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Autore: Assassin Panda    25/05/2010    3 recensioni
Xiaorang scritta per il compleanno di Valy, auguri nonna porno, una ciabatta sempre più vecchia!
C'erano molte giornate che le persone ritenevano speciali, eventi a cui non si poteva non festeggiare o semplicemente ignorare; per la gente comune il proprio compleanno era un giorno di festa, in cui si cresceva sempre di più e si aggiungeva un anno alla propria età. Ma questo, appunto, valeva per la gente comune. Per Hwoarang festeggiare il proprio compleanno, oltre che un inutile perdita di tempo, era infantile e senza senso. Solo i mocciosi, a detta sua, si estasiavano il giorno del proprio natale, ma questo era solamente perchè avevano una madre o un padre pronti a riempirli di regali, e lui non aveva mai avuto nulla del genere.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hwoarang, Ling Xiaoyu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Non è mai un giorno come gli altri
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Personaggi: Hwoarang, Xiaoyu Ling
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Genere: Slice of Life, fluff
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Rating: Verde
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Avvertimenti: One Shot, AU!
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Conteggio parole:
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Note: 1. questa fict è stata scritta per il compleanno di Valychan che oggi compie gli anni. Ho ancora anche l'altra fiction in cantiere, ma sta venendo una cosa complicata e con le altre fict in corso non sono riuscita a postarla tutta entro oggi, ma forse entro la fine della settimana riesco a postare il prossimo capitolo! Intanto AUGURI VALY! È orrida ma spero che ti piaccia comunque <3



Non è mai un giorno come gli altri


C'erano molte giornate che le persone ritenevano speciali, eventi a cui non si poteva non festeggiare o semplicemente ignorare; per la gente comune il proprio compleanno era un giorno di festa, in cui si cresceva sempre di più e si aggiungeva un anno alla propria età. Ma questo, appunto, valeva per la gente comune.

Per Hwoarang festeggiare il proprio compleanno, oltre che un inutile perdita di tempo, era infantile e senza senso. Solo i mocciosi, a detta sua, si estasiavano il giorno del proprio natale, ma questo era solamente perchè avevano una madre o un padre pronti a riempirli di regali, e lui non aveva mai avuto nulla del genere.


Come ogni santo giorno, infatti, sbattè alle sue spalle la porta della sua piccola casa di periferia, sbuffando per via delle fatiche giornaliere -aveva fatto a botte con una gang rivale di Seoul pochi minuti prima, e ne era uscito vincitore- e cercando oscillando dalla stanchezza il suo amato divano. Per lui quel giorno era proprio come ogni altro. Era solo per un suo piccolo vezzo, un capriccio, o semplicemente ostinatezza, che aveva deciso di ricordarsi ogni anno quella data, per festeggiare avrebbe semplicemente consumato una bottiglia di sakè giapponese importato ascoltando quella assordante musica americana che andava tanto di moda in quel periodo.


Ma, appena raggiunto il comodo divano-letto, qualcuno di tremendamente troppo chiassoso e petulante fece capolino da dietro lo schienale gridando a squarciagola “Buon Compleanno, Hwoarang!”

Xiaoyu, immancabilmente vestita col suo solito abito rosa che faceva sempre mandare su tutte le furie il coreano, agitava tra le mani una borsa di carta che conteneva un pacchetto colorato, e lo porgeva al rosso, che indispettito la fulminava con lo sguardo.


Io non voglio nessun regalo, sopratutto da te, mocciosetta” sibilò cercando di ignorarla, e di sorvolare il fatto che fosse riuscita ad entrare in casa sua senza che le avesse dato le chiavi.

Ma tu sei sempre così solo ed imbronciato, testa rossa, che mi sembrava ingiusto lasciarti senza un regalino, visto che scontroso come sei non te ne avrà fatto nessuno” ribattè sorridendo la cinese, continuando ad insistere che il ragazzo prendesse il sacchetto. Hwoarang la scavalcò con noncuranza, dirigendosi verso il frigorifero alla ricerca di qualche alcolico.

E' inutile che cerchi il tuo saké, l'ho nascosto io prima per non farti ubriacare il giorno del tuo compleanno”


Il ragazzo imprecò tra i denti, sbattendo il portellone del frigorifero. Si chiese come avesse fatto Xiaoyu a venire a conoscenza del giorno del suo compleanno, visto che lo aveva tenuto nascosto a tutti, persino agli amici più cari, proprio per impedire seccature simili. Anche se, almeno loro, lo avrebbero lasciato bere.


Si può sapere a te che te ne frega di come festeggio? Io odio i compleanni” l'aggredì, ma la ragazza per nulla intimorita fece valere le sue idee. “Tutti hanno il diritto di passare il giorno della propria nascita in allegria con gli amici più cari. E visto che tu non hai di amici ho pensato di essere gentile e di festeggiare con te!” esclamò allegramente appoggiando la borsa sul divano, per poi avvicinarsi saltellando al scontroso rivale, che sinceramente detestava tutta quella generosità gratuita. “Non ne avevo bisogno, per me questo è un giorno come un altro” sbottò prendendo dalla tasca dei jeans una sigaretta, l'ultima del pacchetto, per accenderla una volta infilata tra le labbra. Il viso di Xiaoyu, prima contrariato per l'ultima affermazione del rosso teppista, si illuminò di euforia. “Mi fai fare un tiro?” Chiese contenta, lasciando Hwoarang di stucco “Tu fumi?!” “Dai! Fammi provare!” insistette la cinesina. Il coreano sbuffò nuovamente, porgendole la paglia appena accesa. Forse, con la bocca impegnata, avrebbe smesso per un po' di petulare. Ma una volta che la Malboro fu tra le sue dita, Xiaoyu la lanciò ancora fumante fuori dalla finestra, sorridendo allegramente “Visto che bel tiro?” domandò innocente, mentre Hwoarang tratteneva a stento la rabbia repressa che avrebbe sfogato su di lei, magari strangolandola “Ma sei impazzita?! Quella era l'ultima sigaretta, e ormai i negozi sono chiusi! Non posso aspettare domattina!” gridò tra un imprecazione e l'altra in coreano, mentre la ragazza -che considerava un odiosa mocciosa-, arricciava le labbra in una smorfia delusa.

Ti sto solo aiutando, ti ho fatto un sacco di favori questa sera, come regalo!”

Beh, nessuno te lo ha chiesto!” ringhiò lasciandosi cadere sul divano, con un tonfo. Ora che anche le sigarette erano finite, avrebbe potuto sopportare ancora per poco la presenza della cinese in casa sua, visto che la sua pazienza aveva una soglia del limite molto bassa.


Xiaoyu si avvicinò lentamente a lui, col cuore in gola, perchè il suo sciocco desiderio infantile di vederlo felice almeno il giorno del suo compleanno per lei non era stupido. Tutti, anche un buzzurro come Hwoarang, meritavano di festeggiare in allegria e di ricevere almeno un regalino. E il suo buon cuore le impediva di ignorare la malinconia che il rosso cercava sempre di nascondere, ma che lei percepiva ogni volta che lo vedeva. Almeno in quell'evento speciale voleva vederlo sorridere.


Oggi non è un giorno come gli altri, è il giorno della tua nascita, della tua venuta in questo mondo, anche se avrei preferito che ciò non fosse accaduto. Non devi passarlo ad ubriacarti o a fumare. Questa non è felicità, e oggi devi essere felice!”

Hwoarang la guardò storto, come se quella mocciosa che aveva davanti fosse d'un tratto cresciuta, e le appariva in un momento più matura di quel che dimostrava. Con un pesante sospiro le fece cenno di sedersi mente afferrava in mano il pacchetto regalo, estratto dalla borsa. Sussultando estasiata Xiaoyu corse di filato accanto al coreano, ed euforica attese, con febbrile impazienza, che scartasse il suo regalo.


Un profumo?” domandò curioso e senza capire il perchè di quel regalo “Sì, visto che puzzi come un caprone ubriaco ho pensato che sia il regalo più adatto a te!”


Ridendo sguaiatamente, un po' offeso per ripicca cominciò a farle il solletico nella pancia, e lei proprio come un infante si mise a ridere con lui, spensieratamente.

Di certo non era il più bello dei regali, ma già averlo fatto ridere significava molto per entrambi. Finalmente un po' capì le parole della cinese, e decretò che quello non era affatto un giorno come gli altri.

  
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