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Autore: Night Sins    03/06/2010    3 recensioni
Il momento del risveglio era sempre preceduto da quello stato di semi-incoscienza che fa percepire le cose in maniera particolare.
In genere, Shuichi amava quel momento [...] Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso; non era solo il profumo che sentiva, e che non riconosceva, ma era anche il fatto che fosse certo che Eiri non avesse mai avuto un cuscino peloso in casa sua. Ed era proprio sicuro che quello che aveva sotto la testa e tra le mani fosse un gigantesco cuscino peloso.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Il momento del risveglio
Fandom: Gravitation
Personaggi: Sakuma Ryuichi, Shindou Shuichi,
Pairing: Yuki/Shuichi
Rating: G
Genere: commedia
Avvertimenti: one-shot, shonen ai
Prompt: #7 cuscino peloso, per la Criticombola @ Criticoni
Conteggio Parole: 830 (Criticoni)
Betareader: nessie_sun ♥
Disclaimer: "Io scherzo... forse." (cit. A.Costa) // I personaggi non sono miei, ma degli autori e di chiunque ne abbia diritto; tanto meno sono utilizzati a fini di lucro, ma solo per mero piacere personale.




Il momento del risveglio era sempre preceduto da quello stato di semi-incoscienza che fa percepire le cose in maniera particolare.
In genere, Shuichi amava quel momento, il momento in cui piano piano i suoi sensi si svegliavano, perché amava rendersi conto della presenza di Yuki accanto a sé. Sentire il suo profumo; percepire il suo corpo sotto le proprie braccia; vederlo addormentato, poi, non aveva prezzo; amava anche sentirne il sapore quando lo baciava delicatamente sulle labbra e il suono della sua voce che gli augurava il buon giorno.
Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso; non era solo il profumo che sentiva, e che non riconosceva, ma era anche il fatto che fosse certo che Eiri non avesse mai avuto un cuscino peloso in casa sua. Ed era proprio sicuro che quello che aveva sotto la testa e tra le mani fosse un gigantesco cuscino peloso.
Shuichi aprì lentamente gli occhi, che gli confermarono la prima impressione: stava sul serio dormendo su un gigantesco cuscino peloso.
Quando si svegliò del tutto e si alzò, si rese conto che il cuscino altro non era se non Ryuichi vestito da Kumagoro e, lentamente, ricordò quanto avvenuto la sera prima. Il litigio con Yuki, l'incontro con Ryu-chan, lo sfogo che il cantante si era dovuto subire durante il tragitto in macchina verso casa sua e, una volta arrivati, il suo tentativo di tirarlo su di morale, con quel costume e poi... e poi deve essersi addormentato senza accorgersene.
"Buongiorno, Shu-chan.", a parlare era stato Kumagoro, quello 'vero'.
Shuichi si riscosse dai suoi pensieri e si voltò verso il collega.
"Buongiorno anche a te." disse debolmente, accennando un sorriso.
Ryuichi sorrise e si portò Kumagoro davanti alla faccia.
"Kumagoro è molto felice di vedere Shu-chan che sorride e propone di fare una bella colazione." disse e Ryuichi stava per alzarsi, quando Shuichi lo fermò.
"Faccio io! Sei stato così gentile e ti ho fatto dormire in quella posizione assurda... il minimo che posso fare è preparare io la colazione!"
Così dicendo si diresse in cucina, salvo poi realizzare che non sapeva dove erano riposti i vari ingredienti e facendo cadere a terra pentole, pentolini e cibo vario nel cercarli.
Dalla stanza accanto, sentì Ryuichi ridere e, poco dopo, l'uomo lo raggiunse.
Quando Shuichi lo vide entrare, ancora vestito da Kumagoro -e lui ancora preda del sonno-, ebbe nuovamente l'impressione che fosse un cuscino, un enorme cuscino peloso che camminava. Non ci aveva mai pensato prima, ma ora si domandava anche come facesse a muoversi con così tanta disinvoltura e grazia con quel costume di almeno tre taglie più grande della sua!
Shuichi lo osservava quasi ipnotizzato mentre lui preparava il caffé.
"E' impressionante come ti muovi nonostante quel costume." esordì dopo poco.
Ryuichi si voltò verso di lui e gli si avvicinò, guardandolo come si farebbe con un bambino piccolo che aveva fatto una domanda ingenua.
"Non è un costume," cominciò, abbassandosi verso di lui e portando la mano destra accanto al volto con il solo indice alzato, come se stesse per rivelare un grande segreto, "questo è il mio vero aspetto."
Il ragazzo lo guardò come se stesse prendendo seriamente in considerazione quell'ipotesi, poi si rese conto di ciò che stava pensando -e del sorriso che si stava allargando sul volto dell'altro- e sbottò: "Mi prendi in giro!"
Solo allora il padrone di casa si mise a ridere di cuore e tornò a curarsi della macchinetta sul fuoco.
"Scusami, Shu-chan, ma è troppo facile farlo." spiegò quando riuscì a placare il riso. "Anche se poi te la prendi subito ed è difficile sapere come reagire, anche per qualcuno che ti conosce bene." terminò posando una tazza di caffè fumante sotto il naso del suo ospite.
"Stai parlando di Yuki?" domandò il ragazzo.
Ryuichi annuì e poi si mise a sedere di fronte a lui.
"Eiri-kun ti ama, lo sai, ma ha anche un carattere difficile alle volte, quasi... terribile."
"Non è verò!" esclamò Shuichi e l'uomo ridacchiò.
"Però è vero che quando litigate finite sempre per innervosirvi a vicenda e lui si chiude in sé stesso e tu non lo sopporti."
"Non capita tanto di frequente..." mormorò il più giovane.
"Però sei qui, dopo essere scappato da casa vostra." gli fece notare Ryuichi.
Shuichi lo osservò in silenzio, elaborando mentalmente tutte le informazioni venute fuori da quel discorso; si rese conto di aver avuto un comportamento infantile ed era sul serio dispiaciuto di quello che era successo con Yuki -non ricordava nemmeno più perché avessero litigato.
"Devo andare!" esclamò scattando in piedi e dirigendosi alla porta, poi tornò indietro. "Grazie, Ryu-chan."
"Ti accompagno?" chiese lui, ma il ragazzo negò con la testa.
"Vado da solo. Grazie ancora." ripetè prima di uscire.

Alcuni giorni dopo

"Yuki, hai mica visto il cuscino che ho comprato ieri?" chiese Shuichi dopo aver cercato, invano, l'oggetto per tutta la casa.
"Quello tutto ricoperto di pelo?" domandò lo scrittore, con aria solo vagamente interessata all'argomento.
"Sì!" confermò, entusiasta, sperando in una risposta positiva anche per la propria domanda.
"No, non l'ho visto." mentì Yuki tornando a leggere il giornale; non sopportava di avere per casa oggetti che ricordavano al suo ragazzo altri uomini.
   
 
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