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Autore: ceciotta    28/05/2010    9 recensioni
Partecipante al contest "La Nicchia e...la Luna" indetto da Eylis.
Sin dalla mia creazione ho capito quanto la tua sola esistenza mi avrebbe fatto soffrire, quanto guardarti mi sarebbe stato fatale. Io non sono che un misero satellite, vivo della tua luce riflessa. Non perdi occasione per ricordarmi, anche senza parlare, che senza di te nessuno mi scorgerebbe in questo abisso scuro.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia ha partecipato al concorso “La nicchia e... la luna” indetto da Eylis sul forum di Efp!

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RAGGIO DI LUNA

 

Dalla mia nicchia ti osservo. Costretta da un destino sgarbato a passare questi millenni a contemplarti, a bramarti.

Sin dalla mia creazione ho capito quanto la tua sola esistenza mi avrebbe fatto soffrire, quanto guardarti mi sarebbe stato fatale. Io non sono che un misero satellite, vivo della tua luce riflessa. Non perdi occasione per ricordarmi, anche senza parlare, che senza di te nessuno mi scorgerebbe in questo abisso scuro.

Io soffro, Sole.

Io, lo spirito della Luna, rinchiusa in uno di questi crateri senza potermi muovere, lo sguardo sempre rivolto a te... Quante volte ho provato ad uscirne? Siamo stati creati da troppo tempo per riuscire a ricordarcelo, ed ogni volta ho capito che sarebbe stato impossibile.

Racchiusa in me stessa, l'ultimo luogo in cui vorrei essere.

Racchiusa in questo limbo di dolore, in questa alcova di silenzi, soffro quanto tu non potrai mai immaginare.

Tu, fiero e maestoso, ti dirigi lentamente al tramonto, consapevole del tuo splendore. Così altero, così abbagliante, così... irresistibile.

Nella mia solitudine ti osservo. E finalmente ho capito. Ho capito la differenza tra noi due. Ho capito il motivo di tanto clamore quando tramonti e quando albeggi.

Io non sono che un misero satellite, giro senza soluzione di continuità attorno a questo piccolo pianeta che si perde nell'immensità di questo spazio infinito.

Non tutti sono fatti per brillare di luce propria, ma non per questo sono inferiori... Si può essere magnifici anche muovendosi nel buio, quando a malapena altri si accorgono che esisti. Forse questa è la mia forza.

Per quanto tu possa brillare, per quanto tu possa cercare di superarmi, io rimango sempre qui e più ti sforzi più gli altri mi vedranno, perché è vero: senza di te nessuno può godere della mia vista. Per quanto tempo mi sono considerata poco più che un parassita? Io, che non potevo risplendere, che giravo attorno ad un qualsiasi pianeta, io un semplice satellite pieno di crateri...

Ma poi me ne sono accorta, ho visto come mi guardavano queste misere forme di vita, la cui esistenza non dura nemmeno la lunghezza di un nostro respiro... Quando finalmente il mio sguardo non era più abbagliato dalla luce del tuo tramonto, guardavo verso questa strana stirpe e vedevo i loro occhi – occhi sognanti – che mi fissavano con una specie di muta preghiera.

Guardami, Sole.

Io sono il patrono di quelli che tu nella tua inutile magnificenza non riesci o non vuoi salvare. Sono la più autentica amica delle specie viventi che non godono dei tuoi raggi.

Sono la Consolatrice di anime in pena, di poeti dallo spirito inquieto che agognano un tuo sorriso e che da te non l'avranno mai. Sono la Protettrice di amori clandestini, di amanti che sotto di te non riusciranno a scaldarsi, di persone troppo sole che in me cercano un riparo.

È a me che chiedono aiuto.

È a me che chiedono consiglio, nel silenzio.

È a me che chiedono un'ultima speranza.

È su di me che hanno immaginato leggende, su di me, regina della notte, nella mia fredda bellezza. Non potrò mai aspirare a scaldarle, ma posso riempire le loro menti di miti che tu nemmeno immagini.

Non è per te che sognano.

Ora il tramonto brucia del fuoco della tua rabbia, perché sai anche tu che sto dicendo il vero.

Quando queste creature così fragili sono uscite dai loro limiti, dopo sforzi enormi per loro, è a me che si sono dirette, con quei buffi oggetti volanti. E quando li ho sentiti su di me, se avessi avuto lacrime le avrei perdute tutte quel giorno, perché, mentre tutti i loro sguardi si fermavano su di me, fieri delle loro scoperte e del loro successo, io scoprivo per loro un affetto e una gratitudine smisurati. Perché dopo aver tanto fantasticato su di me mi hanno raggiunto, senza saperlo mi hanno tenuto compagnia nella mia dimora eterna da cui non posso scappare. Anche se io non potevo arrivare a toccarli, imprigionata come sono, loro sono venuti da me.

Non sono venuti da te.

No, tu per loro sei troppo caldo, non giungeranno a posarsi su di te. Sei troppo caldo per loro, non c'è protezione sufficiente per salvaguardarli da te.

È buffo, no? Quel calore li tiene in vita, eppure li ucciderebbe se osassero avvicinarsi troppo a te. Un po' come Icaro, ricordi?

Ma tu queste cose le sai già...

Il fuoco del tramonto ora è più furioso e intenso che mai. Sei così arrabbiato, ma neanche tu, come me, puoi fare granché se non restare a guardare e a sentire. La verità è che tu ed io non siamo poi così diversi... Io piccola e fredda, tu grande e ardente, ma con la stessa, incarcerata anima sofferente e anelante di più libertà, di più rispetto.

È per questo che, alle prime luci del mattino e all'ultimo istante del pomeriggio morente, riempi di fiamme il cielo del mio pianeta. Perché sai quanti occhi si leveranno al cielo per rimirarmi e questo ti tormenta più di quanto io possa immaginare. Tu soffri, Sole.

Soffri e allora cerchi di mettermi in ombra. Ti mostri in tutto il tuo splendore proprio quando ci incontriamo, il giorno e la notte nell'eterna lotta che da sempre ci separa e ci unisce.

In fondo, credo di poterti capire.

Capire, non perdonare.

Con un ultimo sprazzo di luce rossa cerchi di far valere le tue ragioni, ma ormai è tardi.

Spostati, Sole. La tua amante ferita è pronta per entrare in scena.

A risplendere di luce riflessa.

A risplendere di amore. Solo per loro.

A rincuorarli con un misero raggio.

Un raggio di Luna.

 

 

 

Allora? Mi lasciate un commentino per farmi sapere che ne pensate?

   
 
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