quello che le stava facendo ma aveva bisogno di un po’ di tempo da solo. La guardò meglio e si rese conto dello stato in cui era, aveva anche iniziato a piangere.

 

“Ho …” iniziò lei, la voce scossa da un tremito “Ho lasciato Jack” disse tutto d’un fiato, correndogli incontro e abbracciandolo forte “Ti amo, James” gli sussurrò all’orecchio, piangendo.

 

James la strinse forte a sé, l’amava da morire “Ti amo anch’io, Juliet.”

 

Si guardarono negli occhi, sorridendo e poi si scambiarono un lungo bacio appassionato. Loro unica testimone la luna, che illuminava i loro corpi facendo risplendere le loro anime in quella notte buia e scura.

 


 

Nota 2: immagino che alcune di voi si chiederanno perché ho scelto proprio Jack e non qualcun altro. :P

Beh, l’ho scelto perché volevo dare più drama alla storia e volevo qualcuno di importante per Juliet. <3

 

  
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