Da leggere sentendo questa canzone.
http://www.youtube.com/watch?v=g8z-qP34-1Y&feature=fvst
<3
In front of
your eyes,
it falls from the skies,
When you don’t know what you’re looking to find.
In front of your eyes, it falls from the skies,
When you just never know what you will find.
La mia vita.
La mia felicità.
Il mio cuore.
Sentivo che quel cuore che
continuavo a sentir battere dentro il mio petto si stesse per
sgretolare, come
sabbia bianca tra le dita, scivolasse via, come quando cerchi di
trattenere il
fumo, come quando cerchi di trattenere l’aria…
E’ una cosa impossibile,
trattenere l’aria.
Eppure essa è dappertutto, più o
meno come l’amore.
L’amore è come l’ossigeno.
L’amore ci riempie, tutto quello
che ci circonda è amore.
Eppure, in questo momento l’amore
mi stava distruggendo.
L’amore come
l’aria.
Ma allora perché, se l’aria ci fa
sempre stare bene, a volte l’amore ci fa stare male?
Non male, dire male è riduttivo.
Ci fa soffrire, e allora non
desideri altro che morire, che sparire dalla
terra e sperare in un luogo più bello, dove la
felicità è eterna e il dolore un
brutto ricordo, un brutto sogno. Eppure ti ritrovi a camminare tra vie
deserte,
buie, le cuffiette dell’Ipod nelle orecchie, ascoltando una
canzone che non può
far altro che farti stare male, perché sei masochista e non
vuoi ammettere che
l’unica cosa che vorresti è lei,
lei
è l’unico essere di cui vorresti avere cura,
perché lei è un essere
speciale, perché tu non sei
niente senza di lei.
Lei, che sta per partire miglia e
miglia lontano, e tu che non hai il coraggio di fermarla,
perché sai che non ti
ascolterebbe, partirebbe comunque e tu resteresti col vuoto di una
sconfitta, e
il dolore ancora più bruciante dell’ultimo addio.
And pieces of memories fall to the ground.
Sei caduto, inciampato, ti sei
fatto male, hai strisciato, implorato, chiesto aiuto, e tutto per lei.
Ti
saresti strappato l’anima pur di riaverla un ultima volta, ed
ora non sei
neanche in grado di rincorrerla, per stupido orgoglio,
perché sei un vigliacco.
E ad un tratto ti fermi.
Alzi lo sguardo, verso il cielo
nuvoloso, ripensi al suo viso, ai capelli castani, gli occhi a
mandorla,
marroni, il suo fisico, le sue smorfie buffe, i suoi passi di danza,
con i
quali sapeva comunicare più che con tutte le parole del
mondo.
Lei, che non è mai contenta di
quello che fa, che vuole sempre il meglio, che chiede consigli e poi fa
di
testa sua… Lei che è così bella per
questo. Nella sua imperfezione, lei è perfetta.
Lei che l’hai vista piangere fragile
che potevi ucciderla stringendola
un po’, poi invece l’hai vista con la forza di un
uragano prendere in mano la
sua vita e farne molto di più.
Lei che sta partendo.
Lei, che tu vuole rivedere
un’ultima volta.
Non guardi neanche l’orologio.
E’ un attimo, una corsa contro il
tempo.
These words are my heart and soul,
I hold on to this moment you know.
Cause I’d bleed my heart out to show, that I won’t
let go.
Corri ancora, comincia a piovere.
La pioggia che lava via tutto,
non ti lava via l’ansia che hai nel cuore.
Vuoi rivederla, fosse per
l’ultima, ma vuoi rivederla.
Vuoi rivedere i suoi occhi
profondi, i lineamenti marcati, i capelli lucidi, il suo fisico magro,
forse troppo.
And pieces of memories fall to the ground.
I know what I did and so, I won’t let this go.
Cause it’s true, I am nothing without you.
Inciampi, di nuovo, scivoli sulla
pozzanghera; la pioggia è sempre più forte, ti
sbatte contro il viso, come
tanti piccoli coltelli affilati.
Cause it’s true, I am nothing without you.
I know what I did and
so, I won’t let this go.
Cause it’s true, I am nothing without you.
I know what I did and
so, I won’t let this go.
Cause it’s true, I am nothing without you.
E lei è lì, davanti a te.
Il trolley nella sua mano, il
passo deciso di chi vuole cambiare pagina, volgere definitivamente le
spalle al
passato, a quell’uomo che tanto l’ha fatta soffrire
e che ora è proprio dietro
di lei.
Allunga la mano, ragazzo, e la
tua vita non sarà stata inutile.
Fermala, e tutto ciò che hai
fatto fin’ora avrà un senso.
Lasciala andare, e soccomberai
nell’abisso del dolore.
«Elena…»
Lei si gira, è lì, davanti a te.
Non ti aspettava, ti guarda con
occhi sgranati e sognanti, perché forse un po’, un
poco ci sperava, ed è
felice, e non lo dimostra.
«Elena io ti…»
Le gocce di pioggia sono sempre
piùfitte.
Ti bagnano.
La bagnano.
E nessuno dei due se ne accorge.
Siete solo voi.
Tu e lei.
Lei e tu.
Falle sentire la melodia, quella
melodia che ti ha accompagnato nella tua corsa disperata.
Where everything’s nothing, without you.
I’ll wait here forever just to, to see you smile,
Cause it’s true, I am nothing without you.
Sente la canzone.
La riconosce.
La vostra canzone.
Quella su cui ballavate insieme, quella che le cantavi
nell’orecchio prima che lei si addormentasse.
«Cause it’s true, I am nothing without
you»
Sussurralo all’orecchio di lei, posa le sue labbra sulle
sue.
Un bacio che sa di pioggia.
Un bacio bagnato.
Un bacio salato, dalle lacrime di chi si è ritrovato dopo
tanto tempo, dopo un litigio dal quale nessuno dei due aveva avuto la
forza di
riemergere.
Un gioco di lingue passionale, ma estremamente dolce.
«Ti amo…»
E quelle parole sussurrate da te, ragazzo, che finalmente ti
rendi conto di aver sbagliato.
«Ti amo, ti amo tiamotiamotiamo. Perdo…»
Un dito, esile, posato sulle tue labbra.
E il perdono che arriva, come una liberazione.
Where everything’s nothing, without you.
I’ll wait here forever just to, to see you smile,
Cause it’s true, I am nothing without you.
Parole sussurrate da lei, i capelli bagnati le incorniciano
il viso, ma è così bella che ai tuoi occhi appare
come un angelo.
«Non partire…»
«Non parto.»
«Con me…»
«Per sempre. Perché è vero, io non sono
niente senza te,
niente.»
Lae;