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Autore: Starfantasy    30/05/2010    4 recensioni
La continuazione di 'Sotto tiro'. Le cose si stanno complicando notevolmente... ci saranno tracce da seguire, ricordi da tirare fuori, incantesimi da spezzare e soprattutto una scelta molto difficile da fare, scelta che ancora una volta deciderà l'esito della missione più importante che la Fondazione Huntik abbia dovuto sostenere. "Zhalia! Cosa succede? Stai bene?" parlò con voce più alta del dovuto, così che tutti i Cercatori che erano con loro si zittirono e Lok e Sophie si avvicinarono. "Sì, per ora sto bene…" dall’altra parte della linea Zhalia stava cercando di parlare a bassa voce nel buio della stanza in cui si trovava, ma veniva continuamente interrotta dal detective. "Cosa significa “per ora”? E’ successo qualcosa?" "No, va tutto bene, però devo…" "Non mi sembra vada tutto bene, è chiaro che…" "Dannazione, Dante, lasciami parlare! Non ho molto tempo. Ascolta: Rassimov sta organizzando un esercito, verrà ad attaccarvi sull’Olimpo… non è da sottovalutare, questa volta sono molto potenti, e ricorda che sono già in grado di infrangere i legami più deboli tra Titani e Cercatori. Dovrete essere pronti, qui non scherzano. E soprattutto non perdete di vista quello per cui siete lì. Ricordatevi che il vostro obiettivo sono sempre i Titani della Creazione." "E con questo cosa vorresti dire?" "Sai benissimo cosa voglio dire."
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I segreti dell’Olimpo

 

1^ Parte

 

 

 

Zhalia correva lungo i corridoi della base della Spirale senza neanche pensare per un momento di fermarsi a riprendere fiato.

“Tutti uguali… sono tutti uguali questi maledetti corridoi!” pensò mentre si guardava intorno. Ad un certo punto si fermò ed entrò in una porta senza fare troppo caso a cosa ci fosse dietro. Stette ferma e in silenzio nel buio della stanza il tempo necessario per sentir passare un gruppo di uomini. Non la stavano cercando, ma era meglio che non si facesse beccare ad andare nella direzione opposta proprio nel momento in cui tutti erano stati convocati nella sala principale. Doveva andarsene da lì, e in fretta. Appena fu sicura che il gruppo si fosse allontanato uscì e ricominciò a correre, senza fermarsi fino a quando non fu arrivata nella sua stanza. Aprì in fretta l’armadio e prese uno zainetto in cui infilò qualcosa di utile, soprattutto indumenti pesanti, e prese la sacchetta di cuoio che conteneva i suoi Titani. Non le importava del freddo, voleva semplicemente andarsene da quel posto prima che fosse troppo tardi.

Era successo tutto nel giro di qualche minuto. Aveva saputo che Rassimov e i suoi fratelli sarebbero arrivati alla base molto presto e volevano una riunione di tutti i Cercatori della Spirale. Senza dubbio l’avrebbero riconosciuta. Con una scusa si era allontanata e aveva deciso di rischiare il tutto per tutto. Se l’avessero trovata l’avrebbero uccisa, sempre che non fossero di cattivo umore. Allora le avrebbero fatto ben di peggio. Doveva assolutamente fuggire, anche se non sarebbe stato facile. Si prese una manciata di secondi per calmarsi, poi prese lo zaino ed uscì dalla sua stanza.

- Dove andiamo così in fretta, signorina Gray? - chiese una voce familiare. Zhalia non ebbe neanche bisogno di alzare lo sguardo per capire che non era stata abbastanza veloce. - Mi pare di aver chiesto una riunione di tutti i Cercatori. Lei non è per caso una Cercatrice? - Zhalia non fiatò, rimase immobile dov’era cercando in fretta un modo per uscire da quella situazione.

- Ci stavo giusto andando, signore. - disse inginocchiandosi di fronte a Rassimov, evitando di alzare lo sguardo.

- Con quella? - l’uomo fece segno a Shauna di raccogliere lo zaino. - A me non sembra il necessario per passare appena un’ora in una stanza calda e illuminata… - la ragazza capì che ormai non aveva più via di scampo, così alzò lo sguardo per fissare l’uomo dritto negli occhi.

- Pensavo fossi più furba… - continuò lui. - Credevo davvero che avresti trovato scuse convincenti, che mi avresti messo in condizione di scendere a patti, ma così mi rendi le cose fin troppo facili… Zhalia Moon.

La ragazza si alzò e tentò di lanciare un Augerfrost verso il capo della Spirale, ma lui la fermò senza sforzo e in men che non si dica si ritrovò bloccata da due uomini, nonostante avesse cercato di lottare. Proprio durante la lotta aveva anche perso la parrucca, dipanando tutti i restanti dubbi.

- Bravo Rassimov. Hai allenato bene i tuoi uomini… una volta avresti lottato, cosa è successo ora? Hai perso colpi? - chiese furiosa.

- Sono cambiate molte cose, cara Zhalia, quando si danno gli ordini non è più necessario essere in campo… - rispose lui dandole la schiena. - Tuttavia, sono ansioso di incontrare i tuoi amici della Fondazione sul monte Olimpo, scommetto che avranno un bel po’ di cose da raccontarmi. Con l’esercito che sto preparando quella banda di pazzi non avrà possibilità. Tra l’altro penso che gli farà piacere vedere un’amica… quindi ti unirai a noi per questa gita.

- Cosa pensi che cambierà? Hanno di meglio a cui pensare, non sono un’arma sufficientemente potente per mettere in crisi la Fondazione. - sibilò Zhalia con un ghigno.

- Armi diverse hanno effetti diversi a seconda del soggetto su cui vengono usate. Pungi con un ago un elefante e forse non se ne accorgerà nemmeno, ma prova a pungere una formica e ti chiederà in ginocchio di ucciderla. - la ragazza deglutì a fatica e non riuscì a trovare una risposta adatta.

- Portatela via. La aspettano alcune giornate stancanti.

Gli uomini la trascinarono di peso in una stanza stretta e buia dove la gettarono dopo averle legato polsi e caviglie. Le avrebbero portato via i suoi Titani, l’avevano già fatto con Gareon. Si chiedeva come avessero scoperto che lei si trovava lì prima ancora di vederla. Era stato Kal? No, per qualche motivo sentiva che lui non era in grado di fare una cosa del genere.

In quel momento però quella non era la cosa più importante. Doveva fare qualcosa, perché Rassimov aveva ragione: con un esercito del genere la Fondazione sarebbe stata spacciata… ma lei aveva ancora la possibilità di avvertirli.

 

***

Innanzitutto un grazie a tutti (a dir la verità pochi ma buoni) i lettori che seguono le mie fanfic. Mi fanno sentire orgogliosa di quello che scrivo nonostante sia cosciente che spesso i capitoli non siano così perfetti...

Un grazie speciale all'ormai "mio" Forum su Huntik, in realtà appartenente alla mitica Clary-Chan alias Clary_chan qui su EFP. Senza quella banda di pazzi non so come farei XD

Un mitico bacio a Chiara, a cui ormai mi sto sinceramente affezionando e che poveretta attende con ansia mie recensioni. Ti prometto che dal maledettissimo 12 Giugno recensirò ogni singola lettera di ogni singola fic che hai scritto!

Un grazie anche a En_Milly e alle persone che inseriscono le mie fanfic negli osservati/preferiti/da ricordare.

Un grazie anche a tutti i visitatori che vagando per la rete dedicano un po' del loro tempo a me e ai miei sforzi, seppur sempre questi sforzi diano anche un'immensa soddisfazione ed un immenso piacere.

Vi ringrazio tutti così, sperando che qualcuno sia arrivato fino alla fine e abbia letto queste ultime righe.

 

Grazie, Marta.

   
 
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