The Kingdom of Caspian: She and He – Her secret is mine
Proseguivo la mia corsa senza meta, alla
ricerca dell’antica autorità suprema che ora era schiava del suo stesso regno. Correvo
alla ricerca di me stessa. Cercai di non voltarmi indietro per non osservare
quella spiaggia da cui mi stavo allontanando. Lo avrei perduto per sempre,
ancora. Aumentai il passo fino a scorgere le prime punte di pino all’orizzonte.
Non sapevo dove Aslan si potesse mai essere rifugiato, ma il mio istinto mi
diceva di solcare quei terreni umidi e lugubri. La brezza marina aveva lasciato
posto alla frescura piccante delle montagne in lontananza. Chiusi gli occhi un
solo istante per assaporare quei profumi, per impadronirmi della loro
inebriante semplicità.
Senza indugio mi addentrai all’interno
del bosco. Rumori di zoccoli rivoltavano il terreno morbido e nuovo di pioggia.
Qualcuno mi stava inseguendo. Voltai velocemente il cavallo e scorsi poco
distanti da me una ventina di soldati pronti ad attaccarmi. Erano i suoi
uomini. Per un attimo, mi rivennero alla mente le parole di Caspian.
Sarei rimasta sola, ora a combattere contro di loro. In fondo, non era la prima
volta. Lascia le redini libere di librarsi al vento. Alleggerita la morsa, sentì il mio destriero galoppare senza sosta. Li avrei potuti distanziare.
Alcuni rami si frappongono alla mia pelle, strappandomi qualche goccia di
sangue. Il loro fragore alle spalle aumentava, si stavano avvicinando.
Percepivo con nettezza i battiti del
cavallo aumentare a dismisura e così i miei. Un brivido di paura mi
invase, facendomi perdere la concentrazione. Sguainavo le frecce nel tentativo
di colpire qualche avversario ma la distanza mi affatica la mira. Senza alcuna
esitazione porto avanti ad oltranza il mio galoppo, fin quando una delle tante
frecce non mi colpisce il braccio. Sentì il cavallo impennarsi. Ne avevo perso del tutto il controllo. Invano
tentai di mantenere la presa. Caddi a terra.
Mi rialzai in piedi immediatamente
cosciente che era solo una ferita marginale, soltanto che ora li avrei dovuti
affrontare prima che in massa mi attaccassero. La punta lucente delle frecce
finalmente non sbagliava bersaglio, molti di loro erano a terra, ma l’avanzata
di altri sembrava inarrestabile. La scarsità di luce della foresta non mi
aiutava. Inarcai per l’ennesima volta il mio arco. Teso, pronto, fulmineo,
probabilmente molto più di me in quell’istante. Sentivo il sudore scivolare tra
le mie dita. Passi piombati e pesanti divoravano la terra. La distanza tra di
noi si assottigliava e i nemici erano ancora troppi da sbaragliare. Cercavo
disperatamente una via per arretrare ma dietro di me scorgevo solo l’immensità
della foresta sconosciuta. In quell’attimo lo avrei voluto ancora qui. Caspian saprai mai perdonarmi?
Venni derubata dai miei pensieri quando
un’altra freccia mi colpì da lontano, questa volta nella parte
superiore della gamba. Sentì il dolore impadronirsi ancora del mio
corpo, ma dovevo resistere. In poco tempo sarei rimasta accerchiata dalle loro
armi, dalle loro frecce. Persino il mio arco cominciò a tremare. Chiusi gli occhi, sentivo il respiro affannato dei cavalli
prorompere nell’aria. Il terrore si inerpicava nelle mie vene, non avrei avuto
scampo.
D’un tratto, una luce abbagliante folgora
il mio sguardo. Una figura si materializza tra me e i soldati. Non riuscì a distinguere immediatamente le sue sembianze.
TUM, TUM…TUM, TUM…
“Fermi!!”Un soffio e lame di cristallo trafissero
i corpi di quei soldati inarrestabili. Un bagliore e sparirono dalla mia vista.
Si girò lentamente verso me. Ero a terra e i
suoi occhi mi fissavano ancora. Si avvicinò con fare deciso e violento. Diana
mi aveva salvato la vita, senza sapere perché. Il suo viso si pose davanti al
mio, pochi centimetri ci dividevano. Improvvisamente venni investita da
un’ondata di gelo, che mi fece sobbalzare. Per qualche secondo mi osservò ancora senza proferire parola, poi spinse la sua mano sul mio ventre,
in quello stesso punto in cui il dolore in battaglia mi aveva crogiolato.
“AH…!!!”
sbarrai gli occhi ansimante. Quel solo gesto mi aveva risvegliato una fitta
lancinante. Cercai con le dita la coda del mio arco per difendermi, ma mi
immobilizzò le braccia prima ancora di fare un qualsiasi movimento.
“ PERCHE’ NON SEI TORNATA NEL TUO MONDO!”
uno schiaffo solenne e maturo mi rivoltò lo sguardo puntato su lei. La
guardai più con disprezzo che con timore. “ALLORA DOVRO’ PROPRIO
UCCIDERLO!CASPIAN E’ L’UNICA COSA CHE TI LEGA A QUESTO MONDO! Se uccido lui,
non avrai motivo di restare, come è sempre stato ed io potrò regnare su Narnia come regina assoluta…” vidi scivolare da una fessura della maschera
d’argento una pallida lacrima gelata.
“ Che cosa vuoi da me, DIANA?CHI
SEI?TOGLITI QUELLA MASCHERA!”
“ Come sei ingenua, Susan, eppure
dovresti saperlo chi sono…in fondo mi conosci da
sempre, anche se non vuoi ammetterlo…” non riuscivo a
comprendere le sue parole. “ Nasco dal tuo odio, dalla tua fragilità,
insicurezza, ma soprattutto dalla tua incredulità nei confronti di questo
mondo, che da sempre hai rinnegato come tuo, fin quando non è arrivato lui, fin
quando non lo hai amato…”
“Cosa?Che cosa stai insinuando?”
“Io detengo ora i poteri di Narnia perché tu non vi hai mai creduto, sin dal primo
istante quando hai varcato per la prima volta l’armadio. E’ una realtà che non
dovrebbe esistere, ed io ti ho solo agevolato la cosa. Ho privato questo
pianeta della sua magia, rendendolo un luogo comune ai tuoi occhi ritrosi…TU SEI LA CAUSA DI TUTTO
QUESTO!TU SEI LA CAUSA DELLA MIA ESISTENZA, DEL DOLORE CHA HAI AFFLITTO A
QUESTO POPOLO…”gli sfilai di mano abilmente la spada
che portava con sé.
“E’ solo una menzogna!Non mi incanterai
con i tuoi tranelli!”Gliela puntai addosso con quel suo stesso sguardo
agghiacciante e deciso.
“Non lo farai, sciocca…”
“CHE COSA TE LO FA CREDERE?”un lieve
ghigno si innalzò dalle sue labbra carnose e disegnate.
“Perché che tu lo voglia o no…IO SONO…”stava per
allontanarsi la maschera da quel volto, di fronte a me, quando un ruggito non
si interpose fra noi. Lo avrei riconosciuto
fra mille. Aslan.
Eccomi qui!!!Un
nuovo capitolo! Il penultimo per l’esatezza…spero che
vi piaccia e spero in qualche commento in più…J grazie per il vostro sostegno e un
ringraziamento a tutti voi…(ps se c’è qualche errore
di battitura perdonatemi non ho avuto il tempo di ricontrollare ma ci tenevo a
postare, volevo sapere le vostre opinioni!!!) a presto