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Autore: moet et chandon    11/05/2010    4 recensioni
Se solo in quel momento la sua mente non fosse stata occupata da una sequela di imprecazioni, probabilmente quel sabato pomeriggio Irene Fossati avrebbe definito la sua situazione un clichè. Anzi, il più banale dei clichè.
Ciò che le si prospettava davanti, infatti, non era altro che il tipico triangolo: lui, lei, l'altra.
E, come se non bastasse, il fatto che l'altra in questione fosse una sua carissima amica, contribuiva ad infondere alla cosa dell'assurdo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL TRIANGOLO NOO
                                                                             Il Triangolo No


Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff... Che dire?
Ditemi come vi sembra!^.^


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Se solo in quel momento la sua mente non fosse stata occupata da una sequela di imprecazioni, probabilmente quel sabato pomeriggio Irene Fossati avrebbe definito la sua situazione un clichè. Anzi, il più banale dei clichè.
Ciò che le si prospettava davanti, infatti, non era altro che il tipico triangolo: lui, lei, l'altra.
E, come se non bastasse, il fatto che l'altra in questione fosse una sua carissima amica, contribuiva ad infondere alla cosa dell'assurdo.
Da quando era finita nella brutta copia di un telefilm americano?
Provò a trattenere il suo stupore, tossicchiando appena.
Porca miseria.
- Quindi...- borbottò, decisamente turbata - Quindi lui ti piace?- domandò all'altro vertice del triangolo, noto a tutti come Elisa Martinelli.
Dimmi di no, dimmi di no, dimmi di no!
La diretta interessata annuì leggermente, abbassando lo sguardo e distogliendolo da quello dell'amica.
Porca paletta infangata.
- Sì.- ammise, passandosi una mano tra i capelli scuri - Mi piace.-
I neuroni di Irene iniziarono a ballare e a cantare qualcosa che suonava come " Il triangolo no, non l'avevo considerato!".
Storse le labbra in una smorfia indecifrabile e piuttosto inquietante, per poi rivolgere alla mora un sorriso smagliante.
Whisky, tanto, taaanto whisky.
- E che cosa hai intenzione di fare?-
Ecco di cosa aveva bisogno.
Elisa scrollò le spalle e sospirò - Non ne ho idea.-
Che situazione di cacca. Anzi, di cacchissima.
Sperava solo che non le chiedesse un consiglio, o sarebbe stata capace di mettersi ad urlare per la disperazione: era finita in un cavolo di triangolo amoroso, lei, che odiava la geometria!
Schifosa materia.
E triangoli infami.
- Secondo te gli piaccio?-
Irene lasciò a mezz'aria il cucchiaino di nutella che stava per mettere in bocca.
Un enorme pungiglione le si conficcò al centro dello stomaco, al solo pensiero.
Si voltò a guardarla con un'espressione truce.
Da quando aveva quella faccia cattiva?
- Io...- sussurrò, per mascherare il dolore che quella puntura improvvisa le aveva causato - Non so.-
E se fosse stato così?
Se lui fosse stato innamorato di lei?
Quella fitta allo stomaco si trasformò in una voragine.
Elisa le si avvicinò, preoccupata.
- Ehy, che succede?- le domandò - Ti senti poco bene?-
Irene la fissò, sentendosi tremendamente in colpa.
Era proprio una pessima amica.
Con il morale a terra, le posò un bacio sulla guancia, per poi infilarsi il cappotto.
- Non ti preoccupare. Ho solo un po' di mal di testa.- le sorrise - Vado a casa, meglio riposare.-
E un altro -falsissimo- sorriso.
Proprio una pessima amica.


Giunta a casa, Irene si accasciò sul suo letto come un sacco di patate.
Era stata proprio una polla, a non aver mai detto ad Elisa nulla di ciò che provava per Simone.
Sospirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli rossi e aggrovigliati sparsi sul copriletto arancione.
E adesso che avrebbe fatto?
Si sentiva uno schifo totale nei confronti della sua amica.
Socchiuse gli occhi, accoccolandosi tra le lenzuola.
Perchè le aveva fatto quella maledetta domanda?
Ogni tanto avrebbe dovuto prendersi la lingua e masticarsela.
Decisamente.
Ok, provando a ricapitolare: A lei piaceva Simone.
Ma Simone piaceva anche ad Elisa.
E se Simone avesse provato simpatia per un'altra tipa?
Che gran casino!
Andando avanti così, sarebbero arrivati ad un decagono amoroso.
Riflettere su quella cavolo di situazione le fece ricordare che non aveva nemmeno svolto i compiti per il giorno successivo.
Si trovò a ribadire la sua convinzione: i triangoli non le erano mai piaciuti.




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Spero che non vi siate annoiati!
^.^
Un abbraccio, Lily.




  
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