Pesantezza.
Cos’è questa
sensazione di pesantezza?
Sono sdraiata
qui, ma invece di sentirmi rilassata, mi sento tanto peso addosso.
Non riesco a
capire. Cosa sta accadendo intorno a me?
C’è una voce che
urla disperatamente il mio nome e un’altra voce, invece, che sta ridendo di
gusto.
Non riesco a
scorgere nessuno dei due volti.
Mi sto
immaginando tutto? Sto forse impazzendo?
Adesso riesco a
scorgerlo!
Il volto
dell’uomo a cui appartiene la risata.
Continua a
ridere.
Mi si avvicina,
sento qualcosa di caldo toccarmi il petto. Si ritira su e mi mostra la mano
tutto compiaciuto e ancor più divertito.
E’ sporca. E’
rossa.
Sangue? Il mio?
Eppure non sento
dolore.
Forse è per
questo che mi sento pesante. Il mio corpo non si muove più. Non risponde più ai
miei comandi.
Non sento più le
voci, ma quella risata risuona ancora nella mia testa.
Mi fa male. E’
come se dovesse scoppiare da un momento all’altro.
L’ho battuta
forse.
Ora anche il
respiro inizia a mancarmi. Riesco a stento a respirare.
Inizio ad aver
sonno. Gli occhi si chiudono da soli.
Quella ristata
raccapricciante e’ finalmente sparita dalla mia testa.
Non ho più
dolore. Non ho neanche più quel senso di pesantezza su di me.
Ormai gli occhi
sono chiusi e non recepisco quasi più nulla.
Buio. O forse
luce?
Qualunque cosa
sia, la Morte non è mai stata così piacevole.
Angolo dell’autrice.
Piccola fic ispirata al film “Il Labirinto del Fauno” di
Guillermo del Toro, in particolare ad una delle prime scene che viene
riproposta verso la fine.