SPOILER SPOILER SPOILER. Se non volete rovinarvi la
sorpresina di Pasqua in ritardo… fuggite,
sciocchi! [cit.]
I’ve missed
you so much.
Oggi non è molto diverso da tutti gli altri giorni. Mi alzo
molto presto, preparo la colazione e mi distendo sul divano del salone.
I nuovi giocattoli dei miei nipoti sono sparsi ovunque,
credo che questi siano rimasti qui dalla sera scorsa quando i bambini ci hanno
implorato di poter ordinare hamburger e patatine fritte per cena.
Di solito mia nuora non permette ai suoi figli di mangiare
certe porcherie, ma ieri era il compleanno dei gemelli
e abbiamo tutti fatto un’eccezione.
Sorrido, guardando fuori dalla finestra. C’è un temporale
in arrivo e questa volta dicono che sarà più funesto del solito.
Ricordo di averne già visto uno di quel genere, ma non mi
trovavo in California. Penso che se lo raccontassi alla mia famiglia nessuno ci
crederebbe.
Chi potrebbe mai credere all’Isola? A volte anche io penso
che niente di ciò che ho vissuto da giovane mi sia accaduto davvero. Ci sono
dei momenti in cui sono fermamente consapevole di sperare che accada qualcosa di
assurdo, qualcosa che non si potrà mai realizzare.
L’età avanza e mi sento sempre più stanca. Saranno più di
trent’anni che avverto lo stesso senso di vuoto opprimente.
Ogni giorno spero di addormentarmi e ricongiungermi con te
e con tutti quelli a cui ho voluto bene, se solo fosse possibile.
Se solo ci fosse
qualcuno disposto a ricondurmi da Jack.
Ricordo ancora le ultime parole che ci siamo scambiati,
parole intrise di un amore espresso con tanta fatica.
All’improvviso sento che sta per succedere qualcosa di
inaspettato.
Il battito cardiaco rallenta, le palpebre si chiudono, la
testa si china da un lato e i boccoli bianchi ricadono sulle spalle.
Sento come se una parte di me stesse lasciando il mio
corpo vecchio e raggrinzito.
Poi, il nulla.
Desmond mi viene
incontro. “Capisci ora?”
Annuisco commossa.
Vorrei che fossi qui per vedere come sono felici e innamorati Claire e Charlie.
Poi ti vedo, così
come ti ricordavo.
Mi avvicino subito, devo raggiungerti. Ho aspettato tutto questo tempo e ne è valsa la pena.
“Mi sei mancato così
tanto.”
Quando pongo le mie
mani sul tuo viso per farti ricordare di tutti i nostri
momenti sei confuso e spaventato, non puoi ancora capire.
Ma io ora non ho più
paura di affrontare questo ultimo viaggio da sola.
“Cosa mi sta
succedendo?”
“Lo so, non riesci a
capire Jack. Ma se vieni con me, capirai.”
Ti sei fidato di me
e hai finalmente compreso. Il tuo sorriso in quella chiesa mi ha riempita di
gioia.
Sapevo che sarebbe
successo, sapevo che in un modo o nell’altro ci saremo ritrovati insieme da
qualche parte, in questa vita o nell’altra.
Ora siamo pronti per
andare avanti, io e te.
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Per sei anni ho sperato che Jack e Kate morissero di morte
violenta, ma ora li ho rivalutati e apprezzati.
Purtroppo, dato il mio odio, non ho mai scritto su Kate e non so se è riuscito
bene.
Lost è finito. Per sempre. Sono ancora
sconvolta/perplessa/scioccata dal finale ma ok, metabolizzerò il tutto prima o
poi.
Se c’è una cosa che la finale mi ha fatto capire è che ora
è inutile continuare a porsi domande sugli enigmi dell’isola o elaborare teorie
andando a ripescare chissà che cosa.
Però per introdurvi alla mia flashfic
voglio spiegarvi la mia ultima, personale teoria riguardo il
finale, anche se è lunghetta.
Ebbene, secondo me l’isola era reale. Man mano che i
personaggi morivano andavano in quella che noi chiamavamo realtà alternativa ma che di fatto (secondo me) è l’anticamera del Paradiso.
Non sono credente ma mi piace vedere il finale di Lost in questa chiave un po’ mistica.
I passeggeri dell’Ajira sono
sopravvissuti e a un certo punto sono morti (mi riferisco a Kate, Sawyer etc)
Però solo nel momento in cui sono morti anche gli ultimi
personaggi è avvenuto tutto quello che vediamo, cioè che si accorgono di essere
connessi l’uno con l’altro.
Ecco perché, secondo me, Kate tutta innamorata dice a Jack
“I’ve missed you so much!”.
E per questa fan fiction mi sono ispirata alla scena
finale di Titanic, quando Rose ultra 80enne muore ma è la sua anima “giovane” a
ricongiungersi con quelle degli altri passeggeri della nave perché è stato proprio
lì che ha passato i momenti più felici della sua esistenza.
Tutti gli inciuci e le amicizie che abbiamo amato/odiato
di più hanno avuto luogo sull’Isola, quindi è logico per me che le anime dei Losties si ritrovano per forza “all’età” che avevano sull’Isola.
Tra l’altro, come dice Christian a Jack, in quel luogo non c’è una dimensione
temporale.
Boh, fa acqua da tutte le parti ma vabbè,
è Lost.