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Autore: mamogirl    28/05/2010    3 recensioni
"This Power is greater than the forces of nature."
Brian e Nick. Frick e Frack.
Una forte amicizia che, con il trascorrere del tempo, si é trasformata in un sentimento molto differente e molto più profondo.
Ma il loro rapporto potrà durare nonostante un ritorno di un passato doloroso e gli ostacoli che si presenteranno lungo la strada?
NOTA: Non ho abbandonato questa storia. Alcuni capitoli sono in fase di revisione e di riscrittura e saranno presto online. Ringrazio tutti coloro che stanno ancora aspettando. =)
NOTA: ONLINE IL CAPITOLO 24.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Brian Littrell, Kevin Richardson, Nick Carter
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Prologo

 

 

 

Scrollandosi l’acqua piovana dall’impermeabile, l’uomo rientrò in quella che per qualche mese era diventata la sua umile casa: un vecchio casale abbandonato, quasi al limite della distruzione per pericolo di cedimento ma abbastanza nascosto affinché nessuno potesse pensare che qualcuno vi abitasse. Era una sistemazione ridicola, di questo ne era perfettamente a conoscenza considerato che, con il suo patrimonio, avrebbe potuto permettersi qualcosa di meglio; ma, per adesso, ciò faceva al suo caso.
Si ritirò nelle uniche stanze ancora utilizzabili, le quali si trovavano nel lato ovest ed al piano superiore, appoggiando distrattamente la giacca sulla prima sedia che incontrò; dopo di che si sedette sul divano che occupava quasi interamente il centro della stanza. Amava le comodità, poter dimostrare attraverso semplici oggetti le sue reali condizioni per mettere in soggezione i propri interlocutori: quel divano gli era costato più di uno stipendio mensile di un semplice impiegato e ne andava fiero, tenendo conto che, in passato, per molto tempo si era dovuto accontentare di trascorrere le ore su una brandina mezza rotta.
Accese la televisione, come sempre sintonizzata su un canale musicale: le note di una famosa canzone incominciarono a risuonare nella stanza, attirando immediatamente la sua attenzione.

 


 You are my fire
The one desire
Believe when I say
I want it that way

 

 

Quella voce, chiara, pulita ed angelica lo aveva tormentato negli ultimi anni, dolci incubi di un passato che ora voleva far ritornare a galla.
Si sdraiò completamente sul divano, togliendosi le scarpe infangate e lasciando che le immagini del video musicale lo ipnotizzassero.
Dieci anni.
Erano trascorsi esattamente centoventi mesi dall’ultima volta che lo aveva visto ed a quell’epoca il biondino che stava osservando era solamente un ragazzino, capelli a spazzola e quell’azzurro negli occhi simile al cielo della Florida. Si ricordava ancora che cosa indossava, una maglietta del Kentucky Team, la sua squadra preferita a basket, ed un semplice paio di pantaloni lunghi fino alle ginocchia.  
Prima che potesse immergersi completamente nei ricordi, lo squillo del cellulare lo ridestò.
“Sono arrivati in città.” Esordì l’interlocutore, sapendo che non c’erano bisogno di presentazioni. Poche persone fidate conoscevano quel numero.
“Ottimo. Hai scoperto in che albergo risiedono?” Anche l'uomo andò subito al sodo, convenevoli e preamboli non erano mai stati il suo must.
“Sì. Hanno deciso di non dare troppo nell’occhio e ne hanno scelto uno di poche pretese.”
“Si fidano ciecamente della loro sicurezza.” Commentò sarcasticamente. 
“Abbastanza.”
“Che altro hai scoperto?”
“Il mio informatore mi ha detto che stasera usciranno per una serata brava in un locale in periferia. Solitamente lui non segue gli altri quattro quindi potrebbe essere l’ennesimo buco nell’acqua.” Rispose l’uomo, chiedendosi per l’ennesima volta per quale motivo doveva perdere tempo e denaro per un qualcosa che aveva poche probabilità di accadere. Quella storia stava andando avanti da circa un mese, periodo durante il quale non aveva fatto altro che seguire quella band buona solo per le ragazzine ed i loro ormoni in mezza America senza mai concludere nulla.
Lui aveva provato a proporre al suo capo differenti modi per approcciare la sua vittima, d’altronde lui era uno dei migliori in quel campo ma non c’era stato verso di smuovere il proprietario dalla sua idea: il piano che aveva ideato era complesso, richiedeva un’organizzazione perfetta al dettaglio ed un mucchio di denaro per finanziarla. Anche se quest’ultimo elemento sembrava non essere il problema.
“Non importa. Prosegui come d’abitudine. Prima o poi riusciranno a convincerlo, non ci vuole molto. - La voce dall’altra parte del telefono era un tono sicuro di quello che affermava, cosa che non sorprendeva il secondo uomo: per architettare una vendetta così macchinosa, il biondino doveva averla combinata abbastanza grossa. Quasi si sentiva impietosito pensando al giorno in cui sarebbe arrivato al confronto finale. - Non capisco perché ti voglia mettere nei casini. Sono ancora sotto l’occhio mediatico, qualsiasi cosa succeda verrà amplificata in un nano secondo...”
“Non sono affari che ti riguardano. - Lo interruppe immediatamente. - Ti pago profumatamente per lavorare e tenere la bocca chiusa.” E con quell’ultima affermazione, chiuse la telefonata.
Lui voleva solo vendetta, non chiedeva altro che un risarcimento per quei sette anni persi della sua vita. Aveva pagato una colpa che non aveva, sempre che amare una persona si potesse considerare un atto da condannare.
La sua attenzione ritornò verso le immagini patinate della televisione, il primo piano di un ragazzo dai capelli color miele sorrideva ingenuamente alla telecamera. Nonostante tutto, quel sorriso non si era mai spento ed aveva fatto sciogliere orde di ragazzine per tutto il globo terrestre.
Ma questa volta non si sarebbe lasciato travolgere dalle emozioni.
Quel sorriso sarebbe ben presto scomparso ed avrebbe lasciato spazio alla disperazione più totale.
Voleva vendetta e tutti sapevano che la migliore era quella servita fredda.

 

 

 

*********

 

 

 

 

Bene.
Come introduzione, é giusto che sappiate che questa é la mia prima slash ed ancora mi sto chiedendo come e dove abbia trovato l'ispirazione per scriverla *chiude immediatamente i mille link di video riguardanti Frick&Frack* 
Sappiate che, comunque, non mi addentrerò in scene ad alto tasso erotico, é qualcosa che non fa parte del mio essere. 
Ho già pronti i due capitoli seguenti, quindi spero di non lasciarla in sospeso. Anche perché a questa storia ci tengo molto, tenuto conto di tutte le ore di sonno perse a causa delle mie idee (se qualcuno sa come si spegne il cervello durante le ore notturne, é il benvenuto!)
Come ultimo, il prologo (e tutta la storia) é dedicata a Kia85, mia beatreader, compagna di scleri su quei due ed unica recensitrice!
Cinzia

   
 
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