Buongiorno…
Sono giorni che ci penso, ho deciso di mettermi alla prova
anche in questa sezione, è da un po’ che provo a scrivere storie originali e
due giorni fa è venuta fuori questa. Devo ringraziare le mie due sorelle Jenny
e Daiana, sono loro che mi ispirano e mi incitano a proseguire. Ho il loro
appoggio, quindi prendetevale con loro :P.
Oggi posto il prologo, spero possa incuriosirvi…
Alla prossima…
Prologo
Come
si può amare qualcuno senza in realtà averlo mai conosciuto?
Ormai
erano trascorsi due anni da quando lo avevo visto e il cuore non smetteva di
fare i capricci. Mi ero innamorata di lui senza realmente rendermene conto, lasciando
andare il cuore a briglia sciolta, facendolo correre impazzito, semplicemente
per aver incrociato i suoi occhi azzurri, immersi in una strana pozzanghera
grigiognola, striata di quel nero così lucente, da accecarti.
Non
avrei mai dimenticato la sensazione di straordinario benessere che avevo
provato immergendomi in quell’oceano immenso, quel qualcosa di oscuro e
misterioso mi aveva trascinato affondo e turbata più del dovuto.
Un’emozione
inspiegabile a parole.
Avevo
letto in quello sguardo parole che in realtà lui non aveva pronunciato, forse
non lo avrebbe mai fatto. Infondo chi ero io se non una sconosciuta ?
Quell’incontro
verificatosi in quella soleggiata giornata di maggio, a quell’incrocio di una
Londra frequentatissima a quell’ora di punta, aveva completamente cambiato la
mia vita e dopo diversi tentennamenti e la spinta delle mie due migliori amiche,
mi ero messa alla ricerca disperata di quegli occhi per cui avevo perso
definitivamente la testa…
Due anni…
Bastavano
quelli per rivoluzionare il cuore di una persona?
Due anni…
La
sola paura che lui non fosse più in zona mi terrorizzava.
Due anni in cui avevo vissuto con il timore e la
speranza di incontrarlo.
Due anni in cui le persone che credevo più
importanti, avevano rinunciato a capirci qualcosa nella mia mente contorta e
bacata.
Due anni in cui, Jennyfer e Daiana erano entrate a
far parte della mia famiglia solitaria e in punta di piedi, mi avevano donato
quella gioia che tanto cercavo.