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Autore: Lady Gray    04/05/2010    1 recensioni
| Ettore x Elena |
Può la morte di una persona che si amava,portarti a compiere un'azione che mai avresti pensato di compiere?
Genere: Triste, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DI AIUTO PER COMPRENDERE LA STORIA CHE HO INVENTATO:Ettore è distrutto per la perdita di Andromaca,uccisa da Achille per vendetta nei confronti di Ettore dopo che quest'ultimo aveva ucciso per sbaglio Patroclo.
Elena soffre:nel giorno delle sue nozze con il figlio di Priamo,la donna ripensa a quando Paride è stato ucciso nello scontro con Menelao, vendicato poi in seguito dal fratello maggiore.

Può la morte di una persona che si amava,portarti a compiere un'azione che mai avresti pensato di compiere?

C U T
Il Fratello e la Vedova

A fragile flame aged
Is misery
And when our hearts meet
I know you see

|Elena POV |
Sono seduta nel giardino che ha visto sbocciare il nostro amore,Paride.
Dovrei essere qui,con te,tra le tue braccia gioiendo di questo momento.
Invece tu non ci sei.
E non tornerai mai più.
Ucciso,il mio giovane amore....tu,che dicevi di amarmi,tu che mi dicevi che avresti passato l'eternità con me,tu che volevi da me un figlio,tu con il quale io mi sentivo al sicuro...
Tu che non tornarai mai più.

Sai che giorno è oggi?
Il giorno delle nostre nozze.
Avevamo progettato questo giorno da tanto,troppo tempo.
Invece tutto è stato stravolto:
Io,a quest'ora dovevo essere al tuo fianco a gioire di questo giorno...invece sono qui a piangere un desiderio che mai si realizzerà.
E tuo fratello...
Soffre doppiamente: ti ha perso e ha perso sua moglie.
Lo sento piangere la notte.
E l'ho visto mentre abbracciava suo figlio,sussurrare parole ad Andromaca.
Perchè mi hai abbandonato Paride?

Una lacrima mi solca il viso,mentre alzo il mio sguardo al cielo,guardando le stelle che questa notte mi sembrano più lontane che mai.
Quando tu eri con me,mio giovane e perduto amore,mi sembravano talmente vicine...da poterle toccare con un dito.

Non mi resta che abbandonarmi al mio immenso dolore penso,e chino la testa,nascondendo il mio viso tra le mani e intrappolando le lacrime tra le mie dita.

*

|Ettore POV|
Mia dolce Andromaca...
Più guardo il frutto del nostro amore,e più sento che mi manchi da morire.
Nostro figlio è lì che mi guarda con i suoi occhi,così uguali ai tuoi...
Non puoi immaginare quanto io stia soffrendo,sapendo che questa creatura crescerà senza una madre.
Ho ucciso colui che ti ha separato da me...
..Ma allora perchè non mi sento meglio?
Perchè continuo a non riuscire a non piangere ogni volta che vedo il nostro letto vuoto,senza di te?
Perchè non riesco più a sorridere se odo il tuo nome?
Mia dolce Andromaca,ti ho amato tanto...e sei morta per un mio sbaglio.
..Se avessi capito che sotto quell'armatura non vi era il noto Achille,ma suo cugino Patroclo....
Avrei dovuto saperlo.
Avrei dovuto notarlo.
Avrei dovuto prevederlo.
A quest'ora saresti ancora con me.

I sensi di colpa mi attanagliano come tanti serpenti...ho bisogno di aria fresca.Non riesco pù a guardare nostro figlio che dorme sereno.

Esco nel cortile,lasciandolo con una balia.

La notte mi sembra così vuota, così spenta senza di te...sai?
Non riesco più a trovare niente di buono nel mondo che mi circonda.
Sento solo di volerti raggiungere..e lo farei,se non fosse per il fatto che nostro figlio rimarrebbe da solo.
Un piccolo,sfortunato orfano.
Tu non vorresti che crescesse così.
Ed è per te,e per lui che ancora non ho posto fine alle mie sofferenze.

Mi fermo interrompendo il mio vagare,sentendo dei singhiozzi provenire dal giardino.
Seguendo quello straziante suono,raggiungo una donna.
Sta seduta su una panchina,con il volto nascosto tra le mani: quando si accorge della mia presenza alza il volto nella mia direzione,facendomi vedere il viso di una bellissima donna stravolto dal dolore.
E non ho bisogno nemmeno di chiederle la ragione di tanta sofferenza.
Elena,la donna del mio defunto fratello.
Senza dirmi una parola,torna a piangere nascondendosi e singhiozzando,come una bambina indifesa..
E non può sapere quanto io la capisca.
Quanto io sappia come ci si sente.
Quanto io,come lei,vorrei morire.

*

|Elena POV |
Riesco a piangere persino davanti a tuo fratello,mio amato Paride.
A tuo fratello che mai come adesso mi è così vicino...
Tuo fratello che riesce a percepire quanto io soffra....e quanto io desideri solo morire.
Mi si avvicni lentamente,sedendosi al mio fianco e rimanendo in silenzio.
Sa che non riuscirei a parlare.
Singhiozzo senza riuscire a fermarmi,mentre lui guarda fisso verso la fontana sbattendo di tanto in tanto le palpebre...
Perchè o destino crudele hai voluto punirci così?
Ettore è un uomo dal cuore puro: un buon padre e un buon marito...e un buon amico.
Perchè è stato punito?
Io invece...sono sempre stata una donna mesta,non mi sono mai ribellata.
Cos'ho fatto di sbagliato?
Sento di essere debole.
Ho bisogno di sentirmi amata,almeno per qualche istante.
Ettore ora mi sta guardando con i suoi occhi così simili ai tuoi ,amore..
Sentendo le lacrime sfregiarmi il volto come mille lame,e come per sfuggire a ciò che sento mi sporgo verso di lui venendo accolta tra le braccia di quell'uomo sofferente che cerca di anestetizzare il suo dolore occupandosi di quello della giovane vedova,moglie di suo fratello.

-Shh...- mi sussurra dolcemente mentre mi tiene stretta a sè.

Non sono nemmeno in grado di rispondere,mentre mi aggrappo a lui in modo convulso.
è l'unica persona che ora può leviare il mio dolore...
Il mio immenso dolore.
Lo stringo più forte mentre lo sento tremare..
Mi allontano leggermente guardandolo negli occhi e ciò che vedo mi uccide maggiormente: il forte e deciso Ettore,l'uomo che conquista terre e padre devoto..è di fronte a me e sta piangendo.
Piange in silenzio,chiudendo gli occhi per non farsi vedere,e corrucciando la fronte...

-Paride...- sussurro con la voce che mi trema.

-Non ho mai creduto negli dei,Elena...e ciò che è successo è una prova che nessun Dio esiste in questo mondo...nessun Dio ci avrebbe fatto questo.Nessun Dio avrebbe permesso a un suo figlio di crescere senza una madre..-

Ha smesso di piangere ma il suo tono di voce è ancora instabile,come il mio.
E si capisce che ancora soffre da ciò che mi dice dopo poco...

-è stata colpa mia se Andromaca non c'è più.-

-Non dire così Ettore...è stato il destino a..-

-Ma quale destino Elena? Mia moglie mi è stata portata via perchè non ho saputo riconoscere un ragazino sotto l'armatura del valoroso Achille.-

-Nessuno ha capito l'nganno Ettore.Nemmeno il suo esercito. Come avresti potuto capirlo tu? Il tranello era troppo sottile,troppo invisibile.-

Le mie parole non lo soddisfano: continua a serrare i pugni e ad abbassare lo sguardo,infastidito.
Soffre.
Soffre come un uomo condannato a morte.
Soffre e io non so come aiutarlo,perchè soffro con lui.
La mia mano si posa sulla sua,fermando il suo movimento convulso di serrare i pugni..e di fronte a quel gesto sembra fermarsi.
Sembra capire che voglio che lui stia bene,perchè se lo merita e perchè è un bravo uomo.

-Non ti ho ancora ringraziato per ciò che hai fatto per Paride,Ettore, hai vendicato la persona che amavo e non ti sarò mai riconoscente abbastanza.-

Il suo viso si alza ,girandosi verso il mio.
Mi scruta,mi guarda attraverso quegli occhi così tristi.
Terra e Acqua.
La sua mano si chiude su quella che tengo ferma sul suo pugno,stringendo in mod gentile mentre i suoi occhi continuano a non allontanarsi dai miei.

-Mio fratello era la persona che amavo di più,insieme a mia moglie.-

-Lo so.-

-Vendicare colui che l'ha ucciso,mi ha aiutato ad alleviare almeno di poco ciò che provo adesso.-

E lo vedo ripiombare in quel dolore che gli attanaglia l'anima,mentre mi prende il viso tra le mani e mi bacia la fronte con gratitudine.
Chiudo gli occhi e mentre lui leggermente si allontana,alzo la testa sfiorando le sue labbra.
Quelle labbra bagnate dalle sue lacrime amare.
Quelle labbra che mai avrei pensato di sfiorare...
Si allontana di poco da me sospirando,per poi ricambiare il bacio.
Dischiudiamo le labbra in contemporanea mentre la sua mano mi spinge maggiormente verso il suo viso.
E in uell'esatto momento sento il gusto delle nostre lacrime,del nostro dolore e della nostra sofferenza mischiarsi e diventare un tutt'uno.
Il nostro è un bacio di disperazione.
E quando lo vedo staccarsi da me,e guardarmi con i suoi occhi arrossati,sa che ho capito cosa ha provato nel baciarmi.
Dopotutto il suo cuore apparterrà per sempre alla sua adorata Andromaca,come il mio apparterrà per sempre al mio ingenuo e giovane Paride.

Il fratello e la vedova.
Ecco cosa siamo .
E cosa saremo.
Non potremmo più essere la sposa del giovane fratello e il fratello maggiore di un guerriero.
Non più.
Sono una vedova adesso,distrutta dal dolore.
E lui è il fratello del mio giovane,ingenuo,scomparso amore.

  
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