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Autore: Akane    13/11/2003    1 recensioni
Io quel giorno la morte abbracciai ma ho paura a dirti che per te mi svegliai...come può uno scoglio arginare il mare?
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Michael
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IO VORREI NON VORREI MA SE VUOI

Quando le cose sono così cambiate?

Non lo saprei proprio.

Ma non sono sicuro di quel che sento.

Io con me sono sempre stato sincero e mi prenderò del tempo anche ora per esserlo.

Perché troppo tempo sono rimasto solo…e troppe volte ultimamente riesco a pensare a qualcun altro dopo Lucifero. So che è strano…o forse sono i miei pensieri ad esserlo…o addirittura io. Ma finalmente mi sto rendendo veramente conto che da soli non si va da nessuna parte e vivere nei ricordi di quel che era e poteva essere non serve e non consola.

Quando Lucifero, la persona più importante per me a quel tempo, che amavo anche contro me stesso, se ne andò tradendo non solo il cielo ma specialmente me, trasformai la mai casa in una specie di tempio di fiamme dove tuttora non cresce più nulla, tanto ero disperato e fuori di me. Ero impazzito letteralmente, me lo ricordo ancora bene….fin troppo bene direi. Non ammettevo che l’odio per lui in realtà non era altro che grande amore non corrisposto. Ma ugualmente nei suoi confronti i miei sentimenti erano così forti da farmi cambiare radicalmente pensando a lui, ero pieno di rabbia ma anche di voglia di andare da lui…e non l’avrei mai ammesso ma soffrivo come un cane…e porca merda non lo sopportavo, nemmeno ora lo sopporto…voglio dire il fatto il fatto di dannarmi e disperarmi per Lucifero.

Ero un essere che si distruggeva per uno che mi buttava totalmente nell’indifferenza.

E da allora solo oggi non farnetico più.

Quando di preciso è successo questo non lo so dire ma ho paura di dire che a guarirmi è stato lui, Raphael. Raphael che mi è sempre rimasto accanto a modo suo. Non mi ha mai lasciato e tradito come ha fatto Lucifero, in un certo senso posso dire che si è preso cura di me. Mi ha fatto tornare la ragione persa quei giorni. Si preoccupava ogni volta che si parlava di mio fratello davanti a me e per paura che tornassi a distruggermi come allora ha addirittura osato tenermi nascosto delle cose riguardanti l’Inferno e i demoni. Dopo tutto quello passato insieme noi due siamo lentamente arrivati più vicini.

Cosa vuol dire questo?

Questo sentimento che nasce e cresce in me prendendo il posto dei miei pensieri in questo modo. E’ questo il pensiero che mi fa…paura…ammettere….come anche ammettere che ho paura di qualcosa di immateriale.

Io vorrei perché so che posso fidarmi di lui…ma anche non vorrei perché ho paura…ma se vuole forse potrei provare. Solo con lui potrebbe essere possibile…potrei…inevitabilmente ci rifletto…non sono affatto chairo…che vuol dire io vorrei, non vorrei, ma se vuoi? Sono assurdo e contorto, lo so e me ne vanto! Però so anche che non sono così sicuro di poterlo fare.

Prima di dire di nuovo "ti amo" a qualcun altro lo devo essere.

Come può uno scoglio arginare il mare?

Bè, è buffo paragonare uno scoglio a Raphael ma il mio dolore passato al mare ci va a pennello, anche se preferisco il fuoco…che pensieri stupidi mi vengono oggi! Ma è vero. E’ uno scoglio ad arginare il mare che per quanto immenso sia viene arginato lostesso…e per di più da un semplice ed insignificante scoglio. Parlando così è Raphael che ha arginato il mio dolore di allora, la mia pazzia…e anche se ancora non voglio torno già a volare con l’anima e i sentimenti calpestati da Lucifero. In un certo senso è come se riuscendo a pensare a tutto quel che ho passato, mi liberassi di quella sofferenza che non avrei mai ammesso essere tale…e mi vien da dire che è colpa di Raphael.

Ricordi di quel che mi è capitato e ho provato a causa di mio fratello mi tornano alla mente. Come parlare di distese azzurre e verdi terre. Infinite sensazioni provi guardando quelle, così mi sento ripensando a quel periodo della mia vita nero.

Lucifero e tutte le difficoltà per lui è come parlare di discese ardite…solitamente sono le salite a complicare le cose, ma se scendi cadi in basso e se poi ti aggrappi solo al dolore rimani laggiù in solitudine finchè qualcuno non ti viene a prendere…e a me è successo, Raphael è sceso nel fango in cui ero caduto e mi ha riportato su per risalite inaspettate ridandomi la vita mia buttata da me stesso. Sono risalito con lui su nei cieli aperti tenuto per mano dal suo silenzio facendomi sentire libero; e anche se altre volte ricordando di mio fratello il dolore tornava ricadendo in una immensa distesa di deserto , poi era sempre lui a farmi tornare in me, in alto con un unico grande salto.

Quindi è certo…dove mai si può andare quando poi si rimane soli? Io lo so…e so anche che senza ali non si vola, bisogna trovare il coraggio di riaprirle anche dopo essersi bruciati, caduti e fatti male. E le mie ali chi me le ha tagliate? Invece chi me le ha ridonate?

Ancora quel giorno. Quel giorno mi trovai perso nei mie giorni, nella mia ampia vita eterna, attimi troppo lunghi per essere vissuti da me solo mentre mi rodevo nel ricordo di Lucifero che mi voltava le spalle gelido e deluso da me.

I miei gironi con lui prima del tradimento erano come stalattiti sul soffitto pronte a cadere e a far esplodere quel delicato equilibrio di lento gelo fra noi. Dopo l’abbandono ero un pazzo disperato per lui e per il vuoto che confondevo con odio e rabbia…io quella volta la morte abbracciai. Ma ho sempre paura a dirti che per te, Raphael, mi svegliai. Mi stai sentendo? Anche se sono solo pensieri ascoltali e accettali perché non credere che a voce sia mai capace di ammetterli! Mi conosci meglio di me e sai che queste cose odio dirle. Sofferenza e paura su di me solo per Lucifero potrei accettare di averli sentiti…e solo a te potrei confessarlo. Sono forte per ogni cosa e mi piace dirlo, non me ne frega nulla degli altri che non siano tu e me, ormai è così. Ma è vero. Sono stato troppo scottato e ho paura di dire di nuovo "ti amo" …di amare liberamente; ma questa capacità me l’hai ridata proprio tu Raphael.

Ora posso guardare le cose per come stanno realmente. Ormai fra di noi solo un passo.

Ed è ancora come prima.

Io vorrei riprovare con te.

Ma non vorrei perché non so cosa potrebbe essere veramente.

Ma se tu vuoi allora che succeda.

Proviamoci.

Solo con te ce l’ho fatta. Solo con te ce la potrei fare.

Se mi accetterai ancora per quel che sono senza abbandonarmi mai cedo a te.

FINE

 

 

Come può uno scoglio arginare il mare

Anche se non voglio torno già a volare.

Ler distese azzurre e le verdi terre.

Le discese ardite e le risalite.

Su nel cielo aperto e poi giù il deserto

E poi ancora in alto con un grande salto

   
 
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