Tre volte ‘l globo girò il mirabil fuoco
Tre volte ‘l globo girò il mirabil fuoco
manifestandogli il tiepido amor mio;
costui ridette ottenebrando e illuminando
lo cor della nobil donna amata.
Costei mi prese si soavemente pur
essendo io ignaro a tal desio d’animo:
nel sacro dì aspirai al dolce lume
sì seguito dall’amaro solo stare.
Ma cupido mutò il suo gentil sferzare
mirando la bella persona che or
mi tien seco in la dimora graziosa:
è qui che pensoso scrivo e appunto
ciò che lo cor su fin la mente duce:
ti amo più che l’om possa dir con la parola.