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Autore: Secret Whispers    07/05/2010    1 recensioni
Questa fanfiction è la prima classificata del contest La vostra role 10 anni dopo organizzato dal Secret Whispers GDR Forum.
"A volte, mentre mi guardo allo specchio, mi domando se non sia stato tutto un lunghissimo sogno, se davvero abbiamo vissuto tutto quanto, io e te, o ce lo siamo solo immaginati, come se i nostri fossero solo ricordi. Niente di più.
Perchè se qualcuno mi avesse raccontato, 10 anni fa, che la storia di noi due avrebbe raggiunto il traguardo che festeggiamo oggi, di certo, neanche tu gli avresti creduto. O sbaglio?"
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fiction che segue è classificata prima al contest “La vostra role 10 anni dopo” indetto dal Secret Whispers nel mese di Aprile 2010.
L'autrice, Adaralbion, ha acconsentito che la sua opera fosse esposta su questa pagina.



Titolo:
Tu ed io
Autore: Adaralbion
Avvertimenti: nessuno
Genere: romantico, introspettivo, shonen-ai, yaoi
Breve introduzione: La mia role 10 anni dopo
N.d.A(facoltativo): Troverete il pairing a fine pagina. Pregherei di leggere la fiction prima di andare a leggerli per non rovinare il senso di ciò che ho scritto. Così dovrebbe fare il lettore nella mia mente da scrittrice.

Come premessa faccio anche questa: avrei potuto scrivere qualsiasi cosa, su qualsiasi pairing, qualsiasi raiting... ma questo è quello che è venuto fuori, perchè è più forte di me.

Buona lettura.

AdaL

 

 

Tu ed io

 

Come ci siamo arrivati fino a qui, realmente, io non lo so.

A volte, mentre mi guardo allo specchio, mi domando se non sia stato tutto un lunghissimo sogno, se davvero abbiamo vissuto tutto quanto, io e te, o ce lo siamo solo immaginati, come se i nostri fossero solo ricordi. Niente di più.

Perchè se qualcuno mi avesse raccontato, 10 anni fa, che la storia di noi due avrebbe raggiunto il traguardo che festeggiamo oggi, di certo, neanche tu gli avresti creduto. O sbaglio?

 

Due persone come noi, piene di insicurezze, paure, inverni, che sono “cadute l'una dentro l'altra” quasi per caso, inconsciamente.

Persone che hanno vissuto le loro vite consumandole forse prima del tempo, ritrovandosi così a guardarsi e non capirsi, a volersi ed allontanarsi.

A non riuscire a stare distanti, mai, e ad odiarsi per questo. Ad amarsi, per lo stesso motivo.

 

E' stato difficile, e ha fatto male. Ma tu forse, lo sai meglio di me.

 

Per questo oggi io non riesco a crederci. Non puoi biasimarmi, e nemmeno arrabbiarti, eh?

Perchè è tutto così troppo bello, è stato tutto così veramente bello, che se adesso io mi sveglio e mi accorgo che è realmente tutto solo un sogno...

 

 

Ricordo ancora il tempo in cui non sorridevi mai, quasi ti costasse fatica, o ti creasse dolore piegare le labbra, muovere i muscoli del viso. E ricordo anche quando hai cominciato a farlo, forse per merito mio, non ne sono sicuro, ma di quel sorriso mi sono innamorato follemente, e non sono più riuscito a farne a meno.

Penso che mi avrai odiato in più di un'occasione, per la mia testardaggine, la mia infantilità, ma so per certo che mi hai anche amato, perchè hai sorriso sempre più spesso e sempre con più naturalezza, ogni giorno.

E da quel momento mi sono innamorato ancora e ancora, ogni volta, sempre di più, fino a scoppiare dentro e non riuscire più a fare a meno di te.

 

Abbiamo avuto il mondo contro, il destino contro, persino noi stessi abbiamo cercato di farci del male a vicenda, per allontanarci e “metterci in salvo” dalle voragini che ci portiamo dentro, per non rischiare che l'altro ci piombasse dentro per sempre e ne venisse inghiottito, distrutto, annientato.

Ma nonostante tutto, nonostante le difficoltà, i litigi, nonostante la gente, i problemi, nonostante i gossip le malelingue, siamo ancora qui.

E in 10 anni è cambiato tutto, e tutto è sempre uguale. Per fortuna.

 

Se mi volto e ti guardo, mentre ancora dormi tra le lenzuola divelte – abitudine mai cambiata, la tua! Caldo soffrivi e caldo soffri, nonostante sia inverno e i termosifoni spenti – , non vedo molta differenza tra quello che eri allora e quello che sei oggi: soliti capelli, forse un po' più brizzolati, ma sempre lunghi e indomabili. Forse dovresti prendere in considerazione di tagliarli, ma sai che te lo impedirei. La solita barbetta incolta, anch'essa più bianca ma ti dona sul serio, che non tagli solo perchè piace a me. Pensavi non me ne fossi accorto? Dieci anni, Ian! Dieci anni! Quanto bene pensi ti conosca?

E poi il solito fisico. Niente rughe in più, niente peso in più, niente di niente. Sembra quasi ti sia fossilizzato, ma prendilo come un complimento però, hai 52 anni, e ne dimostri ancora 40. Bella fortuna.

Io invece... ti mancano i capelli blu? Non te l'ho mai chiesto, è vero, però non ti sei opposto alla mia decisione di smetterla con certe bambinate, né a quella di ritirarmi a fare il semplice compositore, invece di continuare a saltare su un palco come un ragazzino indiavolato. Anzi, ora che ci penso, mi sei sembrato piuttosto soddisfatto a vedermi rifiutare il nuovo contratto, immagino che nel tuo cervello sia passato qualcosa del tipo “Thò! Bene! Così adesso non ti guardano/ toccano/ vogliono/ desidarano/ rompono più!”.

Il tuo tipico atteggiamento protettivo/territoriale, che negli anni non si è mai sopito, è una delle cose più belle di te.

E sai cos'altro è bello? Il modo in cui mi guardi, ancora, dopo tutti questi anni che mi sono calati addosso come non hanno fatto con te, rendendomi decisamente più adulto nel fisico, di quanto avrei mai sperato di apparire. E' una noia, fare la barba tutti i giorni. Dovresti ringraziarmi dato che a te evito il disturbo.

Amo quando mi graffi appena, mentre mi baci, o mi abbracci. L'ho sempre amato, mentre tu non hai apprezzato la sortita dell'anno scorso: baffi e pizzetto appena fatti dal barbiere, commentati con un “Bah...” che mi ha lasciato ben intendere quanto preferisci che il mio viso sia liscio e pulito, senza trucco no? Lo hai detto una volta in mezzo ad un'autostrada. Era capodanno. Te lo ricordi?

 

E un'altra cosa che preferisci, sopra a tutte, è che eviti il profumo. Certi trucchetti li ho imparati col tempo: i tuoi gusti, le tue preferenze, ciò che ti piace.

Pensavo non ci sarei mai riuscito, perchè non sei mai stato un chiacchierone, e alle mie milioni di domande non hai quasi mai risposto.

Quel che so di te, quel che tu sai di me, lo abbiamo imparato vivendo in simbiosi, come fanno ippopotami ed ombrette * - tu ovviamente, sei l'ippopotamo, non puoi sostenere il contrario -, e devi ammettere che è stato divertente, e bello.

Imparare a capirsi è stata la cosa più difficile, davvero. Come due animali che appartengono a specie diverse e parlano lingue diverse, nessuno ha mai scommesso un soldo su di noi. Nessuno. Perchè nel “mio mondo” tu apparivi ridicolo, io nel tuo, fuori luogo.

Hanno riso di me così tante volte... ma tu eri lì, sei qui, del resto quanto mi importa? Niente. Anche se tu hai sempre pensato il contrario, un po' stupidamente forse, ma sapevi chi eri, come eri, e hai tentato così tanto di farmelo capire.

Fortuna che, alla fine dei conti, lo sapevo meglio io chi tu fossi, e non ho mai smesso di credere né in me stesso né in te. Soprattutto non ho mai smesso di credere in noi, in quello che potevamo diventare e che, oggi, siamo.

 

Non lo trovi straordinario?

Se te lo chiedessi sul serio, ti limiteresti a guardarmi male per un secondo e poi a tirarmi giù nel letto, lamentandoti con un grugnito incomprensibile a chiunque ma che io so voler dire “Cazzo ci fai lì seduto è appena l'alba, torna qui immediatamente mio adorato cuscino” o simili. Se hai freddo c'è la variante “mio adorato cuscino caldo”.

Mi limiterò dunque a continuare a pensarlo, senza svegliarti, perchè dormi così bene e io adoro questo silenzio fatto dei tuoi respiri.

 

Inguaribile romantico. Lo sono sempre stato. Tu invece sei l'inguaribile orso, che ruggisce ma non morde, che dipinge ancora in modo divino qualsiasi cosa gli passi per la mente. E la tua arte è così cresciuta in questi anni, dopo il riconoscimento, Alan Ward sputtanato in diretta tv, dio che epica vittoria, che non mi stupisce proprio vedere quanto sei ricercato, riconosciuto, ammirato.

Sono contento che quel giorno si siano salvate le tele in cui mi hai ritratto, e ancor più contento sono del tuo categorico rifiuto a venderle a quel Principe Indiano, com'è che si chiamava? Ajar Smasmalallà qualcosa?

“La mia arte non è in vendita!”... glielo hai sparato proprio a muso duro eh? Ha fatto proprio una faccia... anche se il suo accompagnatore sembrava in un qual modo “sollevato” dalla cosa. Come ho fatto a dirlo dato che era rosso in volto come un peperone? Non chiedermelo. Istinto forse?

 

Quante avventure dopo quella! Il tuo amico Vayne e quel Lou che si sono presentati qui a pretendere non si sa quale pagamento per averci salvato il culo quella volta al tuo monolocale. In quel momento ho temuto che te la facessi anche con la mafia cinese! E con le puttane, dato che il terzo tipo che è entrato con loro lo sembrava alquanto. Ma poi con Vayne, non era lui che doveva saldare il debito? Mah...

E poi ancora quel giorno in cui il tuo vecchio scassone, il pollaio, è deceduto: non avresti proprio dovuto metterti contro quel motociclista biondo e l'altro pazzo nel pick-up fiammeggiante. Scoprire che hai l'animo competitivo è stato eccitante, ammetto, spingere il pollaio fino al carrozziere solo per sentirsi dire che era deceduto e dovermi sorbire i tuoi smadonnamenti, no. E' stato divertente però. Un pochino...

E al mare! Giuro che in quel momento ho desiderato sotterrarmi! Mettersi a litigare con un uomo grosso come un armadio a due ante, solo perchè il suo amico surfista ti aveva schizzato con un po' d'acqua slacciandosi la muta! Che vergogna...

Fortuna che è arrivato quel tipo a separarvi, come si chiamava... è anche famoso...mmm...ah Yuki Eiri! Lo scrittore!

Una scena inguardabile. Soprattutto perchè vi siete tutti e tre presi la ramanzina da un ragazzino che avrà avuto, quanto? Sedici anni? Santi numi...

 

E poi ancora Hamato, Nicola, Norman, i miei genitori, mio fratello... sono davvero passati solo 10 anni? Incredibile.

 

Sembra ieri che non riuscivo nemmeno a dormire la notte, perchè gli incubi mi divoravano dentro. E ancora ne faccio sai? Ma poi mi sveglio e tu sei qui, mi sveglio e ci sono le tue braccia e il tuo respiro, e so che se ti chiamo aprirai gli occhi e mi chiederai cosa c'è che non va, mi stringerai e rassicurerai, col tuo solito modo di fare quasi insofferente, come se non ti importasse. Ma ti importa, ti importa e io ormai l'ho imparato.

Lo sento nel modo in cui mi tieni tra le tue braccia, da come cerchi di far sì che tra me e il mondo ci sia tu, e soltanto tu, a far da scudo.

 

Ecco cosa è cambiato, in 10 anni. Solo questo. Ed è la cosa più bella che poteva accadere: trovare il mio posto in questo mondo, precisamente lì, tra le tue braccia.

E forse allora, mi chiedo, è anche il tuo ?

Lì, in quello spazio che crei solo per noi con un semplice movimento del corpo. Uno spazio esiguo in cui io e te ci incastriamo alla perfezione, ci stiamo davvero, come due orsi in una tana. E' così?

Sarebbe bello sentirtelo dire, o anche solo, sapere che lo pensi. Sapere che non ti importa se viviamo in un attico o in un monolocale, se siamo ricchi o poveri, sani o folli, vivi o morti... ma che l'unica cosa che desideri e stare con me proprio lì, nel tuo abbraccio.

E allora quando ti sveglierai, tra poco forse, mezz'ora o più, te lo dirò ancora, e ancora, e ancora. Anche se “lo odi”, anche se non ci credi.

Lo ripeterò ogni giorno, ogni istante, ogni momento. All'infinito.

 

Ti dirò “Ti amo, ti amo Ian”, nella speranza che finalmente un giorno, tu risponderai “Anche io”.

 

 

 

 

 

Note:

* Ombrette: le ombrette sono uccelli africani che “soggiornano” sui dorsi degli ippopotami.

 

 

 

Fandom: original tratto dalla role Ian X Kaito di Adaralbion e LleRory
Personaggi:

Kaito Hokugawa - http://i32.tinypic.com/fu1gur.jpg

Ian Ghèvont - http://i272.photobucket.com/albums/jj198/WolfRahm/adljkf.jpg

 

 

Si ringrazia per il loro cameo (in ordine di apparizione):

 

Ajar Asman Ghadal & Kojiro (Koji) Kazama – dalla role di Adaralbion & +Kira86+

Lou Tian Yi & Valentine Kizyu – dalla role di Adaralbion e Light66

Nicholas Wolf & Imriel Van Aalten - dalla role di Adaralbion & LleRory

Seishiro Sakurazuka & Kazune Hime – dalla role di Adaralbion & Fireya

Yuki Eiri & Mukuro Rokudo – dalla role di Adaralbion & Light66

 

Alan Ward, Vayne, Hamato, Norman, Nicola – personaggi secondari della role IanXKaito di Adaralbion & LleRory

  
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