Nota
iniziale: ho avuto una visione; una visione di un Alternative Universe; un
Benjamin Linus avvocato; un James Ford - o meglio, Sawyer - imputato per
omicidio; i due, coinvolti in una truffa in Sawyer-style. E questo è quello che
ne è uscito. Buona lettura.
Masters of Puppets
Il giudice batté con forza il martelletto.
"Cos'ha da dire a sua difesa, imputato?"
Nel pronunciare queste parole inchiodò lo sguardo in quello dell'uomo seduto a
poca distanza dalla sua postazione: biondo, straordinari occhi azzurri e
un'altrettanto strabiliante lista di crimini alle spalle. Si faceva chiamare
Sawyer. "Glielo dico subito cos'ho da dire: quello era un figlio di
puttana, ecco cos'era!".
Un lieve mormorio si levò nella sala. "Mi permetta di dissentire. Anthony
Cooper era un uomo che nella vita aveva fatto solo del bene".
Gli sguardi del pubblico si rivolsero verso la persona che aveva parlato. Era
un uomo sulla cinquantina, calvo. Un magnate vissuto in Australia, si diceva. E
l'unico parente dell'anziano Mr. Cooper, assassinato pochi giorni prima.
La voce del giudice si alzò di nuovo tra i presenti. "La prego di non
parlare fino a quando non sarà interpellato, Mr. Locke".
"Non mi dica che cosa devo fare!" esplose l'uomo. "Mio padre è
stato ucciso da quel criminale e credo di avere tutti i diritti di
parlare". Il giudice rimase imperturbabile. "A tempo debito, signor
Locke. A tempo debito".
In sala alcuni istanti furono dominati da un opprimente silenzio. "Le
chiedo il permesso di intervenire con delle prove a favore dell'imputato,
signore" intervenne qualcuno. Il mormorio della folla si fece più intenso.
"Quello è l'avvocato dell'assassino?"
"Sì, è parecchio famoso"
"Lo conosco di vista. Come si chiama?"
"Benjamin Linus".
Il giudice annuì, dando all'avvocato il permesso richiesto. "Parli
pure". Quest'ultimo si schiarì la voce, per poi iniziare il suo discorso,
con un tono di voce atono e uno sguardo fisso negli occhi del giudice. "Vede,
signore, con tutto il rispetto, io sono convinto che lei non abbia capito
assolutamente niente".
Il giudice aprì bocca come per protestare, ma poi annuì. "Continui".
"Le posso provare che la sera del reato James Ford non era in casa di
Anthony Cooper. Non lo era in quanto egli si trovava con me". Fece una
pausa, posando lo sguardo verso il truffatore. "Quella sera il signor Ford
aveva intenzione di discutere con me riguardo a un 'colpo grosso', come lo
chiamò lui". Sawyer gli rivolse uno sguardo carico d'odio.
"Bastardo. Avevamo un patto."
Linus si limitò ad ignorarlo. "Conoscevo l'argomento della discussione
poiché Ford stesso me lo aveva anticipato e, se devo dirle la verità, ero
ansioso di vedere un criminale come lui in ergastolo. In ogni caso, stetti al
gioco e ascoltai quanto aveva da dirmi".
La sala era ormai pervasa da un silenzio carico di ansia. "Il piano di
Ford era questo: sarebbe venuto qui, fingendo di essere l'assassino di Cooper,
e col mio aiuto avrebbe minacciato lei, giudice, allo scopo di ottenere i suoi
soldi. Quella sera registrai tutto in una videocassetta..." Così dicendo,
Benjamin tirò fuori da una borsa una videocassetta contrassegnata da un adesivo
bianco con su la scritta 'truffa'.
"Figlio di puttana, avevamo un accordo, cosa c'è, non li vuoi più tutti
quei soldi?" imprecò Sawyer, fissando l'avvocato. Benjamin replicò lo
sguardo con serietà. "Non li ho mai voluti, James".
"E non mi chiamare James!" mormorò l'uomo con odio.
"Come vuoi" continuò l'altro, il tono di voce ancora privo di ogni
emozione. "In ogni caso, giudice, questa che ho in mano non è la
registrazione di quella sera. Contiene file ben più privati, decisamente
personali, e riguardano lei e un certo scandalo avvenuto anni fa. Ha due
opzioni. Uno, vederla distrutta, ma per farlo deve darci i suoi soldi. Due, tenersi
i soldi e vedere questa roba su tutte le TV". Benjamin sorrise.
"A lei la scelta. James, la pistola".
Sawyer ghignò, estraendo una pistola dalla borsa dell'avvocato. "Era ora.
Non mi stavo affatto divertendo".
Puntò la pistola contro il giudice.
"Okay, e ora si muova: dove tiene i soldi? Voglio le chiavi. Le concedo
due minuti per pensarci. Nel frattempo, vorrei contestare una delle
affermazioni del mio collega; se non ti dispiace, Ben" con un rapido gesto
si voltò, puntando la pistola contro l'avvocato "i soldi me li tengo io.
Oh, e grazie per l'aiuto, in ogni caso".
Benjamin non si scompose. "Neppure
per sogno".
"Scusa?"
"Sei diventato sordo, James? Neppure per sogno. I soldi ce li dividiamo,
come avevamo deciso".
Attorno a loro qualcuno singhiozzava, spaventato.
"Non fare storie, Linus, o sparo".
Benjamin alzò le spalle. "È un bluff".
Lo sparo risuonò nel tribunale.
~
24 ottobre 2008. Arrestato giudice
per tentato omicidio.
Ferito da un colpo di pistola il famoso criminale corrispondente al soprannome
di Sawyer. Indenne il suo alleato.