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Autore: KeilaStradlin    13/05/2010    0 recensioni
Cercai di concentrare i miei pensieri su quanto sapevo dello zio. In effetti ero a conoscenza solo del suo nome, Saul … ma che razza di nome era? Mi ricordai di aver studiato qualcosa del genere circa due anni prima, in quarta ginnasio. Un certo Re Saul che era stato ucciso. Scossi la testa, accartocciando ancora di più la lattina. In quel momento una voce risuonò in tutto l'aereo. “L'aereo sta per iniziare la sua discesa, siete pregati di allacciare le vostre cinture di sicurezza e di rimanere ai vostri posti.”
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.2 – Welcome to the Jungle


Quando la sera prima avevo pensato che la sveglia sul comodino avrebbe suonato destandomi dal sonno, mi sbagliavo. Quello che mi svegliò assomigliava più a un selvaggio urlo di guerra sulla voce rockeggiata di un certo Axl Rose.

- WEEEEELCOMEEEE TO THE JUUUUUUUNGLEEEEE !!! -

Lo sentii gridare vicino al mio orecchio e mi alzai di scatto con il cuore in gola per poi iniziare a guardarmi intorno freneticamente.

Lui, d'altro canto, si sganasciava dal ridere, piegato in due sul pavimento.

Gli diedi un pugno sulla testa – Era proprio necessario?! Stavo dormendo! - Esclamai scocciata.

- Bhè era una cosa troppo irresistibile, eri li che dormivi beata … -

In quel momento lo guardai malissimo ed espressi a voce alta quello che un attimo prima stavo pensando.

- Che cazzo ci facevi in camera mia!?!?!? -

- Oh, Oh, calma... ero venuto per svegliarti! -

Lo guardai sospettosa, mentre se ne stava li, seduto sul pavimento, aspettando una mia reazione.

- E perché avresti voluto svegliarmi? -

- Come perché? Perché dobbiamo fare colazione! -

Sbuffai esasperata – La prossima volta sappi che non me ne fotte della colazione e che preferirei rimanere a dormire! -

Improvvisamente si alzò in piedi per mettersi sull'attenti.

- Agli ordini! -

Soffocai una risata essendo troppo rimbambita in quel momento.

- Andiamo, andiamo, non vorrei che gli altri si spazzolassero tutto prima che arrivassi e quindi dovrei picchiarti per avermi svegliata inutilmente! - Dissi mentre iniziavo già a scendere le scale.

- Ehi, ma non ti vesti? - chiese, seguendomi a ruota.

- Sono in pigiama, mi vestirò dopo, ora non ho voglia -

Quando entrammo nella cucina capii di che “colazione” si trattava quella dello zio e gli altri, e in fin dei conti avrei dovuto immaginarmelo già da subito. Ognuno di loro si stava beatamente scolando un bicchierone di un drink alcolico. Duff se ne stava senza riguardo alcuno, con i piedi poggiati sul tavolo, Izzy sembrava non aver dormito in tutta la notte, dato che teneva la testa ciondoloni in uno stato semi comatoso, sorseggiando il suo drink come un automa. Lo zio e Steven invece bevevano tranquillamente.

- Ehi, che ha Izzy? - Domandai in direzione dello Zio.

Lui poggiò un attimo il bicchiere sul tavolo e ghignò.

- Siccome ieri sera c'è andato giù pesante con l'alcool non ha fatto altro che vomitare per tutta la notte -

Izzy, che era bianco come un cencio, cercò di rantolare qualcosa che somigliava stranamente a uno “stai zitto cazzo, vaffanculo”.

Andai vicino a lui e gli strappai di mano il Drink. Mi guardò malissimo.

- Che stai facendo? -

- Ti impedisco di vomitare ancora! -

Axl dietro di me si lasciò andare ad una risatina che tramutò immediatamente in un falsissimo colpo di tosse.

Izzy lasciò penzolare nuovamente la testa sul tavolino, non sembrava che avesse voglia di contraddirmi, o perlomeno non ne era in grado. Gli diedi una grande pacca sulla spalla, ma più che altro penso di averlo portato sull'orlo di vomitare nuovamente, anche se il mio “e dai” sembrò tirarlo leggermente su.

- Oggi cazzo facciamo? - disse Steven rompendo il silenzio.

Intanto io mi ero ingegnata a prendermi una scatola di cereali comprata il giorno prima e un po' di latte e mi stavo sedendo vicino a Izzy, anche per rendermi conto di come stesse. Ero un po' preoccupata.

- Mmmm bo, non so, dovremmo provare – borbottò lo zio Slash finendo la sua bevanda alcolica.

In quel momento Axl schioccò le dita.

- Cazzo! -

Tutti si voltarono verso di lui.

- Bhè? -

- Ho appena trovato l'ispirazione per la melodia che provavamo ieri! -

Ora erano tutti tremendamente attenti, perfino Izzy, per quanto gli fosse possibile e anche io avevo alzato lo sguardo dalla mia tazza di cereali.

Axl mi lanciò un occhiata che non capii, almeno fino a che non arrivo a parlare.

- Si chiamerà Welcome to the jungle! -

Sbarrai gli occhi, era l'urlo scatenato con cui mi aveva svegliato poco prima, davvero voleva farne il titolo di una canzone?

A Steven si illuminò la faccia.

- è fottutamente perfetto! -

- Cazzo, è vero! - gracchiò lo zio e anche Duff e Izzy annuirono convinti, quest'ultimo stava iniziando a sentirsi meglio.

- Che ne pensi Angela? - mi chiese lo Zio euforico.

Assottigliai lo sguardo in direzione di Axl – penso che non vedo l'ora che qualcuno mi svegli cantandomi la canzone per intero! -

Slash non capì ma Axl fece un verso tipo “tsk” per poi mimarmi in labiale una frase che assomigliava paurosamente a “ci puoi contare”.

Dato che lo zio continuava a osservarmi in modo sospettoso rimediai alla situazione.

- Comunque mi piace molto, ne verrà fuori una canzone grezzissima! -

Duff batté il pugno sul tavolo – Cazzo, si! Andiamo subito a provare! -

I cinque si alzarono contemporaneamente, anche se Izzy barcollò paurosamente rischiando di cadere perciò lo sorressi per un braccio.

Mi fece il suo pollice in su – Grazie amica! -

- Sei sicuro di riuscire a suonare? - chiesi apprensiva mentre ci dirigevamo verso lo studio.

- Certo, ho avuto cose peggiori! Non ti preoccupare! - disse sicuro sventolando una mano, come se stesse improvvisamente benissimo. Gli sorrisi lasciandolo andare.

Mi fermai per un po' a vedere i ragazzi che strimpellavano e Axl che metteva insieme “Welcome to the jungle”, mi piaceva da matti la sua voce.

Izzy aveva ragione, stava suonando bene nonostante tutto, lui e lo zio erano molto bravi, in effetti tutti erano bravi. Mi piacevano come band.

Dopo una mezz'oretta che ero li iniziai ad avere caldo, così scivolai fuori dalla stanza senza farmi notare, erano tutti troppo impegnati a suonare. Mi diressi in giardino dove l'aria era leggermente più fresca, mi tolsi le scarpe e immersi i miei piedi nella piscina al centro del giardino. La temperatura dell'acqua era piacevole. Mi godetti per un po' di tempo gli splendidi raggi del sole mentre da lontano una scatenata musica Hard Rock mi faceva compagnia.

Scusate se i capitoli variano da lunghissimi a corti ... ma che ci devo fare, mi  vengono così xD


  
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